venerdì 4 aprile 2014

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire al Dio vivente e vero e per aspettare dai cieli suo Figlio, che Egli ha risuscitato dai morti.

Ravvedimento e conversione è quello che ci vuole oggi più che mai in una società che sta degenerando sempre peggio. Il cuore dell'uomo è pieno di idoli e sempre di più ne vengono creati di nuovi. Mentre la conoscenza dell'uomo scientista aumenta parallelamente aumentano gli idoli di cui diventa schiavo cosicché la persona occidentale non può neanche minimamente immaginare cosa possa significare vivere senza il telefono o la TV o Internet o ecc. credo che impazzirebbe. Tempo fa un persona credente ha persino affermato che nel Regno di Dio che ci sarà ancora la TV (e tutte le altre invenzioni) perché Dio li ha concessi all'uomo. Questi sono gli idoli nel cuore dell'uomo moderno che gli antichi non conoscevano.

Ci sono due cose che ci chiede l'Eterno: cambiare atteggiamento verso le cose del mondo ossia liberare la mente dalla dipendenza e dalla schiavitù degli idoli a cui serviamo per servire con tutto noi stessi la Via di Dio e con la mente, invece, sempre rivolta al ritorno del Signore Gesù Cristo cioè alla venuta del Regno di Dio sulla terra.

La Parola di Dio è sparsa nel mondo come il seminatore ha sparso il seme nel campo; la Buona Notizia è predicata in tutto il mondo e molti sono i chiamati. Purtroppo, solo in pochi rispondono a questa chiamata alla Vita, a ravvedersi e riconciliarsi con il vero Dio.

Se l'uomo vuole vivere una vita piena di vera gioia e pace deve per forza cambiare la sua rotta, deve fermarsi e pensare alla sue opere vane e correggere i suoi errori. Nonostante molti riescono a comprendere che è Dio che li attira alla Sua Parola, non tutti però riescono a vincere le loro debolezze e liberarsi dagli idoli per paura di essere esclusi dal mondo. È Dio a suscitare nell'uomo la Sua volontà dando la capacità necessaria affinché i Suoi piani vadano ad effetto; infatti, sapendo questo, alcuni profeti hanno chiesto intelligenza e sapienza per guidare il popolo eletto.

Le religioni non predicano il ravvedimento né la conversione, anzi, fanno credere che si diventa "cristiani" al battesimo considerato un rito di iniziazione e che si riceva lo spirito in un secondo momento, mentre si continua a rendere onore e gloria a idoli di varie forme e ad uomini morti e anche a quelli vivi di grande astuzia che amano sentirsi adorati come dio in terra. Costoro non tengono conto nemmeno dell'esempio che ci hanno lasciato Paolo e Barnaba che, quando gli abitanti di Listra li volevano divinizzare dopo aver guarito un paralitico, essi rifiutarono con forza essere adorati dagli uomini. Forse che da allora le cose sono cambiate? Assolutamente no. Forse che sono diminuite le nuove forme di religioni? Nemmeno. Sodoma e Gomorra hanno preso vigore più che mai!

Senza il ravvedimento e la conversione dagli idoli a Dio, non solo dagli idoli di legno e di pietra ma da tutti gli idoli che l'uomo si è creato nell'intimo, che sono tenebre, l'uomo non può vedere la luce del Dio vivente e non può aspettare dal cielo il Signore.

Paolo e i fratelli dimostrano in questo capitolo che è necessario evangelizzare con forza e anche nella sofferenza e che la Parola della Verità non deve fermarsi ma deve arrivare con potenza a tutti gli uomini. La Bibbia non è un racconto di favole ma è Parola di vita eterna e bisogna crederci per cambiare la propria vita.

Essere convertito non vuol dire cambiare lavoro, moda, famiglia, ecc. ma il modo di pensare ed agire, significa passare dalle tenebre alla luce. Chi si è ravveduto e si è convertito, cioè ha cambiato la propria mente e cuore per opera dello Spirito di Cristo Gesù, deve crescere nella verità e non farsi travolgere dalle filosofie del mondo rinunciando a servire Dio ma ad avere piena speranza nell'arrivo del Signore. Che presto venga!