sabato 30 giugno 2012

Non essere incredulo, ma credente.Giov. 20:27

Estrapolato dal contesto, questo verso si ritiene un invito rivolto a tutti gli uomini. Invece se lo esaminiamo in quel contesto in cui Gesù invita il discepolo che aveva dubitato della Sua resurrezione comprendiamo che questa riprensione è diretta solo a quel discepolo e per estensione a tutti i Suoi discepoli che conoscono il Signore e sono stati istruiti da Lui. Infatti, Tommaso è stato con Gesù fin dall'inizio del Suo ministero terreno.
"Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio! Gesù gli disse: Perché m'hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!". (Giov 20:27-29).
Paolo ci invita ad esaminare noi stessi, a provare la nostra fede; perciò ci dobbiamo fare la domanda: sono anch'io un piccolo Tommaso? Sono tra quelli che dicono se non vedo non credo? Dubitiamo delle Sue promesse di ritorno?
Non nascondiamo una verità fondamentale: l'uomo naturale crede a ciò che vede. Questo è il motivo dell'adorazione alle cose naturali o create ad arte dall'uomo con le sue mani.
Gesù disse: Dio è spirito! E la Sua Parola è spirito e vita.
Fin dai tempi di Paolo ci sono stati disordini all'interno delle chiese che hanno interessato anche la vera dottrina. Come aveva profetizzato lo stesso Paolo, uomini rapaci sono entrati nella chiesa e non hanno risparmiato il gregge e la maggioranza si è rivolta alle favole o alla mitologia. Così pian piano sono stati introdotte dottrine di demoni, l'uomo si è costruito la propria religione su misura. In assenza della vera fede si sono costruiti templi e creati idoli a cui servono. Hanno annullato la Parola di Dio per stabilire la propria; non solo, hanno annullato l'unico nome per la salvezza, Cristo Gesù, le Sue sante feste, le Sue profezie. Adorano la creatura più del creatore.
Il cambiamento della Sua Parola con le tradizioni pagane ha portato l'uomo a manifestare la fede solo in atti esteriori, pomposi e pieni di religiosità; la mancanza di conoscenza ha dato un senso contrario al vero valore della morte e dalla risurrezione di Cristo. Oggi si è quasi convinti di non aver bisogno più di Cristo perché alla morte si va direttamente nel Paradiso, in cielo.
Sedicenti studiosi biblisti addirittura mettono in dubbio la Parola di Dio perché, secondo loro, non è attendibile, è piena di contraddizioni, e non rispetta il pensiero umano ecco perché c'è la tradizione, le loro deduzioni. Non essendo Gesù l'unico salvatore, hanno smesso di credere in Lui soltanto cioè in Colui che ha dato la Sua vita in riscatto dell'umanità intera.
Dio ha previsto anche questo che l'uomo avrebbe annullato la Sua Parola per credere nelle proprie tradizioni. Ma all'interno della Sua chiesa c'è chi non professa queste dottrine di demoni e si attengono fermamente alla Sua Parola di vita eterna. A questi il Signore dice apertamente:
"Ma agli altri di voi in Tiatiri che non professate questa dottrina e non avete conosciuto le profondità di Satana (come le chiamano loro), io dico: Io non v'impongo altro peso. Soltanto, quel che avete tenetelo fermamente finché io venga. E a chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io darò potestà sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandole a mo' di vasi d'argilla; come anch'io ho ricevuto potestà dal Padre mio. E gli darò la stella mattutina. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese". (Apoc 2:24).
A ognuno di noi il Signore rivolge la stesso invito di non essere incredulo ma di credere a Lui e, a noi che non eravamo presenti fisicamente alla Sua resurrezione, di credere alla Sua Parola che è stata scritta una volta per sempre: la Bibbia.
Nell'attesa del ritorno del nostro Signore e Re Gesù il Cristo "Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore poiché camminiamo per fede e non per visione." (2Cor 5:6-7).
Chi dubita della Sua Parola, delle Sue promesse quando il Signore verrà come un ladro di notte non lo vedrà.

venerdì 29 giugno 2012

Chi mi respinge ha chi lo giudica: la Parola che ho annunziata, disse Gesù.Giovanni 12:48

Certamente è l'argomento più frainteso da molti credenti; sono convinti che chi oggi non crede in Gesù Cristo e non confessa il Suo nome sarà condannato.
Dobbiamo dire in onestà che molti di questi credenti hanno scelto Gesù come un uomo normale sceglie il suo idolo politico secondo la propria coscienza o il proprio interesse: è motivato forse da buoni sentimenti, desidera fare del bene al prossimo fino a dare anche la sua vita in sacrificio, ecc. certo sono cose encomiabili ma se non c'è amore cioè lo spirito di Dio non vale niente, tutto è vanità; hanno scelto Gesù come Dio perché è un grande maestro che ha fatto e fa grandi miracoli per tutti che nessun altro ha fatto. Non è certo dire solo "Gesù è il Signore" o fare delle opere potenti che dimostra di appartenere a Lui.
"E quando distribuissi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri, e quando dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho amore [agape], ciò niente mi giova". (1Cor 13:3).
Siamo convinti dalla Parola di Dio che essa si rivolge a chi ha conoscenza della Parola di Dio, che l'ha ricevuta, che la sente ogni giorno e che invece di porvi mente la disprezza, la rifiuta, cammina secondo le proprie voglie e i propri desideri della carne.
Infatti, è scritto che coloro che non sono chiamati da Dio oggi (benché hanno avuto modo di sentire o vedere l'opera Sua) non lo conoscono veramente ma lo conosceranno solo quando saranno tirati fuori dalle loro tombe cioè saranno risorti. Solo allora si troveranno davanti all'Eterno Dio e lo conosceranno per la prima volta perché saranno unti dal Suo spirito e vivranno.
"Perciò, profetizza e di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io aprirò i vostri sepolcri, vi trarrò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele. E voi conoscerete che io sono l'Eterno, quando aprirò i vostri sepolcri e vi trarrò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il Mio spirito, e voi tornerete alla vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, l'Eterno, ho parlato e ho messo la cosa ad effetto, dice l'Eterno". (Ezec 37:12-14).
"Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati" (Cor 15:22).
Tutti significa tutti nessuno escluso.
Coloro i quali hanno fatto l'esperienza di essere chiamati da Dio comprende non solo queste scritture ma ha anche la comprensione che se il proprio vicino di casa, il compagno di lavoro, il suo datore di lavoro, ecc. sprezzano la Parola di Dio lo fanno perché non conoscono; perciò chi è da Dio usa grande misericordia verso "quelli di fuori" e non già sentenze di condanna.
Chi ascolta la Parola e non vuole cedere il passo a Cristo, non vuole mettere in pratica il consiglio di Dio, allora il giudizio grava sulla sua testa.
In questa epoca tecnologica e di benessere generale in cui viviamo, moltissimi sono i chiamati ma, purtroppo, questi credenti sono convinti di non avere molto bisogno di Cristo, che anche noi possiamo salvarci con le nostre opere e arrivare direttamente a Dio Padre; Egli è considerato alla stregua di un grande profeta che non ha mai peccato e quindi simbolo di perfezione da imitare, sì ha dato la Sua vita per noi ma non è sufficiente.
Chi essendo chiamato e non crede in Gesù Cristo come Figlio dell'Altissimo che procede da Lui e non si sottomette alla Sua autorità, rifiuta anche il Padre. Costui è già condannato.
"Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato". (Mar 16:16)
Credere non significa credere IN Gesù, ma anche A Gesù; significa mettere in pratica l'amore di Dio ed essere guidati dal Suo spirito santo cosicché il credente sia facitore della Parola e non uditore soltanto.
Cristo è venuto a salvare tutta l'umanità e non a condannare; chi crede in Lui crede nel Padre.
Se Dio sta chiamando, se ha aperto gli occhi alla comprensione della Verità, attenzione a rifiutare la Sua grazia! Non ci sarà un'altra occasione.

