giovedì 31 maggio 2012

Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente.Rom. 12:2

Il Signore vuole che ognuno di noi che ascolta la Sua Parola sia parte della Sua famiglia per sempre. A chi vince sarà data la corona della giustizia.

Noi stiamo attraversando la grande tribolazione che consiste non solo di problemi materiali ma soprattutto spirituali; dobbiamo patire ancora molte sofferenze a causa di malattie, guerre, terremoti, carestie, ecc. tuttavia, dobbiamo essere anche fiduciosi che Dio Padre e il nostro Signore Gesù - nelle cui mani siamo - ci proteggeranno.

Pertanto in questi tempi difficili Dio ci offre la Sua protezione:

"Gettate sul Signore il vostro affanno ed Egli vi darà sostegno" (Salmo 55,22).

''L'Eterno combatterà per voi, e voi ve ne starete tranquilli" (Esodo14:14)

Il nostro combattimento, dice Paolo, non è contro carne e sangue ma contro i principati, signorie celesti, ecc. Insomma, il nostro combattimento è spirituale perciò è impossibile vincere senza l'aiuto del Signore Gesù.

Il Signore Gesù con il Suo sacrificio ha liberato e ha riscattato l'umanità dalla schiavitù di Satana per cui ognuno di noi è libero di accettare o meno il dono di grazia che Egli ci dà.

Dio nostro Padre non ci ha dato nelle mani di Satana! Anzi la Parola di Dio afferma che chi è condotto dallo Spirito di Dio, il Diavolo non lo tocca. Nessuno può far del male ai figli di Dio se Egli non lo permette, il libro di Giobbe insegna.

Gesù si definisce il Pastore del piccolo gregge che è la Sua chiesa. Molti si definiscono pastori nella chiesa a cui non hanno dato la loro vita per nessuna pecora, anzi, nel pericolo sono pronti ad abbandonare del tutto nelle mani di lupi rapaci. Ma uno solo è il vero Pastore: Gesù il Cristo che ha dato la Sua preziosa vita per tutti.

Chi è pecora del Suo gregge gli è dato di ascoltare la Parola di Dio e può seguire il Signore.

Egli tiene stretto nelle mani la Sua opera e noi siamo la Sua opera, ne tiene conto del numero di tutti, ci conosce uno ad uno. Egli ci chiama per nome. Egli si prende cura delle Sue pecore, una per una, li nutre, li protegge, sa di cosa hanno bisogno in ogni istante.

"Gesù rispose loro: Ve l'ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me; ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno." (Giov 10:25)
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domenica 27 maggio 2012

Camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo spirito.Rom. 8:4

L'uomo carnale di trova al di fuori del campo spirituale di Dio.

Il primo uomo è stato formato da Dio e messo nel Suo giardino spirituale, delimitato dal resto del mondo e nel momento che ha dubitato della Sua parola, l'uomo è stato messo fuori e la porta di accesso al giardino è stato chiuso. La sua caduta per inganno del nemico, lo ha portato ad essere privato dal ricchezza spirituale e dalla perfetta unione con Dio.

Ma nel tempo propizio Dio ha mandato il Suo unico Figlio Gesù Cristo per aprire la porta affinché l'uomo potesse ricevere lo spirito di Dio ed essere riconciliato ed avere comunione con Lui.

La necessità di ricevere lo Spirito santo, lo spirito della Verità cioè Cristo Gesù come fonte di salvezza e di verità, è sottovalutata da molti credenti i quali ritengono che lo spirito non operi più, non dà i suoi doni e che non c'è ne sia bisogno ingannati forse dall'idea che l'uomo è talmente evoluto che ha la capacità di risolvere i suoi problemi ed è in grado di comprendere con la sua conoscenza ogni singola parola della bibbia senza nessuna difficoltà.

La Parola di Dio afferma che l'uomo senza lo spirito di Dio è fuori dalla protezione di Dio, senza pace e senza sicurezza, senza amore e senza nulla di buono, è solo carne, povero, debole, deluso, mortificato, angosciato, senza speranza e molti seguono le religioni per ricevere benefici e cose materiali.

Chi non ascolta la Sua parola e non si sottomette allo Suo Spirito, opera con la carne anche se all'apparenza parla come se avesse lo Spirito.

L'essere religiosi, porta una finta moralità, non duratura, non vera, si può essere puliti fuori, ma non dentro, la carne non può avere rapporti con Dio, essa è arrogante e intollerante, si ribella sempre al proprio creatore, preferisce sé stesso.

Lo Spirito di Dio rinnova, lava, rende lucidi l'interno dell'uomo, lo rende perfetto, nuovo.

Chi ama il mondo non può ricevere lo Spirito di Dio, esso è invisibile; infatti, Gesù si è rivestito di carne per parlare direttamente con gli uomini e ai Suoi nati di nuovo, cioè a quelli che sono stati chiamati e lo hanno accettato, Egli ha dato la caparra del Suo Spirito per mezzo del quale Egli è sempre con loro perciò agiscono secondo lo Spirito.

Il Signore vi benedica con l'unzione del Suo Spirito.
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venerdì 25 maggio 2012

Vi do la Mia pace. Io non do come il mondo dà, disse Gesù.Giov. 14:27

E' un momento storico di grande sofferenza in molti punti del mondo e anche in Terra Santa. Le nazioni unite mandano le forze di pace, ma esse sono costrette a usare le armi per imporre una pace che i violenti non vogliono. I nostri militari spesso muoiono in agguati con esplosivi e non sanno come fare per fermare la violenza mentre alcuni già parlano di ritirare le truppe per le ingenti perdite, si riuscirà a portare la pace con l'uso della forza?

Se chiediamo alle persone che stanno subendo tutto questo, ai civili, come ai militari cosa desiderano, tutti, da una parte e dall'altra risponderanno, la pace.

Ma se la pace è così desiderata dagli uomini perché al tempo stesso è così lontana dagli uomini?

2000 e più anni fa Gesù prima di essere crocifisso riunì i Suoi discepoli dicendo loro che era venuto il momento di lasciarli perché la Sua opera sulla terra era compiuta. Li tranquilizzò dicendo che non li avrebbe lasciati soli, perchè il Padre avrebbe mandato il Consolatore, lo Spirito santo che li avrebbe condotti sulla via tracciata da Gesù per evangelizzare i popoli, ma oltre alla promessa del Consolatore, Gesù fece ai discepoli un grande dono:

"Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi." (Giov 14:27).

Ciascuno di noi sa come l'inquietitudine e l'ansia rendeno difficile qualsiasi esistenza. Molti cercano la pace e la serenità praticando diverse attività. Alcuni pensano che si possa trovare pace raggiungendo certi obiettivi professionali. Altri dicono: "Quando finiremo di pagare i nostri debiti, allora sì che saremo soddisfatti". Ci sono anche quelli che fanno molti viaggi con la speranza di trovare qualche luogo dove ci sia un po' di pace. Per non parlare di quelli che fanno corsi di meditazione con l'aspettativa di trovare la pace interiore. Si può arrivare ad avere pace tramite tutte queste cose?

La risposta è molto semplice: La vera pace ha un solo nome: Gesù Cristo. Lui è la nostra pace. E' per questo scopo che Dio ha mandato Suo Figlio nel mondo; infatti, sul Golgota fu sigillata la pace tra Dio e l'uomo.

"Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui ..." (Isaia 53:5).

Molte persone sono ansiose, perché non hanno ancora accettato l'offerta di pace fatta da Dio.

"Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù." (Rom 3:23-24).

L'offerta e le condizioni di Dio sono molto generose. Per noi è un grande guadagno. Quando ci presentiamo davanti al Suo trono per chiedere perdono, Egli considera sempre valido il sacrificio di Gesù che, col Suo sangue, ci lava da tutti i peccati. Dio non è più separato da noi a causa dei nostri peccati; possiamo stare tranquilli.

"Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Certamente colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?" (Rom 8:31-32).

C'è una grande promessa per chi segue Cristo ed è riconciliato con Dio:

"In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita." (Giov 5:24).

Se abbiamo pace con Dio, lo Spirito santo opera potentemente nella nostra vita e ci trasmette pace, consolazione ed edificazione, anche nei momenti più difficili. E' molto semplice avere pace quando tutto va bene e nessuno crea difficoltà. La vera pace che abbiamo in Gesù Cristo deve emergere nei momenti di difficoltà. Nel Suo nome possiamo attingere forza perché ci rassicura dicendo: "Vi do la mia pace, perciò non temete e non spaventatevi".

In mezzo alle difficoltà e alle tensioni di questa vita, possiamo confidare solo nella pace di Cristo.

La Sua pace ha un immenso valore non solo quando dobbiamo prendere una decisione difficile, ma anche nella vita di ogni giorno. Lo ringraziamo e Lo lodiamo abbastanza per la Sua pace?

"E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti". (Col 3:15).

Sappiamo godere la grazia della pace del Signore o la turbiamo continuamente col nostro modo di fare? Rimanere con la pace di Dio nei nostri cuori comporta una grande trasformazione nel nostro comportamento. Chi vive in discordia con Dio, con sé stesso e con la propria coscienza, spesso provoca divisioni e litigi intorno a sé. Non dobbiamo pensare che per avere pace è necessario che il modo cambi; dobbiamo pregare il Signore affinchè cambi con la Sua pace il nostro modo di fare.

