mercoledì 30 settembre 2015

La venuta del Signore


La venuta del Signor Cristo Gesù è imminente? bella domanda, certo, siamo negli ultimi tempi, Cristo sta per arrivare. Come possiamo vedere questo mondo è diventato più buio e in pochi lo vedono, le chiese inseguono l’andazzo del mondo si conformano alla perversità insegnano e rispettano cose non bibliche, le Parole di Gesù Cristo sono superate, inutili, la salvezza si può trovare in qualsiasi altro nome.

Oggi le cose sono veramente peggiorate e di falsi profeti ne è pieno il mondo, ognuno con un proprio vangelo, la Grazia salvifica e gratuita di Cristo Gesù con il suo sacrificio per il perdono dei peccati è deriso, tutta la Sua parola è trovata fallace.

Se oggi siamo già a questo punto e certo che fra poco tutte le chiese saranno una solo cosa con chi governa, essi già prendono la loro parte di danaro e promuovono le falsità dei governi, non rifiutando l’ipocrisia ma le confezionano per benino e le danno come vere a credenti deboli nelle fede.
La fede è veramente in pericolo e di solito alcuni credono o gli fanno credere che Cristo Gesù sia arrivato e in pochi lo hanno visto, altri aspettano che Cristo arrivi prima che alcune delle profezie scritte nella bibbia si avverino, per questo prendiamo in esame la seconda lettera ai tessalonicesi dal versetto 1 al versetto 17:
2^Tessalonicesi2 versetti da:

1-4: Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione,l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio.
Il tempio di Dio oggi è composto dai tutti suoi Santi in cui dimora lo Spirito Santo di Dio, che costituiscono la Chiesa di Dio o il corpo di Cristo.

In questi primi versi vediamo che sulla scena mondiale deve presentarsi un personaggio che s’innalzerà sopra tutti ponendosi come oggetto di culto, si proporrà nel nome del nostro Signore e Dio Gesù Cristo sedendosi nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio.

Pertanto, la venuta di Gesù Cristo, dovrà essere preceduta dalla comparsa dell’uomo del peccato nella Chiesa di Dio che è il tempio dello Spirito composta dai suoi Santi, parlando con inganno, facendo miracoli e prodigi ingannando molti. Egli stesso si sederà nel tempio di Dio dicendo di essere lui il vero Dio.

Egli farà di tutto affinché il nome del nostro Signor Gesù Cristo e anche i suoi Santi siano tolti di mezzo. Il nome di Cristo e Cristo stesso è l’ostacolo che sta impedendo al signore di questa terra di prendere subito pieno possesso dell’intera umanità, però fa in modo che molti credono nelle apparizioni di personaggi morti che portano messaggi come se fossero incaricati da Dio.

L’unico nome per la salvezza, l’unica Via, non una delle tante, ma l’unica Via per la Salvezza è Cristo Gesù, oscurato questo nome e scartata o presentata sotto false vesti l’uomo non potrà sentire più la Sua voce, essi ascolteranno un’altra voce o via che li porta su una falsa unità, una falsa pace , una falsa religione e un falso dio che unirà tutti gli uomini sotto una sola religione piena di falsi miracoli e prodigi ingannatori per distruggere l’umanità, questo è già in atto.

v.5: Non vi ricordate che quand'ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose?

v.6: E ora voi sapete quel che lo ritiene ond'egli sia manifestato a suo tempo.

v.7: Poiché il mistero dell'empietà è già all'opera: soltanto v'è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo.

Il nemico è sempre all’opera, sta ingannando con migliaia di messaggi di unità e di pace, di giustizia e di fratellanza. L’uomo è convinto di poter garantire un mondo giusto e di unità spirituale ed economica per tutti i popoli senza il vero Re e Signore Cristo Gesù. Anche le chiese lavorano alla preparazione dell’intera umanità all’accoglienza del falso Cristo. La verità è diversa, le chiese non possono stabilire la pace sulla terra e nemmeno la giustizia, esse ingannano i loro fedeli, non riconoscendo che la prossima venuta è quella dello spirito del mondo, la manifestazione dell’empio per l’azione di Satana.

v.8: E allora sarà manifestato l'empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

v.9: La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigî bugiardi;

Già la sua opera è attiva con il vero vangelo contraffatto rinnegando il regno di Dio e il suo Re Gesù Cristo, con nuove religioni, falsi miracoli, stimmate, statue che bevono, mangiano, piangono sangue, visioni di ogni genere, pastori che parlano o meglio fanno credere di parlare nel nome di Cristo, e queste cose si moltiplicheranno ogni giorno di più, sono tutti prodigi per ingannare chi è debole nella fede e anche, se fosse possibile, i Santi di Dio
v.10: e con ogni sorta d'inganno d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amor della verità per esser salvati.
Dio ci invita ad aprire il nostro cuore all’amore della Verità che è Cristo per essere salvati. Bisogna stare molto attenti, il prossimo cristo che sta per arrivare non è il vero Cristo, il vero Messia che è descritto solo nella bibbia, viene dopo che questo personaggio mosso dal nemico farà prestare fede al falso dio a tutta l’umanità portandola alla quasi distruzione.

