lunedì 30 aprile 2012

Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.2Tim. 1:7

Il mondo sta cambiando molto velocemente, da ciò che si sente e si vede in giro, non è inverosimile credere che la sua corsa è verso la fine del sistema umano. Infatti, assistiamo al decadimento morale più sfrenato che conduce all'autodistruzione della nostra società. Non sono necessari nuove leggi o regole per risanare la società perché il male è nell'uomo; infatti, laddove ci sono regole si fa a gara a chi riesce a infrangerle, dove non ci sono si comporta sconvenientemente con la scusa che non esistono appunto regole.

L'uomo brancola nel buio, non sa trovare la via d'uscita a tutti i problemi dell'umanità. Mentre da un lato si assiste al progresso scientifico che dà l'illusione di poter risolvere tutti i problemi, dall'altro si assiste al depauperamento dei valori etici nella società che coinvolge tutti anche le organizzazioni religiose cristiane e no.

L'informazione di notizie di sangue e di ogni abominazione è martellante, 24 ore su 24 ore; la gente è stufa e satura di ascoltare sempre notizie di cronaca nera, della corruzione dei governanti, delle ruberie dei banchieri e dei loro sostenitori, ecc. ormai l'incertezza del futuro e la paura di vivere in questo mondo è palpabile specialmente nelle vecchie generazioni, mentre i giovani si stanno adattando a quest'andazzo. Questo è nel piano del Diavolo: terrorizzare l'umanità e condurla al male.

Purtroppo, anche nell'ambito religioso la situazione non è diversa. Si assiste ad un aumento frenetico di religiosità dove c'è solo confusione, ogni parola è buona, ogni religione qualsiasi essa sia è buona. Basta farne parte, fare pellegrinaggi, ascoltare qualsiasi profeta non importa se sono falsi o veri, va bene lo stesso l'importante è partecipare e che il messaggio sia il benessere psico-fisico della persona. L'uomo-dio è al centro del mondo. Tutto sotto la bandiera dell'ecumenismo.

Molti sono nell'ambito della cristianità i profeti, di dubbia moralità, che organizzano grandi manifestazioni con lo scopo di impressionare il mondo con i loro segni e per raccogliere denaro e benefici personali. Queste cose si mostrano con un senso di mistero e di paura, ed è facile caderne vittime, esse offuscano la mente dal vero messaggio di verità e di liberazione che la Bibbia ci propone.

Il messaggio del Vangelo è così annacquato, si predica un Dio che è diventato come noi, che cambia secondo i nostri desideri e le mode, che non è poi così onnipotente, insomma le scritture dicono delle verità ma non è la verità. I profeti dell'ecumenismo hanno delle belle parole affascinanti e seducenti per condurre l'uomo a credere a tutti i credi e, quindi, a nessun credo. La religione new-age. La conseguenza di questa perversione sociale è che il credente rischia di abbandonare la battaglia per timore, per paura, perché la fede può venire meno.

Anche nelle chiese le cose non sono da meno: divisioni, scarso amore, spirito di rivalità, mancanza di umiltà, mancanza di sincero impegno e passione per la Parola, si pretende e non si dà e chi ha è avaro, e tutto questo è causa dell'assenza di forza spirituale nella Verità.

Ma è proprio in questo mondo che il vero credente deve fare la differenza, deve testimoniare e mostrare che esiste un'altra via, l'altra via che conduce alla vera pace e gioia mediante l'esempio personale che a volte è un vero e proprio sacrificio, la via di Dio. Per esempio, già l'essere onesti nella vita quotidiana dimostra la diversità con il resto e per praticare l'onestà bisogna essere coraggiosi e forti, significa rompere con gli schemi consolidati della società dove "fregare il prossimo" è una consuetudine. Le stelle brillano di più al buio, e i figli di Dio sono la luce che brilla nel buio.

"Voi siete la luce del mondo. Non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il candelabro perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa" (Mat 5:14-15).

Certamente la via della giustizia, in questo mondo ingiusto, non è facile e Gesù l'aveva detto "Piangerete e vi lamenterete, ma il mondo si rallegrerà; e sarete tristi, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia" (Giov 16:20).

Perciò fortifichiamoci nel Signore per poter resistere e parlare della Buona Notizia del Regno di Dio e del Re che viene con franchezza e senza alcun timore o paura.

"...ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio". (2Tim 1:6-8).

Il messaggio di Gesù Cristo, per molti in questa nostra epoca è fuori moda, porta persecuzioni e non una vita comoda per chi rimane fermo nella Verità e va controcorrente. Ma è anche vero che questo dimostra chi è veramente convertito a Cristo e chi vi aderisce solo per sentirsi a posto con il prossimo o per qualche interesse.

Colui che ha conosciuto il Signore, invece, nelle difficoltà sempre più aspre, deve cercare in tutti i modi di tenere vivo il dono di Grazia ricevuto e tenersi fermo nella Parola immutabile che gli è stata data nel giorno che è stato chiamati dallo spirito di amore e di potenza di Dio.

Dopotutto, "se Dio è con noi chi può essere contro di noi?" (Rom 8:31).

sabato 28 aprile 2012

L'avidità del denaro, infatti, è la radice di tutti i mali.1Tim. 6:10

La maggioranza delle persone avvedute sull'uso del denaro ha questa opinione:

"Cosa non si farebbe per denaro. L'essere umano non si accontenta, ne vuole sempre di più, anche quando ha tutto quello che gli serve. Il denaro corrompe, dà l'illusione del potere, dà l'illusione di onnipotenza e di libertà. In realtà il denaro è come la droga, dà dipendenza e astinenza, rende gli esseri umani schiavi di un foglio di carta o molto più semplicemente di un numero su un computer".

In questa definizione, che condividiamo pienamente, c'è tutta l'essenza del male nell'adorazione del [dio] denaro e dell'uso che se ne fa. Ecco perché Paolo afferma che l'avidità, che è idolatria, del denaro sta alla base di TUTTI i mali dell'uomo. Un famoso giornalista lo definì "lo sterco del diavolo".