Il Signore vuole fare di noi delle persone di pace. Se siamo nella sua pace, sarà più facile ascoltare ciò che dicono le mogli, i mariti, i figli, i colleghi di lavoro. Forse riusciremo a capire meglio quali preoccupazioni hanno, e non avremo più bisogno di difenderci o cercare di avere sempre ragione. Evitiamo ogni lite e cerchiamo per primi di far pace. Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca (Rom 4:19).

La pace che Gesù ci dona ha una dimensione più grande di quella che noi percepiamo. Gesù è stato annunciato da Isaia come il Principe di pace (Isaia 9:5) ed esercita la Sua Signoria su quelli che lo hanno accettato (Giov 1:12).

Un giorno Egli ritornerà come il Re dei re e instaurerà il Suo Regno sulla terra. Allora si realizzerà l'aspirazione dei popoli che ricercano la pace. Tutto ciò che Gesù è ed ha, torna a nostro vantaggio. La Sua purezza, la Sua morte sulla croce, il Suo ritorno al Padre. Persino la Sua Gloria! Non è meraviglioso? Non viene voglia di lodarlo e adorarLo?

Indipendentemente dal nostro carattere e dal nostro temperamento, il Signore vuole che la pace regni nei nostri cuori. In altre parole, Dio ci vuole benedire offrendoci la Sua pace. Quella pace di cui l'uomo, per sua natura, ha fame e sete.

Questa pace è disponibile per tutti coloro che confidano in Dio e che hanno ricevuto la grazia tramite il Suo Figliolo Gesù Cristo. Noi siamo abituati a confidare in Dio per le Sue grandi promesse, e non riusciamo a mantenere la Sua pace perché ci preoccupiamo eccessivamente di ogni cosa come se, con la nostra ansia, potessimo risolvere i problemi della vita.

La Bibbia ci insegna che chiunque confida in Gesù Cristo potrà ricevere pace.

Shalom nel Signore!

mercoledì 23 maggio 2012

Il cielo e la terra passeranno, ma le Mie parole non passeranno.Mt 13:31

Normalmente cerchiamo di avere sempre ragione in ogni cosa, di avere l'ultima parola. Già da piccoli c'è la tendenza ad averla sempre vinta e spesso il genitore li rimprovera con: 'vuoi sempre dire l'ultima parola'?

"L'ultima parola" è un modo di dire quando definiamo qualcosa che si conclude perfettamente qualunque essa sia cioè è il massimo in termini di realizzazione. Ci sentiamo superiori, se abbiamo l'ultima parola in un acceso scambio. È la parola di chiusura della vicenda. I politici si contendono l'ultima parola in un dibattito. Essi credono che l'ultima parola abbia il maggior impatto, e questo è ciò che gli elettori si ricorderanno.

Come vede Dio, dal Suo punto di vista, l'ultima parola?

Il nostro grande Padre nei cieli sapeva cosa saremmo stati noi esseri umani e nella sua infinita saggezza ha decretato, in tutto l'universo, chi avrebbe avuto l'ultima parola su qualsiasi argomento.

"Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine". (Apoc 22:13 ).

Dio definisce che Suo figlio Gesù Cristo è l'inizio e la fine di tutto, l'Alfa e l'Omega, la logica di quella che segue tutto il resto è incluso. Pertanto la nostra ultima parola o l'ultima parola degli altri nell'intero schema delle cose è inutile. Siamo fatti della polvere della terra che, in termini fisici, è dove torneremo (Gen 3:19).

Il Logos, Gesù Cristo-(Giov 1:1) c'era all'inizio e ci sarà alla fine. Egli era Dio, è Dio e per sempre sarà Dio. Gesù Cristo è l'Alfa e l'Omega. Egli è sempre lo stesso e non cambia.

Noi desideriamo sempre avere l'ultima parola sugli altri, anche su Dio perché vogliamo orgogliosamente sentirci superiori, siamo superbi. Colui che era, ed è, l'inizio e la fine, ha detto chiaramente che i mansueti erediteranno la terra, coloro i quali sono di animo umile e sottomesso a Lui.

In qualità di umile essere umano, Gesù Cristo incarnato, si trattenne dal dire l'ultima parola, abbassando gli altri. Quando subì le domande provocatorie e altezzose dai suoi nemici, rispose umilmente con un'altra domanda. Il primo e ultimo aveva il potere, ma non la volontà, di distruggere. Egli ci ha dato l'esempio della mitezza, così perdiamo il desiderio di avere l'ultima parola, perché non è per noi. Ma l'ultima parola spetta a Dio.

"Non pensate ch'Io sia venuto per abolire la legge od i profeti; Io son venuto non per abolire ma per compire: poiché Io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto". (Mat 5:17-19).

Oggi ci sono tanti schernitori della Parola di Dio che si prendono gioco delle promesse di Gesù come è stato profetizzato così è avvenuto: "Nell'ultimo tempo vi saranno degli schernitori che cammineranno secondo le loro empie concupiscenze. Costoro son quelli che provocano le divisioni, gente sensuale, che non ha lo Spirito" (Giuda 18-19) "e diranno: Dov'è la promessa della sua venuta? perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione". (2Piet 3:4)

Dio si farà beffe di tutti gli increduli e schernitori quando tutto il suo piano di salvezza sarà presto adempiuto.

Ringraziamo Gesù per essere il principio e la fine di tutto e che ci aiutaci ad avere l'umiltà di seguirLo in tutte le cose. Gloria a Lui.

lunedì 21 maggio 2012

Satana si traveste da angelo di luce.2cor. 11:14

Il vero nemico dell'uomo è Lucifero divenuto, a causa della ribellione verso Dio l'Onnipotente, l'Avversario o Satana. La Bibbia racconta che Lucifero era un angelo protettore e sedeva nel consiglio di Dio e a cui era stata affidata la terra; poi a causa dell'orgoglio si ribellò e combatté addirittura Dio stesso per ottenere il potere assoluto.

Successivamente, Dio creò l'uomo per sostituire il dominio di Satana. Il piano di Dio è di affidare la Sua creazione all'uomo sotto la Sua guida diretta. Il primo uomo, Adamo, ascoltò la menzogna di Satana e cadde nel peccato della disubbidienza a Dio che dura fino ad oggi nel cuore dell'umanità .

La sua attività è distruggere l'opera di Dio. Perciò usa strategie per lo più oscure all'uomo che lo tengono schiavo al suo volere. Perciò è definito dalla Parola di Dio come principe delle tenebre in contrapposizione a Dio che è Principe della Luce.

È chiaro che chi non crede in Dio di conseguenza non crede neanche all'esistenza di Satana. Un uomo così è spiritualmente cieco e morto. Satana non è una leggenda, non è una invenzione, egli è il dominatore di questo mondo, il dio del falso, della menzogna e signore delle tenebre. In ogni religione c'è la sua presenza.

La sua principale strategia nel mondo è quella di tenere la gente nell'ignoranza, di far credere che lui non esiste e che la sua esistenza è frutto della fantasia dell'uomo. Infatti, ha scatenato nel mondo ogni sorta di cosa che tratta l'occulto come una cosa normale e lo vediamo nei film horror e non solo per gli adulti ma, addirittura, nei cartoni animati per i bambini piccolissimi, lo vediamo in tutte le forme di comunicazione di massa, negli spettacoli, ecc.

Ormai è cosi presente che nessuno si prende cura di resistergli e di evitarlo, anzi è il dio più adorato di questo mondo. Il suo campo è attivo su tutto.

Come dicevamo, Satana ingannò l'uomo col fargli credere che era immortale e continua anche adesso in quelli che credono di avere l'anima immortale cioè che non muoiono mai i quali poi, quelli cristiani, cercano la conferma della menzogna nella Bibbia. Uomini secondo Dio ignoranti che storcono la Parola di Dio e non si attengono alla ferma Parola della Bibbia per cui trovano la giustificazione all'idea che l'uomo ha una anima immortale e che alla morte va subito in cielo, che il giudizio sia già venuto su tutto il mondo, che i morti ci vedono dall'alto, che chi non si converte riceverà ugualmente l'eternità per essere torturato nel fuoco dell'inferno, il Regno di Dio non sarà ristabilito sulla terra e, quindi, che Cristo non verrà sulla terra.

L'uomo è schiavo dell'astrologia, di oroscopi che predicono il futuro, della numerologia, di maghi e stregoni, del satanismo. Questa è la falsa religione che rende schiavi e rende cupa la mente e non dà modo di discernere il bene dal male, il vero Dio dal falso dio distruttore e divisore.

Satana combatte contro la venuta di Cristo, disturbatore dell'amore fra i fratelli di Cristo, fa di tutto per creare inimicizie e divisioni. Il mondo intero è sottomesso a lui perciò la sua battaglia è contro i figli di Dio che non sono di questo mondo.

Ma come fa ad ingannare i credenti? Travestendosi da angelo di luce. Ora noi sappiamo che Dio è Luce. Quindi angelo di luce si intende come messaggero da parte di Dio. E a chi appare questo falso messaggero di Dio? A coloro i quali non adorano in spirito e verità il solo Dio Creatore e Salvatore ma cercano le visioni e adorano altri idoli. Vogliono sentire, vedere e toccare con mano magari parlare con i morti.

"hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen" (Rom 1:25) o come dice Geremia: "il Mio popolo ha abbandonato Me, la sorgente d'acqua viva." (Ger 2:13).

L'inganno è così radicato nell'ambiente cristiano che la creatura è diventata salvatrice della chiesa soppiantando il posto di Gesù il Cristo l'unico Salvatore. La creatura è considerata la salvezza della chiesa contro la parola di Dio che dice che non c'è altro nome per il quale l'uomo possa essere salvato cioè Gesù il Cristo. Perciò hanno rigettato l'unica fonte di Verità, la Bibbia, per rivolgersi ad altri scritti di uomini spiritualmente morti nei loro peccati e perversi che hanno adulterato la Parola di Dio. Se Satana si traveste da angelo di luce, i suoi profeti sono lupi in veste d'agnello.

