lunedì 31 marzo 2014

Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici.

Oggi Satana è all'opera più che mai, travolge e stravolge tutto e molti credenti prestano fede ad ogni ispirazione come se tutto venisse dal Padre immortale. Pochi prendono seriamente a cuore di saggiare ed esaminare le parole ricevute se sono veramente da Dio. Molti falsi profeti negano e non riconoscono che Gesù è venuto nella carne e vanno in giro per il mondo cercando di ingannare, se fosse possibile, anche i veri credenti. È evidente che non sono da Dio, quindi nemici anche dei veri credenti, non hanno né lo Spirito di Dio né il Suo amore.

Se Gesù è stato solo un semplice uomo che è riuscito ad osservare tutta la Legge, allora il Suo sacrificio ha salvato solo sé stesso perché così è scritto: che l'uomo che adempie alla Legge ovvero non commette peccato salva la propria anima.

Ma Gesù era molto di più. Egli è la Parola di Dio fattasi carne! Per amore dell'umanità Egli si spogliò per un momento della Sua gloria per sacrificarsi per tutti. Per amore di tutti noi si caricò di tutti i peccati del mondo per riscattarci dalla morte spirituale eterna.

Il vero credente deve avere necessariamente come amico Gesù, in modo che entrambi formino in Spirito una sola cosa. Se cosi non è, non si può dire di conoscere il Padre eterno. L'amore che Dio ha riversato in noi nel profondo del cuore - in cui ha già rimosso ogni odio e rancore, ogni spirito di parte e desiderio del mondo e delle sue offerte - ci consente di poter amare a sua volta.

Dio ha racchiuso ogni cosa sotto due grandi comandamenti, amare Dio con tutto sé stessi e cosi anche il prossimo. Chi ama veramente non ha paura, chi ha paura è perché è andato contro la volontà di Dio quindi sa che c'è la giustizia di Dio a chiederne il resoconto.

Il vero amore viene da Dio e per poter amare veramente senza condizioni bisogna essere generati dallo Spirito di Dio. L'amore richiede delle basi solide, bisogna essere almeno in due, essere amici e condividere la stessa speranza altrimenti non c'è vero amore; infatti, Gesù ci chiama amici, non ci definisce servi, perché la Sua amicizia verso di noi lo ha portato a dare la Sua vita preziosa.

L'amore del mondo e per il mondo non guarisce, mentre l'amore che viene da Dio sana il cuore e il corpo, dà tranquillità e motivazioni sane. E beato chi ha Gesù Cristo per amico, il vero amico per la vita che non abbandona mai, perché ama Dio e anche il suo prossimo adempiendo così tutta la Legge.

Padre, Dio nostro, abbi misericordia sempre di noi come usi fare con chi ama il Tuo Nome e il Nome del Tuo figlio Gesù nostro Signore.

mercoledì 26 marzo 2014

Come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso.

In un giorno solenne del Sabato, Cristo Gesù si trova a guarire un ammalato che da 38 anni era paralizzato e giacente sul suo lettuccio. I dottori della Legge notano che l'uomo cammina portando il suo lettuccio; incredibilmente, la loro attenzione è concentrata solo su quel peso che quell'uomo sta portando mentre trascurano ciò che è successo veramente importante: la guarigione di un uomo che era oppresso dell'infermità. Per loro non contava la miracolosa guarigione avvenuta per mezzo di Cristo Gesù, ma solo ciò che era vietato dalla Legge ossia non portare "pesi" nel giorno del Sabato profanandolo.

Quei dottori della Legge conoscevano molto bene la Scrittura, avevano studiato profondamente ogni apice della Legge, MA non avevano lo Spirito di Dio, non avevano l'Agape di Dio perciò avevano la mente ottenebrata dalla loro ipocrisia e dall'odio per il bene: "E per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano d'ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato" (v. 16).

Giovanni ci conferma in questo passo che Gesù si rivelava ai giudei come il Figlio di Dio e lo dimostrava con la potenza delle Sue opere:

"Gesù rispose loro: Il Padre mio opera fino ad ora, ed anche Io opero. Perciò dunque i Giudei più che mai cercavano d'ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù quindi rispose e disse loro: In verità, in verità Io vi dico che il Figliuolo non può da se stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente. Poiché il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutto quello che Egli fa; e gli mostrerà delle opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figliuolo vivifica chi vuole. Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figliuolo, affinché tutti onorino il Figliuolo come onorano il Padre. Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l'ha mandato. In verità, in verità Io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita." (v. 17-24).

Chi aveva visto lo perseguitava non perché aveva sanato un infermo, ma perché faceva opere di bene di Sabato. La legge materiale della osservanza e della condanna prevaleva sulla misericordia e sull'amore per il prossimo, la loro conoscenza della Legge valeva più della conoscenza del Cristo. E non solo lo perseguitavano, ma addirittura decisero di ucciderlo perché si dichiarava Figlio di Dio, quindi della stessa natura spirituale.

A loro non interessava nulla della natura di Gesù e di chi lo avesse mandato, non gli importava nulla della guarigione degli infermi, ciò che importava era la sottomissione al loro potere e alle loro dottrine che vedevano messe in pericolo da un uomo che faceva grandi segni.

Che motivo c'èra di perseguitare un uomo che dichiarava apertamente di essere il vero Figlio dell'Iddio Altissimo? Sicuramente il loro spirito malvagio, contrario alla volontà di Dio Padre, riconosceva la vera natura di Cristo Gesù e perciò fremeva in loro il desiderio di eliminarlo per non sottomettersi.

Ancora oggi quello stesso spirito malvagio è attivo più che mai. Tanti dottori della Legge, insigni teologi, studiosi e filosofi affermano che Gesù non è Dio nonostante è dichiarato Figlio di Dio, non onorano il Figlio come onorano il Padre. Questi falsi maestri considerano una pazzia, una bestemmia, una falsità, un'aggiunta ai passi biblici l'affermazione che Cristo Gesù è un Dio.

Ma la Scrittura chiaramente afferma che Gesù è l'Emmanuele ovvero "Dio con noi"; Egli era ed è "Dio con noi".

La Scrittura afferma inequivocabilmente che Cristo Gesù ha ricevuto dal Padre il pieno potere di avere vita in sé stesso e il diritto di fare ogni cosa come la fa il Padre, dare vita e salvezza a chi vuole.

Cristo ha il pieno potere di giudicare e chi ascolta e crede in Lui crede anche nel Padre, chi non onora il Figlio non può onorare il Padre; chi non ascolta e non crede alla Parola è destinato a non avere vita eterna. La Bibbia è la Parola di Dio e chi considera attendibile solo una parte di essa non conosce veramente il Dio della salvezza. Tutto conduce a Cristo! La nostra attenzione deve essere su Gesù Cristo e sulla Sua opera.

Il Signore Gesù è la Potenza e Sapienza di DIO il quale ha dato ogni cosa nelle Sue mani, anche la nostra stessa vita. Egli è Spirito vivificante e vivifica chi vuole. In questo senso è uguale al Padre.