mercoledì 31 ottobre 2012

Se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non gli appartiene.Romani 8:9

Questo versetto è la carta di identità della Chiesa di Gesù Cristo, è il passaporto per accedere al Regno di Dio, il fondamento di verità sulla vera chiesa di Dio che non la si può nascondere.

Dio è spirito, questa è certezza, anche l'ultimo Adamo cioè Gesù Cristo è spirito vivificante (1Cor 15:45).

Cristo Gesù è il Figlio di Dio da prima che venisse creata ogni cosa; Cristo è della stessa natura spirituale di Dio, Egli è spirito dell'Iddio immortale e Padre di tutti. Pochi lo comprendono perché non lo hanno ricevuto. E' chiaro che nessun uomo può comprendere le cose spirituali di Dio perché la Parola di Dio è spirituale e bisogna ricevere lo Spirito di Dio per comprenderla.

Chiunque può leggere la bibbia, trascrivere singoli versi e studiare i passi che si riferiscono e giustificano una determinata dottrina o idea, ma sta di fatto che il vero significato della scrittura è celato allo spirito dell'uomo, quindi non può comprenderne il vero significato anzi viene sistematicamente distorto.

Paolo usa termini a noi comprensibili su questo aspetto: solo lo Spirito di Dio conosce il pensiero di Dio come la mente dell'uomo conosce sé stesso.

"A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello spirito, perché lo spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. Infatti "chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?" Ora noi abbiamo la mente di Cristo" (1Cor. 2:10-16)

"Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre mio, e voi in Me ed Io in voi" (Giov. 14:18)

La Scrittura parla chiaro, bisogna ascoltare la voce del Signore, Colui che consola e che scruta il cuore e i reni e non esiste altro nome o altro dio che abiti in noi tutti i momenti che possa salvare.

"E questa è la vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio, e colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo" (Giov 17:3). Chi è guidato dallo Spirito di Dio, dunque, è ammaestrato da Lui direttamente. Questa è la Verità.

Ogni cosa di Dio si può giudicare soltanto con lo spirito di Dio, cioè Cristo che rivela le cose di Dio essendo l'unico che è presso Dio fin dall'inizio.

Una altra verità di vitale importanza è che nessun uomo può scegliere il Signore Cristo Gesù come personale salvatore se non è chiamato da Dio Padre e gli riveli il nome per la salvezza.

Gesù domina ogni aspetto della vita del vero credente, Egli è in noi e chi ha Cristo non pecca e nemmeno può peccare e non ha desideri contro lo spirito. Chi è generato dallo spirito di Dio è una creatura nuova e non può perdere lo spirito di salvezza che Dio gli ha dato.

La scrittura afferma che il vero credente è sigillato per mezzo di Cristo il quale ci fa da garante della nostra eredità perché il credente è diventato un possesso di Dio e questa caparra non può essere tolta.

Oggi il suo Spirito santo, con cui Cristo Gesù ci ha sigillato, dimora con noi ogni istante, fino alla fine, secondo la sua promessa, non è come hai tempi di Saul al quale fu tolto lo spirito e dato a Davide il quale aveva paura che gli fosse tolto. Esso serviva affinché facessero ogni cosa secondo la volontà di Dio.

La nostra relazione con Dio è sicura in Cristo, questo non vuol dire che non si può rattristare lo spirito o addirittura spegnerlo cercando di camminare nel vie e nell'andazzo del mondo invece che seguire la sua volontà. Ma se rimaniamo attaccati alla vera vite nessuno ci può staccare.

Ognuno in Cristo, esamini la Scrittura, sempre, alimentando lo Spirito per mezzo del cibo spirituale.

"Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da Lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la Sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in Lui, come essa vi insegna". (1Giov 2:26-27 CEI).
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venerdì 26 ottobre 2012

Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene.Isaia 5:20

È indubbio che ogni cultura si è ritagliata il proprio concetto filosofico di bene e male; per l'uomo non esiste il bene assoluto, non lo conosce; non ha un metro su cui misurare il bene e il male. Lo stesso concetto di bene varia secondo i tempi e le circostanze, ciò che prima era considerato male oggi è considerato bene, domani forse sarà considerato di nuovo male, e così via. Questo è causato dall'abbandono della legge eterna di Dio e quindi di Dio stesso che è immutabile.