Come ingannò Eva, così Satana ha ingannato la chiesa; è come se le avesse detto: "non credere affatto che Gesù sia l'unico nome per salvarti, Lui è troppo Santo per essere raggiungibile da te peccatore ma Dio sa che la salvezza la puoi ottenere per mezzo dei santi morti, che non è vero che sono morti, vivono ancora e sono intercessori presso di Lui e puoi anche ottenere ciò che vuoi!". E l'hanno seguito! È sempre la stessa musica.

In Verità chi ha altri idoli e li serve adora Satana. E non c'è una via di mezzo.

"Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l'uno ed amerà l'altro, o si atterrà all'uno e sprezzerà l'altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona". (Mat 6:24)

Satana spaventa la gente manifestandosi in tali orribili maniere da farla spesso sentire impotente contro di lui. Per il credente, quindi, è importante ricordare di avere la potenza e la protezione di Gesù Cristo: "Ecco, vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico: nulla vi potrà danneggiare" ( Luc 10,19).

"Non dobbiamo ignorare il nemico; dobbiamo opporci a lui! La storia rivela che le nazioni che hanno ignorato un dittatore ambizioso, in genere sono finite sotto il suo dominio. Inoltre, ignorare le parole ingannevoli di Satana e degli spiriti cattivi è dimenticare uno dei ministeri che Gesù ci ha incaricati di svolgere: cacciare i demoni. Il diavolo è astuto e arriverà lontano, pur di impedirci di scoprire l'autorità che abbiamo su di lui nel nome di Gesù".

Rivestiamoci dell'armatura di Dio perché siamo in guerra e la nostra battaglia la dobbiamo combattere se vogliamo o non vogliamo; infatti, non possiamo pensare di rimanere immobili nel bel mezzo della battaglia spirituale pensando che il nemico passi oltre! Anzi egli aspetta che noi abbassiamo la guardia per colpirci a morte.

Ricordiamoci che Dio è fedele perciò ci ha dato la potenza che ci consente di vincere: il Suo spirito santo. E nessuno può farci del male spiritualmente.


domenica 20 maggio 2012

I saggi hanno rigettato la Parola del Signore; quale saggezza possono avere?Ger. 8:9

Geremia è il profeta delle nazioni (Ger1:4-5). Quindi, al contrario di quanto riportano alcuni commentatori, il suo messaggio è nella sostanza rivolto a tutto il popolo di Dio: la Chiesa di Dio e non soltanto a popolo di Israele.

"E tu di' loro: Così parla l'Eterno: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna egli indietro? Perché dunque questo popolo di Gerusalemme si svia egli d'uno sviamento perpetuo? Essi persistono nella malafede, e rifiutano di convertirsi. Io sto attento ed ascolto: essi non parlano come dovrebbero; nessuno si pente della sua malvagità e dice: 'Che ho io fatto?' Ognuno riprende la sua corsa, come il cavallo che si slancia alla battaglia. Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando debbon venire, ma il mio popolo non conosce quel che l'Eterno ha ordinato. Come potete voi dire: 'Noi siam savi e la legge dell'Eterno è con noi!' Sì certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso. I savi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell'Eterno; che sapienza possono essi avere?" (Ger 8:4-9)

Il profeta si rivolge al popolo di Gerusalemme, spiritualmente al popolo di Dio cittadino della Gerusalemme Celeste ossia alla Chiesa di Dio. La Parola di Dio giudica la Sua Chiesa cioè a chi è stata affidata la vera saggezza e non già la saggezza del mondo che è definita pazzia.

Quante volte la Parola di Dio lamenta il fatto che il popolo di Dio perisce per mancanza di conoscenza! E perché il Suo popolo non conosce il Signore, la Sua Parola? A causa della "penna bugiarda degli scribi" o come diremmo oggi a causa di studiosi e insegnanti che interpretano secondo le proprie idee le scritture a loro perdizione e di quelli che l'ascoltano.

"... sono alcune cose difficili a capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione". (2Piet 3:16)

Alla Sua Chiesa, Dio ha dato la vera saggezza che è mettere in pratica la Sua Parola senza aggiungere o togliere nulla.

"Certo, io sono più stupido d'ogni altro, e non ho l'intelligenza d'un uomo. Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo. Chi è salito in cielo e n'è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuse l'acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il Suo nome e il nome del Suo figlio? Lo sai tu? Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiunger nulla alle Sue parole, ch'Egli non t'abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo". (Prov 30:2-6)

La Parola di Dio è spirituale ed ha bisogno dello spirito di Dio per essere compresa. Dio ha dato a ognuno di noi dei doni spirituali, secondo la Sua volontà, di ministero, di guarigione, di insegnamento e altro. Forse quello dell'insegnamento è un dono di cui si è abusato e che molti nella Sua Chiesa si sono appropriati senza averlo ricevuto; infatti, molti insegnano ed adulterano la Parola di Dio secondo il proprio punto di vita e non quello di Dio. Se Dio non dà il dono di insegnamento, nulla vale la predicazione.

Se la parola non arriva con integrità e non è detta con onestà, con purezza e semplicità, essa non può produrre un frutto di conversione, ma crea confusione e disorientamento in chi l'ascolta.

La parola di Dio non può essere sapienza umana, non può essere inefficace, essa deve penetrare nell'animo e smuovere e agitare chi l'ascolta. Chi non si attiene ad essa e la adultera e la interpreta secondo le proprie voglie non può arare e nemmeno seminare, il raccolto sarà sterile.

Il senso della Parola di Dio è stata adulterata nel tempo, ciò ha causato la confusione nella Chiesa di Dio e il Suo popolo non conosce la Verità. L'unica dottrina di Cristo non c'è più o sono in pochi che la praticano. Molte sono le dottrine che la chiesa di Dio ha inventato e adottato; si è creato un Dio dedotto dalla mente dell'uomo secondo il pensiero filosofico, un falso dio perché hanno rigettato la Parola di Dio.

I conduttori della Chiesa, che si definiscono saggi da sé stessi, non sanno più dare consigli secondo la Parola di Dio, essi sanno trovare parole piacevoli per le orecchie e sanno indicare vie che non servono allo spirito che soccombe sotto il peso del peccato per cui invece di trovare sazietà chiedono sempre di più cose nuove e vuote. E ciò che è di peggio, questi saggi sono impegnati anche a diffamare coloro che li riprendono come fecero con Geremia.

Geremia è il profeta che più di tutti era odiato dal popolo perché la Parola di Dio affidata a lui era contrapposta alla cultura del popolo e alla deviazione dalla Parola di Dio e così veniva combattuto con la diffamazione "Venite, colpiamolo con la lingua, e non diamo retta ad alcuna delle sue parole" (Ger 18:18).

Oggi manca il giusto consiglio, manca la giusta conoscenza e la giusta legge, manca il riconoscimento del vero e unico Signore e del vero vangelo che ristora l'animo e dà saggezza, intelligenza e ravvedimento. La Parola di Dio è acqua viva che rinfresca, purifica e libera da ogni scoria di malvagità.

Siamo circondati da molte denominazioni e chiese in vari luoghi ma il loro lavoro, il loro profetare è sterile perché manca la vera conversione e perché la Parola di Dio è adulterata e il popolo non guarisce, muore spiritualmente per mancanza di conoscenza.

"Il principio della sapienza è il timor dell'Eterno, e conoscere il Santo è l'intelligenza". (Prov 9:10)

Solo la Parola di Dio integralmente proclamata può condurre alla salvezza per mezzo della fede in Cristo Gesù.

"Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata". (Giac 1:5)

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venerdì 18 maggio 2012

Non c'è roccia pari al nostro Dio.1Sam. 2:2

La Parola di Dio definisce simbolicamente la vita dell'uomo come l'erba dei campi e Dio come una enorme roccia affinché noi possiamo, pur nei nostri limiti, comprendere la grandezza del nostro Creatore l'Onnipotente Dio dell'universo.

Conosciamo che il mondo esiste da molto tempo e che le cose costruite con la pietra resistono nel tempo e se guardiamo le montagne rocciose esse sono sempre al loro posto, resistono ad ogni intemperia e non lasciano mai il loro posto.

Come un'enorme roccia è ferma e stabile nel tempo, allo stesso modo la Parola di Dio è ferma e stabile, Dio è immutabile.

La nostra vita su questa terra è un breve passaggio, è effimera, è come una goccia di acqua che parte dalle più alte montagne per arrivare al mare e scomparire nella vastità delle acque, è come l'erba nei campi,:

"I giorni dell'uomo son come l'erba; egli fiorisce come il fiore del campo; se un vento gli passa sopra ei non è più, e il luogo dov'era non lo riconosce più". (Salm 103:15-16).

"... Grida che ogni carne è come l'erba, e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio dell'Eterno vi passa sopra; certo, il popolo è come l'erba. L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio sussiste in eterno". (Isaia 40:6-8.).

Noi non riflettiamo mai abbastanza sulla nostra vita mortale, eppure Dio ha messo in noi l'idea cioè il desiderio dell'immortalità. Perciò l'uomo, riconoscendo l'effimeratezza della sua vita, cerca l'immortalità attraverso la costruzione della sua società per lasciare il segno della sua opera "E dissero: Orsù, edifichiamoci una città e una torre di cui la cima giunga fino al cielo, e acquistiamoci fama, onde non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra". (Gen 11:4). Anche oggi l'obiettivo dell'uomo è lo stesso: raggiungere il cielo cioè diventare come Dio e regnare sulla terra.