giovedì 28 giugno 2012

Davide consultò il Signore.I Samuele 23:2

Ognuno di noi quando si trova nelle difficoltà o deve compiere un'opera si affida, oltre che alla sua sapienza e saggezza, anche al consiglio di qualcun altro. Infatti, è una buona cosa prima di iniziare un'opera impegnativa e magari costosa chiedere molti consigli.
Allo stesso modo è vera saggezza e sapienza per un figlio di Dio chiedere consiglio a Colui che può ogni cosa.
Eppure oggi quanti consultano il Signore? Pochi credenti nel segreto della propria stanza chiusa si rivolgono al Signore della grazia per ascoltare il Suo consiglio.
"in Dio stanno la saviezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza". (Giob 12:13).
Molti profeti sono nel mondo che proclamano oracoli del Signore, oracoli spesso contrastanti che portano solo confusione tra i credenti. Chi di loro ha ragione? Solo la Parola di Dio offre la certezza se sono da Dio. Sono profeti dell'evangelo dell'abbondanza, del tutto va bene per cui la chiesa sconfiggerà il male.
Quanti sermoni, quante belle parole dette con orgogliosa sapienza che incantano, stuzzicano la mente delle persone in questa epoca di amanti della conoscenza, della filosofia. Sapienza di parola umana e non potenza di Dio perché non consultano il Signore.
Perciò la parola di questi profeti, che è solo deduzione umana, se contrasta anche in un solo punto con la ferma Parola di Dio è da rigettare, non viene da Dio.
Perciò alla chiesa di questa epoca il Signore invita la Sua chiesa che è piena di sé in questo modo:
"io ti consiglio di comprare da me dell'oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga". (Apoc 3:18).
Tutto il consiglio di Dio è stato scritto perciò non rimane che studiare e investigare le scritture per conoscerlo. Il consiglio di Dio è piegare le ginocchia dinanzi a Dio con il cuore umile e contrito, studiare la Parola di Dio e metterla in pratica.
Chi attinge dallo Spirito di Dio può dire semplicemente: "ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria ... e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali". (1Cor 2:7-13).
Noi siamo in guerra, siamo soldati di Cristo perciò non possiamo sottrarci alla battaglia spirituale che si sta combattendo. La vita di Davide, un uomo secondo il cuore di Dio, è un esempio per noi: egli ha vissuto una vita intera combattendo il nemico dopo aver consultato il Signore Dio.
Andiamo davanti al trono di Dio con piena fiducia e ascoltiamo il Suo consiglio; Lui ci indicherà certamente come muoverci e ci darà il Suo aiuto anzi può darsi che Egli combatterà per noi.

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martedì 26 giugno 2012

Potrebbe uno nascondersi senza che Io lo veda? dice Dio.Geremia 23:24

Il vero Dio Onnipotente esamina ogni cuore e vede ogni pensiero prima ancora che salga nella mente dell'uomo.
Le macchinazioni dell'uomo da quando è stato creato sono state sempre ispirate dal male che alberga nel proprio animo a causa del peccato. I suoi pensieri sono malvagi fin dalla giovinezza.
Tutti gli operatori di iniquità operano di nascosto, nell'occulto, amano il buio e si mostrano alla luce pieni di ipocrisia. Si illudono che nessuno li vede e li giudica, che possono continuare a fare e dire ciò che vogliono senza che nessuno li censuri e, se qualcuno dovesse portare alla luce i loro malvagi progetti, scatenano l'informazione della menzogna per negare e confondere.
Dio sa cosa c'è nel cuore dell'uomo e sa anche a cosa va incontro seguendo il proprio consiglio. Perciò Dio ha avvertito l'uomo dei mali che gli cadranno addosso se non si ravvede. E non si è ravveduto. Infatti, tutte le profezie descritte prima di questo giorno si sono avverate, nessuna di esse è venuta a mancare e presto si avvereranno quelle future.
Forze potenti stanno tenendo il mondo fermo prima che si dia inizio a scene terribili che coinvolgeranno tutto il mondo.
Bisogna prepararsi al peggio, la pace promessa e la stabilità economica sono solo sulla carta, la realtà è angosciosa. Anche la Chiesa crede poco in quello che Dio ha stabilito e si fa una guerra di dottrine e nessuno avverte il popolo dell'imminente crisi, essi non avvertono che il tempo rimasto è breve e tutto quello che non è poggiato sulla Verità presto finirà.
Dalla crisi internazionale politico-economica spaventosa che è alle porte (ormai nessun economista serio lo nasconde) presto sorgerà "l'uomo della provvidenza" che illuderà l'umanità di aver compiuto il sogno dell'uomo: la pace e la sicurezza. Il mondo intero lo seguirà, ma questo è invece il segno dell'inizio della fine come disse Paolo.
Chi è sulla via della trasformazione del proprio carattere cioè del ravvedimento, non perda tempo, non vada in cerca della chiesa che fa per lui, tagliata su misura; piuttosto si rivolga a Dio che non è lontano, anzi è alla porta e bussa e vede tutto, e chieda il cibo spirituale necessario e la Sua protezione per affrontare e scampare al male che sta per arrivare, perché prenderà piede anche una nuova religione ecumenica dove il vero Dio sarà soppiantato.
Leggete con fede la Bibbia, e rendetevi conto che il futuro non è una descrizione allegorica ma è la ferma Parola di Dio che sarà attuata senza ritardo. Scamperà solo chi è poggiato sulla vera Roccia, Cristo Gesù, Egli vede e provvede, abbiate fede in Lui.
L'uomo non può nascondersi per sempre, deve rendere conto del suo comportamento verso Dio e deve rispondere di tutto il male fatto all'umanità e delle ferite inferte alla terra.
Ogni cosa sarà messo in luce dal Signore quando verrà: "Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia! Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto". (Luca 12:1-2)
"Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!" (Luca 12:35-38).
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lunedì 25 giugno 2012

Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze.I Cor. 10:13

L'ora del cimento si avvicina?
La gravità della situazione economica mondiale sta precipitando ogni giorno di più. Da quanto si apprende, l'obiettivo dichiarato da questi potenti (per bocca di un governatore) è "sospendere la democrazia" per un breve periodo. Ma come, non è il sistema politico-economico mondiale per il quale sono stati distrutti popoli e nazioni da questi stessi potenti e piegati al loro potere. Con quale governo la stanno sostituendo?
I potenti del mondo hanno un solo obbiettivo, ridurre i popoli alla fame, è questo avviene togliendo dalla circolazione più denaro possibile dopo che hanno fatto in modo che ogni cosa dipende dal denaro e, quindi, dalle loro banche. Le banche sono le protagoniste assolute e tengono sotto ricatto nazioni intere.
L'evidenza sta nel fatto che i LORO debiti li deve pagare il cittadino semplice: siamo costretti a salvare le banche che fino a ieri ci hanno finanziato da usurai.
La disoccupazione, la mancanza di denaro e le tasse che gravano sui cittadini (come l'infame tassa sulla propria casa) a fronte di servizi non erogate rendono le prospettive di porvi rimedio impossibili. Le promesse di una risoluzione, nel tempo più breve, promesso dai capi del mondo non trova soluzione.
Riusciamo ad immaginare cosa potrebbe succedere in una grande città dove vivono milioni di persone abituati ad avere sottomano ogni sostentamento nel momento in cui le banche decidessero di sospendere l'erogazione del denaro? Quante persone morirebbero di fame? Quanti omicidi di massa per contendersi un po' di cibo? Forse visto che si tratta di una eventualità così mostruosa, la gente è tentata a non crederla possibile.
Non si può sfuggire. Nemmeno si può pensare un ritorno alla campagna perché non c'è più, è stata distrutta. L'ambiente è così stravolto che è a rischio la nostra stessa esistenza. Molte falde acquifere sono avvelenate, molti terreni non sono più produttivi, l'agricoltura dipende dalle multinazionali, le campagne sono state abbandonate da anni e producono solo spine e rovi.
Oggigiorno è difficile trovare persone che siano all'altezza di coltivare la terra senza l'ausilio di particolari mezzi e prodotti; l'esperienza antica e i sani rimedi di una volta si sono persi mentre la mutazione genetica degli insetti, più resistenti, rende la coltivazione una vera sfida. Perciò è già ora impossibile curare anche un piccolo terreno per mantenere la propria famiglia.
Quanto detto è solo un accenno ai mali che ci affliggono e che ci affliggeranno sempre di più fino al collasso. Questo richiede all'uomo moderno di affrontare e di combattere un nemico mai visto prima a cui non si può sfuggire pensando di scappare in un nuovo continente o luogo.
Data questa prospettiva catastrofica che si adempirà, in cosa e in chi si può confidare? Certamente non nella tecnologia perché non può risolvere la fame, infatti il progresso ha portato cose buone ma esse si sono rivoltate contro l'uomo stesso. Forse nell'uomo? Men che meno.
C'è un Dio nel cielo che da tempo ha predetto tutto questo e la grande prova che dovrà cadere su tutti gli abitanti della terra. Egli ha anche rivelato chi sarà protetto: coloro i quali avranno custodito i Suoi comandamenti ovvero gli sono rimasti fedeli anche in tempi difficili come questi. Chi cammina con il vero Dio non rimarrà confuso e sarà salvato.
L'unica via è Cristo Gesù, Egli è l'unico che può dare conforto, speranza e forza per affrontare questo terribile nemico che investirà tutto il mondo.
Egli è sempre lo stesso, le Sue promesse non vengono mai meno; Egli è la vera soluzione ad ogni problema, il nostro cuore e la nostra mente debbono credere in Lui; solo così possiamo superare la grande prova che ci attende secondo la Sua promessa.
Confidiamo solo in Dio!

domenica 24 giugno 2012

Gesù domandò: Voi, chi dite che Io sia? Pietro rispose: Tu sei il Cristo.Marco 8:29

L'uomo ha sempre adorato e servito ciò che non è vero dio perciò Dio intervenne mediante Gesù il Cristo affinché le Sue creature lo riconoscano come loro creatore e unico vero Dio e adorino solo Lui.
Molte persone dicono di credere in Cristo, ma pochi si sono chiesti effettivamente Lui chi è. È importante sapere chi è Gesù il Cristo? Sì, è molto importante, ne va della nostra vita conoscere veramente chi è Cristo perché senza lo Spirito di Gesù non c'è vita.
Chi è Gesù? un profeta, un uomo saggio, un angelo, un servo di Dio, un malfattore, un sovversivo?
Per il popolo era un possibile liberatore mentre per i religiosi del Suo tempo era un peccatore che si riteneva Dio troppo pericoloso perché insegnava con autorità e la loro supremazia era in pericolo. Egli era troppo evidente la Sua potenza che veniva da Dio perché un semplice figlio di falegname non poteva fare miracoli, perdonare i peccati e conoscere tutta la legge di Dio.
Per il mondo di oggi è una bella favola da raccontare ai bambini proposta in mille modi dove alcuni lo ritengono il solo salvatore per i cristiani occidentali, altri uno dei tanti Cristi apparsi sulla terra. Dimenticano che l'unico che è venuto a servire, l'unico che ha dato la Sua vita per tutti, senza fare distinzioni e senza chiedere nulla in cambio ed è l'Unico vero Cristo che è risorto dai morti.
La Parola di Dio afferma che Lui è il Figlio di Dio.
"Ed egli disse loro: E voi, chi dite ch'io sia? Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figliuolo dell'Iddio vivente. E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuolo di Giona, perché non la carne e il sangue t'hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è ne' cieli". (Mat 16:14-17)
La verità è questa: senza l'intervento rivelatore di Dio mediante il Suo santo Spirito non si può riconoscere chi è veramente Gesù.
Egli è la vera Roccia sulla quale è poggiata la Sua vera Chiesa, perché è vivo e può sostenerla benissimo, la protegge e la nutre.
Egli è il vero Pastore che ama e custodisce le Sue pecore, Colui che ha promesso che tutti gli uomini di ogni generazione lo vedranno.
Egli è il Figlio del Dio vivente, l'immortale. Egli è veramente il Figlio di Dio, venuto dal cielo sulla terra per riscattare l'umanità da ogni peccato.
Se Gesù ha rivolto ai discepoli questa domanda, a quelli cioè che lo hanno toccato con mano, lo hanno visto con i loro occhi e udito con le loro orecchie, a maggior ragione lo chiede a noi: "CHI SONO IO SECONDO TE?".