v.11: E perciò Iddio manda loro efficacia d'errore onde credano alla menzogna;

v.12: affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

v.13 Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità;
Restiamo saldi in quello che abbiamo ricevuto, manteniamo la nostra fede nella verità e nella salvezza non lasciamoci trasportare da venti di dottrine che menano da ogni angolo della terra.

v.14: a questo Egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro Evangelo, onde giungiate a ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo.

v.15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiam trasmessi sia con la parola, sia con una nostra epistola.

v.16: Or lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza,

v.17: consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola.
ù
Stringiamoci alla Scrittura esaminiamola con cura e rimettiamoci con piena fiducia nel nostro Signore, Egli è potente da mantenere le sue promesse.

Gloria e onore al Padre e Dio immortale e gloria ed onore al Dio della nostra salvezza Cristo Gesù, presto venga.

martedì 11 agosto 2015

L’UNICO SALVATORE: GESÙ CRISTO.

Quando i tempi sono duri e molto difficili ognuno spera in un salvatore, qualcuno che possa risolvere i propri problemi e quelli della società in cui vive. Così l’uomo è in cerca della soluzione ai problemi e, naturalmente, è indirizzato a trovarla in sé stesso ovvero nelle sue capacità e nella sua intelligenza. Fino adesso, però, non vediamo nessun miglioramento anzi sembra che stiamo sprofondando sempre più. Ma può un uomo benché dotato di grande intelligenza e buone intenzioni dare la soluzione ai problemi del mondo? Chi potrà salvare l’uomo dai suoi mali? Certamente non l’uomo “politico” corruttore e schiavo della corruzione. E nel campo della religione?

Viviamo in una vera babilonia di religioni. Chiese, pastori, profeti, divinatori, indovini, sognatori, difficile da distinguere chi è il vero dal falso. Oggi c’è molta più possibilità di leggere la Bibbia, però molti sono trascinati dall’uomo-dio del momento che è in grado di far muovere milioni di persone e anche di soldi con il pretesto di essere mandato del vero Dio. Questo è il mondo.

Dio ci invita ad uscire da questo mondo perché Egli è l’unico che può risolvere i nostri problemi personali e quello dell’umanità intera; perciò è solo a Lui che ci dobbiamo rivolgere e fissare lo sguardo. Se uscire dal mondo fisicamente è impossibile, invece mentalmente è possibile non andando dietro ad ogni vento di nuove dottrine (Efes 4:14).

L’uomo è mortale, perciò è niente. Non può salvare la sua vita figuriamoci se può salvare la vita degli altri! Allora chi potrà salvarlo dalla sua fine?

Ecco, Dio nella sua infinita misericordia ci ha donato la sua Salvezza: il suo unico Figlio Gesù il Cristo. Egli è la soluzione di tutti i problemi. La nostra ancora di salvezza è Gesù il Cristo, in questo mare tempestoso solo a Lui dobbiamo attaccarci. Purtroppo dobbiamo ammettere che la Verità fondamentale di tutta la Bibbia è oltre modo trascurata, anzi si cerca di stabilire in tutti i modi se questa Verità ha delle fondamenta storiche aggiungendo del personale alle giuste verità rivelate mentre si ignora la fonte principale che è l’ispirazione divina.

Molti affermano di conoscere il vero ed unico Dio Padre Onnipotente ed immortale, e si dichiarano suoi testimoni, ma quando si tratta di riconoscere il suo unico Figlio, la Via e la Verità e la Vita, non trovano nessuna scrittura che rivela la sua discendenza ovvero la sua vera natura. Come si fa ad essere testimoni di Gesù senza conoscerlo?

Allo stesso modo sembra che, Gesù il Cristo, colui che è venuto sulla terra dal cielo mandato dal Padre (Giov 8:12,19), abbia fallito il Suo compito nel rivelare chi sia il vero Padre Eterno.

Come si può essere testimoni di Gesù il Cristo se non si crede che Egli è venuto dal cielo? E che Egli si è spogliato della Sua gloria, che è nato da donna come vero uomo, pieno della potenza di Dio, che fu morto ed è risuscitato a nuova vita secondo la Scrittura? E che con il suo sacrificio ha distrutto il peccato una volta per sempre e che ora siede alla destra del Padre come Sommo Sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, nel vero santuario ?

“Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete” (Giov 5:43).

Non si può essere suoi testimoni se non si crede che è anche Lui un Dio e che deve venire per governare la terra e il mondo con potenza secondo la volontà del Padre!