In un'intervista un pò di tempo fa di P. Mele ad Andreoli: "Nella storia il denaro è stato un mezzo per fare affari, per favorire i commerci, ma adesso è diventato un simbolo, ha occupato la nostra mente, perché ormai ha "riempito la nostra testa"... Soprattutto perché mai come in questo momento abbiamo visto cosa può fare il denaro: può comprare le leggi, può permettere di avere la bellezza, di poter disporre le ragazze, basta pagarle. Insomma si può fare tutto, si può comprare tutto. Questa è una situazione che spaventa. Se poi guardiamo al potere degli economisti, e a quelli che si dedicano alla finanza, ormai sono i veri grandi sacerdoti. Quelli si occupano solo alla strategia del denaro, hanno sostituito la logica del denaro alla logica dell'umanesimo. ... La stupidità oggi è allarmante. Vede la stupidità è proporzionata al ruolo della cultura. In questo momento la cultura non esiste, anche la cultura storica sta per essere distrutta, perché se lei guarda al potere, trova delle persone che non sanno nemmeno che cos'è la cultura. Allora se la cultura non serve per diventare potenti, la cultura è inutile. Lei può trovare persone ad altissimi livelli di potere che sono di una stupidità, di una ignoranza spaventose. Quindi non esiste più il valore della cultura, della religione, il valore del passato ma ha valore solo ciò che produce denaro".

Il denaro è intimamente legato al potere e il potere al denaro. Questo legame è inscindibile e i potenti banchieri delle grandi banche mondiali lo sanno molto bene. Dalla storia dell'uomo sappiamo che i potenti banchieri per generazioni e generazioni hanno "lavorato" per avere potere sul mondo, sull'umanità intera. Oggi, proprio in questa generazione, sono giunti quasi al traguardo. Il loro strapotere è così grande da sottomettere qualsiasi nazione sotto i loro piedi.

Scrisse al riguardo Thomas Jefferson (1743 - 1826) padre fondatore degli Stati Uniti:

"Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose di eserciti schierati. Se il popolo americano consentirà alle banche private di controllare l'emissione della moneta, le banche e le corporations che cresceranno attorno ad esse, priveranno la gente delle loro proprietà fino a quando i loro figli si sveglieranno senza una casa nel continente che i loro padri hanno conquistato".

Non è quello che sta succedendo (in via sperimentale?) nel nostro paese con le tasse sulla propria casa dove addirittura qualcuno come un pensionato, perché non riesce a pagarle, è costretto a venderla?

"Il [dio] denaro fa girare il mondo!", questa affermazione è diventata un luogo comune. In effetti, quando si parla di problemi economici si parla di soldi. Non possiamo farne a meno, esso è diventato una necessità primaria nella nostra società. Nella società agricola di un tempo i beni materiali quali terreni e ciò che essa produceva, case, ecc. rappresentavano il benessere e il potere. Nella nostra società industriale e informatizzata (virtuale), il denaro contante e virtuale rappresenta l'anima e lo spirito del commercio. Tutto si fa per i soldi. Tutto (o quasi) si può avere con i soldi.

Gesù è categorico:

"Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l'uno ed amerà l'altro, o si atterrà all'uno e sprezzerà l'altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona [il denaro]" (Mat 6:24).

"Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano". (Mat 6:19-20)

La Parola di Dio ci invita a combattere e a resistere agli attacchi del Diavolo.

"Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amor del Padre non è in lui. Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre, ma è dal mondo". (1Giov 2:15-16)

"O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio". (Giac 4:4)

Da ciò che si evince in questa nostra società moderna, crediamo che questi sono quegli ultimi giorni profetizzati da Paolo nella seconda lettera a Timoteo: "Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza." (2Tim 3:1-5)

Dio non ha in abomino la ricchezza che la dà a chi vuole, ma della mancata riconoscenza dell'uomo verso di Lui che la concede e dell'uso malvagio che di essa se ne fa.

Fermiamoci e umanamente riflettiamo su queste considerazioni di saggezza:

Con i soldi puoi comprare un abitazione ma non casa, con i soldi puoi comprare un orologio ma non il tempo, con i soldi puoi comprare un letto ma non il riposo, con i soldi puoi comprare un libro ma non cultura. Con i soldi puoi comprare un medico ma non la salute, Con i soldi puoi comprare una posizione ma non il rispetto, Con i soldi puoi comprare sangue ma non la vita, Con i soldi puoi comprare sesso ma non amore.

Quello che conta per l'uomo è la vita eterna che verrà e per ottenerla non basta tutto il denaro del mondo intero, anzi non è sufficiente e non serve a nulla! Essa può essere ricevuta in dono, gratuitamente.

LA NOSTRA GRANDE RICCHEZZA È IL NOSTRO SIGNORE GESÙ, LA NOSTRA VITA CHE DIO PADRE CI HA DONATO GRATUITAMENTE.

Per quanto riguarda noi credenti, benestanti e non, conformiamoci agli insegnamenti del Maestro e "riponiamo la nostra sorte nel Signore, confidiamo in Lui ed Egli agirà!" (Salm 37:5).

giovedì 26 aprile 2012

Com'è buona una parola detta a tempo!Prov. 15:23

Nella nostra vita quotidiana sul luogo di lavoro, al bar, al parco, ecc. capita spesso di discorrere di problemi di lavoro, sociali, economici, politici e anche religiosi con persone non credenti. È chiaro che non è possibile condividere le opinioni che alcuni interlocutori hanno delle cose del mondo per cui ci sono delle volte che diventa irresistibile censurarli e c'è la tentazione di mostrare tutta la conoscenza della Parola di Dio senza controllo.

Gesù ci avverte con parole dure perchè è una questione molto importante sia per non avere problemi noi e sia per non calpestare la Sua Parola; infatti, Egli dice: "Non date ciò ch'è santo ai cani e non gettate le vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co' piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino" (Matt 7:6).

Paolo sapeva che è di vitale importanza crescere nella conoscenza della Parola, ma avverte che senza amore si corre il rischio di diventare molto orgogliosi che porta ad sentirsi superiori e arroganti; perciò, scrisse:

"Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno" (Col 4:6).

"Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l'ascolta" (Efes 4:29).

Dobbiamo essere pronti e preparati come bravi discepoli che hanno compreso la lezione del Maestro affinchè siamo in grado di rispondere alle domande che ci vengono fatte a motivo della nostra condotta giusta e onesta controcorrente con l'andazzo di questo mondo malvagio.