Anche molti credenti sono portati a credere che se sono tutti di un parere e di un unico obiettivo attraverso l'impegno nel mondo attuale in politica, nell'economia, nella giustizia ecc. possono portare la pace e un vero cambiamento nel mondo.

Dimenticano due cose fondamentali affinché il governo sulla terra possa essere stabile ed eterno: l'uomo deve subire un cambiamento radicale e stabile nel carattere e deve essere rivestito di immortalità. Due cose che all'uomo non è possibile senza l'intervento diretto di Dio. Insomma l'uomo deve essere un altro uomo.

Senza l'immortalità e senza l'eternità, che darà Dio, nessun governo può regnare e portare pace e giustizia duratura. Una generazione non esiste a lungo e un uomo con le migliori intenzioni non può cambiare la visione di tutti, bisogna aspettare il tempo che Dio ha stabilito.

Un regno per durare in eterno deve essere immortale e dove le buone regole, i buoni propositi, la pace, l'amore, debbono essere come la roccia, esistere per sempre e per attuare ciò bisogna essere come Cristo Gesù, simili a Lui, una roccia che non lascia mai il Suo proposito e la Sua giustizia, bisogna essere rivestiti di Spirito santo e sempre attivi. Ciò sarà adempiuto con la venuta del Regno di Dio.

Nel momento attuale, pieno di angoscia e di paura e dove l'avvenire non lascia spazio ai nostri desideri di una vita migliore senza sofferenza, l'unica Roccia e l'unico scampo e fortezza è quella di restare fermi e aggrappati all'unico Signore che ci porge sempre la Sua mano: Cristo Gesù. Egli è sempre lo stesso!

Non esiste altra alternativa, né soldi, né investimenti sicuri in banca, né casa, né terreni che possono essere confiscati, L'UNICO CHE PUÒ ASCOLTARCI E PRENDERE A CUORE LA NOSTRA SITUAZIONE È CRISTO LA VERA ROCCIA.

Perciò confidiamo in Lui, non esiste un migliore investimento.

martedì 15 maggio 2012

Non amiamo a parole, ma con i fatti!1Giov. 3:18

Siamo bombardati dalla richiesta di denaro da parte di associazioni, di fondazioni, per opere umanitarie improvvisate, ecc.; sappiamo che tutti hanno bisogno ma specialmente quella fascia di persone indigenti nella nostra società "ricca" in cui non manca la vera ricchezza.

Come mai in tutti questi anni di bum economico, di un'agricoltura super tecnologica, di una produzione industriale e agricola in eccedenza per cui riconosciamo lo stato di benessere su gran parte del pianeta, invece nulla è cambiato nell'alleviare le sofferenze dei più deboli, lo stato di indigenza anche nei paesi cosiddetti ricchi? Anzi, c'è un sistema dove il più povero e il più debole sono spremuti ancora di più, senza nessuna considerazione, mentre la classe dirigente diventa sempre più potente e si arricchisce di più. Addirittura interi popoli, sono diventati merci da sfruttare.

Questo evidenzia che le belle parole, le leggi sui diritti dell'uomo ispirate da buone intenzioni (?) sono solo messe su carta ma non hanno nessun effetto perché non sono applicate, perché sono osteggiate dal potere occulto delle grandi potenze economiche.

Fa specie vedere come una enorme quantità di prodotti agricoli vengono distrutti per ragioni di mercato, mentre c'è tanta gente che non ha la possibilità di comprare la stessa merce.

"... in mezzo all'abbondanza sembriamo de' morti". (Isaia 59:10).

Perché? Uno degli aspetti più difficili di questo mondo è quello di praticare la misericordia, da parte di tutti anche dei veri credenti. Perché manca il frutto dello Spirito di Dio.

In effetti il frutto dello Spirito di Dio è l'amore, questo amore che proviene da Dio non ha partito né bandiera, non si comporta con due pesi e due misure, non pensa o persino fa il male al prossimo. Eppure una gran parte del mondo occidentale si definisce "cristiana" cioè dice di credere in un unico Dio salvatore e, nello stesso tempo, dice di camminare sulle stesse orme ed esempio di Dio.

A parole siamo molto bravi, cosi bravi che è tanto facile ingannare il nostro prossimo; ma il peggio è che siamo convinti tanto da ingannare anche noi stessi.

È nel momento che dovremmo privarci di qualcosa per aiutare il nostro prossimo che possiamo esaminare noi stessi alla luce della Verità: se il nostro cuore è attento solo ai nostri beni si trova subito una giustificazione che il nostro denaro e il nostro sudore non debbono essere dati a chi ne ha bisogno.

Il nostro amore naturale è rivolto a noi stessi per cui ci porta a non soffrire, ad essere invidiosi e prepotenti, perciò non agiamo mai senza un tornaconto. Naturalmente questo è l'amore del mondo, esso non dà se non riceve.

Gesù si scaglia contro l'ipocrisia, contro l'esteriorità dell'uomo religioso: "Date piuttosto in elemosina quel ch'è dentro al piatto; ed ecco, ogni cosa sarà netta per voi". (Luca 11:41).

Tuttavia, in una società perversa come la nostra è necessario usare oculatezza e cautela perché tanti sono gli scandali di gente senza scrupoli che hanno frodato il prossimo. Piuttosto facciamo del bene direttamente a chi ha bisogno.

"Non date ciò ch'è santo ai cani e non gettate le vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co' piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino". (Mat 7:6)

I veri credenti, amano con i fatti e hanno a cuore veramente i problemi degli altri; aiutano il prossimo con ciò che possono.

"Ma amate i vostri nemici, e fate del bene e prestate senza sperarne alcun che, e il vostro premio sarà grande e sarete figliuoli dell'Altissimo; poich'Egli è benigno verso gl'ingrati e malvagi. Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro". (Luca 6:35)

L'amore cristiano quando è compiuto secondo la Parola di Dio è spesso scambiato per debolezza, altre volte gli viene impedito di fare del bene, molto spesso sono derisi dal loro comportamento o sono accusati di falsità.

Eppure il loro amore è per la Verità che è al primo posto e poi agiscono sempre in favore del prossimo, con amore, senza forzature.

La via di Dio è la via del dare! È impensabile che chi ha conosciuto il Signore non faccia partecipe gli altri dei suoi beni materiali e spirituali; semplicemente non può rimanere insensibile ai bisogni degli altri.

"gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". (Mat 10:8)

sabato 12 maggio 2012

Offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode.Ebrei 13:15

"Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Non siate trasportati qua e là da diverse e strane dottrine; poiché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono. Noi abbiamo un altare del quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono il tabernacolo. Poiché i corpi degli animali il cui sangue è portato dal sommo sacerdote nel santuario come un'offerta per il peccato, sono arsi fuori del campo. Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio sangue, soffrì fuor della porta. Usciamo quindi fuori del campo e andiamo a lui, portando il suo vituperio. Poiché non abbiam qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura. Per mezzo di lui, dunque, offriam del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra confessanti il suo nome! E non dimenticate di esercitar la beneficenza e di far parte agli altri de' vostri beni; perché è di tali sacrificî che Dio si compiace" (Ebrei 13:8-16)

In questo capitolo della lettera agli Ebrei, Dio ci invita a:

1. "uscire fuori del campo" e andare incontro al Signore
2. portare il Suo vituperio
3. per mezzo di Lui, offrire un sacrificio continuo di lode.

Egli vuole da noi, non sacrifici umani o di animali che non salvano, ma la lode ovvero il frutto di labbra confessanti il Suo nome!

Dove? Fuori del campo! Se noi siamo il campo di Dio (1Cor 3:9), allora vuol dire che dobbiamo uscire allo scoperto e non rimanere chiusi dell'ambito della nostra religiosità e nelle nostre adunanze che, pur essendo necessari e vitali, non esprimono completamente la volontà di Dio: andate per tutto il mondo e annunciate la Buona Notizia.

Non è confessando il nome del Signore solo nell'ambito della propria congregazione che si lavora per Lui. Gesù è stato chiaro: "Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza, è il Figliuol dell'uomo; il campo è il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno" (Mat 13:37-38).

Siamo chiamati ad uscire allo scoperto ed essere visibili come una lampada che è posta in alto per far luce intorno e a dare sapore all'insipienza di questa società. Gesù ci ha assunti come Suoi lavoratori nel mondo:

"E diceva loro: Ben è la mèsse grande, ma gli operai son pochi; pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi". (Luc 10:2-3).

Il messaggio dell'Evangelo è come il seme da spargere ovunque nel mondo e annaffiarlo con la Parola di Dio. E come il contadino che dopo aver seminato e annaffiato attende soltanto che la pianta cresca, chi semina attende che il Signore fa crescere! Tutta la gloria spetta soltanto a Lui, noi ci dobbiamo preoccupare di spargere il buon seme della Parola, senza adulterarlo, senza contaminarlo, poi il Signore è colui che salverà, agirà nei cuori!

Sappiamo, però, che non è facile portare la Parola di Dio in un mondo perverso; infatti, portare l'Evangelo al mondo è un vero sacrificio, è abnegazione, è rinunciare a sé stessi, è portare il vituperio di Cristo, è l'essere un esempio vivente di sacrificio nel nome del Signore Gesù.

Chi è di Cristo è un esempio per il mondo.

