mercoledì 29 agosto 2012

Mi opprime il peso delle mie colpe, ma Tu perdonerai i miei peccati.Salmo 65:3

Davide quando scrisse i salmi era un unto dal Signore, eppure continuava ad essere un peccatore tanto da sentirne il peso che lo soffocava.

Quanti dei credenti oggi sono come Davide che sentono la necessità di essere perdonati da Dio per i loro peccati? Credo pochissimi a quanto si sente in giro e nelle chiese. Già le chiese! Molte di queste non predicano più il ravvedimento che consiste in un cambiamento totale di vita sottomessa ai comandamenti di Dio ossia senza peccato.

Visto lo stato di immoralità, di corruzione e di violenza, ecc. di cui è impregnato il mondo anche cristiano, oggi più che mai tutte le chiese di Dio dovrebbero predicare il ravvedimento. Il mondo è sul precipizio di un burrone e nessuna chiesa avverte che sta per cadere. I loro conduttori profetizzano "tutto va bene, niente allarmismo". Forse per loro tutto va bene, macchine di lusso, nulla facenti, stipendio assicurato dalle donazioni dei membri, magari un conticino in banca, i loro figli vanno nelle migliori scuole, ecc.

Questa corruzione nella chiesa non è una novità, già ai tempi di Paolo era cominciata questa deviazione dalla Verità:

"Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un Vangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate!". (2Cor 11:3-4).

Molti si sono allontanati dalle chiese di Dio perché in esse non c'è nessuna differenza con il mondo. Queste chiese sono sedotte dal mondo ecco perché non vediamo nessuno che predica con potenza la Buona Notizia del Regno di Dio.

Dio creò l'uomo per vivere in armonia con Lui, questo durò poco perché egli si fece sedurre da un angelo ribelle e continua ancora adesso a farsi sedurre; Satana è il seduttore del mondo, egli tiene gli uomini nell'oscurità e nell'ignoranza, fa credere che ogni cosa di questo mondo è giusta e buona.

Come è possibile che i credenti non credano più nell'intervento di Dio negli affari dell'uomo? Eppure Lui dice che corregge quelli che ama anche con la verga e fino al sangue, e Lui ama l'umanità per questo la corregge con eventi anche tremendi allo scopo di rammentare all'uomo che deve ravvedersi dei peccati. Crediamo oppure no che nulla sfugge al controllo di Dio?

Le nuove religioni dipingono l'uomo un essere buono, che può superare ogni difficoltà se tutto il mondo è unito. Basandosi sul concetto che l'unità è la forza e la soluzione dei problemi, l'uomo ha smesso di credere in Dio che gli appare lontano e che non agisce mai secondo i suoi desideri. La bugia più grande è che egli si crede di essere già spirituale, uomo-dio, così da decidere cosa è bene o male da sé. Infatti, questa società perversa e corrotta afferma sempre più con i suoi atti l'avversità alle leggi di Dio fino a depenalizzare i reati e a non condannare nessuno di chi gli appartiene.

Noi tutti dobbiamo comprendere che i problemi nel mondo sono causati dal peccato e che la soluzione si può trovare solo con l'espiazione del peccato. La gravità del peccato pesa su tutta l'umanità e niente e nessuno su questa terra può redimerla. Le ideologie, le filosofie, le denominazioni religiose, gli uomini non possono perdonare nessun peccato. Fare pellegrinaggi, sottoporsi a sacrifici fisici, cercare la grazia a uomini morti o a altre divinità non può togliere il peso del peccato che opprime l'uomo e ricevere l'unzione in punto di morte non perdona i peccati.

Gesù è l'espiazione dei peccati di ognuno di noi, SOLO IN GESÙ CRISTO C'È SALVEZZA. EGLI È IL SALVATORE!

"Venite e Me voi che siete gravati dai vostri peccati e Io vi darò riposo." Dice il Signore.

Ognuno di noi che è contrito nello spirito deve ravvedersi, deve cambiare modo di vita e affidarsi con piena fiducia nel Signore che ha pietà immensa di tutti.

"'Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro' Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: 'Salvatevi da questa generazione perversa'". (Atti 2:38-40 - CEI)

Beato l'uomo che sente la voce del suo Creatore e non fa finta di non sentire ma va al Signore, egli potrà ricevere il perdono dei peccati e accedere alla fonte della Vita, lo spirito di Dio che libera da ogni male.

lunedì 27 agosto 2012

C'è un Dio nel cielo che rivela i misteri.Daniele 2:28

Nelle epoche passate il Signore Dio del cielo ha rivelato i Propri segreti ai Suoi profeti, ed Egli lo fa ancora oggi. Il presente ed il futuro Gli stanno dinanzi con ugual chiarezza, ed Egli rivela ai Suoi servi la storia futura di quello che dovrà accadere. L'Onnisciente ha guardato giù attraverso le ere e ha predetto per mezzo dei Suoi profeti il sorgere e la caduta di regni centinaia di anni prima che gli eventi predetti avessero luogo. La voce di Dio riecheggia attraverso i secoli, dicendo agli abitanti della terra quello che sta per accadere. I re ed i principi vengono eletti a suo tempo. Essi pensano di portare avanti i propri propositi, ma in realtà essi stanno adempiendo la parola che Dio ha pronunciata attraverso i Suoi profeti. ...

I miscredenti ed i senza Dio non riconoscono i segni dei tempi. Nell'ignoranza potrebbero rifiutare di accettare le ispirate registrazioni. Ma quando coloro che si professano cristiani parlano in modo irriverente delle vie e dei mezzi impiegati dal grande IO SONO per far conoscere le Proprie vie ed i Propri propositi, rivelano di essere ignoranti sia riguardo alle Scritture che alla potenza di Dio. ...

Il cristiano che accetta la verità, tutta la verità, e niente altro che la verità guarderà alla storia della bibbia nella sua vera posizione. Il passato, la storia ebraica dall'inizio alla fine, invece di venir descritta in modo sprezzante e ridicola come "i secoli bui", rivelerà luce, e getterà ancora più luce, mentre la si studia.

La parola degli uomini e delle donne viene meno, e coloro che fanno le proprie affermazioni dipendendo da queste parole farebbero bene a tremare, perché un giorno saranno come relitti alla deriva. Ma la Parola di Dio è infallibile e dura per sempre. ...

Dio vive e regna. La Sua gloria non è relegata in un tempio fatto da mani d'uomo. Egli non ha chiuso le porte del cielo nei confronti del Suo popolo. Così come avvenne al tempo degli Ebrei, anche in questa epoca Dio rivela i Propri segreti ai Suoi servi i Profeti.

L'immagine mostrata a Nabucodonosor nelle visioni notturne rappresenta i regni del mondo. I metalli nell'immagine, rappresentanti i vari regni che divennero sempre meno puri e che si svilirono. La testa della statua era d'oro, il torace e le braccia erano d'argento, i fianchi di bronzo, [le gambe di ferro], e i piedi e le dita dei piedi erano di ferro mescolato con l'argilla. Allo stesso modo il valore dei regni rappresentati da questi metalli sarebbe sceso… Se avessero continuato a tenere il timore del Signore sempre dinanzi a loro, avrebbero ricevuto la saggezza e la potenza necessarie a mantenerli uniti e forti.

Manuscript 39, 1899
tratto da "Christ Triumphant" edito dalla Review and Herald Publishing Association, Hagerstown, MD
traduzione dall'originale in inglese di Manuela Lucarelli



Dopo millenni di storia e nonostante la venuta di Cristo Gesù, l'uomo cammina sullo stesso sentiero di perdizione.

In un mondo dove l'intelligenza e la saggezza umana crede di aver fatto grandi passi, eminenti studiosi continuano a interrogarsi se i Vecchio Testamento e le varie Epistole sono attendibili nel descrivere le sequenze degli eventi futuri con la conclusione che è pazzia prendere in considerazioni eventi futuri e inspiegabili scritti in un libro molto tempo fa da uomini.

C'è nell'uomo però un desiderio innato di conoscere il proprio futuro, ma cerca nel posto sbagliato. Con la sua "intelligenza" porta tuttora l'uomo a praticare la magia, consultare gli spiriti, a elaborare formule magiche più che mai, essi credono che facendo così si possa scampare ad ogni catastrofe e che i morti, che non sentono e non vedono, possono essere di aiuto per i vivi.