In un mondo cosi malvaggio tutta la sapienza umana e tutte le conseguenze del suo operato sono cosi perversi che non lascia più spazio alle buone parole.

In fin dei conti, di tutto questo progresso e caos non resta nulla, abbandonata la fede in Dio, l'uomo muore senza una speranza, senza gioia, senza amore. Tutto il mondo giace in questa situazione. Anche l'uomo più ricco, più sapiente deve arrendersi all'evidenza che tutto le cose materiali sono vanità, l'unica cosa che serve è ricevere e ritenere la buona Parola della salvezza.

Per ogni cosa Dio ha stabilito un tempo, anche il tempo per ascoltare la Sua Parola, la Buona Notizia ed è una benedizione per chi può darla ed è doppia la benedizione per chi l'ascolta, perchè il Vangelo di Dio riprende, consola e dà vita.

Gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente dobbiamo dare. Perciò, secondo l'opportunità che il Signore ci dà, predichiamo Cristo morto e risorto per la salvezza di ogni uomo.

"Ma siccome abbiam lo stesso spirito di fede, ch'è in quella parola della Scrittura: "Ho creduto, perciò ho parlato" anche noi crediamo, e perciò anche parliamo, sapendo che Colui che risuscitò il Signor Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparir con voi alla sua presenza" (2Cor 4:13-14).

È una gioia grande poter condividere con gli altri l'amore che il Signore Gesù ci ha donato:

"Uno prova allegrezza quando risponde bene; e com'è buona una parola detta a tempo!" (Prov 15:23).

Beato chi riceve il vero Dio che è immutabile, che non cambia, che salva senza imputare i peccati a chiunque si avvicina a Lui.

lunedì 23 aprile 2012

Poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.2Cor 5:18-19

Il ministero di Gesù è di riconciliazione, di rappacificazione di Dio con l'umanità intera: l'uomo non è più un nemico di Dio ma amico. Gesù con il Suo sacrificio ha cancellato la maledizione che impediva all'uomo di prendere dall'albero della vita e vivere. Sulla croce Dio inchiodò tutti i peccati dell'umanità, tutta l'inimicizia del mondo una volta e per sempre.

Dio è amore, Egli ha creato con amore ogni cosa per mezzo di Suo Figlio Gesù Cristo che, nel tempo stabilito, è venuto sulla terra volontariamente facendosi carne per fare conoscere e per riconciliare il mondo con il Padre.

In Gesù, Dio si è riconciliato con l'uomo, ma l'uomo ancora no! Gesù è morto per tutti i peccatori mentre non tutti i peccatori l'hanno ancora accettato.

Benchè l'uomo pur rifiutandoLo può credere in Dio attraverso il creato - perché la creazione stessa parla di Dio - prima di Cristo nessun uomo sapeva cosa era il peccato; perciò, Egli è venuto e ha parlato e ci ha svelato i segreti del nostro cuore e ci ha rivelato il Suo amore incondizionato, amore che noi abbiamo difficoltà a manifestare pienamente cioè il comandamento di amare il nostro prossimo come se stessi.

L'amore verso Dio e il nostro prossimo racchiude ed esprime tutta la santa legge di Dio.

Per il peccatore che accetta la Grazia, agli occhi di Dio è una nuova creatura perché in Cristo "le cose vecchie sono passate, ecco son diventate nuove" (2Cor 5:17). E Dio ha riconciliato con sé non soltanto l'umanità, ma "tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra quanto quelle che sono nei cieli" (Col 1:20).

Noi che prima eravamo per natura nemici di Dio e non potevamo avvicinarci a Dio nostro creatore, ora in Gesù Cristo c'è stata aperta la porta e abbiamo accesso al trono di Dio. Ai cristiani l'apostolo Paolo dice: "Fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù" (Rom 6:11). Però, non basta morire al peccato, bisogna rinascere a vita nuova; cioè non basta non essere più nemici, occorre diventare amici di Dio.

Riusciamo a comprendere veramente che siamo amici di Dio? Che abbiamo un Amico che simpatizza con noi in tutti i nostri problemi: Gesù (Ebr 4:15).

"Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete Miei amici, se fate le cose che Io vi comando. Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio" (Gv 15:13-15).

Sappiamo di essere limitati e di fare cose anche non giuste. Purtroppo la carne è un intoppo, ma Dio non ci abbandona mai, Egli non ci ama perchè noi lo amiamo, ma perché Egli ha sempre amato e ama sempre e ha dato la Sua vita preziosa per riconciliarci con Dio Padre.

Questa riconciliazione non è limitata fra noi e il Padre, essa deve essere anche con tutti quelli che sono condotti dallo spirito di Dio e che chiamiamo fratelli in quanto Dio fa di noi una famiglia per mezzo del nostro fratello maggiore Gesù Cristo:

"Perché quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo, ond'egli sia il primogenito fra molti fratelli" (Rm 8:29).

"Poiché e colui che santifica e quelli che son santificati, provengon tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo alla raunanza canterò la tua lode" (Ebr 2:11-12).

Non eravamo fratelli e siamo diventati fratelli per mezzo di Cristo; eravamo lontani e nemici, ora amici e stiamo insieme.

Noi cristiani facciamo parte dello stesso Corpo spirituale, lo stesso edificio, una sola cosa con Cristo.

sabato 21 aprile 2012

GESU' E' VERAMENTE RISORTO!Luc. 24:34

Se è vero come è vero che Gesù il Cristo è vissuto su questa terra e fu messo a morte dai romani sotto Ponzio Pilato, il problema rimane sul solo argomento possibile: Egli è risorto oppune no?

Gesù è il "personaggio" di questi duemila anni di storia, su cui si è scritto e dibattuto e per cui tanti Suoi discepoli hanno sacrificato e ancora oggi sacrificano la loro vita al Signore.

Durante la vita terrena di Gesù, Gerusalemme e il territorio attorno erano dominati dall'Impero Romano e chi aveva creduto alle parole della Buona Notizia e si era incamminato sulla nuova Via era perseguitato per primo dal clero sacerdotale del Tempio di Gerusalemme e poi dai Romani che cercavano di evitare disordini; infatti, era stato premeditato di trovare l'occasione di arrestarLo e di ucciderLo prima del tempo stabilito.