"non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". (Matteo 5:15-16).

Queste parole di Gesù ci parlano dell'impatto positivo che possiamo avere sugli altri. Se nutri gli affamati, la gente potrebbe chiederti, perché. Se sei servizievole e gentile con le persone potrebbero chiederti perché. Se sei molto professionale nel tuo lavoro quando gli altri non lo sono, potrebbero chiederti perché.

L'esempio che diamo nella nostra vita, quando le persone sanno che siamo credenti avrà effetto sulla loro percezione della Potenza di Cristo. Lasciamo che essi vedano Gesù in noi e forse vorranno che sia anche in loro.

Non è facile. Nemmeno Gesù ha detto che è facile. Ma è possibile! Con Dio tutto è possibile.

Gesù si è già sacrificato per noi una volta per sempre per il mondo intero uscendo allo scoperto fuori del campo attirando a Sé tutti. Non c'è da ripetere nessun altro sacrificio per il peccato.

Gesù Cristo è morto per i peccati di tutta l'umanità, Egli si è preso cura delle Sue creature e non ha fatto nessuna distinzione fra il più o il meno colpevole, Egli ha agito per tutti perché ama tutti. Egli il SIGNORE ci chiama, ci perdona e ci lava e ci da il grande privilegio di chiamarlo amico.

Ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e ci fa camminare con Lui, Egli ha aperto il sentiero e spianato la via che porta direttamente al trono di Dio Padre.

Ci ha dato il privilegio di parlare e di custodire la Sua Parola della grazia nel Suo nome, perciò ci ha fatti testimoni veraci del Suo disegno di salvezza.

IL VERO CREDENTE NON HA UN TEMPO DA DEDICARE A DIO, NON HA UN GIORNO PARTICOLARE E UN ORARIO STABILITO, EGLI È CONTINUAMENTE GIORNO E NOTTE CON CRISTO E PER CRISTO IN OGNI COSA.

Per il vero credente ogni momento della giornata, ogni cosa che fa la fa per Cristo, è in continua comunione con Cristo. La sua vita non può essere diversamente, lo spirito di Cristo in lui spinge affinché sia sempre in prima linea per il prossimo facendo conoscere il solo nome per cui si è salvato: Gesù il Cristo.

Gesù è degno di ogni lode e onore!

www.osanna.org

venerdì 11 maggio 2012

Il principio della salvezza è il timore dell'Eterno.Prov. 9:10

Gesù è il SIGNORE. La scrittura ci dice chiaramente che noi dobbiamo aver piena fiducia in Dio tanto da mettere nelle Sue mani la stessa nostra vita.

Tutti siamo tenuti a servirLo con timore. Ma cosa significa aver timore di Dio?

Se confrontiamo ciò che ci viene detto circa l'amore verso Dio e la confidenza che abbiamo con Lui (Egli è il nostro amico!) e il "timore" che gli è dovuto e accettiamo il fatto che non ci sono contraddizioni nella Parola di Dio, allora possiamo certamente affermare che con timore si intende il profondo rispetto, la riverenza e il riguardo verso la Sua Parola.

Quindi, il nostro timore nei confronti di Dio non è paura, dubbio, incertezza, vergogna, esitazione, terrore, smarrimento, indecisione. Chi ha paura di Dio non è perfetto nell'amore.

"Ed egli vi ama più che mai svisceratamente, quando si ricorda dell'ubbidienza di voi tutti, e come l'avete ricevuto con timore e tremore". (2Cor 7:15).

"Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore; poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza". (Fil 2:12-13)

Credo che nessuno di noi ha paura dei propri genitori carnali; infatti, quando siamo ancora in casa con loro facciamo ciò che ci viene richiesto con timore appunto ma non per paura. È vero ci sono casi particolari e in questi tempi il rispetto per i genitori è venuto meno, ma normalmente dovrebbe essere così. Come amiamo i nostri genitori carnali per i quali mostriamo il profondo rispetto che gli è dovuto, allo stesso modo dobbiamo portare un santo e profondo rispetto per il nostro Padre spirituale e creatore e la Sua Parola.

"E chi è colui che vi farà del male, se siete zelanti del bene? Ma anche se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate; anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza; onde laddove sparlano di voi, siano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo". (1Pt 3:13-16).

Alcuni predicano l'Evangelo di Dio facendo leva sulla paura del castigo, dell'inferno per chi non li segue e non già sul timore e rispetto della Parola di Dio. Satana vuole che noi abbiamo paura di Dio e cerca di farci credere in un Dio vendicativo.

Dio, invece, è paziente e benigno, ci ama di un amore eterno che niente e nessuno può scalfire; chi sa questo come fa a non portare rispetto per la Fonte della Vita?

Il timore di Dio si compie nel mettere in pratica i Suoi comandamenti ossia fare la Sua volontà; perciò si mostra rispetto vero per la Sua Parola quando la si mette in pratica e non a parole. E la volontà di Dio è che ognuno si ritiri dal male e faccia il bene.

"Il timore dell'Eterno è odiare il male; Io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa". (Prov 8:13).

Pensa che il timore che noi dobbiamo, lo portiamo a Colui ha dato la Sua vita per noi e a Colui che l'ha mandato Dio Padre benedetto in eterno.

giovedì 10 maggio 2012

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio.Mt. 6:33

Ognuno di noi vede nel proprio lavoro la fonte di sostentamento per sé e la sua famiglia. Se il lavoro non è sufficiente per i soddisfare i suoi bisogni, allora la condizione psico-fisica diventa difficile. Se, poi, chi soffre per le condizioni precarie economiche è anche credente, allora può aggiungersi anche un problema di perdita di fiducia verso Dio.

Precisiamo una verità fondamentale: Gesù non disse che la vita del credente sarebbe tutta rosa e fiori, ma al contrario piena di tribolazioni e di persecuzioni. Tuttavia, Egli, in virtù del Suo incommensurabile amore verso i Suoi figli, disse che "E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò a voi". (Giov 14:16-18).

Gesù è la Verità, è il Paracleto (Consolatore, Avvocato), chi ha lo Spirito di Gesù allora lo Spirito della Verità dimora in lui. La Chiesa di Dio è il corpo di Cristo.

E chi ha Dio, non ha forse tutto? Tutto appartiene a Lui, ogni cosa, ogni ricchezza. Gesù è l'erede di tutto il creato che vuole condividere con noi.

"Mio è l'argento e mio è l'oro, dice l'Eterno degli eserciti". (Ag 2:8).

"Da Te vengono la ricchezza e la gloria; tu signoreggi su tutto; in Tua mano sono la forza e la potenza, e sta in Tuo potere il far grande e il render forte ogni cosa". (1Cr 29:12).

Dunque, c'è qualcosa che Dio non possa fare? Assolutamente no!

Nonostante che sappiamo ciò, spesso ci ostiniamo ad agire di testa nostra; lasciamo Dio all'angolino e lo chiamiamo in causa a cose fatte, quando vanno male. Non facciamo i passi insieme a Lui, non camminiamo con Lui, ci lasciamo sviare da ciò che ci offre il mondo e poi, quando l'insuccesso ci cade addosso, ecco che ci lamentiamo dell'inerzia di Dio.

Come è possibile? Perché siamo concentrati sulle nostre soddisfazioni materiali e specialmente su quelle inutili che invece di considerarli come spazzatura sono diventati lo scopo della nostra vita. Siamo diventati schiavi del consumismo.

Fino a qualche tempo fa e prima dell'avvento della tecnologia informatica, l'uomo desiderava abbondanza di beni cosiddetti primari cioè possedere terreni e i frutti del lavoro agricolo, ecc., oggi il desiderio più grande è la tecnologia informatica e mediale. Fa specie vedere - in un servizio giornalistico - un uomo, mentre cerca di salvarsi fuggendo dalla guerra e miseria, portare a spalla la propria tv invece di altri beni (o forse dei suoi cari) in luogo di crisi estrema come la guerra. Non è forse il miraggio di possedere questi beni di consumo che masse di poveri da tutto il mondo invade il mondo occidentale?

Questo mito della tecnologia è diventato l'idolo del mondo. Per questo idolo l'uomo fa grandi sacrifici materiali e spirituali, cerca il successo e la ricchezza ad ogni costo anche se ciò comporta distruggere la famiglia, gli affetti e, quindi, ogni relazione con Dio. E nello stesso tempo pregano Dio per dar loro la ricchezza per spendere nei loro piaceri. Perciò non possono ottenere la vera ricchezza: la pace del Signore.

A causa dell'insuccesso nella vita, tutti sono presi di paura e chiedono miracoli, chiedono una vita facile, niente sofferenze e un avvenire tranquillo e sicuro, però nessuno vuole rinunciare alla cose del mondo. Finiscono addirittura a ritenere Dio non più onnipotente e la fede in Dio vacilla.

"La corona dei savi è la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non è che follia". (Prov 14:24)

"Il frutto dell'umiltà e del timore dell'Eterno è ricchezza e gloria e vita". (Prov 22:4)

Gesù ci assicura del pieno controllo di Dio su tutto ciò che esiste in questi termini: "Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati". (Mat 10:29).

Ogni nostra necessità, ogni nostro desiderio, ogni nostro pensiero è conosciuto dal SIGNORE. Ed Egli è disposto a dare ogni bene spirituale e materiale ai Suoi servi. Ma Egli è interessato molto di più alla nostra vita spirituale, alla nostra vita eterna che è nascosta in Lui. Egli non vuole che a causa dell'amore per il mondo possiamo trascurare questo dono meraviglioso. Perciò ci invita a ricercare prima il Suo Regno e la Sua giustizia:

"Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno". (Mat 6:25-34)

Gesù Cristo rappresenta il Regno di Dio e la Sua Giustizia, perciò a Lui dobbiamo guardare e in Lui ci dobbiamo affidare per ogni cosa.