venerdì 22 giugno 2012

Anche noi serviremo l'Eterno, perchè Lui è il nostro Dio.Giosuè 24:18

In ebraico Giosuè e Gesù sono lo stesso nome e il primo era figura del secondo; in questo passo della scrittura è descritto il giuramento che il popolo israelita fece a Dio di servire solo Lui dopo che Giosuè elencò tutto ciò che l'Eterno aveva fatto per loro allo scopo di portarli nella terra promessa.
"... non fu per la tua spada né per il tuo arco. E vi diedi una terra che voi non avevate lavorata, delle città che non avevate costruite; voi abitate in esse e mangiate del frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantati." (Giosuè 24:12-13).
Il popolo di Israele alle parole di Giosuè, riconoscendo quello che il Signore aveva fatto per loro, rispose prontamente: "... anche noi serviremo all'Eterno, perché Egli è il nostro Dio". (v. 18).
Ciò che sorprende in questa storia è la replica di Giosuè: "E Giosuè disse al popolo: Voi non potrete servire all'Eterno, perché Egli è un Dio santo, è un Dio geloso; Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. Quando abbandonerete l'Eterno e servirete dèi stranieri, Egli vi si volterà contro, vi farà del male e vi consumerà, dopo avervi fatto tanto bene". (v. 19-20).
Perché Giosuè contestò il popolo? Cosa c'era che non andava? L'idololatria che è menzogna e ipocrisia.
"E Giosuè: Togliete dunque via gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, e inclinate il cuor vostro all'Eterno, ch'è l'Iddio d'Israele!" (v. 23).
Allo stesso modo Gesù riprende ognuno di noi: "voi non potere servire Dio e mammona!"
Non ci sono oggi tantissime persone che, dopo aver riconosciuto che Gesù ha dato la Sua preziosa vita per i loro peccati, sono pronte a parole a giurare fedeltà al Signore ma invece hanno il cuore pieno di idoli a cui servono notte e giorno?
La Parola di Dio dice chiaramente che coloro i quali appartengono al Signore "siedono già nei luoghi celesti". E come sono arrivati? Mediante Cristo che ha dato la Sua vita in riscatto per l'umanità senza che nessun uomo facesse niente; Egli ha combattuto l'esercito del peccato e l'ha vinto. Noi adesso siamo liberi.
Gesù si definisce il pastore delle pecore (la Sua chiesa) che li fa entrare nell'ovile (il Suo Regno). Egli è il nostro condottiero che ci ha introdotto spiritualmente nel Suo regno promesso e che si adempirà pienamente al Suo ritorno.
La Parola di Dio è sempre la stessa e non cambia. Così dice apertamente che chi rifiuta la grazia dopo averLo conosciuto, il Signore non lo gradisce ed è destinato alla distruzione.
La situazione mondiale sta lasciando una scia di angoscia anche nei più coraggiosi, il senso del rispetto e della vita viene meno ogni giorno; questo perché ci si è dimenticati di Dio e dalla sua legge, tutti fanno professione di fede e pochi si impegnano nel rispettare la Su Parola.
Il "cristianesimo" non è più coerente con la Parola di Dio, serve con la bocca e non ha il coraggio di rivedere il suo amore verso il vero Dio, non ha il coraggio di esaminare sé stesso se è sulla giusta strada, non ha forza di estirpare la falsità e di andare contro corrente.
Tutti si sono adeguati al mondo e chi predica la verità è calpestato, malmenato, ucciso.
La nostra promessa di servire il vero Dio sta perdendo forza, sembra che tutti sono arrivati alla meta, che tutti abbiano compreso ogni cosa e si sono adagiati invece di combattere per affermare la Parola del vero Dio che è la Bibbia.
Egli ci ha scelti e ci ha rivelato di essere il vero Dio, ci ha dato il Suo Spirito e ci sostiene affinché la sua Parola sia annunciata in ogni angolo della terra, è compito nostro eseguire il comando che ci è stato affidato mediante i mezzi che ci sono messi a disposizione.
Noi dimentichiamo l'impegno che abbiamo preso verso il Signore di servirlo con tutto il cuore.
Egli non è un Dio che dimentica e nel prossimo futuro tutti i popoli lo serviranno perché riconosceranno che Egli è il vero Dio.

martedì 19 giugno 2012

Le autorità che esistono sono stabilite da Dio.Rom. 13:1

"Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono stabilite da Dio. Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza. È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l'imposta a chi è dovuta l'imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore". (Rom 13:1-7).
Paolo chiaramente si riferisce a coloro i quali amministrano la giustizia. Chi era il magistrato ai tempi di Paolo, nella Roma imperiale? Se noi conosciamo questa figura allora comprendiamo quello che la Parola di Dio vuole dirci con il sottometterci a queste autorità probabilmente miscredenti e che, però, sono poste da Dio.
La parola greca tradotta con magistrato è "archontes" che significa "governante" o "signore", spesso utilizzato come titolo di un ufficio pubblico specifico. Questi governanti in Grecia erano delle persone individuate dal popolo, probabilmente per un breve periodo, affinché gestissero la giustizia nei tribunali.
Sicuramente non si riferisce a presunte autorità ecclesiastiche come qualcuno, ambendo il potere all'interno della chiesa di Dio, ha interpretato "la sottomissione alle autorità superiori".
Purtroppo, la storia insegna come hanno volutamente travisato il senso anche di questa scrittura con la conseguenza che è stata creata la figura del capo con il potere di decidere addirittura la sorte e, quindi, l'autorità indiscussa sugli aderenti (e non), rendendoli in pratica schiavi delle loro dottrine spacciandole per verità.
Da quanto riferisce Paolo, la figura del "magistrato" è colui che è posto ad "infliggere una giusta punizione a chi fa il male". Sicuramente la giustizia umana è ingiusta; infatti, l'ingiustizia ai giorni nostri è diventata consuetudine. Tuttavia, ciò che Paolo vuole affermare è che ogni credente deve comportarsi correttamente nel rispetto delle leggi e di coloro che l'amministrano e, conseguentemente, se è richiesto, il credente ha il dovere di partecipare all'assistenza dello stato per motivo di coscienza. Questo è l'insegnamento di Gesù.
"... È egli lecito pagare il tributo a Cesare o no? Dobbiamo darlo o non darlo? Ma Egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ch'io lo vegga. Ed essi glielo portarono. Ed Egli disse loro: Di chi è questa effigie e questa iscrizione? Essi gli dissero: Di Cesare. Allora Gesù disse loro: Rendete a Cesare quel ch'è di Cesare, e a Dio quel ch'è di Dio. Ed essi si meravigliarono di lui". (Marc 12:13) o come disse a Pietro dobbiamo pagare il tributo "... per non scandalizzarli." (Matt 17:24-27).
La Parola di Dio ci invita alla sottomissione volontaria alle autorità per rispetto della volontà di Dio, ma questo deve essere nei limiti in cui è possibile in quanto non esiste un governo umano giusto. Noi non dobbiamo sottometterci alle leggi e, quindi, alle autorità che sono palesemente contro la Parola di Dio ovvero che ci inducono al peccato. Come non si può essere sottomessi alle autorità religiose se queste conducono la Chiesa al peccato o insegnano dottrine contro la Verità. Perché questa è la volontà del Signore: "Esci, o popolo Mio, da questa Babilonia!".
Tuttavia, tutte le autorità sono stabilite da Dio secondo il Suo piano di salvezza per l'umanità e Paolo vuole affermare anche che Dio ha tutto sotto controllo anche la creazione dell'autorità.
Il nostro modo di vita sociale deve essere improntato sull'amore per il prossimo in modo da tappare la bocca agli avversari con il bene e non cadere nelle mani dei magistrati per essere condannati. Perciò
"Non abbiate altro debito con alcuno se non d'amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. Infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso. L'amore non fa male alcuno al prossimo; l'amore, quindi, è l'adempimento della legge. E questo tanto più dovete fare, conoscendo il tempo nel quale siamo; poiché è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché la salvezza ci è adesso più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiam dunque via le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce. Camminiamo onestamente, come di giorno; non in gozzoviglie ed ebbrezze; non in lussuria e lascivie; non in contese ed invidie; ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne per soddisfarne le concupiscenze". (Rom 13:8-14).
Quale modo migliore di questo ci consente di avere rispetto dei nostri governanti e delle leggi?

giovedì 14 giugno 2012

Così parla l'Eterno: Io conosco le cose che vi passano per la mente.Ezech. 11:5

Oh, se tutti i credenti riflettessero con timore ogni momento su questo versetto! Allora ognuno di noi avrebbe modo di stare sempre all'erta e di vigilare sul proprio comportamento. Come sarebbe veramente diverso il mondo intorno a noi. Purtroppo non è così, ci dimentichiamo che persino ogni nostro pensiero non è nascosto al nostro Creatore.

Molti sono coloro (anche quelli che si dicono cristiani) i quali vivono come se Dio non sa cosa fanno né cosa pensano di fare, operano di nascosto o al buio di notte, commettono atti abominiosi agli occhi di Dio.