Anche nel mondo cosi detto cristiano si continua ripetere il sacrificio di Cristo Gesù, che invece è stato fatto una volta per sempre ed è risorto e siede alla destra del Padre, e continuano nell'ordinare sacerdoti per un culto di opera umana per assicurarsi la benevolenza del loro conduttore.

Questi cercano di rivelare i misteri che sono nella bibbia senza che loro ne abbiano ricevuto l'autorità e la potenza da parte di Dio, anzi, addirittura predicano che la Bibbia non sia la perfetta Parola di Dio scritta dai Profeti, Mosè e gli Apostoli, ma quella di uomini motivati da buone intenzioni e errata, quindi ogni cosa è soggetta a libera interpretazione.

Il vero Dio rivela ciò che fa e i misteri per mezzo dei suoi Santi e tutto quello che è scritto nel capitolo di Daniele in grande linee si è quasi avverato, siamo nell'ultimo periodo delle profezie.

C'è un Dio nel cielo che rivela i misteri.Daniele 2:28

Nelle epoche passate il Signore Dio del cielo ha rivelato i Propri segreti ai Suoi profeti, ed Egli lo fa ancora oggi. Il presente ed il futuro Gli stanno dinanzi con ugual chiarezza, ed Egli rivela ai Suoi servi la storia futura di quello che dovrà accadere. L'Onnisciente ha guardato giù attraverso le ere e ha predetto per mezzo dei Suoi profeti il sorgere e la caduta di regni centinaia di anni prima che gli eventi predetti avessero luogo. La voce di Dio riecheggia attraverso i secoli, dicendo agli abitanti della terra quello che sta per accadere. I re ed i principi vengono eletti a suo tempo. Essi pensano di portare avanti i propri propositi, ma in realtà essi stanno adempiendo la parola che Dio ha pronunciata attraverso i Suoi profeti. ...

I miscredenti ed i senza Dio non riconoscono i segni dei tempi. Nell'ignoranza potrebbero rifiutare di accettare le ispirate registrazioni. Ma quando coloro che si professano cristiani parlano in modo irriverente delle vie e dei mezzi impiegati dal grande IO SONO per far conoscere le Proprie vie ed i Propri propositi, rivelano di essere ignoranti sia riguardo alle Scritture che alla potenza di Dio. ...

Il cristiano che accetta la verità, tutta la verità, e niente altro che la verità guarderà alla storia della bibbia nella sua vera posizione. Il passato, la storia ebraica dall'inizio alla fine, invece di venir descritta in modo sprezzante e ridicola come "i secoli bui", rivelerà luce, e getterà ancora più luce, mentre la si studia.

La parola degli uomini e delle donne viene meno, e coloro che fanno le proprie affermazioni dipendendo da queste parole farebbero bene a tremare, perché un giorno saranno come relitti alla deriva. Ma la Parola di Dio è infallibile e dura per sempre. ...

Dio vive e regna. La Sua gloria non è relegata in un tempio fatto da mani d'uomo. Egli non ha chiuso le porte del cielo nei confronti del Suo popolo. Così come avvenne al tempo degli Ebrei, anche in questa epoca Dio rivela i Propri segreti ai Suoi servi i Profeti.

L'immagine mostrata a Nabucodonosor nelle visioni notturne rappresenta i regni del mondo. I metalli nell'immagine, rappresentanti i vari regni che divennero sempre meno puri e che si svilirono. La testa della statua era d'oro, il torace e le braccia erano d'argento, i fianchi di bronzo, [le gambe di ferro], e i piedi e le dita dei piedi erano di ferro mescolato con l'argilla. Allo stesso modo il valore dei regni rappresentati da questi metalli sarebbe sceso… Se avessero continuato a tenere il timore del Signore sempre dinanzi a loro, avrebbero ricevuto la saggezza e la potenza necessarie a mantenerli uniti e forti.

Manuscript 39, 1899
tratto da "Christ Triumphant" edito dalla Review and Herald Publishing Association, Hagerstown, MD
traduzione dall'originale in inglese di Manuela Lucarelli



Dopo millenni di storia e nonostante la venuta di Cristo Gesù, l'uomo cammina sullo stesso sentiero di perdizione.

In un mondo dove l'intelligenza e la saggezza umana crede di aver fatto grandi passi, eminenti studiosi continuano a interrogarsi se i Vecchio Testamento e le varie Epistole sono attendibili nel descrivere le sequenze degli eventi futuri con la conclusione che è pazzia prendere in considerazioni eventi futuri e inspiegabili scritti in un libro molto tempo fa da uomini.

C'è nell'uomo però un desiderio innato di conoscere il proprio futuro, ma cerca nel posto sbagliato. Con la sua "intelligenza" porta tuttora l'uomo a praticare la magia, consultare gli spiriti, a elaborare formule magiche più che mai, essi credono che facendo così si possa scampare ad ogni catastrofe e che i morti, che non sentono e non vedono, possono essere di aiuto per i vivi.

Anche nel mondo cosi detto cristiano si continua ripetere il sacrificio di Cristo Gesù, che invece è stato fatto una volta per sempre ed è risorto e siede alla destra del Padre, e continuano nell'ordinare sacerdoti per un culto di opera umana per assicurarsi la benevolenza del loro conduttore.

Questi cercano di rivelare i misteri che sono nella bibbia senza che loro ne abbiano ricevuto l'autorità e la potenza da parte di Dio, anzi, addirittura predicano che la Bibbia non sia la perfetta Parola di Dio scritta dai Profeti, Mosè e gli Apostoli, ma quella di uomini motivati da buone intenzioni e errata, quindi ogni cosa è soggetta a libera interpretazione.

Il vero Dio rivela ciò che fa e i misteri per mezzo dei suoi Santi e tutto quello che è scritto nel capitolo di Daniele in grande linee si è quasi avverato, siamo nell'ultimo periodo delle profezie.

domenica 26 agosto 2012

L'Eterno vide il nostro travaglio e la nostra afflizione.Deuteronomio 26:7

La salvezza non è per opere ma per fede soltanto. Eppure essa si dimostra attraverso le opere.

Quando eravamo nei nostri peccati, prima della chiamata di Dio alla conversione, il nostro puro egoismo non ci consentiva di operare secondo l’amore per il prossimo. Ma subito dopo che siamo stati introdotti nel Regno del nostro Signore Gesù l’operare ha la sua ragione nell’amore per Dio e per il nostro prossimo.

Queste opere, che Dio stesso ha preparate per coloro che sono in Cristo, rappresentano la professione di fede in Lui, la testimonianza del cambiamento che è avvenuto in noi.

Se non siamo capaci di fare il bene allora vuol dire che non abbiamo conosciuto il Signore.

Il questo passo del cap. 26 di Deuteronomio, la Parola di Dio si rivolge a coloro che sono stati salvati e portati nel Regno di Dio cioè alla Sua Chiesa in cui fissa i comandamenti per il Suo popolo; comandamenti di cui Giacomo li conferma per la Chiesa di oggi:

“Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi. Perché, se uno è uditore della Parola e non facitore, è simile a un uomo che mira la sua naturale faccia in uno specchio; e quando s'è mirato se ne va, e subito dimentica qual era. Ma chi riguarda bene addentro nella legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera, questi, non essendo un uditore dimentichevole ma facitore dell'opera, sarà beato nel suo operare. Se uno pensa d'esser religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana. La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo”. (Giac 1:22-27).

La parola resa con religione (in greco “treskeia”) non significa culto fatto di simboli, miti, in forme rituali e rappresentazioni artistiche, ma il termine veniva impiegato nel senso di riverenza a Dio e non di rispetto dei consanguinei.

L’Eterno desidera che noi ci presentiamo al nostro Sommo Sacerdote, Gesù il Cristo, con atti di riconoscenza a Dio Padre per la salvezza che ci ha donata non dimenticando mai da che cosa siamo stati tratti fuori e salvati dalla nostra condizione di schiavitù. Questa è la nostra professione di fede.

“Perciò, fratelli santi, che siete partecipi d'una celeste vocazione, considerate Gesù, l'Apostolo e il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede” (Ebrei 3:1).

“Avendo noi dunque un gran Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figliuol di Dio, riteniamo fermamente la professione della nostra fede”. (Ebrei 4:14).