I farisei, gruppo molto potente dell'epoca, tentò in ogni modo di distruggere l'immagine di Gesù - tacciandolo di stregoneria (Matteo 12:24) e accusandolo di portare il popolo all'apostasia (Luca 23:2,5) cui fa riferimento anche il Talmud Babilonese - fino a farlo condannare a morte e successivamente di offuscare la verità che Egli è risorto dai morti con ogni menzogna e violenza. Tuttavia, non sono riusciti fino ad oggi.

E' dimostrato che gli imperatori romani dell'epoca e la casta dei sacerdoti ebrei fecero torturare e uccidere i seguaci di Gesù che non Lo hanno mai rinnegato, quelli che chiamavano in senso dispregiativo "cristiani".

QUANDO GESÙ RISUSCITÒ CAMBIÒ IL MONDO.

I discepoli di Gesù erano, per la maggioranza, gente comune che probabilmente non era umanamente istruita, eppure furono cambiati in persone erudite che hanno lasciato un'impronta sul mondo per mezzo della potenza che viene da Dio nel nome di Gesù. Basterebbe solo questo per dire che Egli è vivente.

Come si fa a dimostrare che Gesù è vivente giacchè Egli disse non mi vedrete più fino al giorno del Suo ritorno? Ebbene l'uomo può contemplarlo solo con gli occhi della fede: "Gesù gli disse: Perché m'hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!" (Giov 20:29) e "Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi" (Giov 14:18-20).

Gesù parlò e spiegò ai suoi discepoli, molto tempo prima di morire, i patimenti che doveva soffrire, morire per poi risorgere il terzo giorno.

Solo chi è sicuro di conoscere il proprio futuro poteva parlare della Sua morte e della Sua sicura risurrezione, nessun uomo è capace di prevedere il proprio futuro umano. Tutto ciò che è riportato nelle scritture si adempì in Gesù. Egli affermò anche di essere il Figlio di Dio, di essere mandato dal Padre, e di rappresentare in ogni cosa il Padre. Oltre a questo, i sommi sacerdoti sapevano benissimo che era il tempo giusto per l'avvento del Messia promesso, descritto nel Vecchio Testamento perciò chiesero un segno.

La vita spirituale dell'uomo dipende dall'accettazione della Verità: Gesù è risorto! Egli è apparso a molti Suoi discepoli i quali hanno dato piena testimonianza e fino alla morte violenta.

Per un credente in Dio la resurrezione di Gesù è il fondamento della fede e, se l'ha ricevuta in dono, vive con il Vivente dai morti. Qualora il credente in Dio non crede nella resurrezione, la sua fede è vana, come dice la scrittura, e allora la Sua morte non ha valore e non ci dà la vita eterna:

"Ma se non v'è risurrezione dei morti, neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede. E noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiam testimoniato di Dio, ch'Egli ha risuscitato il Cristo; il quale Egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti. Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini" (1 Cor. 15:13-19).

Se riteniamo la Sua risurrezione solo un mito, cosa impossibile, allora nulla vale parlare del nostro futuro, di Gesù Cristo e di Dio Padre.

Detto dal testimone oculare e persecutore dei cristiani che ha dato la vita in sacrificio a Gesù: "MA ORA CRISTO È RISUSCITATO DAI MORTI, PRIMIZIA DI QUELLI CHE DORMONO" (1Cor 15:20).

Tutti i credenti dell'epoca erano pronti a morire testimoniando la risurrezione di Gesù Cristo. E noi? Se non crediamo che Lui è risorto non abbiamo e non possiamo avere nessuna giustificazione, tutto il nostro credo è inutile.

Non esiste altra speranza, Egli è la Verità, la Via e la Vita. Un giorno tutti risorgeranno, udranno e vedranno il Figlio di Dio.

"L'uomo della strada, come anche l'erudito, avvolto e sommerso dal progresso ultramoderno del ventesimo secolo, contestatario del messaggio evangelico, ha della pena ad accettare questa verità biblica e pensa ad essa come ad un tabù che ci si deve liberare. Noi però, ancora una volta, vogliamo gridare e ripetere quello che Giobbe già proclamava nell'Antica Alleanza: Io so che il mio Redentore vive!".

Beato chi crede già da adesso, perché risorgerà fra i primi.

venerdì 20 aprile 2012

Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori,Cristo è morto per noi.Rom. 5:8

Sicuramente ogni cristiano sa perché Cristo è morto per noi e non solo per i nostri peccati, ma anche per la salvezza di tutti noi.

"... noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne' luoghi celesti in Cristo Gesù ..." (invito a leggere Efes. 2:1-10).

Ci siamo mai soffermati a riflettere sull'agonia e sulla violenza che Cristo nostro Signore ha dovuto sopportare? Sul Suo grande sacrificio?

Egli sapeva di quale morte doveva morire e per cosa doveva subire tale angoscia, era venuto proprio per questo, il Giusto doveva subire l'ingiustizia del mondo; nell'avvicinarsi del momento del sacrificio, si confidava con i Suoi discepoli mettendoli a conoscenza della Sua profonda tristezza mortale.

"Allora disse loro: L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate meco" (Mat 26:38).

Tanta era l'intensità della Sua sofferenza che la Sua fronte e il Suo viso sudavano sangue mentre pregava il Padre di dargli la forza per sopportare ogni cosa, perché Egli sapeva che stava per essere caricato di quel peso enorme di tutti i peccati dell'umanità. Di tutti noi!

Questo dimostra che Cristo era pienamente umano, si è sacrificato per togliere l'inimicizia, l'ostilità e la morte che separava tutta l'umanità da Dio Padre ed ha aperto la porta verso le benedizioni spirituali.

Egli ha fatto tutto questo perché noi avessimo una vita piena di benedizioni spirituali e non una vita piena di benedizioni materiali.

Comprendiamo allora il Suo sacrificio? Comprendiamo quanto è grande il Suo amore per noi? Forse non riusciremo mai a comprenderlo pienamente, fino al giorno in cui saremo con Lui.

"camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d'odor soave" (Efes 5:2).

Purtroppo, alcuni trasformano la grazia in dissolutezza e vivono alla giornata non curanti della loro chiamata a nuova vita, sono convinti che basta sapere la verità e continuare nella loro vita di dissolutezza come se Dio amasse gli operatori di iniquità e poi li perdoni all'ultimo momento.

Alcuni ritengono che, come Santi di Dio, sono talmente avvantaggiati e perfetti da dover ricevere benedizioni in ogni cosa, di riuscire senza ostacoli, copiosi benedizioni materiali, un perfetta salute fisica. Come è possibile pensare che chi è benedetto materialmente non è peccatore mentre chi soffre invece è a motivo dei suoi peccati? È una valutazione decisamente errata: se riconosciamo che tutto viene da Dio allora chi ha molti beni materiali a maggior ragione deve usarli per il bene e non per gozzovigliare mentre chi non ha molti beni ringrazierà lo stesso il Signore per le afflizioni in entrambi i casi si tratta di sacrifici. In ogni caso il Signore ama entrambi.

Perciò non dimentichiamo il Suo sacrificio per noi peccatori e conduciamoci secondo verità e volontà del Signore.

"Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l'ardor d'un fuoco che divorerà gli avversari. ... Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio e avrà tenuto per profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia? Poiché noi sappiamo chi è Colui che ha detto: A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È cosa spaventevole cadere nelle mani dell'Iddio vivente. Ma ricordatevi dei giorni di prima,..." (Ebr 10:29-32)

Oggi i potenti del mondo ci stanno ingannando con la scusa del debito pubblico e della falsa evasione fiscale, cercano di distruggere il genere umano con i loro pensieri satanici per il denaro e il potere.

Cerchiamo di restare saldi nel nostro Signore Cristo Gesù sapendo che le nostre sofferenze sono per pochissimo tempo e non sono paragonabili a quelli del Signore, ricordiamoci che Egli è presente sempre con noi e ci aiuta a portare il nostro dolore.

Non rendiamo vano il Suo sacrificio, con la Sua forza in noi possiamo sopportare quel poco che ci spetta. Sì possiamo, se ci affidiamo completamente a Lui, nulla ci potrà mai allontanare dal Suo amore, nemmeno la morte, nemmeno le forze spirituali delle tenebre.

"Per mezzo di lui, dunque, offriamo del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra confessanti il suo nome!" (Ebr 13:15).

"E l'Iddio della pace triterà tosto Satana sotto ai vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi" (Rom 16:20).

Egli è vicino e sta per arrivare, resistiamo, perché non saremo delusi.

mercoledì 18 aprile 2012

Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità.Is 53:55

In generale il mondo, specialmente quello occidentale, conosce la storia dell'uomo chiamato Gesù: ebreo di nascita, ha vissuto nel periodo storico sotto l'occupazione romana del territorio di Israele, grande uomo e profeta, per la società dell'epoca rivoluzionario con i Suoi insegnamenti, morto in croce perché tradito da un Suo discepolo, per alcuni Egli è risorto per altri la resurrezione è una invenzione dei discepoli.

C'è poi chi addirittura, pur di negare la storia di Gesù, mette in dubbio la Sua stessa esistenza cioè che la storia di Cristo è stata inventata; perciò non ci sono state sofferenze, non c'è stata nessuna morte, nessuna resurrezione.

Inevitabilmente, queste diverse visioni, provocano molta confusione sulla Verità e quindi sul perché Cristo sia morto ed è risuscitato.

Tutti i movimenti che si riconoscono nella figura di personaggi di poco conto durano per un breve periodo per svanire del tutto, ma non così per il "cristianesimo" come ha riconosciuto il sinedrio (organo politico-religioso potentissimo) a quei tempi: "Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!" (Atti 5:38-39). Infatti, la Chiesa di Dio non potrà mai essere distrutta perché in Lei vive lo spirito di Dio; ciò è un segno che l'esistenza di Gesù è vera!

Diciamolo chiaro, la fede non si acquista al supermercato dei libri o dallo studio accademico sulle scritture, ecc. LA FEDE È UN DONO DI DIO. O c'è o non c'è. Se Dio è intervenuto direttamente nella vita del credente e gli ha aperto la mente alla comprensione della Sua Parola, allora quell'uomo ha saputo di essere un grande trasgressore della Legge di Dio per cui ha sentito una profonda amarezza, tristezza e vergogna tanto da cadere in ginocchio dinanzi a Lui. È LA CONVERSIONE, ANCH'ESSA È UN DONO DI DIO.

Alla necessità di essere perdonati e salvati dalla morte eterna, il Signore ha provveduto a riscattarci mediante il Suo sacrifico eterno, una volta e per sempre. È nell'accettare con la fede questo sacrificio che si ottiene la grazia della salvezza e vita eterna in Gesù Cristo.

Come recita un bella canzone intitolata "dimmi la storia di Cristo", anche noi dobbiamo chiedere a Dio di farci conoscere la vera storia di Gesù attraverso la Sua Parola.

Già nell'antico testamento le principali profezie furono scritte in vista della venuta di Cristo, del Suo sacrificio e della Sua resurrezione. Il rito dell'uccisione dell'agnello senza difetto del sacerdozio levitico per l'espiazione dei peccati del popolo di Dio, praticato dal Sommo Sacerdote una volta l'anno, era una rappresentazione perfetta di come si sarebbe svolto il sacrificio del nostro Signore Gesù.

Cristo, durante la Sua vita terrena espose molte volte il perché della Sua venuta sulla terra e della Sua morte e resurrezione. Egli insegnava che senza la Sua opera di salvezza nessuno poteva essere riconciliato con il Padre e vivere.

Noi tutti siamo colpevoli di trasgressione alla legge di Dio, siamo tutti peccatori "Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi" (1Giov 1:8-10).

Il nostro Giudice è Dio e giudica non solo i nostri peccati ma i nostri cuori e le nostre intenzioni, i nostri pensieri; Egli non è un uomo come un giudice dei nostri tribunali che giudica secondo l'apparenza e sulle leggi dell'uomo persone probabili colpevoli per i loro reati o probabili innocenti per reati altrui perché l'uomo tendenzialmente si dichiara sempre innocente e nessuno si sogna di dichiarare di aver fatto qualcosa di male. Per un cristiano, un figlio della Luce, non deve essere così.