"«Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda? » dice il SIGNORE. « non riempio forse il cielo e la terra? » dice il SIGNORE". (Ger 23:24).

È vero che durante la nostra giornata siamo così presi dalle nostre faccende che dimentichiamo che Dio l'Onnipotente sostiene ogni cosa con la potenza del Suo spirito. Ci conduciamo secondo le nostre voglie e i nostri desideri e forse alla fine ci rendiamo conto di cosa abbiamo fatto, se abbiamo operato bene o male.

Se qualcuno pensa che può nascondere qualcosa a Lui, allora vuol dire che non lo conosce ancora il Signore; avrà modo di conoscerlo quando si dovrà presentare davanti al Suo trono del giudizio, quando ogni cosa occulta sarà messa in luce.

"Non li temete dunque; perché non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto". (Mat 10:26).

Il cuore degli uomini è sempre rivolto al male. La Bibbia si riferisce alla mente dell'uomo che concepisce pensieri malvagi già dall'adolescenza. Infatti, oggi l'odio e la violenza ha permeato tutto il mondo, sia in chi la subisce che in chi la provoca. Si è adempiuto quello che il Signore stesso aveva detto: "Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà". (Mat 24:12).

Ma verrà la fine di tutto questo. La pazienza del Signore a tollerare le mancanze degli uomini non durerà in eterno; presto il periodo della grazia si concluderà e una nuova fase di giudizio cadrà su tutta la terra a causa delle nostre scelte sbagliate.

"Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria". (Isaia 66:18).

"Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male". (Eccl 12:16)

Per permettere a Dio di produrre in noi un buon frutto dobbiamo sottomettere ogni nostro pensiero al Suo. Dobbiamo chiedere a Dio di darci il giusto intendimento, il volere e il potere di fare la Sua volontà cioè avere la Sua mente.

"E tu [...] figlio mio, riconosci il Dio di [Davide] e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, Egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, Egli ti respingerà per sempre". (1Cron 28:9)



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martedì 12 giugno 2012

O Dio guidami per la via eterna.Salmo 139:24

Il SIGNORE vede l'umanità come un branco di pecore che vaga senza un vero pastore che si prende cura di loro; anzi, lupi travestiti da pastori la trascinano verso una via che conduce ad un burrone della perdizione. Addirittura anche nella Sua chiesa succede la stessa cosa.

"Com'è vero ch'Io vivo, dice il Signore, l'Eterno, poiché le Mie pecore sono abbandonate alla rapina; poiché le Mie pecore, essendo senza pastore, servono di pasto a tutte le fiere de' campi, e i Miei pastori non cercano le mie pecore; poiché i pastori pascono se stessi e non pascono le mie pecore, Così parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro i pastori; Io ridomanderò le Mie pecore alle loro mani; li farò cessare dal pascer le pecore; i pastori non pasceranno più se stessi; io strapperò le Mie pecore dalla loro bocca, ed esse non serviranno più loro di pasto". (Ezec 34:8-10)

La chiesa del Signore è l'ovile e il gregge sono coloro i quali Dio ha chiamato alla conversione e che hanno accettato la Sua grazia. Gesù stesso si definisce il Pastore del gregge di Dio Padre.

"Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore. Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono, come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore". (Giov 10:11-15)

Il Pastore è il riferimento a cui ogni membro deve puntare e affidarsi. La Parola di Dio è la voce scritta del Pastore che conduce ogni pecora che gli appartiene alla casa di Dio Padre; perciò Egli è la Via, l'unica Via di salvezza.

"Avvicinatevi a me, ascoltate questo: Fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; e ora, il Signore, l'Eterno, mi manda col suo spirito. Così parla l'Eterno, il tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono l'Eterno, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire". (Isaia 48:16-17)

Nella chiesa di Dio da sempre ci sono stati e ci sono tutt'ora falsi pastori che pascono sé stessi perché amano essere serviti piuttosto che servire e non si curano delle pecore; tuttavia si fanno chiamare guide spirituali, contro la Parola di Dio:

"E non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo: ma il maggiore fra voi sia vostro servitore". (Mat 23:10-11)

Chi confida nell'uomo senza leggere la Parola di Dio e non si attiene ad essa non conoscerà mai la Verità. La Parola di Dio è spirito e solo con lo spirito di Dio in noi si può comprendere ogni cosa.

Ci sono, poi, ministri e cultori del libero arbitrio che insegnano che lo spirito di Dio non ci guida nelle nostre scelte quotidiane e, quindi, non è bene desiderare la guida dello spirito di Dio perché, secondo loro, desiderare ciò significa voler declinare ogni responsabilità delle nostre scelte. La scrittura smentisce categoricamente questa dottrina, infatti dice che Egli Vive in noi: "non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me;" (Gal 2:20).

Se lo spirito di Dio vive in noi come si fa a non chiedere la Sua guida in ogni cosa, anche nelle minime? Non ha detto forse Gesù che Dio conosce tutti i nostri bisogni, i nostri desideri e i nostri progetti e che Lui è disposto a darceli se prima facciamo la Sua volontà?

"Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte". (Mat 6:33).

Il Signore ci invita a chiedere al Padre nel Suo nome qualsiasi cosa. Ed Egli risponderà.

Queste guide cieche sono convinte che chi cammina in spirito è un bugiardo, per loro lo spirito di Dio non opera più, non insegna e non guarisce spiritualmente perché non hanno mai udito la sua voce con il cuore. Essi hanno studiato la Parola di Dio, sono eruditi, credono di camminare sul giusto sentiero, di fare la volontà di Dio e di parlare e insegnare la Verità. Ma rinnegano la potenza di Dio: il Suo spirito santo.

Noi sbagliamo solamente perché non chiediamo e non seguiamo sempre il consiglio e la guida di Dio! La nostra libertà in Cristo non è libertà di sbagliare.

"Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo". (1Cor 2:16). Crediamo?

Chi è da Dio riconosce che non è l'uomo che sceglie Gesù il Cristo, ma lo spirito di Dio lo guida e lo conduce a Lui. E' Dio che conosce i nostri pensieri, Egli ci guida sul giusto sentiero della vita eterna, conosce il nostro cuore e ci dà il cibo spirituale che ci serve per comprendere meglio il dono che ci ha preparato.

"Egli mi fa giacere in verdeggianti paschi, mi guida lungo le acque chete". (Salm 23:2)

"Poiché questo Dio è il nostro Dio in sempiterno: egli sarà la nostra guida fino alla morte". (Salm 48:14)

Non ci stanchiamo mai di chiedere a Dio di guidarci nelle nostre scelte quotidiane, in ogni cosa.

lunedì 11 giugno 2012

I riscattati dell'Eterno otterranno gioia e letizia.Isaia 35:10

"Celebrate l'Eterno, perch'Egli è buono, perché la Sua benignità dura in eterno! Così dicano i riscattati dall'Eterno, ch'Egli ha riscattati dalla mano dell'avversario e raccolti da tutti i paesi, dal levante e dal ponente, dal settentrione e dal mezzogiorno". (Salm 107:1-3)

I riscattati sono coloro i quali Dio ha chiamato come chiarisce Paolo

"Poiché colui che è stato chiamato nel Signore, essendo schiavo, è un affrancato del Signore; parimente colui che è stato chiamato essendo libero, è schiavo di Cristo. Voi siete stati riscattati a prezzo; non diventate schiavi degli uomini". (1Cor 7:22-23)

Il prezzo con cui siamo stati riscattati dall'avversario è il prezioso sangue del nostro Signore Gesù. Perciò, i riscattati sono stati tratti da tutti i popoli del mondo per formare un solo popolo, il popolo di Dio.