Ma la novità di vita si manifesta attraverso le Sue buone opere che è necessario compiere; perciò, ognuno deve operare secondo i mezzi che ha a disposizione per il bene altrui perché questo è ciò che chiede il Signore ai Suoi (Deut 26:12-13).

Inoltre, ogni credente deve conservarsi puro dal mondo ossia non accettare assolutamente ciò che il mondo gli offre, mantenere la propria mente sgombra dalle filosofie del mondo, non amare il mondo e ciò che è in esso con tutta la sua corruzione.

“Tutto è puro per quelli che son puri; ma per i contaminati ed increduli niente è puro; anzi, tanto la mente che la coscienza loro son contaminate. Fanno professione di conoscere Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona”. (Tito 1:15-16).

Oggi purtroppo la Chiesa di Dio trascura questi comandamenti perché la malvagità ha conquistato l’animo umano e l’amore viene meno. Per questo il Signore avverte la Chiesa che si è raffreddata ed ha dimenticato il sacrificio di Gesù:

“Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi”. (Apoc 2:5)

Nella preghiera chiediamo sempre a Dio Padre, da cui proviene il volere e il potere di operare, di benedire la Sua Chiesa di ogni bene spirituale e materiale affinché sia in grado di fare la Sua volontà nel nome di Gesù.

venerdì 24 agosto 2012

Guardati dal dimenticare l'Eterno!Deuteronomio 8:11

Nel mondo cosiddetto "cristiano" è nata una nuova filosofia religiosa: rispetto assoluto della fede e del pensiero del prossimo. Non che il rispetto non è dovuto, ma se il rispetto diventa "va tutto bene, ogni cosa è buona" allora c'è qualcosa che non va.

In questo cristianesimo, il nemico ha tessuto una fittissima tela di tante religioni e ogni religione ha il suo dio e la sua fede, il suo pastore che è osannato, riverito e glorificato per il suo spirito superiore e per le presunte rivelazioni che riceve solamente lui da parte del suo dio, essi sono diventati vicari di dio e le loro qualità sono descritte su i vari siti religiosi e sulle loro riviste. Tale fede non riconosce il vero Salvatore e ognuno esprime la sua fede con una falsità appetitosa e condita con grazia tale che molti credenti sono rimasti impigliati.

La vera fede nell'unico Salvatore è stata soppiantata con una mera fede personale, dove tutto è buono e tutto va bene, basta dire "Gesù è il Signore", amarsi e rispettarsi anche se ognuno la pensa in modo diverso, dopotutto il vero Dio è misericordioso.

"Ma Gesù disse loro: Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com'è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me". (Marco 7:6).

Per non parlare di quei cristiani che si riuniscono a pregare con tutte le religioni del mondo! Non è mai successo nella storia, questa abominazione è una novità di questi ultimi tempi.

L'Eterno ci mette in guardia a non adattarci al pensiero di questo mondo, ma di rinnovare la nostra mente per fare la volontà di Dio. Perciò Egli ci invita a: "Uscite da [questa babilonia], o popolo Mio, affinché non siate partecipi de' suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe". (Apoc. 18).

Gesù dimostrò ai discepoli che il vero fondamento è la Parola di Dio perché in essa è la vita eterna:

"E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti". (Matt 22:37-40).

Per mezzo dello spirito di Gesù l'uomo può amare Dio e il suo prossimo, perciò Gesù è l'adempimento della legge ossia di una vita senza peccato. La Parola di Dio afferma che chi non crede a quello che hanno scritto Mosè e i Profeti non ha Cristo Gesù che è l'adempimento.

Il residuo dei veri credenti, riscattati per grazia e non per opere, sanno che il tempo per il nemico è alla fine e la sua attività è maggiore e, quindi, sanno che saranno odiati. Non ci può essere rapporto fra la Verità e la menzogna, fra chi è con Cristo, il vero Pastore, e chi segue un pastore umano; e non vi può essere armonia con il tempio di Dio, che sono i veri credenti, e il culto di questo mondo.

Dio ci chiama fuori mentalmente da questo mondo per evitare di finire impigliati e non dimenticare che Egli ha dato sé stesso per tirarci fuori da questo tempo malvagio secondo la volontà di Dio Padre.

Non è possibile adattare la parola di Dio all'andazzo di questo mondo, nel momento della prova non si scampa.

Oggi è il periodo dove il popolo di Dio è messo alla prova più che mai in questo mondo di desolazione spirituale e di terrore, dove c'è sete della parola di Dio, ma non si trova perché essa è stata avvelenata.

Beato chi ha Dio l'Eterno per scudo e non lo lascia mai.

www.osanna.org

mercoledì 22 agosto 2012

Quanto allo zelo, siate ferventi nello spirito, servite il Signore.Romani 12:11

Dal greco "zelos" spirito di emulazione, lo zelo è un impegno assiduo, sollecito, laborioso: in sé ha la brama dell'emulazione, del voler pareggiare col massimo, del voler superare tutti in operosità per raggiungere un fine; fervida operosità, attivo impegno per un fine o un ideale da raggiungere.

Quindi, avere zelo per il Signore significa essere Suoi imitatori mediante l'obbedienza ai Suoi comandamenti. Questa obbedienza deve essere esercitata costantemente ogni giorno come un esercizio quotidiano senza interruzione, come la preghiera incessante.

Paolo usa paragonare la vita del credente e il suo zelo per il Signore a quella di un atleta che non smette mai il suo allenamento quotidiano nel rispetto delle regole del gioco fatto con sacrificio e abnegazione per raggiungere l'obiettivo: la vittoria.

"Non sapete voi che coloro i quali corrono nello stadio, corrono ben tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, una incorruttibile. Io quindi corro ma non in modo incerto, lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, che talora, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia riprovato". (1Cor 9:24-27)

"Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. Uno che va alla guerra non s'impaccia delle faccende della vita; e ciò, affin di piacere a colui che l'ha arruolato. Parimente se uno lotta come atleta non è coronato, se non ha lottato secondo le leggi. Il lavoratore che fatica dev'essere il primo ad aver la sua parte de' frutti. Considera quello che dico, poiché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa". (2Tim 2:3-7)

Quindi, bisogna comportarsi come buoni atleti che insistono sullo stesso esercizio affinché diventi automatico ed efficace al massimo.

Quanto zelo abbiamo per il Signore oggi? Possiamo paragonare il mondo cristiano al mondo degli sportivi. Ci sono diverse categorie di sportivi. Molti dicono di essere appassionati di sport, ma non fanno nulla nessuno sport; altri praticano saltuariamente qualche sport, altri sono talmente presi che ogni giorno praticano uno sport per mantenersi in piena forma, la loro vita è lo sport; infine, c'è chi non è assolutamente interessato a nessuno sport.

Cosi è nella chiesa di Dio, c'è chi partecipa a molti servizi religiosi perché ama ascoltare la Parola di Dio ma non fa nulla per il Signore, troppa fatica!; chi ogni tanto dedica del tempo al Signore dove c'è poco impegno perché il suo cuore ha altre priorità; chi è dedicato allo studio della Parola di Dio ogni giorno (e notte) e non si stanca mai di lottare contro il peccato mentre si lascia guidare dallo spirito di Gesù per servirlo; chi non vuole nemmeno ascoltare la Sua Parola.

La Via di Dio è difficile e dura che richiede costanza nell'allenamento quotidiano, il cibo quotidiano che è la Parola di Dio, richiede l'impegno e lo zelo ferventi sapendo che istruttore è l'eccellenza e la conoscenza in persona, Cristo Gesù.

A chi ascolta la Sua voce, Egli dice di prendere il Suo giogo, cioè di camminare e di lavorare con Lui e per Lui. OGNUNO DI NOI CHE SIAMO STATI CHIAMATI DA LUI, NESSUNO ESCLUSO, È INVITATO A SERVIRE IL SIGNORE! Servire il Signore significa amare Dio con tutto noi stessi e il nostro prossimo come noi stessi.

Per fare questo non bisogna essere maestri, laureati, o ricevere incarichi specifici, perché Dio dà a ognuno di noi i mezzi necessari affinché li usiamo nel Suo campo, noi siamo cittadini del Regno di Dio.

Se manchiamo di zelo per il Signore, non disperiamo ma chiediamolo in dono da Lui. Egli è pronto a metterlo nel nostro cuore.