“Chi dite che Io sia?” disse Gesù ai suoi discepoli. Perché è di vitale importanza per noi conoscerlo. Allora domandiamoci è lo stesso Dio Padre? È anch’Egli Dio? È un semplice uomo unto da Dio Padre?

Eppure è sufficiente questo solo passo della bibbia per dimostrare chiaramente la distinzione di due esseri spirituali che hanno creato ogni cosa:

“... tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo” (1Cor 8:6).

Traduzione sbagliata? Manomissione? Dio non sa controllare la Sua parola e, quindi, uomini abili più astuti di Dio hanno scritto questo? Niente di tutto ciò, questa è la verità cosi come è scritta.

Dibattere su vari versi con lunghe teologie, attingendo a diverse traduzioni della bibbia, con lo scopo di dimostrare il contrario, solleva varie questioni spirituali. Il primo punto è che viene meno la fiducia nella vera fonte di Verità: la Parola di Dio rivelata.

1Corinzi 8:6 rivela che vi è un solo Dio Padre da cui tutto deriva e dipende, non che il Figlio non è un Dio.

“E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio” (1Pietro 1:21)

E’ chiaro che è per opera del Figlio che crediamo nel Padre, non è opera umana credere nel Padre e nel Figlio.

Si parla da sempre del rapporto tra il Padre e il Figlio e della loro sostanza: chi dice che Dio è una Triade oppure che Dio è uno per cui il Figlio non è altro che un uomo, semplicemente Unto da Dio, oppure che Dio è uno, in quanto sia il Padre che il Figlio sono manifestazioni dello stesso Essere. Chi non crede nella preesistenza di Gesù è interessato a dimostrare che il Padre è Dio mentre il Figlio no. In ogni caso la Verità è nella Scrittura rivelata.

La vera ed unica fonte di Verità è questa:

“… disse Gesù: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giov 14:6).

“Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giov 8:12).

Tutta l’intera bibbia si potrebbe sintetizzare in queste parole. Possiamo discutere in eterno di leggi, di sabati, di feste, di verità e non verità ma chi non crede che Gesù il Cristo è l’unica via per conoscere Dio Padre, non potrà mai conoscere il vero DIO. L’UNICA FONTE DI VERITÀ A CUI POSSIAMO ATTINGERE È GESÙ IL CRISTO, NON NE ESISTE UN’ALTRA, nessun uomo carnale può descrivere la grandezza e la magnificenza di Dio Padre, la mente umana è limitata alla sola sfera materiale ed è troppo fragile per ricevere questa profonda conoscenza spirituale che appartiene solo alla mente di Dio. Anche il miglior biblista al mondo con tutta la conoscenza dell’ebraico e del greco senza lo Spirito di Gesù il Cristo non può comprendere e insegnare le cose spirituali di Dio. Possiamo affermarlo con forza, senza Cristo in noi non si possono comprendere le verità fondamentali.

Come si ignora tanta verità! Non si può saltare il Figlio per andare dal Padre.

“Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: ... E in nessun altro è la salvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:8-12).

Il nome Yehoshua o Yeshua non era unico, era un nome comune; prima del Cristo altri avevano portato quel nome e altri continuavano a essere chiamati in quel tempo (un discepolo di Paolo si chiamava Yeshua) mentre alcuni continuano ad essere chiamati ancora oggi Yehoshua o Yeshua. Dove sta la singolarità? Eppure si parla dell’unico nome che salva! Cosa intende la scrittura con “nel nome”? Non di certo nel pronunciare correttamente il nome aramaico che non ha senso, ma è il suo significato in ciò che il Figlio di Dio rappresenta.

Quindi, è importante conoscere il nome del Signore perché è stato dato da Dio Padre per il suo significato: Yehoshu'a o Yeshu'a =YHWH è salvezza", "YHWH salva” o “Salvatore”. Ma, secondo l’intento delle scritture. Non è di fondamentale importanza pronunciarne correttamente il nome in ebraico per essere salvati. “Nel nome di Yeshua o Gesù” non è una sorta di parola magica per cui uno la deve pronunciare correttamente altrimenti non ha nessun effetto. La salvezza viene per mezzo del Sacrificio riparatore di Cristo fatto per tutti.

Se lo Spirito di Gesù è in noi allora osserviamo la sua parola e Lo glorifichiamo con i nostri atti perciò facciamo la volontà del Padre: “che conoscono Te il solo vero Dio Padre e colui che hai mandato Gesù il Cristo”. Questo significa “nel nome”, avere conoscenza del Santo e osservare la sua parola. Insomma, significa credere in Lui e a Lui. Quale credente oggi con il nome di Gesù non intende il Signore della Pace, il Figlio dell’Iddio vivente? Nel mondo vi sono migliaia di popoli e lingue e ogni popolo pronuncia il nome di Gesù il Cristo secondo la propria traduzione, nel futuro tutti conosceranno lo stesso nome.