Ognuno di noi tende a giudicare bene o male qualsiasi cosa sulla base dei nostri sentimenti e debolezze, la chiamiamo opinione. Ognuno di noi ha la sua opinione sul bene e sul male che può esprimere liberamente se non è in contrasto con l'alta opinione, quella imposta dalla società. Ciò genera contrasto e confusione che si riflette in ogni aspetto della nostra vita sociale.

Ma davvero esiste un modello di vero bene a cui possiamo fare riferimento? Noi affermiamo con certezza di sì! Il bene è Dio Padre nostro creatore e legislatore e il nostro riferimento sono le sue leggi, la sua Parola. Forse per alcuni credenti è un riferimento superato dalla tradizione e dalla filosofia, ma è evidente la loro cecità spirituale.

Senza la Bibbia, che è la Parola di Dio, a cosa fanno riferimento per distinguere il bene dal male? Fanno tutto il contrario di ciò che la Bibbia invita a fare. Le azioni che vengono compiute da loro sono eloquenti.

Vediamo in che società viviamo. Alcune regole, che fino a poco tempo fa erano disapprovati e osteggiati, oggi sono considerati più che normali, approvati e addirittura consigliati; si usano due pesi e due misure, chi viene assolto e chi condannato per lo stesso reato, le leggi sono tante e vengono applicate secondo le proprie necessità e gusto; sesso libero, omosessualità dichiarata come vanto, furti piccoli e grandi non puniti, tasse salate e prelevate in modo oscuro anche su chi non ha nulla.

L'etica moderna è diabolica, essa porta alla morte spirituale ogni individuo portandolo a muoversi come un robot, senza più riflessione e ragione di vivere con speranza la propria vita. La corruzione dell'uomo ha raggiunto livelli tale da giustificare a volte il male. Questo è il vero male!

"Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pien mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all'abbondanza sembriamo de' morti". (Isaia 59:10).

Per l'uomo esiste un solo criterio di riferimento per riconoscere il bene dal male e questo riferimento è Cristo Gesù. Ognuno di noi deve fare uno sforzo per cercare la saggezza e l'intelligenza per essere partecipi del bene e ci sono due cose da fare: primo, chiedere a Dio con umiltà un cuore intelligente e una mente aperta per comprendere la sua volontà e secondo, vedere con serenità la Sua autorità in noi per seguire la via del bene.

La sua Legge è buona e santa. Ogni uomo che medita su di essa medita sul bene. Riusciamo ad immaginare se l'uomo avesse osservato anche uno solo dei comandamenti di Dio cosa sarebbe successo? Se avessimo tutti osservato di non uccidere o di non rubare?

Chi fa il bene è colui che è conforme al pensiero di Dio. Senza il pensiero di Dio in noi, ogni via sembra buona agli occhi degli uomini. Ogni filosofia, ogni religione, ogni nuovo pensiero non avvicina a Dio, ma allontana nell'oscurità di una vita perversa e senza un fine.

Con l'aiuto del Signore l'osservanza dei comandamenti di Dio è tutto ovvero una vita senza peccato. Ogni cosa buona, ogni bene proviene soltanto da Dio. Egli giudicherà l'uomo perverso e ipocrita. Mai giudicare il male un bene.

giovedì 25 ottobre 2012

Dio è Padre degli orfani e difensore delle vedove.Salmo 68:5

L'uomo non imita il Signore Gesù e non ha a cuore i suoi comandamenti, anzi l'uomo è contro ogni cosa buona, la sua natura è ribelle, egoista, violenta, prepotente. La nostra società si sta sempre più allontanando da Dio: l'uomo non ha timore di Lui e non dedica tempo per Dio, non onora i genitori, ruba, uccide, disonora il proprio corpo con l'adulterio e la fornicazione; affermare che ha l'apparenza di vivere mentre invece è spiritualmente morto non è esagerato.

Dio è Padre, chi crede in Lui lo chiama Padre, anche chi non crede con fede sa che Dio è Padre ma nessuno ubbidisce alla sua Parola, moralmente sono diventati tutti sordi e ciechi; chi ha il potere di aiutare ed assistere gli orfani, le vedove e quelli che sono in difficoltà, non lo fa, piuttosto prende per sé stesso e non dà. Infatti, si assiste all'impoverimento spaventoso dilagante delle famiglie dovuto alla elevata pressione fiscale e all'aumento dei prezzi anche degli alimenti di prima necessità.