Non è con il sacrificio umano, con i pellegrinaggi, con viaggi costosi, con le varie offerte in denaro o con il ripetere le preghiere per svariati giorni, o con il sottoporsi a flagellazioni e punizioni corporali, ecc. che si trova il Regno di Dio.

Dio non chiede nulla di ciò. Egli ci chiede di ubbidire alla Sua Parola, con fede, senza ribellarsi. Egli ci chiede di stare fermi e decisi nelle Sue promesse perché al tempo debito riceveremo la giusta ricompensa.

Se ci rimettiamo nelle Sue mani e ci lasciamo condurre da Lui riusciremo in ogni nostra impresa perché ogni cosa è Lui che la compie per noi.

E' vero che più si è lontani da Dio e più si è soli, ma il credente che è sempre in dialogo con Dio, non si ribella e accetta di buon grado ogni difficoltà e la supera con meno difficoltà, il suo combattimento è a fianco di Dio.

In questo mondo tutti debbono combattere, c'è chi vede montagne che non si possono superare e chi dallo stesso punto vede e sa che con Dio anche le montagne si possono affrontare e superare.

Quando ho letto il passo in cui Gesù dice che nemmeno un passero può cadere a terra, senza che il Padre nostro lo sappia, ho pensato a quanto è incredibilmente potente Dio.

Come sa prendersi cura della Sua creazione - e se si prende cura così tanto anche per un passero, allora quanto più Egli deve occuparsi di noi? Siamo sempre nelle cure del nostro amorevole Padre celeste, mai dimenticati.

Egli vede e sa tutto ciò che fate e dite. Egli conosce anche tutti i nostri bisogni. Quale grande conforto, non dobbiamo avere paura o preoccupazione, perché abbiamo un Padre amorevole nei cieli, su cui possiamo contare e dipendere. In qualunque situazione ci troviamo, possiamo contare su di Lui e confidare in Lui. Come dice: "gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi" (1Pietro 5:7).

Possiamo essere sicuri che è qui con noi in ogni momento. Dio dice: "La vostra condotta non sia dominata dall'amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché Dio stesso ha detto: Io non ti lascerò e non ti abbandonerò". (Ebrei 13:5)




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martedì 8 maggio 2012

Odiate il male, amate il bene, e, alle porte, stabilite saldamente il diritto.Amos 5:15

"Ascoltate questa parola, questo lamento ch'io pronunzio su voi, o casa d'Israele!" (Amos 5:1).

Inizia così la riprensione di Dio verso il Suo popolo. Per estensione l'invito, riportato nel capitolo 5 in Amos, è rivolto a tutta l'umanità perché ciò che fu scritto è per noi.

Che il mondo è ingiusto lo sanno anche le pietre. Tuttavia, siamo abituati a considerare l'ingiustizia un frutto negli altri e non in noi stessi, mentre è il frutto della nostra natura umana e ribelle al nostro Creatore. Infatti, sovente ci si chiede: perché Dio non fa nulla per porre fine alle ingiustizie?

Un uomo si lamentò con Gesù perché non aveva ricevuto la sua parte di eredità. Gesù rispose: "O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?" (Luca 12:13-14). Così anche in occasione di alcuni eventi di "cronaca" (diremmo oggi) con la morte di alcune persone a causa delle crudeltà commesse da Pilato riguardo ai Galilei e della caduta della torre che uccise alcune persone ritenute a torto più peccatori degli altri, Gesù rispose al contrario anzi disse che tutti gli uomini devono pentirsi se non vogliono perire anche loro (Luca 13:5).

Gesù non è venuto sulla terra per giudicare, ma per salvare. Egli ha portato la guarigione dei peccati mediante il perdono e la riconciliazione con Dio Padre, testimoniando dell'amore di Dio per l'umanità. Ma questa umanità ha deciso di respingere il Salvatore: "Non vogliamo che costui regni su di noi" (Luca 19:14). "Crocifiggilo!", gridava la folla (Marco 15:14). Questo terribile rifiuto conferma che il mondo è nelle mani d'un omicida, il diavolo. È qui che bisogna cercare la causa degli orrori che si vedono tutti i giorni.

Dio è dunque insensibile? No, Egli ne soffre ma aspetta di intervenire coi giudizi perché la Sua pazienza ha come obiettivo la salvezza di tutti; Egli aspetta che tutti giungano al pentimento e si convertano.

Allora, perché devo chiamare in causa Dio? Non sono forse i nostri peccati e le nostre ingiustizie che causano tutti i mali dell'uomo? Dio che c'entra? Egli mette in guardia l'uomo dalla via dell'ingiustizia che ha intrapreso:

"Cercate l'Eterno e vivrete, ... o voi che mutate il diritto in assenzio, e gettate a terra la giustizia!" (v. 6-7). ... "Essi odiano colui che li riprende alla porta, e hanno in orrore chi parla con integrità" (v. 10).

In questa società la giustizia è pervertita e l'uomo onesto e corretto che odia l'ingiustizia è messo a tacere, anzi si guarda bene a parlare in pubblico e denunciare le ingiustizie per timore di essere perseguitato. Questa è una verità inoppugnabile, basta vedere la fine che fanno coloro che si oppongono alla malvagità della società, ai delitti di mafia, ecc.:

"Ecco perché in tempi come questi, il savio si tace; perché i tempi sono malvagi" (v. 13).

In queste condizioni, la nostra società è destinata alla rovina e all'autodistruzione, nulla impedisce il sorgere di conflitti, di violenze, di guerre. Tutto proviene dall'animo umano, dall'ingiustizia che regna nel cuore dell'uomo.

Eppure ci sono persone che si credono giuste e che sono graditi a Dio nonostante il loro comportamento ingiusto nella società e che rimandano all'Eterno ogni cosa senza il minimo impegno di cambiamento nella loro vita. L'essere religiosi e appartenere all'organizzazione religiosa non serve a nulla se non c'è la conversione del cuore, significa avere una lampada ma senza olio.

"Cercate il bene e non il male, onde viviate, e l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, sia con voi, come dite. Odiate il male, amate il bene, e, alle porte, stabilite saldamente il diritto. Forse, l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, avrà pietà del rimanente di Giuseppe" (v. 14-15).

"... Guai a voi che desiderate il giorno dell'Eterno! Che v'aspettate voi dal giorno dell'Eterno? Sarà un giorno di tenebre, non di luce. Sarà di voi come d'uno che fugge davanti a un leone, e lo incontra un orso; come d'uno ch'entra in casa, appoggia la mano alla parete, e un serpente lo morde. Il giorno dell'Eterno non è esso forse tenebre, e non luce? oscurissimo e senza splendore? Io odio, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre solenni raunanze. Se m'offrite i vostri olocausti e le vostre oblazioni, io non li gradisco; e non fo conto delle bestie grasse, che m'offrite in sacrifizi di azioni di grazie. 23 Lungi da me il rumore de' tuoi canti! ch'io non oda più la musica de' tuoi saltèri! (v. 18-23).

Il SIGNORE ci invita a circoncidere il cuore, alla conversione vera e genuina nei nostri pensieri e nelle nostre azioni e non nell'esteriorità per fa vedere ipocritamente agli uomini la nostra partecipazione a riti religiosi.

È vero che siamo in tempi in cui singolarmente non possiamo fare molto a grande scala ma nel nostro piccolo possiamo condizionare l'ambiente intorno a noi con il nostro modo di vivere e di pensare e di agire se mosso dall'amore e dalla giustizia di Dio.

"Così parla l'Eterno: Rispettate il diritto, e fate ciò ch'è giusto; poiché la mia salvezza sta per venire, e la mia giustizia sta per essere rivelata" (Isaia 56:1).

domenica 6 maggio 2012

Così parla l'Eterno: Io conosco le cose che vi passano per la mente.Ez. 11:5

L'uomo che non conosce Dio è portato a immaginare che Dio sia sordo, muto e cieco e che Egli sia lontano dalla vita di ogni uomo; pertanto, chiunque sente la necessità deve far da sè per trovare il suo Dio in questo mondo buio, un dio ritagliato su misura per lui, un dio che può piegarlo ai propri desideri e scopi che magari dia potere di assoggettare il prossimo.

L'uomo che non ha il senso delle cose di Dio crede di avere l'intelligenza e la sapienza che gli consenta di pianificare e di prevedere il futuro e presagisce la sua vita perché si crede un dio.

L'uomo è portato per natura a fare la propria volontà e nello stesso tempo inganna sè stesso, anche chi afferma di conoscere Dio e di fare la volontà dell'Eterno; infatti, le azioni lo dimostrano: vendette, violenze, guerre per la conquista della terra e, oltre a ciò, nega Dio creatore.

Infatti è da sempre che l'uomo trova varie vie e le spiega in modo convenevole per dimostare che il tutto, universo ed esistenza umana, siano frutto di un caso e non di una mente amorevole e superiore dove tiene tutto sotto controllo. Per questo motivo il mondo è pieno di maghi e incantatori che a ogni titolo si sostituiscono alla vera Autorita che è l'ETERNO.

Ma il futuro dell'uomo incredulo e impenitente, la realizzazione dei suoi piani e delle sue spettative, "né savi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re; ma v'è nel cielo un Dio che rivela i segreti" (Dan 2:27).