“E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE, SIGNORE DEI SIGNORI (Apoc 19:16).

Egli è anche la vita eterna! la Parola ispirata di Dio afferma inequivocabilmente che si può conoscere ogni singola parola della Bibbia, forse osservare ogni cosa, spendere una vita intera nello studio delle scritture, ma senza lo Spirito di Gesù il Cristo nessuno può riscattarsi dal peccato e dalla conseguenza della morte e sperare di entrare nel Regno di Dio. L’uomo non è in grado di superare Dio. In tutto questo esiste una sola luce per l’intero mondo che è sempre Gesù il Cristo, se non si riconosce questa luce non si può vedere il Padre immortale.

Riflettiamo un attimo. Chi è esperto della bibbia, sa che in origine la terra è stata data ad esseri spirituali per essere governata; essi hanno fallito ribellandosi al Creatore, il quale poi creò l’uomo a cui la terra è stata affidata. Quest’ultimo fallì miseramente in partenza e da allora i due affidatari, spirituali e carnali, cercano di governare il mondo sperimentando ogni sorta di malvagità e crudeltà; il risultato nel prossimo futuro sarà qualcosa di cui non si è mai visto in tutti i tempi passati.

Un altro punto che non trova sistemazione nel repertorio di conoscenza del cosiddetto credente sono i vari titoli che la Bibbia usa per indicare Gesù il Cristo: il Paracleto cioè il Consolatore, l’Avvocato e anche Spirito vivificante cioè Spirito santo. Egli stesso si definì la Via, la Verità e la Vita.

Se non si crede che Cristo Gesù è l’unico essere spirituale che vive con noi tutti i giorni ed è quello che ci rivela il vero Padre Eterno, ogni credo non ha fondamento.

“Ma quando sarà venuto il Consolatore che Io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me” (Giov 15:26)

Chi è che procede dal Padre? Chi è la Verità? Solo il Cristo:

“Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo” (Giov 16:28).

“lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi”(Giov 14:17).

Lo Spirito che abbiamo ricevuto è lo Spirito della Verità, cioè Cristo che dimora in noi, Egli non è un servitore del peccato in noi (Gal 2:17), eppure molti grandi luminari della bibbia negano che Egli operi ancora.

“Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi” (Giov14:18-20).

“Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo” (Matteo 11:27).

Solo Gesù Cristo può mettere la verità in noi, nessun altro. Egli è l’immagine perfetta del Padre, stesso amore, stesso carattere, stesso spirito. Egli è un Dio conforme al Padre che si svestì della sua gloria per rivestire i panni di un uomo mortale per riscattare l’umanità intera. Chi afferma di essere testimone del Padre e nega il Figlio, non è nella Verità.

“... il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente” (Filip 2:6).

Pur avendo la stessa fisionomia del Padre, Egli non disse mai di essere identico (una copia) al Padre

“… perché il Padre è maggiore di me” (Giov 14:28).

Egli pur essendo un Dio non è alla pari del Padre. Se Gesù Cristo non è un Dio, dovremmo rivedere su cosa è poggiata la nostra fede e la nostra testimonianza perché su quel palo non è stato inchiodato un semplice uomo con lo Spirito di Dio come uno dei tanti profeti, ma è stato inchiodato Colui che ha creato l’uomo. Egli è morto per la sua creatura e questo sacrificio era stato pianificato prima della creazione del mondo in cui Gesù si offrì di sua spontanea volontà al Padre per riscattare l’umanità intera dalla morte eterna.

“Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura” (Col 1:15).

“Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria” (1Tim 3:16).

“Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre. Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre” (1Giov 2:23-25).

Chiunque nega Gesù il Cristo, non conosce il vero Dio Padre. Se Dio Padre ci ha chiamato veramente dal principio rivelandosi in noi, abbiamo la Verità che è Gesù il Cristo.

“Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù il Cristo è venuto nella carne, è da Dio” (1Giov 4:2).

“Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo” (1Cor 12:3).

“Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente” (1Cor 2:14).

Anche questi passi dimostrano molto chiaramente che c’è bisogno del dono dello Spirito di Dio per affermare le cose spirituali, umanamente non è possibile. Anche gli spiriti del male possono affermare che Gesù è il Figlio di Dio, il Signore, però non possono essere salvati (Luca 4:9).

Tutti quelli che affermano di aver conosciuto Cristo e il Padre con la loro intelligenza e il loro studio, senza l’intervento dello Spirito di Dio, dovrebbero rileggere attentamente su quanto Paolo rivela nella lettera ai Corinzi.

“Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio” (1Cor 2,11).