Chi non sa che i problemi sociali sono dovuti a imbrogli e scelte scellerate fatte dall'uomo, perverso e sempre più corrotto, che non ha Dio? L'esempio dei cosiddetti "esodati" è un esempio: prima si crea il problema e poi si studia come risolverlo, magari facendo pagare ancora più tasse.

Chi si conforma all'immagine di Gesù fa la volontà di Dio. Gesù ebbe a che fare con tutti i diseredati del mondo, con gente che era considerata un nulla dalla società, emarginati, gente che non aveva nulla. Egli è un esempio per ogni uomo di come affrontare la questione e specialmente per il credente.

"La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo". (Giac 1:27).

La religione (treskèia) di cui parla Giacomo significa timore di Dio e non ha nulla che fare con la religione come intesa oggi. La società odierna calpesta più che mai le persone in difficoltà e la religione con le sue divisioni, le sue dottrine, mette da parte chi non la pensa come loro. Son poche le eccezioni.

Per grazia di Dio e per mezzo di Cristo siamo stati riscattati, siamo il tempio dello spirito di Dio e a noi credenti è rivolta la Parola per praticare il bene, cercare la giustizia, aiutare la vedova, curare l'orfano, gli affamati, gli afflitti come possiamo e con ciò che abbiamo e con il cuore quando si presenta l'occasione.

La nostra preghiera e il nostro aiuto, per quanto possibile, deve riflettere la Luce di Dio. Dio Padre è quello che si prende cura dei più deboli, Egli non fa distinzioni; perciò, affidiamo prima di tutto a Lui, che può ogni cosa, tutti i problemi dei bisognosi.

Poniamo in Lui la nostra speranza con fede viva. Non confidiamo nell'uomo ma: "riponi la tua sorte nel Signore, confida in Lui ed Egli agirà!" (Salmo 37:5).

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mercoledì 24 ottobre 2012

Si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con gran potenza e gloria.Marco 13:26

La speranza di ogni credente è la venuta di Cristo, senza la Sua venuta nessuno morto può risorgere e nessun uomo può vedere Dio.

Esistono molte tesi sulla venuta di Cristo, date e tempi, profezie di ogni genere, protezione per alcuni, terribile sofferenze per altri. C'è pure chi ritiene che le descrizioni dettagliate degli eventi terribili che stanno per arrivare siano solo allegorie.

La verità è che l'umanità sente in sé che qualcosa di sconvolgente sta per succedere e sdrammatizza sugli eventi; gli uomini cercano una spiegazione logica e razionale mentre il loro cuore non vuole cambiare.

Nel capitolo di Marco 13 gli eventi sono chiari: ci sarà una tribolazione che non si è mai vista sulla faccia della terra, pene afflizione dolori, angoscia, tormento, mali di ogni genere, scarsità di cibo, incremento della falsità religiosa, mancanza di fede e di amore, nello stesso tempo l'uomo creerà la sua pace e la sua sicurezza, ma nel terrore. Questa tribolazione, fisica e spirituale, che stiamo vivendo crescerà sempre di più fino a diventare una Grande Tribolazione in cui solo con l'aiuto del Signore Gesù si può scampare.

E chi oggi è in dubbio e non si affida a Cristo Gesù deve attraversare e subire ogni cosa.

La Parola di Dio descrive gli eventi che seguiranno a questa grande tribolazione: il sole si oscurerà, la luna non riceverà luce dal sole, anche in cielo ci saranno grandi fenomeni visibili da ogni parte della terra con ripercussioni su essa e dopo questi eventi si vedrà Gesù il Cristo venire sulle nuvole ed Egli manderà i suoi angeli in ogni angolo della terra per raccogliere tutti i suoi santi per essere sempre con Lui. (Apoc 6:12-17; 7:9-17).

Tutto il mondo assisterà a questo evento perché sarà illuminato dalla manifestazione del Signore e dei suoi santi.

