sabato 12 maggio 2012

Offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode.Ebrei 13:15

"Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Non siate trasportati qua e là da diverse e strane dottrine; poiché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono. Noi abbiamo un altare del quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono il tabernacolo. Poiché i corpi degli animali il cui sangue è portato dal sommo sacerdote nel santuario come un'offerta per il peccato, sono arsi fuori del campo. Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio sangue, soffrì fuor della porta. Usciamo quindi fuori del campo e andiamo a lui, portando il suo vituperio. Poiché non abbiam qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura. Per mezzo di lui, dunque, offriam del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra confessanti il suo nome! E non dimenticate di esercitar la beneficenza e di far parte agli altri de' vostri beni; perché è di tali sacrificî che Dio si compiace" (Ebrei 13:8-16)

In questo capitolo della lettera agli Ebrei, Dio ci invita a:

1. "uscire fuori del campo" e andare incontro al Signore
2. portare il Suo vituperio
3. per mezzo di Lui, offrire un sacrificio continuo di lode.

Egli vuole da noi, non sacrifici umani o di animali che non salvano, ma la lode ovvero il frutto di labbra confessanti il Suo nome!

Dove? Fuori del campo! Se noi siamo il campo di Dio (1Cor 3:9), allora vuol dire che dobbiamo uscire allo scoperto e non rimanere chiusi dell'ambito della nostra religiosità e nelle nostre adunanze che, pur essendo necessari e vitali, non esprimono completamente la volontà di Dio: andate per tutto il mondo e annunciate la Buona Notizia.

Non è confessando il nome del Signore solo nell'ambito della propria congregazione che si lavora per Lui. Gesù è stato chiaro: "Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza, è il Figliuol dell'uomo; il campo è il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno" (Mat 13:37-38).

Siamo chiamati ad uscire allo scoperto ed essere visibili come una lampada che è posta in alto per far luce intorno e a dare sapore all'insipienza di questa società. Gesù ci ha assunti come Suoi lavoratori nel mondo:

"E diceva loro: Ben è la mèsse grande, ma gli operai son pochi; pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi". (Luc 10:2-3).

Il messaggio dell'Evangelo è come il seme da spargere ovunque nel mondo e annaffiarlo con la Parola di Dio. E come il contadino che dopo aver seminato e annaffiato attende soltanto che la pianta cresca, chi semina attende che il Signore fa crescere! Tutta la gloria spetta soltanto a Lui, noi ci dobbiamo preoccupare di spargere il buon seme della Parola, senza adulterarlo, senza contaminarlo, poi il Signore è colui che salverà, agirà nei cuori!

Sappiamo, però, che non è facile portare la Parola di Dio in un mondo perverso; infatti, portare l'Evangelo al mondo è un vero sacrificio, è abnegazione, è rinunciare a sé stessi, è portare il vituperio di Cristo, è l'essere un esempio vivente di sacrificio nel nome del Signore Gesù.

Chi è di Cristo è un esempio per il mondo.

"non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". (Matteo 5:15-16).

Queste parole di Gesù ci parlano dell'impatto positivo che possiamo avere sugli altri. Se nutri gli affamati, la gente potrebbe chiederti, perché. Se sei servizievole e gentile con le persone potrebbero chiederti perché. Se sei molto professionale nel tuo lavoro quando gli altri non lo sono, potrebbero chiederti perché.

L'esempio che diamo nella nostra vita, quando le persone sanno che siamo credenti avrà effetto sulla loro percezione della Potenza di Cristo. Lasciamo che essi vedano Gesù in noi e forse vorranno che sia anche in loro.

Non è facile. Nemmeno Gesù ha detto che è facile. Ma è possibile! Con Dio tutto è possibile.

Gesù si è già sacrificato per noi una volta per sempre per il mondo intero uscendo allo scoperto fuori del campo attirando a Sé tutti. Non c'è da ripetere nessun altro sacrificio per il peccato.

Gesù Cristo è morto per i peccati di tutta l'umanità, Egli si è preso cura delle Sue creature e non ha fatto nessuna distinzione fra il più o il meno colpevole, Egli ha agito per tutti perché ama tutti. Egli il SIGNORE ci chiama, ci perdona e ci lava e ci da il grande privilegio di chiamarlo amico.

Ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e ci fa camminare con Lui, Egli ha aperto il sentiero e spianato la via che porta direttamente al trono di Dio Padre.

Ci ha dato il privilegio di parlare e di custodire la Sua Parola della grazia nel Suo nome, perciò ci ha fatti testimoni veraci del Suo disegno di salvezza.

IL VERO CREDENTE NON HA UN TEMPO DA DEDICARE A DIO, NON HA UN GIORNO PARTICOLARE E UN ORARIO STABILITO, EGLI È CONTINUAMENTE GIORNO E NOTTE CON CRISTO E PER CRISTO IN OGNI COSA.

Per il vero credente ogni momento della giornata, ogni cosa che fa la fa per Cristo, è in continua comunione con Cristo. La sua vita non può essere diversamente, lo spirito di Cristo in lui spinge affinché sia sempre in prima linea per il prossimo facendo conoscere il solo nome per cui si è salvato: Gesù il Cristo.

Gesù è degno di ogni lode e onore!

www.osanna.org

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