C’è chi afferma che la Parola sia il Padre stesso nella sua manifestazione e chi addirittura che la Parola era nella mente del Padre che la pose nell’uomo Gesù, ma la scrittura afferma che la Parola ha un principio, quindi avendo un inizio non può essere Dio Padre, la Parola è Gesù il Cristo. Certamente non abbiamo conoscenza da quanto tempo la Parola è con il Padre perché era ed è nella dimensione fuori dal tempo, nell’eternità.

“La Parola che dà la vita esisteva fin dal principio: noi l’abbiamo udita, l’abbiamo vista con i nostri occhi, l’abbiamo contemplata, l’abbiamo toccata con le nostre mani. La vita si è manifestata e noi l’abbiamo veduta. Siamo i suoi testimoni e perciò ve ne parliamo. Vi annunziamo la vita eterna che era accanto a Dio Padre, e che il Padre ci ha fatto conoscere. Perciò parliamo anche a voi di ciò che abbiamo visto e udito; così sarete uniti a noi nella comunione che abbiamo con il Padre e con Gesù il Cristo suo Figlio” (Giov.1:1-3).

“All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio (Apoc 3:14).

“Io sono l'alfa e l'omega, dice il Signore Dio, colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente” (Apoc 1:8).

Anche questa scrittura dimostra che il Signore è un Dio, Colui che viene e che, purtroppo, in pochi aspettano. Dio il Padre non ha un inizio, è sempre esistito, qui Gesù il Cristo è definito l’alfa e l’omega e l’Onnipotente, titoli attribuiti al Padre.

Solo Cristo in noi può garantire al nostro spirito umano che siamo figli di Dio, eppure per molti il sentir dire di avere il dono dello Spirito di Dio, cioè Gesù il Cristo, equivale a una bestemmia. Se si ha la mente di Dio, allora dichiarare di essere di Cristo è una testimonianza, una certezza, una speranza.

“Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo è in voi? A meno che proprio siate riprovati” (2Cor 13:5).

“Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio” (Rom 8:16).

“Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito” (1Giov 4:13).

Esaminiamo sempre la Scrittura e riteniamo ferma la Parola della Verità, essa c’è trasmessa per mezzo dello Spirito di Dio!

“Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l'anticristo” (2Giov 7).

Gesù il Cristo non ha mai affermato di essere Dio il Padre, però ha sempre sostenuto che le sue qualità erano e sono quelli di un Dio.

“... eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo” (1Pietro 1:2).

“Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo. Grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù nostro Signore” (2Pietro1:1).

Pietro, ricordiamo, è quel discepolo che confessò a Gesù: “tu sei il Figlio dell’Iddio Altissimo” e nell’occasione fu rivelato per bocca di Gesù che questa comprensione gli è stata data dal Padre per mezzo del suo Spirito. Perciò, Pietro dà testimonianza che Gesù il Cristo è il nostro Dio della salvezza cioè anche Lui è un Dio.

Conoscere la Verità e ottenere la salvezza non dipende da chi è più avveduto, né da chi studia approfonditamente, né da chi vuole ma da Dio che ha già prestabilito, prima che il mondo fosse, ogni cosa ed è Lui che ci fa misericordia senza nessun merito.

Gesù Cristo è il Dio che si rivelò a Mosè come messaggero e Parola dell’Iddio Altissimo:

“Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono” (Es 3:14)

“Io sono il SIGNORE vostro Dio …” (Lev 26:13).

“Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio” (Num 15:41).

“Io, io sono il SIGNORE, e fuori di me non c'è salvatore” (Isaia 43:11).

Io sono è la sua identità. Dio Padre per mezzo di Gesù il Cristo ha formato il popolo di Israele. Egli è definito anche dalla Scrittura come l’Angelo di Dio o l’Angelo dell’Eterno. Egli è colui che fermò la mano di Abramo (Gen 22:11-12), che si presentò a Mosè sul pruno (Esodo 3:2), che trasse il Popolo di Dio dall’Egitto e lo scortò fino alla terra promessa (Esodo 14:19; 1Cor 10:4), che dette la manna e l’acqua nel deserto (Esodo 16), che rivelò il nome YHWH. Gesù è colui che parlò “faccia a faccia” con Abramo, Mosè e altri profeti.

“Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte [Io, Gesù,] ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!” (Mat 23:37; Lc 13:34).

“siccome è scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'intoppo e una roccia d'inciampo; ma chi crede in lui non sarà svergognato” (Rom 9:33).

“...e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e la roccia era Cristo” (1Cor 10:4).

I Profeti del Vecchio Patto sapevano del Signore e desideravano vedere la Sua venuta.

“Celebrate il Dio degli dèi, perché la sua bontà dura in eterno” (Salmi 136:2).

La Scrittura dice che il Padre è «il Dio degli dèi». La parola "dèi" è riferita non agli idoli, ma alle creature celesti per cui ogni spirito celeste è, rispetto all’uomo, un dio. Dio Padre e suo Figlio hanno una natura spirituale eterna e immortale, mentre tutte le altre creature celesti hanno vita eterna ma non sono immortali “...ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere?” (Ebrei 12:9).