L'uomo cambierà vedendo queste cose terribili? Sicuramente no! Gli uomini al contrario si prepareranno con eserciti ad affrontare Cristo Gesù e i suoi santi, ma saranno distrutti e finalmente si porrà fine al regno dell'uomo e sorgerà il Regno di vera pace e giustizia per sempre.

"Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che Egli è vicino, alle porte. In verità io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Ma quant'è a quel giorno ed a quell'ora, nessuno li sa, neppur gli angeli nel cielo, né il Figliuolo, ma solo il Padre. State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel tempo [il giorno e l'ora]". (Marco 13:28-33).

Beato e santo chi mantiene la sua fede e partecipa alla prima risurrezione.

martedì 23 ottobre 2012

Il nostro Redentore è il Santo di Israele.Isaia 47:4

Cristo Gesù è il Salvatore, l'unico liberatore del peccato; Egli è Colui che salva e libera ogni popolo. Il piano di Dio di salvezza è stato stabilito prima della fondazione del mondo e prima che ogni creatura fosse formata affinché nessuno vada perso e abbia vita eterna.

"Sappia dunque sicuramente tutta la casa d'Israele che Iddio ha fatto e Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso". (Atti 2:36)

Può sembrare strano, ma l'uomo naturale non può comprendere le cose di Dio né tantomeno il sacrificio di Cristo senza che venga rivelato dallo Spirito di Dio: "Perciò vi fo sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: Gesù è anatema! e nessuno può dire: Gesù è il Signore! se non per lo Spirito Santo". (1Cor 12:3).

È difficile per noi comprendere la potenza dell'incarnazione del Figlio di Dio allo stesso modo non si può comprendere la sua morte ossia l'espressione del suo amore verso ogni creatura, senza rivelazione, perché chi era appeso a quel legno non era un uomo normale ma Colui che ci ha creati. Se fosse stato un uomo normale non avrebbe salvato nemmeno sé stesso.

Tutti i criminali venivano crocefissi; la crocifissione era la condanna che andava di moda all'epoca e se il credente immagina Gesù come un uomo normale allora significa che non ha compreso il suo sacrificio e non Lo riconosce per quello che era e che è veramente.

Il calvario che ha voluto percorrere per noi da innocente e puro: la sua cattura, il suo interrogatorio dai potenti del mondo, le atroci frustate, le derisioni sprezzanti, le offese, la fatica per portare il palo, la crocifissione per mezzo di atroci dolori, restò in croce dalle nove del mattino alla tre del pomeriggio, la morte e, infine, il trapasso della lancia.

"Ma Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su Lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione". (Isaia 53:5).

È possibile per ogni credente comprendere questo?! Difficile, ma non impossibile.

Si dice spesso che per comprendere i problemi degli altri dobbiamo viverli anche noi, di solito per comprendere appieno la situazione bisogna esserne protagonisti. E così è per il Signore, per amore suo "Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per Lui, sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch'io mi trovo" (Fil 1:29-30).

La vera conversione è riconoscere Gesù come Signore della nostra vita, Egli è la nostra salvezza; perciò chiediamo con il cuore a Dio Padre di rivelarci il suo grande amore che è nel suo Figlio Gesù. Non esiste e non può esistere futuro senza di Lui.

Sia ringraziato sempre il Signore che ci ha liberato dall'agonia che ha subito Lui al posto nostro.

YESHUA IL CRISTO È IL SALVATORE DELL'ISRAELE DI DIO.

lunedì 22 ottobre 2012

Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che Lo ha mandato.Giovanni 5:23

Gli apostoli Pietro e Giovanni dettarono il fondamento del vero credente in Yeshua, Gesù il Cristo:

"Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtù d'esso quest'uomo comparisce guarito, in presenza vostra. Egli è la pietra che è stata da voi edificatori sprezzata, ed è divenuta la pietra angolare. E IN NESSUN ALTRO È LA SALVEZZA; POICHÉ NON V'È SOTTO IL CIELO ALCUN ALTRO NOME CHE SIA STATO DATO AGLI UOMINI, PER IL QUALE NOI ABBIAMO AD ESSER SALVATI". (Atti 4:10-12).