Nonostante l'uomo è malvagio e peccatore, Gesù è venuto volontariamente e si è caricato di tutti i nostri peccati e di quelli dell'umanità intera. Lui innocente si è preparato a soffrire ogni male ed é risorto per giustificarci.

Gesù è vivo, Egli è la nostra salvezza e verrà per giudicare i vivi ed i morti.

domenica 15 aprile 2012

Come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso.Giv. 5:26

Tanto si è detto e si dice di Gesù Cristo, ma pochi lo conoscono veramente e pochissimi vanno alla vera fonte - la Bibbia - per comprendere chi era e chi è veramente.

Perfino in alcune chiese cristiane il nome di Cristo Gesù è nominato pochissimo, anzi, viene ignorato tanto da passare nel dimenticatoio perché hanno altri dei per cui non hanno le idee chiare nel nome di chi si riuniscono e a chi stanno rivolgendo il culto.

Leggiamo dalla Bibbia:

"Gesù disse ai Giudei: "Il Padre mio agisce anche ora e anch'io agisco". Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù riprese a parlare e disse loro: "In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato" (Giov 5, 17-30).

In questo passo delle scritture, Gesù afferma di essere Dio perché Figlio di Dio Padre cioè della stessa natura. Paolo conferma questa rivelazione dicendo di Lui che è "Egli, che è splendore della Sua [del Padre] gloria e impronta della Sua [del Padre] essenza." (Ebrei 1:2). Gesù ci dice anche che il potere di far resorgere e dare la vita appartengono sia al Padre che al Figlio, mentre il giudizio compete esclusivamente a Gesù.

Ma Gesù attesta anche qualcosa che molti cristiani non citano mai: "il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre;" e "Da me, io non posso fare nulla." Gesù ci dice che Lui, pur essendo fatto della stessa "sostanza" del Padre, non è allo stesso livello ma è subordinato al Padre (Giov 14:28 "il Padre è maggiore di Me") come cita lo stesso Paolo anni più tardi quando Gesù era già glorificato: "Ma io voglio che sappiate che il capo d'ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio [Padre]" (1Cor 11:3).

Chi è, dunque, Gesù Cristo?

Leggiamo di Lui: "queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio" (Apoc 3:14).

Della Sapienza dice la Scrittura: "Il SIGNORE (YHWH) mi ha creato all'inizio della sua attività, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche". (Prov 8:22) "ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio" (1Cor 1:24)

Gesù (Yeshua) è il primo atto creativo di Dio onnipotente di tutta la creazione, Egli è il Figlio spirituale della stessa essenza e sostanza del Padre. Egli è stato tratto dall'intimità del Padre, Giovanni dice di Gesù: "Noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre" (Giov 1:14). "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere" (Giov 1:18).

Nel principio Gesù era la Parola che chiamò tutto in esistenza secondo la volontà del Padre "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio" (Giov 1:1).

La Parola, cioè Gesù, collaborava con Dio Padre e ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lei, Yeshua è la Parola ed è con Dio e anche Lui è Dio, simile al Padre.

"Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura (lett. Protòtokos pasés ktìseos = primogenito della creazione); poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui" (Col 1:15-17).

Gesù è Colui che è stato generato dal Dio Padre prima di ogni cosa e a cui è stata affidata l'opera di creazione di ogni cosa visibile e invisibile. In quanto generato non può essere alla pari del Padre; tuttavia, Dio Padre ama il Figlio e ha dato tutto nelle Sue mani e lo ha stabilito Signore dell'universo.

Prima della fondazione del mondo e della creazione dell'uomo, Dio Padre l'Onnipotente di concerto con il Signore Gesù per l'amore immenso per la Sua opera ha deliberato il Suo piano di salvezza per l'umanità: il sacrificio del Suo unico Figlio Gesù il Cristo.

Il Signore Gesù, Dio nostro creatore, per amore si è sacrificato al posto nostro, questa è la verità! In Lui Dio Padre si è compiaciuto dandogli la Sua stessa piena Potenza. Gesù è, quindi, la Via, la Verità e la Vita.

Gesù, il Figlio di Dio ha vita in sé stesso come il Padre ovvero è Immortale come riconosce anche Paolo "nostro Signor Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signor dei signori, il quale solo possiede l'immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto né può vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen" (1 Tim 6:15-16).

Non credere in Gesù come Dio, Figlio dell'Onnipotente e impronta del Padre, rappresenta l'ostacolo per essere salvato. Padre e Figlio hanno la stessa mente e la stessa gloria, siedono uno accanto all'altro.

Chi riconosce Cristo Gesù come Signore, Dio che per amore nostro si è fatto uomo e si è sacrificato al posto nostro, il Salvatore, è salvato. Egli è la via che conduce al Padre.

Chi ascolta la parola di Cristo, e ci crede, passa dalla morte alla vita. Vuoi camminare? Cristo è la Via. Non vuoi sbagliare? Cristo è la Verità. Non vuoi morire? Cristo è la Vita. Lui solo è la meta, Lui solo è la via. La Sua voce ci ha risvegliati dalla morte, e credendo in Lui camminiamo verso la pienezza della vita.

www.osanna.org

venerdì 13 aprile 2012

Il Signore compirà in mio favore l'opera sua; la tua bontà, Signore, dura per sempre; non abbandonare le opere delle tue mani. Salm 138:8

La Scrittura rivela che l'uomo è opera di Dio, le Sue mani ci hanno formato e ci sostengono già dal grembo materno non è una circostanza la nostra venuta in esistenza, la Sua è una opera perfetta e l'uomo carnale non può né vedere né comprendere pienamente.

Noi siamo opera di Dio! Siamo stati creati per la Sua volontà con lo scopo di abbellire la terra e governarla secondo le Sue leggi "perché noi siamo fattura di lui, essendo stati creati in Cristo Gesù per le buone opere, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo" (Ef 2:10).

Dio ha preparato le giuste opere che dobbiamo praticare secondo la Sua volontà "affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona" (2Tm 3:17).