"una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia." (1Piet 2:9-10)

Ai riscattati Dio ha fatto le Sue grandi promesse di benedizioni nel Suo Regno.

"Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; si coprirà di fiori e festeggerà con giubilo e canti d'esultanza; le sarà data la gloria del Libano, la magnificenza del Carmel e di Saron. Essi vedranno la gloria dell'Eterno, la magnificenza del nostro Dio. Fortificate le mani infiacchite, raffermate le ginocchia vacillanti! Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: 'Siate forti, non temete!' Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio! Verrà Egli stesso a salvarvi. Allora s'apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi de' sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto, e de' torrenti nella solitudine; il miraggio diventerà un lago, e il suolo assetato, un luogo di sorgenti d'acqua; nel ricetto che accoglieva gli sciacalli s'avrà un luogo da canne e da giunchi. Quivi sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata 'la via santa'; nessuno impuro vi passerà; essa sarà per quelli soltanto; quei che la seguiranno, anche gl'insensati, non potranno smarrirvisi. In quella via non ci saranno leoni; nessuna bestia feroce vi metterà piede o vi apparirà; ma vi cammineranno i redenti; e i riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore ed il gemito fuggiranno". (Isaia 35:1-10) (leggete i capitoli 51 e seg.).

Che gioia che ci aspetta! Peccato che ci sono cristiani che nutrono dei dubbi e non credono più al ritorno vero del Signore Gesù. È il prodotto della dottrina dell'immortalità dell'anima secondo cui alla morte il credente va subito in paradiso dove c'è gioia e letizia, il luogo originale perduto dall'uomo. Dimenticano che il paradiso è stato realizzato da Dio su questa terra e non nel cielo; era un ambiente meraviglioso, puro e perfetto senza deterioramento. Anche l'uomo è stato creato dalla terra e sulla terra. Successivamente l'uomo a causa della disubbidienza diventò malvagio e distrusse tutto. Il paradiso nel cielo non ha fondamento biblico.

Gesù invece ci ha promesso che nel Suo Regno, che Lui instaurerà su questa terra, non ci saranno malattie, guerre, avversità, ecc. e non ci sarà più la morte. Nel Suo Regno di giustizia ed amore vero regnerà una gioia indescrivibile.

La paura, la mancanza di amore e di fratellanza, la scarsa fede nel nostro Signore, porta a predicare un falso vangelo che è ispirato dal dominatore delle tenebre in chi non si fida pienamente di Cristo Gesù e delle Sue parole.

Cristo si è sacrificato con la morte in croce per riscattare e liberare l'uomo dalle tenebre, e ha fatto un nuovo Patto con tutta la Sua vera Chiesa e ha dato ferme promesse di perdono di tutti i peccati e di far risorgere i Suoi nel giorno del Suo ritorno.

Chi è morto in Cristo, non ha ancora ottenuto gioia e letizia. Egli giace addormentato in attesa della prima risurrezione, poco prima che il Regno di Dio sarà instaurato qui sulla terra. Chi si è preparato e crede in questo, governerà con Cristo in una terra dove sarà instaurata la giustizia, la pace e la piena fede.

Noi siamo costantemente nella tribolazione ed eccezionalmente potremmo passare anche qualche persecuzione, ma stiamo certi che nessuna parola di Gesù cadrà a vuoto:

"In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete contristati, ma la vostra tristezza sarà mutata in letizia. La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia, per l'allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana. E così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi torrà la vostra allegrezza. E in quel giorno non rivolgerete a me alcuna domanda". (Giov 16:20-23)

Amen.

sabato 9 giugno 2012

Nulla può impedire all'Eterno di salvare.I Sam. 14:6

Guardiamo il nostro prossimo, ricchi, poveri, sani, malati, giusti, peccatori, tutti diversi ma tutti ammalati spiritualmente. Nessuno è superiore all'altro, tutti abbiamo bisogno della stessa medicina, la salvezza di Dio.

Se ancora non si è ricevuta la grazia, il dono delle spirito di Dio, allora c'è bisogno di appagare e riempire quel senso di vuoto interiore che va sfamato con l'ascolto della buona parola di Dio e non andando in cerca della via più comoda e facile seguendo alcune regole e riti per sentirsi bene.

Yeshua significa "Salvezza di YHWH" cioè il Signore è il SALVATORE dell'umanità. Il Suo sacrificio non è stato un caso o un ripensamento di Dio sulla condizione dell'umanità, non è stato richiesto dall'uomo ma è stato un atto libero pianificato prima della creazione del mondo.

"Or la speranza non rende confusi, perché l'amor di Dio è stato sparso nei nostri cuori per lo Spirito santo che ci è stato dato. Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Poiché a mala pena uno muore per un giusto; ma forse per un uomo dabbene qualcuno ardirebbe morire; ma Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Rom 5:5-8).

Dio ci ha creato per uno scopo: vivere in eterno con Lui. Teniamo sempre a mente quello che Dio è: amore, misericordia, giustizia, vittoria, salvezza.

Dio ci offre gratuitamente la Sua salvezza in Gesù senza chiedere nulla in cambio perché non esiste alcuna cosa che possa ripagarLo. L'unica cosa che Egli gradisce è mettere in pratica tutta la Sua Parola cioè amare Dio e il nostro prossimo.

Tutta la Scrittura testimonia dell'opera di Salvezza di Dio, essa non può mai venier meno. Molti credenti sono del parere che il Vecchio Testamento non sia valido, perché in esso Dio opera in modo crudele e vendicativo contro popoli corrotti spiritualmente, blasfemi e nemici del Suo popolo e, quindi, si attengono solo ai vangeli. La Parola di Dio afferma che chi non crede a Mosè e ai Profeti non può credere in Cristo. (Mat 5:17; Luca 16:31; 24:27; 24:44; Giov 5:46)

GESÙ È L'UNICA SALVEZZA DELL'UOMO.

Chi crede di avere un'anima immortale che alla morte continua lo stesso a vivere e va presso Dio e chi crede che è necessaria la propria opera personale per raggiungere la perfezione altrimenti non è accettato da Dio negano il sacrificio di Cristo e perciò la Sua Salvezza.

La salvezza non dipende da noi ma da Colui a cui tutto è possibile.

Se leggiamo l'Antico Testamento, la storia di Israele, è chiaramente dimostrato che senza l'intervento dell'Eterno nessuno può uscire vittorioso da questo mondo di tenebre. Infatti quando Israele si preparava alla guerra con i migliori soldati, perfettamente armati e si affidava alla sola forza umana, ne usciva sempre sconfitto. Mentre, quando invece si affidava pienamente a Dio, vinceva con pochissimi soldati o addirittura gli angeli dell'Eterno combattevano per loro, ed era salvato dai loro nemici.

Dio è il primo, Egli è davanti a noi come nostro Pastore e ci spiana la via, Egli stesso combatte e ci dà la vittoria, ma nel momento che gli diciamo di farci passare avanti, la nostra sconfitta è in un attimo.

Ancora oggi è la stessa storia, il credente che crede di operare da solo e di essere in grado di completare l'opera di Dio e di salvarsi, dimentica che il nemico non è un uomo ma uno spirito malvagio.