Paolo quando vide avvicinarsi la meta fece questa dichiarazione:

"Quanto a me io sto per esser offerto a mo' di libazione, e il tempo della mia dipartenza è giunto. Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede; del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione". (2Tim 4:6-8)

Il Signore Dio ci dia la grazia di poterlo affermare anche noi. Perciò combattiamo e non ci tiriamo indietro, portiamo a termine la corsa senza fermarsi, guardiamo diritti alla meta con fiducia di essere vincitori.

martedì 21 agosto 2012

La saggezza vale più delle perle.Proverbi 8:11

Dio è saggezza e forza, mentre l'uomo con la sua saggezza è folle.

Le Scritture ci danno un esempio della differenza che esiste tra l'essere governati da uomini con la saggezza di Dio e l'essere governati dalla saggezza del mondo.

Salomone, quando si vide investito della grande responsabilità di re di Israele, si rivolse al Signore e non chiese ricchezze o beni, nemmeno gloria, ma chiese in dono la sapienza e la saggezza che viene da Dio per sé stesso per poter amministrare il popolo di Israele.

All'epoca, tutti i re di Israele erano scelti da Dio e venivano unti dal Sacerdote dell'Eterno, cioè ricevevano lo spirito di Dio per agire con saggezza e amministrare la giustizia.

Il mondo di allora fu impressionato della sapienza di Salomone così che egli fu lo strumento di gloria del nome dell'Eterno. Egli fu una luce di saggezza in mezzo a tanta stoltezza degli uomini.

"E vidi che la sapienza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre". (Eccl 2:13).

Gli altri regni erano governati da uomini tiranni che spesso non avevano saggezza nemmeno di governare le proprie ricchezze tanto che cercavano in mezzo al popolo sempre le persone dotate di saggezza e capacità particolari perché ricoprissero cariche nei palazzi reali.

L'uomo che pone a fondamento della sua saggezza la conoscenza e la sapienza del mondo, secondo Dio è pazzo.

"Nessuno s'inganni. Se qualcuno fra voi s'immagina d'esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinché diventi savio; perché la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio. Infatti è scritto: Egli prende i savî nella loro astuzia; e altrove: Il Signore conosce i pensieri dei savî, e sa che sono vani". (1Cor 3: 18-20).

I governanti in tutto il mondo si definiscono savi e intelligenti, gli unici in grado di gestire le nazioni ma le continue guerre o rumori di guerre, tutti i mali dell'umanità, dimostrano che l'uomo non è in possesso della vera saggezza.

La saggezza di Dio è quella che porta buoni frutti. Chi si riconosce "pazzo", cioè che non ha vera saggezza, la deve chiedere a Dio e sarà esaudito. Se non si ha la saggezza che viene da Dio non si può discernere la Sua volontà.

La saggezza ci dà la possibilità di riconosce l'unico Dio nostro Creatore e il nostro Signore e Salvatore della nostra vita, Gesù Cristo. E senza riconoscere questo non vi è salvezza.

Quando si chiede la saggezza a Dio dimostriamo anche la nostra umiltà nell'affidarsi completamente a Lui; quindi leggere, studiare e ritenere quello che hanno scritto i Profeti e Mosè per risalire a Cristo Gesù, il principio di saggezza che lo conduce alla vita eterna.

Chi trova la saggezza di Dio, il principio della Sapienza, trova la vera ricchezza:

"Il regno de' cieli è anche simile ad un mercante che va in cerca di belle perle, e trovata una perla di gran prezzo, se n'è andato, ha venduto tutto quel che aveva, e l'ha comperata". (Matt 13:45-46)

Chi si affida alla saggezza degli uomini e non rivolge la mente alla Parola di Dio, la Bibbia, non vuole vivere in eterno.

lunedì 20 agosto 2012

L'Eterno rispose: la Mia presenza andrà con te e Io ti darò riposo.

Cristo Gesù è Colui che guidò l'antico Israele fuori dall'Egitto, non mandò un inviato, né un angelo, ma fu Lui stesso a liberarli dalla schiavitù.

Egli non ha mai smesso di operare in questo modo, prende chi desidera e lo libera da ogni angoscia, stress, incertezze e gli dà il vero riposo e la vera pace interiore per l'intera vita umana che nessuna vacanza perfettamente organizzata possa mai dare.

La Sua presenza in noi non è solo un giorno della settimana, ma tutti i giorni; Egli è il vero riposo, la nostra pace.

"noi che abbiamo creduto entriamo in quel riposo" (Ebrei 4:3).

Egli è Colui che è tutti gli istanti con noi ed è quello che cammina davanti a noi per liberarci la strada da ogni male spirituale e, quando ci troviamo in qualche tribolazione, Egli ci porta sulle Sue spalle e ci indica la via e il modo per sopportarla e superarla (1Cor 10:13).

"Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me". (Gal 2:20).

Oggi sono in pochi coloro i quali sperimentano la nuova vita in Cristo, ma Egli ha promesso che vivificherà tutti gli uomini affinché tutti vedano la Sua presenza e entrino nel Suo riposo.


domenica 19 agosto 2012

Signore, io so che non è in potere dell'uomo dirigere i suoi passi.Geremia 10:23

"V'è tal via che all'uomo par dritta, ma finisce col menare alla morte". (Prov 14:12; 16:25).

Quando leggiamo la storia dell'uomo, dalla creazione fino ad oggi, ce lo chiediamo dove è arrivato con le sue sole gambe? Cosa è cambiato in lui? In meglio o in peggio?

La risposta non ha bisogno di una mente erudita, essa è una: l'uomo è sempre lo stesso, profondamente un peccatore perverso. Nonostante la sua conoscenza del mondo che lo circonda è aumentata a dismisura, tanto da farlo sentire vicinissimo a Dio e forse Dio stesso, la sua natura umana non è cambiata. Quindi, è indubbio che la via che ha imboccato non porta alla soluzione dei problemi.

La Bibbia è il manuale per eccellenza nel descrivere come è fatto l'uomo e tutti i mali che sono nascosti in lui e, nello stesso tempo, indica il rimedio per la sua guarigione per l'eternità: il dono dell'Eterno, Gesù il Cristo. La Parola di Dio afferma che egli è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio; infatti, rispetto a tutto il creato, l'uomo non è qualcosa di insignificante.

A motivo di questa "somiglianza", l'uomo cerca di assomigliare a Dio anzi a sostituirlo nella sua vita fino a credersi egli stesso un dio, perché ha seguito un dio falso che ha accecato la mente di tutti gli uomini e non riescono a riconoscere e a vedere la vera luce della gloria di Cristo.

Lotte, ricchezze, imperi, odio, sofferenze, sangue, pace, l'uomo ha costruito, ha distrutto, ha ucciso il proprio figlio, ha ucciso il fratello, ecc. ha sperimentato quasi ogni cosa, ma il suo "io" è sempre lo stesso, egli non confesserà mai di essere un peccatore, non riterrà mai che la sua carne è peccato e che le sue qualità sono niente. Egli non chiederà mai da sé stesso di essere guidato da Dio perché la sua natura carnale si ritiene immortale e le sue qualità gli fanno credere che fa buone opere senza Dio.

La vita dell'uomo è un soffio una brevissima esistenza e tutto finisce, dice invece Dio nostro Creatore.

Il successo dell'uomo è nelle mani dell'Eterno, perciò chi s'affida a Lui ottiene ciò che desidera il suo cuore secondo la volontà di Dio.

Dio l'Onnipotente ha tutto nelle sue mani, persino il nostro spirito di cui ne conosce il peso; Egli ha destinato a ognuno di noi i giorni da vivere sulla terra affinché sperimentiamo cosa significa vivere senza la Sua guida. La terra è maledetta a causa dei nostri peccati e sulla nostra testa gravano grandi tribolazioni, ma Dio ha tutto sotto controllo e nulla Gli sfugge.

Egli è un Dio di amore e sparge grandi benedizioni a tutti, buoni e cattivi, ma è anche giusto e non lascia impunito l'uomo peccatore perciò la Sua correzione è volta a riportare sulla retta via la Sua creatura anche se all'uomo pare molto dura.

Riesce a capire l'uomo che gli eventi disastrosi indicano che Dio sta chiamando l'umanità al pentimento? L'Apocalisse dice che, invece di pentirsi e volgersi al Creatore, "bestemmiarono il nome di Dio che ha la potestà su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria".