Nessuno uomo ha la capacità naturale di adoperarsi e di compiere la volontà di Dio, l'opera che lo possa portare rinnovato davanti al Padre.

Esistono molti percorsi spirituali, alcuni propongono propri percorsi per avvicinarsi a Dio o per rigenerarsi, altri invitano all'isolamento dal mondo rinchiusi dentro stanze anguste per pregare continuamente per essere più vicini a Dio o si inoltrano in deserti per diventare "santi"; ci sono, poi, credenti che si sforzano di fare tante opere buone per essere acclamati come santi di Dio dagli uomini, per sentirsi giustificati. Infine c'è la peggiore specie di credenti che "Fanno professione di conoscere Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona" (Tito 1:16).

L'unico percorso spirituale che porta a Dio è l'elezione da parte di Dio stesso. Dio è Santo, tre volte Santo. Egli è lontano da ogni male e solo Lui può dare la santità all'uomo che è sulla via della salvezza per mezzo del dono del Suo Spirito santo.

Egli ha stabilito che ogni essere mortale, opera Sua, possa comprendere e riconoscere il proprio Autore di vita per mezzo del Suo spirito e percorrere l'unica via: Gesù Cristo. Un patto eterno che non verrà meno.

Sa che nella carne l'uomo è corruttibile, che la concupiscienza di questo mondo è insita nella mente e che la sua forza non è sufficiente per resistere. Se fosse abbandonato a sé stesso non resterebbe nulla, la sua condotta lo porta all'autodistruzione.

Ciò che Dio ha detto lo porterà a compimento secondo il Suo piano di salvezza stabilito prima della fondazione del mondo. Dio porterà a compimento la Sua opera già iniziata in noi "avendo fiducia in questo: che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Fil 1:6). Egli non si dimentica.

Se ci lasciamo condurre dal Suo santo Spirito, allora siamo in grado di compiere l'opera che ha predisposto per ognuno di noi e non possiamo fare altrimenti.

"Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore; poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza. Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, affinché siate irreprensibili e schietti, figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita" (Fil 2:12-15).

"E la costanza compia appieno l'opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti" (Giac 1:4).

Beato e santo è chi ha posto piena fiducia in Cristo Gesù perché non sarà mai deluso.
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martedì 10 aprile 2012

E in nessun altro è la salvezza.Atti 4:12

In questi tempi difficili la gente, impotente a risolvere i loro problemi, è rassegnata al peggio che deve venire; si sente ripetere "spero che io me la cavo". Ma in chi e in che cosa spera di salvarsi? Eppure la salvezza è offerta a loro e non l'afferrano.

La Bibbia afferma con certezza: "sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti ... Egli è la pietra che è stata da voi edificatori sprezzata, ed è divenuta la pietra angolare. E in nessun altro è la salvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:10-12)

Cosa si cela dietro al nome di Gesù? Chi era Gesù? Dalla risposta a queste due domande dipende la comprensione della nostra Salvezza.

Gesù deriva da Yeshùa che significa "YHWH salva" ovvero "YHWH è la salvezza", "il Salvatore". Yeshùa ha Messyah, quindi, Gesù il Messia.

Quando Giovanni gli rende testimonianza gridò: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me". Giovanni qui afferma chiaramente che il Messyah era esistito prima di lui. Sappiamo che Giovanni era di sei mesi più vecchio, per cui era impossibile che Gesù fosse esistito fisicamente prima. Perciò Giovanni parla chiaramente di una preeesistenza celeste che i testi antichi indicano come Dio (elohim o theoi).

In riferimento alla divinità di Gesù, i Giudei avevano compreso bene le affermazioni sulla sua divinità tanto che presero delle pietre per lapidarlo e alla domanda di Gesù sul perché lo volessero uccidere risposero: "Ti lapidiamo per bestemmia, perché tu che sei uomo ti fai Dio (Elohim)" (Giovanni 10:33).

Certamente Gesù non è Dio Padre, ma è Dio in quanto Figlio di Dio.

Egli disse: "Come mai si dice che il Cristo è Figlio di Davide? Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: "Il SIGNORE ha detto al mio Signore: 'Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi'". Davide dunque lo chiama Signore; come può essere suo figlio?" (Luca 20:41-44).

Da notare il verbo "ha detto" non "dirà".

Ebrei 1:9 dice ancora in riferimento a Gesù: "Hai amato la giustizia e odiato l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni". In questo verso non è Dio Padre che si rivolge a Suo Figlio chiamandolo Dio? Se noi siamo dèi secondo la parola di Dio, figuriamoci il Figlio.

Giustamente si intravede una particolare relazione tra Gesù e Suo Padre; quella particolare relazione con Dio Padre era che Gesù e Suo Padre sono UNO, significa appunto che Gesù è Dio in quanto Figlio di Dio.

"Allora Giovanni lo lasciò fare. Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: "Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto"". (Matteo 3:15-17)

Qui è inequivocabile la testimonianza di Dio Padre che Gesù è Suo Figlio! Gesù è stato definito Figlio di Dio dallo stesso Dio Padre, non è sufficiente questa testimonianza?

Qualcuno definisce Gesù come un profeta, ma un profeta particolare; è un re, ma un re speciale; è un sacerdote, ma un sacerdote unico e diverso da tutti, ma non per questo è di natura uguale a Dio e non esisteva prima.

In tutta la scrittura si parla della venuta di Gesù da parte di Dio. Affermare che Gesù era un uomo come tutti gli altri significa che Dio Padre ha creato solo un semplice spermatozoo materiale con il quale ha fecondato un semplice ovulo in Maria, che aveva lo stesso spirito umano che abbiamo ognuno di noi. Questa è blasfemia! Che miracolo sarebbe questo? Tutto qui? Visto quello che l'uomo è riuscito a fare in questi ultimi tempi con la procreazione artificiale e assistita si rafforza la verità: Gesù era Dio incarnato.

Diversi profeti affermano di essere stati formati da Dio nel grembo materno. Significa che anche loro hanno avuto la stessa nascita di Gesù? Adamo fu creato dalla polvere della terra - non esisteva altro uomo - era l'unico e il primo, Gesù non fu creato dalla polvere della terra, non viene dalla terra, ma dall'alto; significa che non è stato come fu con Adamo. E non poteva essere la stessa cosa perchè in Gesù c'era la pienezza della deità.