Il DIO di tutti gli spiriti o Dii è uno solo: il Padre.

Il punto centrale è che se Gesù il Cristo non fosse il Dio della Salvezza come affermano le scritture e come Lui stesso ha confessato, dichiarando che chi ha visto Lui ha visto il Padre, ossia il Vicario del Padre per l’uomo - in cui è custodita la vita eterna - il Suo sacrificio sarebbe nullo, la Sua morte è risurrezione non avrebbe potuto distruggere il peccato.

Infatti, Egli è il Dio più grande, dopo il Padre, a cui ogni cosa gli è sottoposta: “il quale è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze”(1Pietro 3:22).

Gesù il Cristo viene chiamato dalla Scrittura anche con molti titoli attribuiti al Padre: «Dio potente» (Isaia 9:5), «Grande Dio» (Tito 2:13).

Chi non riconosce Gesù il Cristo come il proprio Signore è perché non ha avuto ancora in dono lo Spirito di Dio; un predicatore che non crede nella preesistenza e nell’incarnazione del Figlio di Dio è un adescatore di gente che vuole trascinare con dolci parole quante più persone nell’eresia presentando il Signore nostro Gesù il Cristo come un semplice uomo che ha vissuto perfettamente e ha riscattato non solo sé stesso ma anche l’umanità davanti a Dio. È una netta contraddizione con la Parola di Dio che invece afferma che l’uomo che riesce ad osservare perfettamente la legge di Dio può riscattare SOLO la propria vita.

In conclusione, nessun uomo può mai assolutamente riscattare un altro uomo, figuriamoci l’umanità intera! Ecco, dunque, il perverso pensiero umano: “se c’è riuscito Gesù Cristo, anche io ci riesco, bastano le mie opere e il mio studio della scrittura, non parlatemi dell’opera di Dio in noi”.

“Egli è l'immagine dell'invisibile Iddio, il primogenito d'ogni creazione; perché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui ed in vista di lui; ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui. Ed è lui il capo del corpo, cioè, della Chiesa; Lui, che è il principio, il primogenito d'intra i morti, affinché in ogni cosa abbia il primato” (Col 1:15-18).

“Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo” (Atti 4:11).

E’ nostra profonda convinzione, nella fede che ci è stata data in dono dal Padre, che il Cristo è degno di ogni lode e onore e che a Lui appartiene la Gloria e la Potenza (Apoc 5:12).

Chi è di Dio non cerca la gloria degli uomini, né la loro lode, ma aspetta la manifestazione del nostro Dio per ricevere la gloria che il Padre gli ha riservato.

La promessa fatta alla sua Chiesa è di essere eredi e coeredi di Cristo, come possiamo barattare questa grande benedizione prestabilita prima che il mondo fosse? Il nostro futuro è quello di sedere sul trono del Regno di Dio e di essere anche noi Dii, simili al nostro Fratello maggiore Gesù il Cristo, Egli è Colui che ci ama fino alla gelosia, nessuno ci può strappare dalle Sue mani.

Abbiamo fiducia che questa riflessione porti nel lettore buoni frutti è possa rimuovere le incertezze e il velo, affinché possiate scoprire il vero e unico Salvatore Gesù il Cristo.

GESÙ È LA SALVEZZA CHE DIO PADRE OFFRE A OGNUNO DI NOI. EGLI È L’ANCORA DELLA VERA SALVEZZA.

lunedì 9 febbraio 2015

Chi è un vero Credente?

La Sacra Scrittura spiega in modo molto profondo chi è il vero credente, e solo attraverso la guida dello Spirito Santo possiamo essere sicuri di come è il vero credente agli occhi di Dio.

Diventare vero credente è una promessa fatta da Dio a tutti gli uomini.

L'uomo viene chiamato da Dio per appartenere a Lui, per essere parte della Sua famiglia e non appartenere più a se stessi. Dio ci da il ravvedimento, il pentimento, ciò per cambiare direzione al nostro modo di pensare, rinnovandolo conformemente al Suo Carattere Santo che è un modo di vivere misericordioso, amorevole e caritatevole, per farci entrare nell'eternità. Tutto questo avviene tramite un vero miracolo in noi con l'aggiunta di un altro Spirito, lo Spirito Santo che ci guiderà in questa vita e in quella futura.

Attenzione, ravvedimento e pentimento sicuramente non significa mortificare il nostro corpo con atti fisici, come la flagellazione, il digiuno, ed altre cose che riducono alla schiavitù, una sola cosa fanno...scoraggiano, e non portano a nulla di buono, ma deviano dalla retta via. Il vero pentimento è un continuo appartenere a Cristo è vivere nella gioia interiore, nella pace e nella misericordia, questo è il vero pentimento, e questo pentimento sarà continuo e per sempre, e questo pentimento-ravvedimento è un dono di Dio.