Solo nelle mani del SIGNORE noi siamo sicuri e la nostra salvezza è assicurata e nulla ci impedirà di ottenere la vittoria.

"Le Mie pecore ascoltano la Mia voce, e Io le conosco, ed esse Mi seguono; e Io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla Mia mano. Il Padre Mio che Me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno". (Giov 10:27-30)

venerdì 8 giugno 2012

Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione.Marco 14:38

"Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". (Luc 21:36)

Con queste parole Gesù ci esorta a stare sempre svegli e ad essere vigilanti perché questo è l'unico modo per sperare di scampare alle tribolazioni e prove che ci si presenteranno.

Qualcuno ha detto che la preghiera è il respiro di ogni vita spirituale: così come il corpo non può sopravvivere senza aria, anche lo spirito non può sopravvivere senza inalare la vita di Dio, attraverso la preghiera.

L'uomo cerca il suo creatore con la preghiera; infatti non c'è, né può esistere culto senza l'adorazione attraverso la preghiera; perciò la preghiera è fondamentale nella chiesa di Dio.

"Sta scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera" (Mat 21:13)

La preghiera è il mezzo per comunicare con Dio, è uno stare con Dio, un colloquio intimo con lui; dove Lui stesso ci parla al cuore. Il nostro dialogo con Dio deve essere: sincero, costante, sapiente, di fiducia, di amore e di speranza, portandoci alla contemplazione di Dio e alla lode di Dio, perché Lui è il creatore e il Padre. A Dio possiamo dire tutto quello che abbiamo nel cuore in ogni momento e situazione: dalle nostre preoccupazioni, tormenti, ossessioni ai nostri desideri, anche i più piccoli.

Sicuramente la preghiera è un rapporto personale con Dio. Essa è una sentinella per la nostra vita spirituale. Non pregando, vuol dire che non facciamo più la guardia alla nostra vita, la sentinella ha abbandonato il posto e nel momento della tentazione non siamo avvertiti e cadiamo in rovina.

In essa si dimostra e si esprime la fede che è in noi, ci tiene svegli e legati all'Eterno, ci rafforza per superare ogni prova. La preghiera fa sentire meno pesante i problemi della vita e chi ci ascolta, il Signore, non si tira mai indietro.

E' lo spirito di Dio in noi che suscita il bisogno di pregare.

"Allo stesso modo ancora, lo spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;" (Rom 8:26).

Molti hanno trasformato la preghiera in un mezzo di richiesta per i propri bisogni personali, materiali e non spirituali altri pregano senza convinzione e senza fede, non credono di essere ascoltati veramente.

Gesù aveva profetizzato che tutta la Sua chiesa si sarebbe addormentata spiritualmente (parabola delle dieci vergini) nell'attesa lunga del Suo ritorno; così è successo. Oggi i cristiani camminano per inerzia, si sono adagiati, appisolati, pieni di sé come se hanno già raggiunto la meta e non sentono la necessità neanche di pregare.

Il nemico gira intorno come un leone ruggente per vedere chi possa divorare e, purtroppo, se cadiamo nel torpore spirituale della mente rischiamo di diventare una preda facile.

Per il grande amore che il nostro Dio nutre per noi, Egli ci sprona a stare svegli e rimanere in costante contatto con Lui affinché siamo in grado si scampare ai mali che stanno per arrivare e possiamo vedere il Signore Gesù nel Suo glorioso ritorno.

"pregate in ogni tempo, per mezzo dello spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi" (Ef 6:18).

"Non cessate mai di pregare" (1Tess 5:17).

mercoledì 6 giugno 2012

Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.Rom. 12:18

La pace è ricercata da tutti gli uomini, in un mondo cosi difficile tutti hanno bisogno della vera pace.

Principalmente la pace deve iniziare da ogni singola persona, essa deve operare per liberare l'uomo dalla sua guerra interiore e deve crescere per eliminare ogni cattivo pensiero e azione.

Per l'uomo carnale è difficile ottenere e avere vera pace perché egli è ribelle e, come tale, rigetta la giusta via che è quella di Cristo Gesù.

Neppure questa pace risiede in tutti quelli che dicono di credere in Dio dove nella Chiesa di Dio c'è rivalità e non si lascia parlare chi è ispirato dello Spirito, perciò ci sono agitazioni, divisioni e incredulità.

Senza lo Spirito di Dio, senza la conoscenza e senza i sani principi biblici, che hanno il doppio compito di ammaestrare e di purificare chiunque si avvicini a Dio, nessuno può avere vera pace duratura.

Ci vuole il vero miracolo della conversione della mente cioè eliminare la basi del pensiero umano che sono odio, guerra, vendetta, superbia.

Se l'uomo non è in pace con sé stesso, non può nemmeno essere in pace con il suo prossimo e, per estensione, nemmeno vi può essere pace mondiale.

La vera pace non è l'assenza di guerra. Ogni singola persona, ogni singola mente deve esse cambiata, non basta augurarsi la pace, essa deve prendere possesso di tutti.

Chi può procurare la vera pace in noi è soltanto Dio perché Egli è amore e Signore della pace.

La possiamo trovare in Colui che è il Principe della pace: Gesù Cristo. Egli è pronto a dare a tutti la Sua pace: "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà." (Giov 14:27 ).

Gesù, che è la Verità, dà la vera pace a chi gliela chiede. "Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mat 5:9).

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martedì 5 giugno 2012

Non fate posto al diavolo.Efes. 4:27

"Questo dunque io dico ed attesto nel Signore, che non vi conduciate più come si conducono i pagani nella vanità de' loro pensieri, con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo della ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del cuor loro. Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni sorta di impurità con insaziabile avidità. Ma quant'è a voi, non è così che avete imparato a conoscer Cristo. Se pur l'avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù, avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente, e a rivestire l'uomo nuovo che è creato all'immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità. Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio e non fate posto al diavolo. Chi rubava non rubi più, ma s'affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno. Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l'ascolta. E non contristate lo Spirito Santo di Dio col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Sia tolta via da voi ogni amarezza, ogni cruccio ed ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di malignità. Siate invece gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo". (Efes 4:17-32).

Come si fa posto al diavolo?

La volontà di Dio Padre e di salvare ogni uomo e di raccogliere e di stabilire tutti sotto un solo capo, Cristo Gesù.

Questa volontà è stata rivelata ai suoi Santi che si prodigano annunciando la Buona Notizia ed esortando affinché ogni uomo abbandoni la vecchia via delle religioni fatta di eresie e credi popolari, falsi dei, corruzione, opposizione, falsità, inganni, incredulità che sono opera del diavolo, e invece si rivolgano a Dio cercandolo con tutto il cuore. Ogni cosa sembra buona, ma non tutto serve. Il desiderare ogni benessere offusca la mente e rende schiavi e nel momento che viene a mancare qualcosa c'è il rischio di cadere preda della disperazione.

Chi dice di credere in Dio e che vive in Lui deve abbandonare le opere della carne; questo è l'atto che libera la mente dall'azione del diavolo. Satana non può nulla contro chi è da Dio! Se operiamo mediante lo Spirito di Dio tutta la nostra opera è benedetta, non risiederà più nella nostra mente l'ira, l'amarezza, la cattiveria, la maldicenza ma la pace del Signore Gesù il Cristo. Non esiste altro nome che sia stato dato a tutti gli uomini per essere liberati da ogni opera malvagità e anche dallo stesso operatore di malvagità.