Accettiamo la correzione del Signore e convertiamo dalle nostre vie e affidiamoci a Lui che ci condurrà verso la meta, la vita eterna.

"Il cuor dell'uomo medita la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi". (Prov 16:9).

"I passi dell'uomo li dirige l'Eterno; come può quindi l'uomo capir la propria via?" (Prov 20:24).

Beato l'uomo che Dio chiama e gli fa grazia, che non gli addebita il peccato, che lo prende per mano e lo guida nel Suo sentiero, egli non sarà mai confuso.

sabato 18 agosto 2012

O Eterno poiché ho confidato in Te, fa' che io non sia mai confuso.Salmo 31:1

La crisi economica che stiamo vivendo è molto drammatica; ognuno può raccontare come intorno a sé vede chiudere luoghi di lavoro, l'aumento della disoccupazione, la chiusura di negozi, ecc. in parecchie famiglie non hanno da mangiare eppure l'informazione che riceviamo sull'andamento mondiale sono rese meno drammatiche di quanto sono. La visione che ci viene imposta è che si tratta di un periodo di crisi passeggera e sotto il loro controllo, che presto la situazione migliorerà. Ma è solo una menzogna! La crisi è stata creata per creare una società disposta a sottomettersi ai costruttori del governo mondiale.

"Quello che non è mai stato detto chiaramente da nessuno dei nostri politici: lo scopo finale della globalizzazione, il Governo unico mondiale. La riduzione all'uguaglianza di comportamento per tutti i popoli: una sola lingua, una sola religione, una sola moneta, una sola identità, una sola cultura, un solo Stato". (I. Magli)

In chi mettiamo la nostra fiducia e le nostre speranze? Nel mondo o nel Signore Gesù il Cristo? La nostra salvezza dipende da questo.

Purtroppo, anche le chiese predicano la buona notizia (dei governanti), l'evangelo della salvezza a buon mercato, secondo cui accettando la salvezza (magari l'appartenenza alla loro denominazione) si ottiene un buon posto di lavoro sicuro, una casa e una famiglia felice, di nulla mancanti materialmente, perché secondo loro Dio provvederà miracolosamente a tutti i beni materiali necessari della vita moderna, così si entra nel Suo Regno senza soffrire.

Niente di più falso! A causa di questo vangelo del benessere i più si sono addormentati, la loro fede è tiepida, hanno abbandonato il buon combattimento della fede dicendo: Dio provvede a tutto e ci ha già salvati. La loro predicazione è dolce sempre condita di belle parole e di illusioni che il mondo diventerà un paradiso con l'ecumenismo. Così molti hanno paura di predicare che la venuta del nostro Signore Cristo Gesù è preceduta da grandi calamità, disastri e carestie e guerre che investiranno tutto il mondo; il pane mancherà e i beni di prima necessità saranno scarsi. Essi sono convinti dalla scienza che le catastrofi sono degli eventi naturali che ci sono sempre stati e, perciò, ritengono le profezie solo allegorie. Dimenticando che ogni Parola di Dio sarà messa in atto.

Eppure il Maestro, Gesù, ci ha assicurato che nel mondo ogni credente avrà tribolazioni e non vita facile. Cristo stesso ci avverte che i tempi saranno cosi difficili che senza di Lui nessuno potrebbe scampare, tanta grande sarà l'angoscia su tutta la terra.

Egli ci avverte che chi si crede di essere già arrivato alla meta, deve stare attento e sveglio affinché non si trovi nella confusione e sia travolto dal sistema di Satana e dalla sua falsa religione.

Quando è il momento migliore per il nemico di attaccare? Quando si abbassa la guardia. Così è la Chiesa di Dio nel mondo; crede che Egli tarda perché non è il momento in cui il Re ritorna o, ancora peggio, che Egli non torni affatto. Ecco che il nemico sta lavorando apertamente nel corpo della Chiesa e le sue macchinazioni sono mortali. Le chiese stanno spegnendo la lampada di Dio: la Parola di Dio.

Tutto ciò è veramente triste, ma è la verità intorno alla tiepida Chiesa di Dio oggi.

QUINDI LA CONFUSIONE CHE C'È NELLE CHIESE È GENERATA DALL'ABBANDONO DELLA FEDE NELLE SOLE SCRITTURE, IL VERO E UNICO FONDAMENTO DELLA FEDE.

Davide nonostante le sue tribolazioni non abbandonò mai il Signore; anzi, al contrario, in Lui ha trovato la Via che lo porta alla salvezza.

"La Tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero". (Salm 119:105).

Il successo di Davide e, quindi, di ogni credente è porre la fiducia solo nella Parola di Dio. Questi credenti sono coloro che hanno la mente di Dio e perciò non sono confusi, non si conducono disordinatamente, non sono ambigui, non pongono la loro fede nell'uomo.

"Dio mio, in Te mi confido; fa' ch'io non sia confuso, che i miei nemici non trionfino di me". (Salm 25:2)

"Nessuno di quelli che sperano in Te sia confuso; siano confusi quelli che si conducono slealmente senza cagione". (Salm 25:3)

"O Eterno, fa' ch'io non sia confuso, perché io T'invoco; siano confusi gli empi, siano ridotti al silenzio nel soggiorno de' morti". (Salm 31:17)

"Sia il mio cuore integro nei Tuoi statuti ond'io non sia confuso". (Salm 119:80)

Chiediamo al Signore di non cadere nella confusione, ma di darci la pace e la lucidità necessaria perché confidiamo e speriamo solo in Lui. Egli parla a noi attraverso la Sua Parola scritta, ascoltiamoLo e lasciamoci guidare da Lui.

Confidiamo veramente in Lui affinché la confusione di questo mondo non si confonda con la Verità che abbiamo ricevuto una volta e per sempre.

venerdì 17 agosto 2012

L'Eterno è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra.Deuteronomio 4:39

La Bibbia inizia con una rivelazione straordinaria: nel principio Dio creò i cieli e la terra.

Egli è il Dio dei cieli e dalla terra e si rivela nella Sua Parola scritta: la Bibbia.

Guardiamo il mondo: non esiste città, paese o nazione che non abbia il proprio dio, il proprio idolo con figura umana o altre figure e tanti sono i luoghi di culto che è impossibile tenerne conto.

L'uomo ha sempre fabbricato i suoi idoli, dal più piccolo al più colossale, tutti sordi e tutti muti, adornandoli di ogni sorta di pietre preziose.

Anche nei paesi, cosiddetti civili, l'idolatria, la stregoneria e i riti magici ed esoterici sono all'ordine del giorno; sono nascosti sotto il nome di arte o dipinti dove nessuno dichiara apertamente che vi rendono il culto. Per non parlare del culto occulto verso i demoni di gran parte degli uomini, anche potenti, che noi non conosciamo.

Tale idolatria è diventata tradizione e l'uomo adora quello che conosce: sé stesso e ciò che lo circonda.

Dio desidera che tutti gli uomini lo riconoscano come unico e vero SIGNORE dell'universo, l'Onnipotente; la Sua realtà anche l'uomo naturale la può conoscere tramite le meraviglie del creato e chi rifiuta questa realtà di Dio creatore non ha scuse dinnanzi a Lui.

Rivolgendosi a noi Gentili di nascita, Paolo dice:

"Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; infatti quel che si può conoscer di Dio è manifesto in loro, avendolo Iddio loro manifestato; poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue; ond'è che essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Iddio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l'insensato loro cuore s'è ottenebrato. Dicendosi savi, son divenuti stolti, e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Iddio in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, e d'uccelli e di quadrupedi e di rettili. Per questo, Iddio li ha abbandonati, nelle concupiscenze de' loro cuori, alla impurità, perché vituperassero fra loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen". (Rom 1:18-25).

Quindi riconoscere l'esistenza del nostro Creatore è possibile a tutti, ma non a tutti è dato di conoscerlo pienamente a causa del peccato che alberga nell'animo umano. Infatti, è Lui che determina il tempo per ognuno di noi, il modo e gli aspetti di incontrarLo o, meglio, di farsi conoscere. Nessun uomo da un momento all'altro può dire: oggi scelgo il vero Dio.