Sottoponendosi all'Eterno, infatti, cominciamo a rispecchiare le doti che il Padre e Dio immortale ha dato a noi attraverso il suo amato Figliolo, il Dio della mostra salvezza Gesù Cristo, cioè: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Pertanto, alla base del credente vi è un cambiamento della mente che lo conduce a pensare e ad agire in un modo nuovo, fondato sull'amore altruistico, il primo frutto dello spirito Santo di Dio.

Quindi, appartenere a Dio significa essere guidati a percorrere la strada preparata da Lui stesso, per praticare costantemente e attivamente la via dell'amore, quell'amore divino che Dio infonde nella nostra mente tramite il Suo Spirito Santo e che c'induce ad agire non per comando o secondo leggi, ma per libera volontà.

Le Scritture rivelano che Gesù condannò il comportamento dei suoi contemporanei che osservavano scrupolosamente leggi, riti e cerimonie, digiunavano, pregavano e facevano beneficenza ma allo stesso tempo erano senza amore né affetto per il prossimo. Gesù Cristo denunciò la loro falsità, nel praticare tutto questo solo per farsi vedere dagli uomini.
Molti credenti possono essere tratti in inganno pensando di accostarsi di più a Dio e d'essere più giusti, mettendo in pratica la legge e osservando i suoi comandamenti. Possiamo abituarci talmente bene ad obbedire per comando da dimenticare cosa e l'amore riuscendo ha convincere noi stessi che osservando il comandamento riusciamo persino a praticare una condotta motivata dall'altruismo. Purtroppo qualsiasi cosa il credente osservi o applichi non può avvicinarsi di più a Dio. Senza amore non si osserva nessuna legge.

Invece è proprio il contrario, è Dio che chiama e si accosta all'uomo immettendo in lui lo Spirito Santo, perché noi siamo opera delle sue mani. Ed anche se il credente volesse distribuire tutte le sue sostanze e volesse dare il suo corpo per essere bruciato, o sacrificato, o lo farebbe per ottenere un qualcosa, ciò a niente gli gioverà, se non sarà fatto con l'amore di Dio.

La vera ragione per cui si crede in Dio è basata sull'amore e sulla fede, e non è determinata dall'osservanza scrupolosa della legge. Quest'amore soprannaturale, che è stato sparso nei nostri cuori per lo Spirito Santo che c'è stato dato, determinerà tutto ciò che il credente farà.

Il credente non è credente perché appartiene ad una determinata denominazione o gruppo o perché osserva alcune determinate regole che lo distinguono dagli altri, ma perché ha consegnato, in fede e in speranza, la sua vita e ogni cosa, a Colui che gli ha fatto le promesse della vita Eterna, Gesù Cristo.

Dio guida il vero Credente a praticare l'amore che diventerà il fondamento di un modo di vivere continuo e stabile senza rivolgimento. L'amore di Dio da motivo di seguirlo e obbedirgli e di vivere seguendo la Sua via.
Naturalmente, quest'amore che il credente mostra verso Dio e verso il prossimo fornirà la prova che non esiste, né barriera, né divisione, né bandiera, né discriminazione di nessun genere verso nessun essere umano.


Chi osserva il suo insegnamento, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in Lui. Perché l'amore è eterno, mentre la legge i riti e le cerimonie sono per un momento. Questa, dunque, è la differenza tra il vero Credente e chi crede d'essere credente il quale ha bisogno di leggi per agire. Anche se entrambi vogliono osservare i comandamenti di Dio, il vero Credente li pratica in modo spirituale e spontaneo, perché è motivato dall'amore soprannaturale che lo Spirito Santo infonde in lui, e lo fa con umiltà, con maggiore qualità, non nella paura o per comando.

Intendiamoci, se l'uomo fosse in grado di arrivare alla perfezione e di pagare il debito del peccato verso il Padre e Dio immortale, osservando leggi e comandamenti, la venuta di Gesù Cristo e la sua morte per riscattare l'umanità, pagando in nostra vece il prezzo del peccato, sarebbe stata inutile.

Questo dimostra che l'uomo non è in grado di arrivare alla vita eterna in nessun modo se non per volontà e amore di Dio e per mezzo di Cristo Gesù, senza di Lui non vi è vita Eterna.

Il Credente non convinto della Verità scritta nella bibbia, e non avendo posto tutto nelle mani di Dio, ma volendo raggiungere e aggiungere qualcosa di suo per essere migliore degli altri, obbedisce per timore di essere punito o per sembrare giusto, o per fare sensazione sugli altri, o per dimostrare di essere bravo ad osservare ogni parola della Scrittura. I più dimenticano che nessuno fu giustificato per l'osservanza della legge, ma è giustificato mediante la fede in Gesù Cristo, che giustifica chiunque crede senza le opere della legge.