Purtroppo, sono moltissimi che si definiscono credenti in Dio e non hanno mai letto questa scrittura o non hanno mai riflettuto abbastanza su di essa; pongono la loro attenzione e la loro professione di fede su altri personaggi o figure, onorano altri nomi in cui sperano nella salvezza. Perciò seguono uno spirito ingannatore: "Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Iezabèle, la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli" (Apoc 2:20) che li allontana dal vero Dio e li fa adorare altri idoli.

Il vero e unico salvatore è Gesù il Cristo e non c'è nessun altro. Egli solo è degno di onore e gloria.

Nessun altro si è sacrificato per ognuno di noi per riscattarci dalla morte eterna, solo Gesù il Figlio di Dio Padre e nostro creatore. A chi dovremmo essere grati se non a Lui soltanto?

Se riconosciamo che Dio Padre ha accettato il sacrificio di suo Figlio al posto nostro e ci ha affrancati dal peccato allora dobbiamo con umiltà e con il cuore pentito onorare soltanto Gesù per tutto ciò che ha fatto osservando tutto ciò che ci ha comandato; in questo modo onoriamo anche Dio nostro Padre perché questo è ciò che piace a Lui.

giovedì 18 ottobre 2012

Neppure un passero è dimenticato davanti a Dio.Luca 12:6

Queste sono parole di grande incoraggiamento per tutti quei credenti che sono vittime del dubbio quando le avversità della vita si fanno avanti. Forse è toccato anche a noi dire con il cuore pieno di amarezza "Dio non si prende cura di noi" oppure " Egli si è dimenticato di noi" oppure "Egli non è mai presente quando abbiamo bisogno", molti ragionano in questo modo. Spesso dimentichiamo che il male che c'è nel mondo è causato dai nostri peccati. E nonostante tutto, Dio si cura di noi.

Sicuramente l'uomo non si è mai reso conto di quanto ha valore la sua vita, in effetti il suo operare è per distruggere il suo fratello, oggi più che mai la vita sembra non avere più valore. Arrecare danno, uccidere, lasciare nell'abbandono, non fare giustizia, non aiutare, fare solo ciò che è male dimostra che agli occhi dell'uomo la vita delle persone non è tutta uguale e non è importante.

Per l'Eterno, il creatore di ogni cosa, non è assolutamente così. Ognuno di noi è stato creato per sua volontà e amore per questo la nostra vita ha un valore immenso. Ed è per questo amore ha dato in sacrificio il suo amato Figliolo affinché nessun essere umano vada distrutto.

Se Egli si prende cura dei passeri e di tutto quello che ha creato, se sa quanti capelli abbiamo in testa e se si preoccupa di ogni singola persona, a maggior ragione farà di tutto affinché tutti gli uomini sappiano e comprendano che Egli è Colui che libera e salva da ogni male.

"OGNI CARNE VEDRÀ LA SALVEZZA DI DIO" (Luca 3:6).

Dio non dimentica, non mente, conosce ogni nostra opera e conosce il nostro passato, presente e futuro; nulla gli è nascosto.

Dio Onnipotente ha in mano ogni cosa che esista nell'universo e si cura di tutto ciò che ha creato specialmente di chi pone fede in Lui. Poniamo fede in Dio Padre e nel Signore Cristo Gesù e non siamo dimentichevoli, perché Loro operano per il bene di tutti.

sabato 13 ottobre 2012

Il mio servo, il Giusto, renderà giusti i molti.Isaia 53:11

La base della salvezza per mezzo della grazia sta nella morte e nella risurrezione di Cristo Gesù.

Se Cristo, il quale il Padre Eterno lo ha costituito come nostra giustizia e liberazione e santificazione, non fosse venuto sulla terra per annullare ogni peccato portandolo su di sé, la nostra vita sarebbe ancora un nulla.

Gesù Cristo è il SALVATORE e non c'è un altro.

L'ecumenismo, con la filosofia che ogni religione conduce alla verità basta frequentare le adunanze e vivere senza fare del male, sta distruggendo la Verità cosicché molti sono del pensiero che non ha molta importanza se Cristo sia morto veramente oppure che la sua morte e la sua risurrezione siano solo una invenzione.

Se non si crede che Cristo è il Principio di ogni cosa, la Via, la Vita e Verità e che Egli è la vera legge della giustizia, il vero giudice che può rendere giusti tutti quelli che credono nel suo sacrificio, noi siamo persi. Nessuna applicazione della legge scritta, nessuna osservanza, nessun sacrificio umano ci può liberare dai peccati.