Quindi, se da un lato tutti gli uomini hanno la possibilità di riconoscere l'esistenza del proprio Creatore, invece quelli che Dio ha scelto, e che lo riconoscono come loro Signore, debbono anche ubbidire alla Sua parola e abbandonare la loro filosofia personale e le interpretazioni fatte su misura per mascherare un credo che non ha né forza né amore, ma una finta pietà.

Riconoscere l'esistenza di Dio Creatore è un passo fondamentale per avvicinarsi a Lui, significa avere anche riconoscenza verso di Lui da cui proviene ogni cosa, cibo e salute per tutte le Sue creature.

Ma quello che vediamo oggi ci rivela una cosa molto triste: l'uomo non ha abbandonato il vero Dio Creatore ma si è rivolge contro di Lui! Che è peggio. Non lo rifiuta ma lo combatte con la menzogna e la violenza. Questa battaglia nel mondo è contro tutto ciò che è giusto, buono, onesto che conduce a Lui, è contro la Parola di Dio, è contro i figli di Dio. Per contro il Signore sta avvertendo l'uomo con diversi cataclismi al fine di riportare le Sue creature al pentimento e al ritorno a Lui. E perciò avverte il Suo popolo e l'umanità intera:

"Io vi ho sovvertiti, come quando Dio sovvertì Sodoma e Gomorra, e voi siete stati come un tizzone strappato dal fuoco; ma voi non siete tornati a me, dice l'Eterno. Perciò, io ti farò come ho detto, o Israele; e poiché io farò questo contro di te, prepàrati, o Israele, a incontrare il tuo Dio!" (Amos 4:11-12).

La Sposa del SIGNORE si sta preparando, Egli è vicino!

giovedì 16 agosto 2012

Il Consolatore, lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.Giovanni 14:26

In questo passo, Gesù introduce il concetto di "paracleto" che è riportato solo dal Vangelo di Giovanni. Paracleto non è un nome ma un appellativo, indica una professione infatti viene tradotto con "consolatore" o "avvocato".

"Gesù gli disse: Io son la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me". (Giov 14:6).

"Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi". (Giov 14:15-17).

Gesù si è dichiarato "la Verità" e, infatti, "lo Spirito è la verità" (1Giov 5:6) e sappiamo che oggi Egli è "Spirito vivificante" (1Cor 15:45)?

È chiaro che Gesù nel contesto non fa menzione alcuna ad altre persone divine all'infuori del Padre e di Lui: "Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me!" (v. 11). Egli disse con chiarezza chi dimorerebbe nel nuovo nato: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui". (v. 23).

Se leggiamo la Parola di Dio con la mente sgombra da preconcetti, possiamo comprendere chi è il consolatore a cui fa riferimento Gesù. Poniamoci una domanda fondamentale: di cosa stava parlando ai Suoi discepoli il Signore in quel frangente? Senza dubbio della Sua dipartita, perciò stava consolando i Suoi ovvero stava esercitando il suo ministero di "paracleto" o consolatore. Ecco perché disse: "Voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi." (v. 17) e aggiunse "Non vi lascerò orfani; tornerò a voi" (v. 18) e più avanti "In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre mio, e voi in Me ed Io in voi" (v. 18).

Gesù disse: "Santificali nella Verità: la Tua Parola è Verità" (Giov 17:17) e anche che "la Parola di Dio è Spirito e Vita" (Giov 6:63).

Per togliere ogni dubbio Giovanni scrive: "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un paracleto (avvocato) presso il Padre: Gesù Cristo giusto" (1 Giov 2:1). Chi è il paracleto a cui si riferisce Giovanni nelle scritture? Gesù il Cristo.

Senza la necessità di artifizi interpretativi, nella semplicità della Parola si comprende che il "Paracleto" è lo Spirito del Signore Gesù. Egli viene ad abitare in ogni chiamato che Lo accetta e Lo accoglie nel cuore osservando i Suoi comandamenti. E chi ha il Figlio ha anche il Padre.

Coloro che sostengono una Triade divina non possono far riferimento alle sole scritture ma alle loro deduzioni filosofiche a sostegno della loro dottrina. Dottrina che non è assolutamente biblica!

Ci sono tante teorie che tentano di offuscare la gloria di Cristo Gesù, l'unico che si è sacrificato con la morte in croce per la salvezza di tutta l'umanità, distorcendo perfino le scritture a loro perdizione.

Piano piano al posto di Cristo sono sorti molti nomi e anche un'altro Spirito che è diventato un personaggio di primo rilievo - specialmente negli ultimi tempi o come viene chiamato il tempo dello spirito-, infatti molti aspettano un rinnovamento di questo spirito a cui rivolgono le preghiere e l'adorazione. Addirittura ispirati da questo spirito hanno sostituito l'unico Salvatore con un'altra salvatrice e, ciliegina sulla torta, alcuni teologi moderni sostengono che essa nella trinità è l'incarnazione dello Spirito Santo. Secondo il cristianesimo moderno i personaggi del Dio biblico diventerebbero quattro. Sarà l'inganno finale dell'umanità?

La Scrittura parla chiaro, bisogna ascoltare la voce del Signore, Colui che consola e che scruta il cuore e i reni e non esiste altro nome o altro dio che abiti in noi tutti i momenti che possa salvare.

"E questa è la vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio, e colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo" (Giov 17:3).

"Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da Lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la Sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in Lui, come essa vi insegna". (1Giov 2:26-27 CEI).

Chi è guidato dallo Spirito di Dio, dunque, è ammaestrato da Lui direttamente. Questa è la Verità.

martedì 14 agosto 2012

Il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.Matteo 6:8

Dio l'Onnipotente per amore ha creato ogni cosa perciò ama tutte le Sue creature e li nutre, ma in modo particolare il Suo popolo santo.

Ogni uomo, che riconosce il suo Creatore come Padre e Colui che ha mandato Gesù il Cristo come suo Signore, ha diritto di chiedere a Lui ogni cosa secondo la Sua volontà.

Dio è quello che ci dà la possibilità di conoscerlo tramite il Suo Spirito Santo, dandoci il necessario per fare la Sua volontà. Egli si prende cura di tutto il Suo creato e ha dato tutto il necessario all'uomo per poter vivere, tramite il lavoro. Però il rapporto speciale è con quelli che Lui chiama e gli dà la confidenza di poterlo chiamare Padre.

Ogni richiesta in preghiera va fatta con il cuore e nel segreto dell'intimità nostra che si apre al Signore della gloria. Egli conosce non solo i nostri bisogni e le nostre necessità ma anche i nostri pensieri, i nostri desideri.

"Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fa' orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d'essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo. Dacci oggi il nostro pane cotidiano; e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli". (Mat 6:6-15)

Tra le tante opere di Dio a pro dei Suoi figli, c'è ne uno che serve a noi di esempio per rafforzare la fiducia in Lui: l'Eterno ha dato da mangiare e bere proprio nel deserto, dove non cresce erba e non c'è acqua, per quarant'anni e ha fatto sì che addirittura i loro vestiti non si consumassero. Per quarant'anni!

"E l'Eterno disse a Mosè: 'Fino a quando rifiuterete d'osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Riflettete che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo, nel sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni; ognuno stia dov'è; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno'. Così il popolo si riposò il settimo giorno. E la casa d'Israele chiamò quel pane Manna; esso era simile al seme di coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele. E Mosè disse: 'Questo è quello che l'Eterno ha ordinato: Empi un omer di manna, perché sia conservato per i vostri discendenti, onde veggano il pane col quale vi ho nutriti nel deserto, quando vi ho tratti fuori dal paese d'Egitto'. E Mosè disse ad Aaronne: 'Prendi un vaso, mettivi dentro un intero omer di manna, e deponilo davanti all'Eterno, perché sia conservato per i vostri discendenti'. Secondo l'ordine che l'Eterno avea dato a Mosè, Aaronne lo depose dinanzi alla Testimonianza, perché fosse conservato. E i figliuoli d'Israele mangiarono la manna per quarant'anni, finché arrivarono in paese abitato; mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan". (Esodo 16:28-36)

"Ricordati di tutto il cammino che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha fatto fare questi quarant'anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, e se tu osserveresti o no i suoi comandamenti. Egli dunque t'ha umiliato, t'ha fatto provar la fame, poi t'ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avean mai conosciuta, per insegnarti che l'uomo non vive soltanto di pane, ma vive di tutto quello che la bocca dell'Eterno avrà ordinato. Il tuo vestito non ti s'è logorato addosso, e il tuo piè non s'è gonfiato durante questi quarant'anni. Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il suo figliuolo, così l'Iddio tuo, l'Eterno, corregge te. E osserva i comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio tuo, camminando nelle sue vie e temendolo; perché il tuo Dio, l'Eterno, sta per farti entrare in un buon paese: paese di corsi d'acqua, di laghi e di sorgenti che nascono nelle valli e nei monti; paese di frumento, d'orzo, di vigne, di fichi e di melagrani; paese d'ulivi da olio e di miele; paese dove mangerai del pane a volontà, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre son ferro, e dai cui monti scaverai il rame. Mangerai dunque e ti sazierai, e benedirai l'Eterno, il tuo Dio, a motivo del buon paese che t'avrà dato". (Deut 8:2-9)

Cosa ci insegna Dio con questo? Che Lui ha il pieno controllo di ogni cosa e che ogni cosa dipende da Lui. Certamente Egli ci mette davanti svariate prove per saggiare la nostra fede, ma ha sempre il pieno controllo di tutto e non abbandonerà mai i Suoi figli.