Ora noi sappiamo di essere sotto la Grazia e che siamo passati dalla morte alla vita, perché crediamo in Colui che giustifica, e per mezzo di Lui amiamo i fratelli di ogni dove, senza distinzione. Chi non ama rimane nella morte. L'amore è veramente più grande d'ogni legge.

Il Credente è il tempio di Dio, il Suo Spirito abita in noi per condurci nella libertà che Dio ci ha dato.
Il credente è stato riscattato da Gesù Cristo a prezzo di sangue, quindi è paziente, non si vanta non invidia, non ha risentimenti, non sospetta il male, soffre per le ingiustizie, non cerca il proprio interesse a danno dei fratelli, ma gioisce nella verità.

Dunque facciamo di tutto per assicurarci di aver compreso veramente la Verità e la via della vita eterna, cioè la via dell'amore di Dio, Gesù Cristo.

domenica 18 gennaio 2015

Gesù disse: Chi non è con Me, è contro di Me.

Quanti hanno fatto propria questa frase del Signore! È una frase che è sulla bocca dell'uomo che cerca consenso, fiducia incondizionata verso sé stesso e il suo operato, chiede pieno consenso e carta bianca. Chiunque sia, l'uomo che lo dice è chi ha l'orgoglio di sentirsi la guida, superiore rispetto agli altri e, a volte, chi si sente onnipotente. Una volta avuto il consenso quando vede venire il pericolo all'orizzonte abbandona il gregge e cerca di salvare sé stesso. In verità l'uomo è nulla ed è ipocrita.

"Essere con" significa condividere pienamente ogni cosa dell'altro di bene o male, camminare insieme, vivere delle stesse cose; significa essere in lui.

Se da un lato è buona cosa condividere con un vero amico tante cose, dall'altro non è un bene affidarsi ciecamente nelle mani di un uomo, chiunque esso sia. Perché qualora l'amico devia dalla giusta via, se lo segue si perdono entrambi.

Gesù ha mostrato con il Suo esempio di vita e di sacrificio per l'uomo che solo in Lui si può confidare ciecamente. Egli è il vero Amico che è sempre lo stesso ieri, oggi e in eterno. Egli vuole essere nostro amico e vuole la nostra amicizia.

"Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che Io vi comando. Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio." (Giov 15:13-15).

Dio Padre gli ha concesso ogni potere nelle Sue mani, non c'è cosa che non gli abbia sottoposto. Dunque, Egli può tutto perciò in Lui possiamo confidare pienamente perché è Signore della Pace e della Misericordia, il primo nostro pensiero deve essere quello di stare sempre con il Signore della vita, in Colui che ha pagato il prezzo di riscatto per la nostra vita.

Il problema che molti cristiani hanno è quello di comprendere e riconoscere che Gesù Cristo è il Signore, chi non riconosce Gesù come il Signore della propria vita non può conoscere neanche il Padre e Dio immortale, l'Onnipotente. Il Padre ha mandato il Figlio e, se non onoriamo il Figlio, come possiamo onorare il Padre? Ognuno deve porsi la domanda e vedere con chi cammina.

Gesù è Signore di tutti ed è anche il Dominatore, il Sovrano della nostra vita. In chi abbiamo messo la nostra fiducia? chi può custodire la nostra vita? Certamente non un uomo, nemmeno il migliore al mondo, non sarebbe in grado di custodire nemmeno sé stesso perché soggetto alla morte come tutti.

La Scrittura afferma che nessuno ha mai visto il Padre, l'unico che l'ha fatto conoscere, manifestandosi al mondo in carne, è stato Gesù Cristo. Il giusto Abele, Mosè, Abramo hanno ricevuto e parlato con Dio - faccia a faccia come si parla con un uomo - che era Gesù e come tutti i profeti e gli apostolo si sono rivolti al Padre per mezzo di Gesù, la vita eterna.

Il Padre è il solo Dio che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha visto né può vedere, eppure molti predicano di conoscere questo Grande Dio senza il bisogno di vivere con e in Gesù Cristo; dovrebbero riflettere bene con chi stanno camminando. Non camminare con Gesù significa essere contro di Lui e contro il Padre, significa scegliere la morte al posto della vita.

Se non si rende omaggio e onore al Figlio, come si può onorate e rendere gloria al Padre che nessuno ha mai visto?

Benedetto l'uomo che confida solo in Gesù, Egli è il nostro consolatore. Chi ama il Figlio ama anche il Padre.

"Il Signore è il mio Pastore, nulla mi mancherà. Egli mi fa giacere in verdeggianti paschi, mi guida lungo le acque chete. Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amor del suo nome. Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché Tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga son quelli che mi consolano. Tu apparecchi davanti a me la mensa al cospetto dei miei nemici; Tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Certo, beni e benignità m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; ed io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni." (Salmo 23).