Dio non solo conosce il futuro, ma anche che Egli ha già stabilito ogni cosa perché Egli è il SIGNORE ONNIPOTENTE, il padrone di tutto. Addirittura, Egli afferma qualcosa che supera ogni ragionamento umano, Egli conosce ogni pensiero prima ancora che sia salito nelle mente di ogni singola persona.

"Tu sai quando mi seggo e quando m'alzo, tu intendi da lungi il mio pensiero" (Sal 139:2).

Per comprendere le cose di Dio bisogna avere necessariamente lo spirito di Dio che rivela la natura, la perfezione e il pensiero di Dio stesso. Senza il Suo Spirito è impossibile comprendere la sua Parola e la sua volontà.

Pensiamoci un attimo, le nostre battaglie non sono solo carnali, ma molto di più sono spirituali e se Dio non avesse tutto sotto controllo e non conoscesse ogni dettaglio di ogni essere umano e di ogni spirito, l'uomo sarebbe distrutto all'istante.

Gesù il Cristo è venuto a salvare ciò che era perduto: l'uomo. Egli è destinato a ricevere in dono la vita eterna.

Ogni nostra azione verrà giudicata e anche ogni nostro pensiero, tutto sarà messo a nudo e nessuno potrà scampare, ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui. Chi riconosce questo potere a Dio deve sottomettersi a Lui ora in questo tempo e non sarà svergognato.

Dio Padre medita per noi pensieri di pace, perciò chiediamo a Lui di purificare i nostri pensieri.
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sabato 5 maggio 2012

La tua Parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.Salm 119:105

Ognuno di noi, che ha la percezione dei grandi problemi non risolti che tormentano l'umanità nonostante il progresso fatto e la ricerca delle soluzioni, ha la sensazione che l'uomo è in movimento, che è in cammino perciò si chiede: dove stiamo andando? Quale è il nostro futuro?

Ognuno di noi ha la propria visione. Ma la maggioranza crede che l'uomo si è immesso in un tunnel senza uscita e buio dove non si vede la fine, la luce e pertanto è perso. Una piccola minoranza, invece, immagina che l'uomo "illuminato" sa trovare l'uscita e la soluzione dei probelmi dell'umanità.

Pochi sono coloro che credono che c'è un Dio nel cielo che dirige i passi dell'umanità, che ha in mano le redini di tutto.

"Il cuor dell'uomo medita la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi" (Prov 16:9). ... "I passi dell'uomo li dirige l'Eterno; come può quindi l'uomo capir la propria via?" (Prov 20:24).

Sì, come possiamo comprendere quale via stiamo percorrendo e dove stiamo andando?

L'uomo, per la mancanza di conoscenza di Dio e della Sua Parola, brancola nel buio e cammina senza luce e non giunge mai alla verità. Ecco perché il salmista afferma una verità che contrasta con quella del mondo: la vera luce è la Parola di Dio.

La Bibbia che è la Parola di Dio certamente non è un libro di facile comprensione: "ritenete che la pazienza del Signor nostro è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo ve l'ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue epistole, parlando in esse di questi argomenti; nelle quali epistole sono alcune cose difficili a capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione" (2Piet 15-16).

È necessaria la saggezza e l'intelligenza che viene dall'alto cioè è Dio stesso che illumina la mente dell'uomo.

"Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata" (Giac 1:5).

Certamente ci sono alcune cose difficili da comprendere in una prima lettura per le quali ci vuole tempo e pazienza, non tutto può essere assimilato in breve tempo anche perchè non tutte le profezie sono rivelate, esse prendono consistenza con l'avvicinarsi al compimento.

Tuttavia, è altrettanto vero che il fondamento per conoscere Dio e tutte le cose da sapere per la salvezza di ogni persona è esposto molto chiaro; Dio non ci ha lasciato al buio per camminare su sentieri che non si conoscono, altrimenti è impossibile conoscerlo e rendergli gloria.

Dio è Luce, la Paola di Dio è la luce per il nostro cammino in questa vita e non occorre una istruzione particolare per capirla ma una fede viva in Lui.

"gli occhi miei han veduto la tua salvezza [Gesù], che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per esser luce da illuminar le genti, e gloria del tuo popolo Israele" (Luca 2:30-32).

"Or Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giov 8:12).

Chi è incredulo non può mai camminare in essa. Quando il cuore di una persona è duro, non si affida pienamente alla Parola di Dio e, perciò, non riesce a vedere che l'uomo non ha nulla di immortale, che c'è un solo Dio Padre di tutti e un solo Signore Gesù Cristo che è Dio e che lo Spirito santo non è una terza persona ma la potenza dell'Onnipotente che regge l'intero creato, che la salvezza è per grazia e che le opere sono per fede, che senza Cristo nessun uomo può salvarsi allora è difficile fargli luce.

Gesù è la Via che dobbiamo percorrere ed è la Luce che ci illumina il cammino verso la meta che è la vita eterna nel Suo Regno.

Chi crede in Cristo lo spirito che è in lui è la vera luce viva, vede e conosce la Parola di Dio senza difficoltà e senza adulterarla, anzi, appena riceve un messaggio non biblico lo rigetta subito.

Chi cammina sul sentiero di Cristo Gesù, egli stesso diventa una lampara è una luce per il prossimo.

venerdì 4 maggio 2012

Gesù disse: Amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano.Luca 6:27

Paolo disse che la predicazione del Vangelo era considerata pazzia (1Cor 1) per i greci ovvero per tutti i popoli gentili; perché era [ed è] considerata una pazzia?

La società umana si regge sul fondamento posto dall'uomo: la sua giustizia, la sua limitata conoscenza delle cose del mondo, la sua razionalità, la sua spiritualità innata con la quale ha inventato tanti déi. Perciò in ogni cultura l'uomo ha sperimentato storicamente le stesse soluzioni ai problemi sociali dell'uomo. Infatti, i sistemi di governo e le leggi che li regolamentano sono sostanzialmente sempre le stesse, con un'unica definizione: la legge del più forte. Le leggi dell'uomo sono sempre improntate alla soddisfazione delle categorie che detengono il potere, di quelle che sono vincitori sui loro nemici.

Nell'impero romano il motto che definiva l'uomo era "homo homini lupus" (l'uomo è un lupo per l'uomo) perché riconoscevano che a causa della natura dell'uomo la società umana era come un branco di lupi. A parte alcune eccezioni, molti tra filosofi e scrittori cristiani e pagani hanno approfondito l'argomento sulla natura dell'uomo per cui sono giunti sostanzialmente alla stessa conclusione: la natura umana è fondamentalmente egoistica, e a determinare le azioni dell'uomo sono soltanto l'istinto di sopravvivenza e di sopraffazione (Hobbes).

È vero che oggi l'espressione è utilizzata per sottolineare, in tono ora ironico ora sconsolato, la malvagità e la malizia dell'uomo per cui si evita - specialmente nell'ambito politico - di pronunciare la parola "nemico" a favore di "avversario" con lo scopo di smitizzare la nostra natura malvagia. Ma nella sostanza sappiamo che non è così. L'uomo ha sempre creduto e crede nella sua giustizia che potremmo riconoscere nell'ideale "mors tua vita mea" (la tua morte è la mia vita) e nel famoso precetto "occhio per occhio e dente per dente" stabilito da Dio che troviamo nelle pagine della Bibbia.

Nella società, cosiddetta "democratica" e "civile" e sostenitrice dei presunti diritti civili, è diventata consuetudine e prassi annunciare la giustizia sociale dove chi sbaglia deve pagare, chi ha di più deve dare di più, ecc. mentre in realtà si agisce perversamente all'opposto: chi ruba o uccide è riconosciuto appartenente al sistema e deve essere difeso (nessuno tocchi Caino) e infine giustificato, chi subisce (l'abele di turno) è lasciato solo nessuno lo difende e deve sopportare non ha voce in capitolo, le tasse li pagano chi non ha e non ha via di scampo, ecc.

Quindi, la mente della gente è pervasa da frustrazione in questa società perversa e malvagia per cui non stupisce che il desiderio di ognuno è odio verso il suo simile. A causa dell'ingiustizia l'amore dell'uomo viene meno anche nei figli di Dio, come aveva previsto Gesù (Mat 24:12). Infatti, è difficile che esista amore in un mondo dove la giustizia è pervertita.

L'uomo in questi duemila anni non è cambiato, anzi è peggiorato. Chi si sogna di amare i propri nemici? Come pensate che risponderebbe oggi la gente (credente e no) a questo invito di Gesù di amare i propri nemici? Sicuramente con: è una vera pazzia. Forse è più facile credere e accettare Gesù Cristo morto e resuscitato che amare il proprio nemico che l'odia.

Gesù ai suoi tempi scosse il mondo con questa dichiarazione della volontà di Dio che rivoltava quello precedente dell'occhio per occhio. Scosse persino i Suoi discepoli. E scuote ancora oggi ognuno di noi nella nostra coscienza. Dio dette a suo tempo queste prescrizioni dell'occhio per occhio apparentemente in contrasto con il Suo carattere per la malvagità dell'uomo, come fece con il divorzio Mosè. Ma se guardiamo attentamente nella scrittura non è affatto così; infatti, come dice Giovanni, non è che sia un comandamento nuovo, ma vecchio (1Giov 2:7).

Gesù disse "Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli" (Matt 5:43-45).

Ma chi disse "odia il tuo nemico"? Certamente NON l'ha detto il SIGNORE Dio, l'ETERNO. Infatti non c'è assolutamente traccia nelle scritture di un invito del genere. Allora, chi l'ha detto? È l'insegnamento che viene dato dal mondo.