La semplice Verità è che l'uomo che vive della Parola dell'Eterno non mancherà di nulla benché viva nel deserto! Egli desidera che il nostro cuore è rivolto a Lui continuamente e non solo in momenti particolari magari quando abbiamo bisogno per le nostre necessità fisiche.

Se abbiamo fatto la nostra parte cioè se amiamo Dio con tutto il nostro cuore e tutta la nostra anima e tutta la nostra mente, allora riposiamo fiduciosamente nella promessa del Signore:

"Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro?" (Mat 6:25-26)

Tutte queste scritture hanno anche una implicazione spirituale; infatti, noi siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato (l'Egitto) e stiamo vagando nel deserto spirituale con in mente l'avvento del Regno di Dio (la Terra Promessa) durante questo tragitto noi veniamo nutriti con il vero pane Gesù (la manna che scende dal cielo) e il nostro vestito spirituale che ci è stato donato non si consumerà.

Di cosa ha bisogno un vero credente? Rivestirsi della mente di Cristo, il vero cibo spirituale che non perisce, fare la Sua volontà che è mantenere sempre la Sua legge nel cuore. Un uomo così non mancherà mai di nulla.

lunedì 13 agosto 2012

Riconcìliati dunque con Dio; avrai pace.Giobbe 22:21

Il ministero di Gesù è di riconciliazione dell'uomo con il Padre. Il frutto di questa riconciliazione è la vera pace che discende dall'alto che, prima di tutto, è interiore ma poi si riflette nei rapporti con gli altri. La pace che dona il Signore non è assenza di guerra, la pace come assenza di guerra è quella umana.

La vera pace per tutta l'umanità sarà realizzata sotto il Regno di Dio quando sarà instaurato da Gesù stesso e tutto il mondo sarà riconciliato con il Padre.

Gli uomini potenti, che hanno rifiutato il vero Re e Dio si sono sottomessi al dio di questo mondo, stanno cercando di costruire il loro mondo di pace e di riconciliare tutti i popoli sotto un solo governo. Si adoperano per prendere giuste misure per tutti e un controllo totale di ogni essere umano per allontanare qualsiasi minaccia alla loro falsa pace; questi "costruttori" stanno formando ogni esse umano come un mattone di costruzione, tutti uguali, e se il mattone non corrisponde alla loro aspettative viene eliminato.

Essi hanno fatto delle parole di Dio "pace e sicurezza" il loro obiettivo da raggiungere mediante la violenza e la menzogna calpestando il nome di Dio e del Principe della pace; il Suo nome non è presente su nessun progetto umano. Il vero Architetto Onnipotente sarà sostituito con uno mortale, ricco di beni materiali e presuntuoso nel dichiararsi potente re di tutta la terra e si farà adorare da tutti insieme al suo dio, satana. Il potere alla bestia deriva dal consenso che otterrà dall'uomo ingannato.

Ci sono tante chiese che si dicono credenti ma sono motivati dallo spirito del mondo; infatti, fanno campagne di sensibilizzazione di partecipare alla lotta "democratica" per raggiungere la pace con l'unità dei cristiani con le loro forze senza Dio, non credono e non predicano che il tempo del ritorno del Re è vicino. Attenzione a questo spirito seduttore! Senza Dio l'uomo non può far nulla! Quanto è stato scritto è ciò che deve succedere: la grande tribolazione ci sarà e la pace vera la porterà solo Colui che è l'Onnipotente per mezzo del Signore Gesù il Cristo.

L'uomo ha rifiutato e sta rifiutando l'artefice dalla vera pace; però, a chi ascolta la Sua parola, Dio è pronto a riconciliarsi con chi lo desidera dandogli la pace interiore.

YHWH è un Dio di Verità e in Lui non c'è inganno, Egli per mezzo di Gesù ha mostrato tutto il Suo amore verso noi tutti facendo il nostro bene e non il male. Nonostante tutti noi non meritiamo niente da Lui, ci ha promesso un mondo di vera pace preparato per le Sue creature e non ha bisogno del consenso dell'uomo, se vuole o non vuole essere governato da Dio per realizzarlo, Egli attuerà il Suo meraviglioso piano mandando il vero Re per porre fine al governo dell'uomo sull'uomo.

La vera pace sarà visibile quando la natura dell'uomo sarà trasformata, beato chi crede nella Sua venuta e lo attende, questi lo vedrà.

domenica 12 agosto 2012

Camminate in tutto e per tutto per la via che l'Eterno via ha prescritta.Deuteronomio 5:33

"Mosè convocò tutto Israele, e disse loro: Ascolta, Israele, le leggi e le prescrizioni che oggi io proclamo dinanzi a voi; imparatele, e mettetele diligentemente in pratica". (Deut 5:1).
Allora elencò ancora i comandamenti scritti dall'Eterno stesso sulle tavole di pietra affinché rimangano in eterno. E Mosè continuò:
"Queste parole pronunziò l'Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede". (v. 22)
Tutto il popolo dinanzi alla potenza dell'Eterno ebbe timore e chiese a Mosè di farsi intercessore del popolo. La cosa è stata accettata da Dio.
"... e l'Eterno mi disse: 'Io ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolte; tutto quello che hanno detto, sta bene. Oh avessero pur sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, per esser felici in perpetuo eglino ed i loro figliuoli!" (v. 28-29) "... Abbiate dunque cura di far ciò che l'Eterno, l'Iddio vostro, vi ha comandato; non ve ne sviate né a destra né a sinistra; camminate in tutto e per tutto per la via che l'Eterno, il vostro Dio, vi ha prescritta, affinché viviate e siate felici e prolunghiate i vostri giorni nel paese di cui avrete il possesso". (v. 32-33).
Dio non cambia, è sempre lo stesso. Ciò vale per oggi come ieri. Gesù Cristo è l'adempimento della legge che non è scritta sulle tavole di pietra ma sul cuore degli eletti. Chi ha conoscenza del peccato sa che esso è la violazione della legge di Dio. E noi tutti siamo peccatori.
Quindi, quale è la via che ci ha indicato l'Eterno? Una vita senza peccato che è possibile solo con l'intervento divino nell'uomo.
L'uomo carnale non può camminare né vivere secondo le prescrizioni di Dio, non conosce la vera pace e la vera giustizia e non comprende con precisione gli effetti del bene né l'armonia delle cose che Dio ha creato. Ogni via per la quale si incammina, per l'uomo, deve portare potere e vantaggi personali anche a scapito dei più deboli e non importa se bisogna sacrificare il prossimo per accrescere sé stessi.
La via dell'uomo è la via del prendere, della guerra e dell'ingiustizia e dell'odio, mentre la via di Dio è la via di amore, di pace e di giustizia e di ristoro che risiedono nel cuore dell'uomo.
Senza l'osservanza delle prescrizioni di Dio si avrà sempre fame e sete spirituale, non si troverà mai acqua fresca e limpida per spegnere il fuoco del peccato che divora la vita.
Il cristianesimo o meglio l'essere discepoli di Gesù - la Via di Dio - è trasformante ossia si traduce nella conversione dalla vita precedente alla nuova vita in Cristo. Se questo cambiamento non è visibile cioè si continua a condurre una vita nello stesso modo di prima, significa che il (presunto) credente non è cambiato e il suo modo di vita rimane nel peccato.
Perciò Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, disse: "con un fratello così non dovete neppure mangiare" (1Cor 5:9-12). Ci offendiamo per questa parola? Se mai ci dovrebbe scuotere!
La Parola di Dio è chiarissima: come può un credente o chi asserisce di essere stato investito dallo Spirito di Dio vivere ancora completamente nel peccato come se nulla fosse? Non sono forse gli schernitori della Parola che dicono "facciamo questo e quello che vogliamo tanto Lui perdona tutto e tutti perché siamo salvati?". È possibile che Dio di questi credenti non chieda nulla? E cosa significa fare la Sua volontà?
Il Maestro ha detto che "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne' cieli". (Mat 7:21).
Fare la Sua volontà significa osservare i Suoi comandamenti! Amiamo Dio con tutto il nostro cuore, con tutto noi stessi, con tutta l'anima nostra? Amiamo il nostro prossimo più di noi stessi? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre ogni giorno.
Se siamo discepoli di Gesù dobbiamo seguirLo ed imitarLo e questo è un modo di vita. LA VITA DA CREDENTE È UNO STILE DI VITA CHE TENDE AD IMITARE L'UNICO E VERO MAESTRO: GESÙ IL CRISTO.
Ad ogni chiamato che ha accolto il Signore gli è stato affidato un incarico o dono spirituale che deve esercitare per il bene della Chiesa di Dio ma prima di tutto per amore verso Dio. "Disse dunque: Un uomo nobile se n'andò in un paese lontano per ricevere l'investitura d'un regno e poi tornare. E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch'io venga." (Luca 19:12-13). È da sottolineare che ad ognuno è stata data una sola mina!
Un nato di nuovo può non amare Dio ossia non mettere in pratica il dono? È probabile ma rischia molto.
Dio ci ha lasciato piena libertà perciò ognuno è responsabile del proprio operato verso di Lui secondo la propria coscienza e conoscenza.
Ogni figlio di Dio faccia quello che è possibile, personalmente e con i mezzi a disposizione, per testimoniare della Verità secondo la volontà del nostro Signore Gesù: "Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra". (Atti 1:8).
Si avvicina il giorno in cui l'anno di grazia terminerà e l'andazzo di questo mondo lo dimostra.
"Ed egli disse loro: Sforzatevi d'entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno d'entrare e non potranno. Da che il padron di casa si sarà alzato ed avrà serrata la porta, e voi, stando di fuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: Signore, aprici, egli, rispondendo, vi dirà: Io non so d'onde voi siate". (Luca:24-25).
Beato chi cammina nelle vie dell'Eterno già da adesso.