Dio ha dato il potere di salvare gli uomini a Cristo Gesù perché Egli è il Giusto e fedele Avvocato, l'unico che è presso Dio Padre da sempre e che siede sul suo trono.

La nostra giustizia non ha valore, la giustizia di Cristo verso di noi è salvezza.

La legge degli uomini porta frutto a chi la emette, mentre per chi la deve osservare solo affanno e tribolazioni.

La legge di Dio, di cui in Gesù è l'adempimento, è per la salvezza di tutti gli uomini, essa è giustizia e liberazione.

giovedì 11 ottobre 2012

Gesù disse: uomo di poca fede perchè hai dubitato?Matteo 14:31

Il dubbio è una condizione mentale per la quale si cessa di credere a una certezza, o con cui si mette in discussione una verità.

Nell'ambito della fede cristiana, il dubbio riveste un'importanza rilevante in quanto mette in discussione Dio stesso. Pertanto il dubbio è l'arma principale del diavolo.

Perché il credente rischia di essere assalito dal dubbio?

Tanti sono i motivi di chi si avvicina a Dio (o alla chiesa) ma riconducibili soltanto a due fondamentali ragioni: per sua propria scelta o perché scelto da Dio. Nel primo caso il credente si sente di appartenere alla chiesa perché già i genitori appartengono a quella chiesa oppure perché attratto dalla predicazione convincente e seducente o per i suoi valori etici, perché parla di pace e di amore, ecc. mentre nel secondo caso il credente afferma di essere stato chiamato da Dio in modo speciale perciò si identifica con la chiesa di Dio, con gli eletti; questi ultimi sono quelli che manifestano una conversione nel modo di pensare, di vivere e diventano testimoni della Parola di Dio ossia non sono più religiosi ma fedeli alla Parola di Dio. C'è una grande differenza tra queste due categorie a cui lo stesso Gesù fece cenno (Matt 7:22-23).

A quale delle due categorie apparteniamo? La risposta a questa domanda è importante perché da ciò dipende la gravità del dubbio secondo Dio.

Sappiamo per certo che molti che si definiscono credenti nutrono dei dubbi su Dio e addirittura qualcuno ha smesso di credere persino nella sua esistenza. Questa categoria di credenti certamente non ha conosciuto il Signore ovvero non hanno avuto l'esperienza di essere chiamati da Dio mediante il suo Spirito Santo perciò non hanno avuto la forza di resistere all'inganno di Satana. L'altra invece ha conosciuto e conosce il Signore per cui è molto difficile che il dubbio possa attecchire.

Dio odia il dubbio ed è un grande peccato, è fare Dio bugiardo perciò la Parola di Dio afferma che chi è nel dubbio non può piacergli. "Senza fede è impossibile piacergli" (Ebrei 11:6).

Pietro rimase così stupito nel vedere Gesù camminare sull'acqua che fu trascinato dal desiderio immediato di andargli incontro, di provare quella meravigliosa esperienza. Gesù gli disse semplicemente "Vieni!" e Pietro, fissando lo sguardo sul Signore, scese dalla barca con piena fiducia in Lui. Ma ad un certo punto il vento, a cui in un primo tempo non ci aveva fatto caso, lo fece distogliere dal Signore cosicché venne meno la sua fiducia in Lui. Come conseguenza cominciò a sprofondare. Prontamente gridò al Signore che lo salvò.

Bene, ogni credente è come Pietro. Quando fissa lo sguardo su Gesù accoglie la Verità con gioia e compie per mezzo del Signore opere meravigliose anche ai suoi occhi ma, nel suo percorso verso di Lui, il "vento" nemico con le menzogne e le false dottrine è pronto a renderlo insicuro per cui può accadere che distoglie lo sguardo per un attimo dalla Verità che gli era stata rivelata quando la sua mente fu aperta così che sprofonda lentamente nel dubbio e la fede viene meno.

Chi non ha per fondamento Cristo soccombe facilmente. Chi ha lo spirito di Gesù veramente nel cuore e nella mente e grida a Lui sarà salvato quando gli attacchi del diavolo si fanno sentire.