Tutta la Legge e i Profeti cioè tutta la scrittura dipendono da questi due comandamenti fondamentali: "Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, ... e il tuo prossimo come te stesso" (Matt. 22:37-40).

Questo contrasta con l'insegnamento del mondo che dice: odia il tuo nemico.

Dio, che è amore, non disse mai di odiare il nemico ma, invece, ordinò al Suo popolo: "Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. Se vedi l'asino di colui che t'odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall'abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo" (Es 23:4-5).

Quindi, Gesù non disse niente di nuovo di quello che Dio Padre già aveva detto e che il Suo popolo Israele non aveva mai messo in pratica perché non ne aveva la forza spirituale. Gesù ora, però, fà di questo comandamento "ama il tuo nemico" il segno distintivo del Suo popolo, l'Israele spirituale.

Dunque, se amiamo il Signore, ci dobbiamo domandare dove si trova la forza di amare quelli che ci odiano e come ottenerla? L'uomo naturale non può amare con la sua mente, ma mediante lo spirito di Dio può amare veramente come ama Dio stesso. Questa è l'unica soluzione. Allora chi adempie pienamente riuscirà a scuotere il mondo che lo circonda.

Amare il proprio nemico non significa condividere la vita e le idee del nemico, non significa rinunciare alla giustizia e alla correzione del trasgressore della legge, ma significa desiderare e fare del bene al nemico chiunque esso sia, con amore vero verso l'uomo che ancora non conosce la Verità perchè Gesù è morto anche per lui.




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giovedì 3 maggio 2012

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.1Giov. 4:8

Dice Giovanni: "O Theòs agàpe estìn" letteralmente "il Dio amore è". Chi ha conosciuto il Signore ovvero lo Spirito del Signore dimora in lui allora l'amore di Dio abita in lui. E come dice la scrittura quando si comprende pienamente la grandezza e la portata del sacrificio del Signore Gesù, l'amore di Dio costringe ad amare tutti specialmente la famiglia dei credenti, in sostanza non si può fare a meno di amare:

"poiché l'amore di Cristo ci costringe; perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e ch'Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Talché, da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove" (2Cor 5:14-17).

Agàpe ha un significato più ampio di amore: è un amore altruistico, più dell'amore fraterno, più dell'amore di un padre o di una madre, più dell'amicizia, significa amore disinteressato andando oltre se stessi. Si differenzia dalla philia, sentimento di amicizia di carattere generalmente non sessuale, e in contrasto con eros, l'attrazione carnale. Non è quindi solo un sentimento, ma anche una virtù, uno stato spirituale, un dono di Dio, una grazia. Viene spesso tradotta con carità.

Per questo agàpe ogni credente rinuncia a sé stesso, questa è la dimostrazione di aver conosciuto il Signore altrimenti mente agli altri e anche a sé stesso.

L'uomo naturale non possiede questo amore, esso è un dono di Dio e per chi lo possiede ogni cosa è possibile per cui può affermare: "Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica" (Fili 4:13).

Chi ha l'amore di Dio ama con i fatti e non con le parole, non fa distinzione alcuna ma ama tutti allo stesso modo, sa donarsi e sa donare.

Scrive O. Chambers: "Non puoi fare nulla per la tua salvezza, ma devi fare qualcosa per manifestarla per mettere in pratica quello che Dio ha operato in te. Lo stai facendo, con la bocca, col cervello, con i nervi? Se sei rimasto lo stesso individuo di prima, se il tuo carattere è rimasto difficile e brontolone e continui a voler fare tutto a modo tuo, allora menti se dici che Dio ti ha salvato e santificato."

Abbiamo ricevuto da Dio affinchè diamo agli altri: se dono di ricchezza spirituale facciamo partecipi gli altri gratuitamente del dono spirituale, se dono di ricchezza materiale facciamo partecipi liberamente del dono materiale "affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso? E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto? Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste" (Matt 5:45-48).


martedì 1 maggio 2012

Ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri.Ef. 4:25

L'umanità, avendo preferito la menzogna alla verità, giace sotto il dominio del principe della menzogna "il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo" (Apoc 12:9), infatti "Noi sappiamo che siam da Dio, e che tutto il mondo giace nel maligno" (1Giov 5:19).

Non c'è da meravigliarsi, quindi, se tutto ciò che anima questo mondo è falsità, ipocrisia e menzogna. C'è poi chi prende alla leggera la menzogna non tenendo conto che, piccola o grande che sia, la menzogna è sempre dal maligno.

La menzogna è l'opposto della verità e l'uomo lo sa molto bene; tuttavia, è stato sedotto a credere che il male e il bene coesistono in un equilibrio vitale ovvero che non può esistere l'uno senza l'altro. Molti sono i simboli che inneggiano a questa filosofia. Questa è una menzogna, è un inganno!

La Parola di Dio afferma chiaramente che il male sarà definitivamente debellato e distrutto:

"E il diavolo che le avea sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. ... E la morte e l'Ades furon gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè, lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco" (Apoc 20:10-15).

"Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna" (Apoc 22:15).

Dobbiamo essere vigilanti e non credere ad ogni vento di dottrina perché oggi sono tanti gli spiriti seduttori che si sono intrufolati anche nelle chiese di Dio. Questa è una prova e tentazione di questi ultimi tempi difficili di cui Paolo aveva profetizzato:

"Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demoni per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l'astensione da cibi che Dio ha creati affinché quelli che credono e hanno ben conosciuta la verità, ne usino con rendimento di grazie" (1Tim 4:1-3).

A volte è difficile distinquere la verità dalla falsità nei discorsi affascinanti mediante l'uso di ogni astuzia nella comunicazione di abili predicatori e scrittori seduttori. Questi sono capaci di far digerire la menzogna come verità. Così sono riusciti a nascondere o giustificare ogni abominazione, ogni atto di violenza, ecc., anzi sono riusciti a farli accettare e farli diventare costume della "società civile".

Dobbiamo comprendere che ciò che appare sui mezzi di comunicazione - tv, cinema, carta stampata, ecc. - quasi tutto è falso e i messaggi pura menzogna. Anche dal punto di vista religioso con la scusa del rispetto per ogni idea (che è giusto) sempre più spesso si assiste a programmi dove vengono diffuse pensieri di altre religioni a scapito della cristiana. Piuttosto, non si trattano programmi per chiarire la falsità delle altre religioni, ma per mettere in dubbio la figura di Gesù e denigrare il cristiano.

Si condivide e si sta insieme per gli stessi interessi, costumi e idee; tuttavia, oggi ogni soforzo sembra avere come obiettivo quello di rispettare fino ad accettare la fede degli altri, qualsiasi essa sia magari mescolandola con la propria. È una cosa molto grave, contro la volontà di Dio non testimoniare della Sua esistenza, della Sua unica salvezza e della Sua sola grazia diponibile verso tutti gli uomini e mentire al proprio prossimo esponendo un vangelo falso. Dio giudicherà questi falsi profeti.

Esiste un solo Dio Padre, un solo Signore Cristo Gesù, un solo Spirito santo che è la potenza di Dio, e una sola fede che è data in dono da Dio.

Dio ama profondamente le Sua creature e desidera che ognuno di noi sia salvato, perciò ha mandato Suo Figlio Gesù affinchè siano distrutte le opere del maligno nel nostro cuore per la purificazione e la santificazione senza la quale nessuno può vedere il Signore.

Egli ci invita a non mentire, a non essere falsi ed ipocriti; Egli odia l'ipocrisia e la menzogna! Amare la menzogna significa odiare e rigettare la Verità.

"Figliuoli degli uomini, fino a quando sarà la mia gloria coperta d'obbrobrio? Fino a quando amerete vanità e andrete dietro a menzogna?" (Salm 4:2).

Ognuno di noi che è stato chiamato dal Signore conosce il suo passato da peccatore e da ribelle verso la giustizia e la verità perché sa di aver seguito l'andazzo di questo mondo: "ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli" (Efes 2:2).

Ora però, che siamo stati riscattati dalla morte per mezzo del sangue prezioso di Gesù il Cristo nostro Signore, dobbiamo fare attenzione di non cadere ancora nella menzogna.

La Scrittura dice che siamo il Tempio di Dio e che siamo membra gli uni gli altri, quindi siamo legati da qualcosa che ci separa dal mondo e ci tiene uniti. Facciamo attenzione a non guastare il Tempio di Dio con la menzogna. Mentire al prossimo vuol dire profanare la verità di Dio.

"L'amore sia senza ipocrisia" (Rom 12:9); "nessuno macchini in cuor suo alcun male contro il suo prossimo, e non amate il falso giuramento; perché tutte queste cose io le odio, dice l'Eterno!" (Zac 8:17); "Non ruberete, e non userete inganno né menzogna gli uni a danno degli altri" (Lev 19:11).

Come è grave mentire al prossimo, è altrettanto grave tollerare la menzogna nella Chiesa di Dio perché significa condividerla. Non c'è cosa peggiore di non aver amore e di sviare dalla verità coloro che si avvicinano a Dio. Chi mente al proprio prossimo opera per il nostro nemico.

Il Signore presto giudicherà il mondo per tutte le ingiustizie perpetrate, i falsi testimoni:

"E io m'accosterò a voi per il giudizio, e, senza indugio, io sarò testimonio contro gl'incantatori, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero, e non temono me, dice l'Eterno degli eserciti" (Mal 3:5).

La Parola di Dio è la Verità!