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sabato 11 agosto 2012

Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita.Matteo 7:14

La Via che conduce alla vita eterna è Cristo Gesù, non esiste altra via.
Chi si incammina per questa via anche se muore vivrà. Questa via non è la via del benessere, della bella vita fatta di agi e di soddisfazioni per i bisogni fisici di ogni genere in cui non manca nulla e ci si perde nella sue immense offerte di beni.
Questa è la via delle ristrettezze, delle rinunce, delle tribolazioni nella carne; essa è, perciò, stretta così che non da possibilità di divagare a destra o a sinistra ma costringe a percorrerla sempre diritto fino alla fine. È una via a senso unico e chi si è incamminato per essa e fa inversione troverà certamente la morte eterna!
"Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amor del Padre non è in lui. Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre, ma è dal mondo". (1Giov 2:15-16)
L'inversione per un vero credente è l'amore per il mondo, per la via larga. L'amore per il mondo è inimicizia verso Dio.
Per un vero credente non c'è spazio su questa terra, la sua vita è piena di pericoli e di difficoltà, è un continuo combattimento e si sente stretto da un mondo malvagio che non lascia nessuno spazio.
Vivere pienamente in Cristo comporta una continua scelta e valutazione di ogni cosa, perché la via di questo mondo è larga, porta in ogni direzione e verso ogni concupiscenza e le più desiderabili, non si paga biglietto per entrarvi, però allontana da Dio in modo spaventoso.
Oggi non esiste più lo spirito di ubbidienza e di giustizia, di rispetto e di misericordia, i buoni consigli non sono più accettati, l'uomo è avulso completamente da Dio, si sente libero di fare ciò che vuole e di soddisfare tutte le sue voglie. Nessuno si domanda quale è la giusta e buona via, tutto deve essere secondo il proprio cuore.
"Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato Me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch'è suo; ma perché non siete del mondo, ma Io v'ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo". (Gv 15:18-19)
Proprio perché il vero credente va controcorrente, il mondo li odia, li perseguita, li uccide, li condanna, li emargina e, perciò, sono in continua tribolazione, soffrono e la loro vita è scomoda, ma Dio si prende cura di loro e fornisce loro l'aiuto necessario rivestendoli delle giuste armi per vincere il mondo.
Dio sa proteggere dalle dure prove chi gli appartiene. Essi sono i veri forestieri, i veri raminghi in esilio in un mondo dominato dal male e aspettano con pazienza il vero Re per restaurare tutte le cose.

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venerdì 10 agosto 2012

Non andate vagando dietro i desideri del vostro cuore.Numeri 15:39

Oggi c'è crisi. Crisi economica e finanziaria, e non solo. "La vera crisi è antropologica. Chi è in crisi è l'uomo. Che dopo un periodo di ubriacatura dovuto all'illusione di essere diventato adulto e autonomo, indipendente da Dio e quindi da ogni autorità, ora si trova spiazzato. Il cinismo con cui un piccolo gruppo di personaggi decide le sorti di interi Paesi non fa che evidenziare un dato ovvio: tolta l'autorità di Dio, rimane solo l'arroganza del più forte." (mons. R.F. su Oggi.it)
L'uomo non solo ha voluto la sua indipendenza da Dio dicendo in sostanza "non vogliamo che Egli governi la nostra vita", ma si crede egli stesso Dio.
Il vuoto di identità lo ha reso cieco spiritualmente e ognuno va vagando secondo il desiderio del cuore, il proprio istinto; ma l'istinto dell'uomo lo conduce alla rovina perché il "cuore dell'uomo è insanabilmente maligno" (Ger 17:9).
Chi non desidera vivere bene e in pace? Sicuramente tutti hanno nel cuore questo desiderio che solo Dio può soddisfare. Tuttavia, seguono il loro cuore e non si appoggiano al giusto consiglio che solo la Parola di Dio dà. Perciò ognuno va alla ricerca di chi può dargli soddisfazione alle proprie voglie e speranze e se lo trova ne fa il proprio maestro e guida.
"Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d'udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole". (2Tim 4:3-4).
Già a quei tempi dopo Paolo i fedeli si sono rivolti alle favole, i miti e dei greci, e hanno pian piano abbandonato la Verità che è la sola Parola di Dio. Oggi siamo giunti al culmine dell'abbandono della fede con il mito dell' "uomo-dio".
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: violenza, immoralità sfrenata, corruzione, ingiustizia, odio e orgoglio, ecc. come profetizzò lo stesso Paolo:
"Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza. Anche costoro schiva! Poiché del numero di costoro son quelli che s'insinuano nelle case e cattivano donnicciuole cariche di peccati, agitate da varie cupidigie, che imparan sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità. E come Jannè e Iambrè contrastarono a Mosè, così anche costoro contrastano alla verità: uomini corrotti di mente, riprovati quanto alla fede. Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini". (2Tim 3:1-9).
È in questo tempo di crisi che ogni vero credente deve fare la differenza nella vita sociale in cui vive, non partecipando alla vita politica corrotta e corruttibile ma con l'esempio di vita nuova in Cristo Gesù secondo la Sua dottrina che è opposta a quella del mondo. Perché "Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace nel maligno". (1Giov 5:19).
Perciò noi (non importa se apparteniamo a qualche denominazione oppure no) se siamo guidati dallo Spirito di Dio dobbiamo essere perseveranti nella sola Parola del Signore.
"Ma tu persevera nelle cose che hai imparate e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono renderti savio a salute mediante la fede che è in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona". (2Tim 3:14-17).
Il desiderio di vivere di ogni Parola di Dio è un dono di Lui. Chiediamo a Colui che crea il "volere e il potere" di fare la Sua volontà di farcene dono.
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