Il Signore non opera in un popolo pieno di dubbi ed incredulità. La Bibbia ci dice che Gesù non compì prodigi dove il popolo non credeva: "E lì, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti". (Matteo 13:58).

"Il dubbio, l'incredulità, è un vero e proprio cancro spirituale, che paralizza del tutto, toglie ogni speranza e ogni gioia, impedisce allo Spirito Santo di operare (anche se Egli parla al cuore dell'uomo, il dubbio funziona da vero e proprio muro), rende inutili le preghiere in quanto distrugge la fede dalle fondamenta". (camcris)

Se ci assale il dubbio, ravvediamoci e corriamo subito dal Signore, non lasciamo passare nemmeno un minuto, Egli ci porgerà la mano e ci solleverà.
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sabato 6 ottobre 2012

Riconoscete che è Dio che ci ha fatti e noi siamo Suoi.Salmo 100:3

L'inganno più grande per l'uomo è non riconoscersi creatura di Dio Onnipotente e, perciò, di non appartenere a Lui. C'è sempre stato chi non crede in Dio creatore, ma nell'epoca moderna con l'avvento della comunicazione di massa le forze mediatiche sataniche hanno scatenato il fiume della menzogna per delegittimare Dio nell'intera società con la conseguenza che l'uomo non crede più di essere una creatura. Ricordate lo slogan degli anni sessanta "io sono mio"? Non siamo figli di quella filosofia?

L'uomo continua ad essere religioso sì, ma non credente in Dio. Questo è uno dei motivi per cui le vere chiese di Dio sono vuote.

L'uomo sta tentando dal giorno della sua creazione di dominare ogni aspetto della sua vita e della natura, anche della morte, sotto il suo totale controllo; in pratica vorrebbe conquistare il controllo di tutto il pianeta e dell'intero universo cosa impossibile ai mortali. Ingannato com'è desidera diventare onnipotente, Dio.

La verità è che l'uomo non può cambiare sé stesso, il suo cuore malvagio e tutte le sue scelte e i suoi disegni sono destinati a fallire. Il peccato che alberga nel cuore dell'uomo è la causa di tutti i mali e, per la soluzione dei problemi, egli dimostra tutta la sua impotenza.

Fino a quando l'uomo non riconosce Dio l'Eterno come il suo creatore e SIGNORE, non troverà mai la via per risolvere tutti i suoi mali; l'ostacolo da superare è riconoscere il vero Dio. Questa divisione è un vuoto che nessuna conquista, nessuna ricchezza, nessun amico può colmare. Nessuna religione e nessuna denominazione può risolvere un problema che sta nel nostro cuore e nella nostra mente: il peccato e la ribellione verso Dio.

L'Eterno si farà conoscere all'uomo con potenza mediante il suo intervento diretto sulle nazioni con opere cui saranno inequivocabilmente attribuiti a Lui. Presto si conosceranno i dolori e la prova e l'uomo riconoscerà che è opera di Dio. È già in atto la sua parola per farsi conoscere in mezzo alle nazioni, non con dolcezza ma con la sua ira. Tuttavia nessuno vuole riconosce che sono opere di Dio e nessuno dà gloria al suo Nome.

È necessario, quindi, prima di tutto per ognuno di noi riconoscere il vero Dio come nostro autore, che siamo opera sua e, perciò, che apparteniamo a Lui e non a noi stessi.

Egli è un Dio di amore che ama tutto il suo creato, specialmente l'uomo che ha fatto a sua immagine somiglianza. Ma Egli odia la ribellione ed è pronto a distruggere gli empi.

Se crediamo di appartenere a noi stessi e che la nostra stessa vita appartiene a noi e che possiamo fare ciò che vogliamo, allora siamo solo dei miserabili e stolti perché non comprendiamo che siamo mortali e che la vita non dipende da noi.

Riconosciamo Dio l'Eterno come nostro creatore e diamo a Lui gloria.

mercoledì 3 ottobre 2012

Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?Romani 8:31

Cosa c'è di più importante nella vita di un uomo oltre a quello di conoscere Dio nostro Creatore? Nulla. Quindi, è di vitale importanza conoscerLo. Ci siamo veramente posti la domanda chi è Dio? La risposta l'abbiamo trovata oppure siamo ancora ingannati dal cosiddetto "mistero"?