Il nemico è astuto, anche potente, si nasconde in mille modi e solo Dio sa riconoscerlo e, quindi, tutti quelli che credono in Cristo e hanno ricevuto il Suo Spirito.

Chi cammina in santità e nella Verità non ha nulla da temere, Dio gli fornisce la forza necessaria per resistere ad ogni attacco del nemico e ognuno non deve mai dubitare della potenza di Dio, altrimenti si fa spazio il nemico che con l'inganno ci fa credere che Dio ci abbia abbandonato.

Chiediamo a Dio di allontanare ogni pensiero malvagio dalla nostra mente.


lunedì 4 giugno 2012

Temi l'Eterno, servilo, tieniti stretto a Lui.Deut. 10:20

È un dato di fatto che i figli, a cui è stato insegnato il profondo rispetto per il padre, rispettano l'autorità e le regole nella vita sociale. La figura del padre rappresenta l'autorità nella famiglia e, per estensione, nella società. Purtroppo oggi questa figura è stata fortemente sminuita con il risultato che i figli non ascoltano più i genitori, il rispetto e le buone cose sono del passato, nemmeno le regole più elementari vengono osservate.

La relazione nella famiglia che durava da sempre tra padre, madre e figli dove ognuno aveva un ruolo ben specificato e collaudato, nella nostra società moderna è completamente stravolto. L'ordine, stabilito da Dio, è stato modificato ed accettato da tutti.

Ciò ha generato tanta confusione anche nelle chiese le quali hanno adottato dottrine per amore del mondo e palesemente contro la Parola di Dio. Non servono il vero Dio, ma ogni servizio offerto a qualche divinità va bene, basti che il popolo creda a loro e li segua; non predicano più con verità, si prendono gioco della Parola di Dio, annunciano visioni non vere e si prendono gioco della potenza di Dio.

Si è perso il timore e la stessa Parola di vita eterna. È diventata una vita angosciosa sia materialmente che spiritualmente vivere in questo periodo sommersi da tanta falsa, perversa e blasfema informazione che allontana l'uomo dal vero Dio.

Specialmente i giovani non si domandano nemmeno se esiste veramente un Dio che sostiene ogni cosa. Come possono temere e servire il SIGNORE se non lo conoscono?

Gesù presentò al mondo Dio come Padre di tutti cioè come quella persona a cui è dovuto il timore, il profondo rispetto.

Al timore segue il servizio; infatti se non si ha il timore (che non è paura) non si può servire con amore. Servire Dio significa mettere in pratica i Suoi comandamenti cioè fare la Sua volontà nella nostra vita con vero amore verso Dio; significa essere facitori della Parola e non uditori soltanto.

È necessario insegnare a tutti il rispetto dei padri come l'autorità nella famiglia affinché si comprenda il timore verso il Padre celeste. Coloro che sono stati chiamati e hanno conosciuto Dio l'Eterno lo temono, lo servono e si tengono stretti a Lui perché è l'unica speranza in questo mondo oscuro.

Questo piccolo gregge si mantiene fermo nella Parola di Dio e non si distacca da essa ma custodisce i Suoi comandamenti. Non si lascia coinvolgere e sviare dalla verità da uomini che non vogliono fare la volontà dell'Eterno, piuttosto preferiscono essere umiliati che cambiare rotta.

Beato e santo chi si attiene all'Eterno, la sua lampada spirituale è sempre accesa e presta servizio sempre all'Eterno, egli non sottovaluta mai la chiamata che gli è stata rivolta dal vero Dio di ogni cosa.

L'Eterno è Dio! Egli è il creatore di tutto ciò che è visibile ed invisibile. A Lui spetta l'onore e la gloria.

Perciò serviamo l'Eterno con tutto il nostro cuore.


sabato 2 giugno 2012

Nessuna parola di Dio rimarrà inefficace.Luca 1:37

Diletti, questa è già la seconda epistola che vi scrivo; e in ambedue io tengo desta la vostra mente sincera facendo appello alla vostra memoria, onde vi ricordiate delle parole dette già dai santi profeti, e del comandamento del Signore e Salvatore, trasmessovi dai vostri apostoli; sapendo questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov'è la promessa della Sua venuta? perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione". (2Piet 3:1-4).

Questa profezia si è perfettamente avverata. Infatti, oggi nella Chiesa di Dio l'argomento della venuta di Gesù come Egli ha promesso non è al centro della fede. Credono sì in Gesù ma molti nutrono profondi dubbi sul ritorno di Gesù Cristo il Signore. Anzi aumentano sempre più gli schernitori verso chi crede nell'imminente venuta del Signore. Sulla carta sono tutti cristiani (magari perché sono stati battezzati da bambini) nella sostanza non solo non frequentano nessuna chiesa ma addirittura negano la Parola di Dio.

Ciò che ci fa riflettere maggiormente è che neanche davanti alla sventura delle guerre, dei terremoti, delle violenze più efferate, delle ingiustizie, ecc. la gente che è spettatore di tutto ciò - specialmente i giovani - non ha un pensiero rivolto a Colui che può tutto il nostro Creatore e Dio. Invece di fare cordoglio per i peccati e pentirsi davanti a Dio, gridano all'uomo "salvaci!"; si affidano all'uomo piuttosto che a Dio. Ebbene, l'uomo impenitente non si ravvede dai suoi peccati anzi bestemmiano il nome di Dio e anche questo si è avverato come profetizzato.

La Parola di Dio afferma che prima della venuta di Gesù, ci saranno tempi difficili con carestie, guerre, terremoti, ecc. e che questi sono il principio di dolori ancora peggiori che dovranno avvenire.

La Parola di Dio è ferma e stabile in eterno. Tutto ciò che fu scritto, e che ancora non si è adempiuto, si adempirà a suo tempo. Noi crediamo molto presto.

Certamente ci saranno grandi tribolazioni per tutti, ma c'è la grande speranza che Gesù ritornerà per porre fine al governo dell'uomo sull'uomo che tanto male ha causato e causa a tutto il creato.

Anche se Lui non ha bisogno dello scritto perché sia smentito, Dio ha voluto mettere per iscritto la Sua Parola per testimoniare all'uomo la veridicità del Suo piano di salvezza e affinché non si dica che Lui non ha avvertito ognuno di noi.

L'uomo ha la memoria corta e dimentica facilmente; infatti, il detto "Verba volant, scripta manent" cioè "le parole volano, gli scritti rimangono", è stato coniato dai latini per questo motivo.

"Non pensate ch'Io sia venuto per abolire la legge od i profeti; Io son venuto non per abolire ma per compire: poiché Io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto". (Mat 5:17-19).

Gesù dichiarò che la Parola di Dio ha valore eterno e quindi non passerà di moda cioè che le Sue Parole non possono essere smentite ma saranno adempiute a suo tempo.

L'uomo cambia con le diverse mode, gli usi e i costumi che nel mondo vanno e vengono con sfumature e nomi differenti a seconda delle epoche e delle società; ma la BIBBIA si rivolge al cuore dell'uomo, alla sua natura, che rimane sempre uguale e per questo non passa di moda.

Accostatevi alla Parola di Dio e lasciatevi convincere da essa che è VERITÀ. Mettetela alla prova. Esaminatela, verificatela. Sperimentatela nella vostra vita.

La Parola di Dio è spirito e vita, essa è viva ed è efficace. È la sorgente della vita e chi attinge in essa vivrà.

"... la venuta del Signore è vicina". (Giac 5:8).