Oggi sono pochissimi credenti che possono affermare "il Signore si è fatto conoscere a me perciò conosco il Signore".

Nella prima lettera, Giovanni scrive che lui era testimone della "vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata" affinchè "la nostra gioia sia completa". Ed aggiunge: "Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, com'Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, Lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi". (1Giov. 1:5-10)

Dunque, il credente certamente non è un uomo perfetto ma è pronto a rimediare, a pentirsi, a convertirsi, ad accettare la riprensione e il perdono affinché possa avere comunione con Dio. Un uomo così nessuno lo può biasimare. Anzi, qui sta la sua forza.

Dio ha fatto qualcosa che è ancora oggi difficile da afferrare, questo perché l'uomo tende ad inorgoglirsi e a considerarsi superiore agli altri credendo di avere una spirito superiore; Egli ha mandato il suo unico Figlio, Cristo Gesù, qui sulla terra per riscattare tutta l'umanità dalla morte eterna.

Dio stesso si è preso l'impegno di chiamare chi gli è gradito, non è l'uomo che sceglie Dio e non è per mezzo della legge che si può ottenere qualcosa perché la carne è debole mentre la legge è spirituale e, senza la potenza di Dio in noi, nulla è possibile e nulla si può osservare.

Egli stesso ci ha posto davanti la grazia, il condono dei nostri peccati e la vita eterna, dandoci una vita nuova secondo il suo santo Spirito e ci ha adottati chiamandoci, persino, Figli e se siamo veramente suoi Figli allora è certo che Egli ci proteggerà sempre e ci custodirà da ogni male.

Dio è il nostro Padre, Gesù Cristo è il nostro Signore e ci insegna ogni cosa e chi è rivestito del suo Spirito, essendo a sua immagine e somiglianza, non può essere toccato dal male.

Egli ci ama fino alla gelosia. Perciò stiamo attenti a dimenticare la sua chiamata o peggio a cambiare e abbandonare la vera dottrina quella che Lui ci ha rivelato e adottare dottrine di uomini non conformi alla sua Parola.

"Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che Egli ci ha fatta: la vita eterna". (1Giov 2:24-25).

Se siamo in Cristo e osserviamo i suoi comandamenti noi non abbiamo nulla da temere, Dio l'Onnipotente è con noi. Chi ci potrà fare spiritualmente del male?

"Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola". (Giov 10:27-30).

lunedì 1 ottobre 2012

L'Eterno ha fatto quello che predisse.2Re 10:10

La Parola di Dio non cade mai a vuoto. Ciò che ha predetto è ciò che sarà. Come possiamo essere sicuri? Proprio da tutto quello che Lui ha fatto.

Ci sono due tipi di schernitori della Parola: il primo ateo che non crede in nessun dio, il secondo religioso che crede nel proprio dio. Entrambi, però, sono idolatri adorano rispettivamente sé stessi e il dio di questo mondo. Perciò sono indaffarati a creare ad arte prove della inesistenza del vero Dio Creatore per delegittimare la Sua Signoria.

Quando si ricerca la Verità con un cuore aperto, Ella si fa trovare. Perciò chi apre la Bibbia per negare Dio finirà per negarLo a loro perdizione perché Essa si rivela a chi è sulla via della salvezza.

Se Dio non pone il Suo Spirito nella mente dell'uomo nessuno può credere in Lui e non c'è parola umana che possa convincere i dubbiosi. Quello che testimonia di Dio sono le Sue opere o meglio la Sua opera l'uomo nuovo in Cristo. Le opere del Signore sono davanti ai loro occhi eppure non le riconoscono. L'opera più grande è la Sua Chiesa, il Corpo di Cristo.

Cosa c'è di più importante per l'uomo se non che si converta dalla via errata e credere in Gesù Cristo per ottenere la vita eterna?

Cosa predisse Gesù?

"Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!" (Matt 2:24-25)

"Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato". (Giov. 13:19-20)

"Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato". (Giov 15:20-21)

Colui che è stato chiamato e generato a vita nuova in Cristo Gesù per mezzo del Suo Spirito è la lettera scritta con il sangue del Signore affinché sia letta dal mondo in testimonianza.

Tutto si è adempiuto perfettamente secondo il Suo piano e questa è opera del Signore.