Da chi era condotto fin dalla nascita? Il Suo Spirito era lo Spirito santo di Dio! Ecco perchè "Gesù rispose loro: Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado". (Giov 8:14) Disse questo anche dello Spirito di Dio quando lo paragonò al vento.

Cosa vuole dire Gesù? Forse che non sapevano che era uscito dal grembo materno di Maria? Non stava, invece, mettendo in dubbio ciò che molti miscredenti affermano che era un uomo come tutti gli altri cioè che era semplicemente nato dalla carne? Infatti si dissero tra di loro "non è il figlio di Giuseppe?". "Venire" in questo caso significa proprio venire da un altro luogo e non nascere!

Gesù è disceso dal cielo, dalla Sua dimora celeste!

"Se vi ho parlato di cose della terra e non credete come crederete se parlerò delle cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo" (Giov. 3:12-14). "Chi viene dall'alto è al disopra di tutti, ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al disopra di tutti" (Giov. 3:31).

"Quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (Gal 4:4). Quanto dice Paolo è chiaro.

"Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito [unico] Figlio" (Giov 3:16). Dio sta dicendo che ha sacrificato l'unico Suo Figlio. Anche questa scrittura è chiara.

"Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio". (Giov 1:1)

Gesù uomo significa che la Parola di Dio si è incarnata (1Giov 4:2). Gesù disse: "Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse" (Gv 17:5). Semplicemente Gesù è il Figlio di Dio! Questa era la Sua specialità.

Gesù era già Re prima della sua discesa dal cielo. Si veda Matteo 2:2; 21:5. Luca19:37-38: "Quando fu vicino alla città, alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste, dicendo: Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!".

Giov 18:36-37: "Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce"".

Ora, chi l'aveva fatto re? Si era fatto da solo? Aveva inventato in quel momento il suo regno? Yeshùa disse con chiarezza che Lui regnava, che aveva un regno e che questo regno non era di questo mondo cioè è il Regno dei Cieli fondato sull'agape, un regno in cui viene fatta la volontà di Dio. Il nostro Re Gesù si è manifestato per testimoniare alla verità e non per essere incoronato re.

Chi non crede che Egli era già re è simile a quei giudei che dissero a Pilato in Giov 19:21: ""Non lasciare scritto: "Il re dei Giudei"; ma che Egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei""". Significa non voler accettare di essere cittadini del Regno di Dio e sottomettersi al Signore Gesù il Re dei re.

""Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte [Io Gesù] ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!" (Matteo 23:37)

Chi era colui che aveva mandato i profeti? Gesù! E come avrebbe potuto farlo se non esisteva prima?

Dio ha creato ogni cosa per mezzo di Gesù, la Parola!

"poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui". (Col 1:16) "Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto" (Giov 1:10).

In Gesù abitava la pienezza della deità (Col 2:9) : era Dio con noi! L'Emmanuele.

Gesù sapeva di quale morte doveva morire? Sì, per questo era venuto al mondo. Gesù ha voluto sacrificarsi per riscattare l'umanità intera e per farlo si è spogliato della sua divinità divenendo come un servo (nell'aspetto, ma non era un servo) ed ha voluto patire le sofferenze dell'uomo.

Gesù non era un uomo come noi perché tutti noi sappiamo che dobbiamo morire (probabile anche di morte violenta), ma per Lui la morte non era la stessa morte; la Sua morte non era di un uomo qualsiasi; non solo Lui ma anche altri detenuti sono stati messi in croce, dopotutto era la tortura che veniva inflitta a tutti i condannati dell'epoca. Lui si distinse anche durante la tortura dagli altri condannati: non gridò mentre gli strappavano la carne con le frustate, mentre gli conficcavano i chiodi, ecc. e come avrebbe potuto farlo un uomo normale? Nell'attimo della Sua morte tutti i peccati dell'umanità sono stati caricati su di Lui. La morte di un uomo normale anche se ha perfettamente osservato tutte le leggi e non abbia mai commesso peccato non può con la sua morte riscattare altri uomini, ma solo se stesso.

Lo Spirito dell'uomo Gesù era Spirito Santo (la Parola di Dio in Gesù) per cui il Figlio di Dio era un profeta particolare, ma era molto di più di un profeta. La preesistenza di Gesù è verità.

"Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù il Cristo è venuto nella carne, è da Dio". (1Giov 4:2) "Poiché molti seduttori sono usciti per il mondo, i quali non riconoscono pubblicamente che Gesù il Cristo è venuto in carne. Quello è il seduttore e l'anticristo". (2Giov 7)

EGLI È RISORTO È SALITO AL CIELO E SIEDE ALLA DESTRA DI DIO PADRE!

Gesù è un potentissimo essere spirituale come lo era prima della Sua venuta sulla terra.

"Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed Egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI". (Apoc 19:11-16)

Dunque, l'essenza di tutta la verità descritta nella Bibbia sta nell'unico nome che è stato dato agli uomini per essere salvati, Cristo Gesù il Salvatore. Non esiste altro nome o possibilità di essere salvati.

Questa salvezza non si può conquistare, né comprare, essa è un dono dato gratuitamente da Colui che ci ha creato.

Esistono tanti vangeli, tanti nomi, tante possibilità di salvarsi ma nessuna di esse ha fondamento, l'unica Pietra dove si è veramente sicuri della salvezza è Gesù il Cristo.

Tutto il mondo è contro questa salvezza ed è contro l'autore di questa salvezza, essi meditano cose vane per annullare le parole dell' Eterno, la loro idea è di superare il Creatore.

Tutti i profeti hanno parlato del Messia e della Sua salvezza annunciando che Egli è Colui che è stato costituito da Dio Padre come giudice e salvatore di tutta l'umanità, chi è vivo e di tutti quelli che sono morti.

Nessuno può vedere e ottenere la salvezza se non crede in quello che ci è stato annunciato: la Sua venuta sulla terra nella Sua creazione, il Suo sacrificio con la morte sulla croce per la liberazione dalle tenebre di tutti gli uomini e, infine, la Sua resurrezione a vita nuova per tutti quelli che si affidano a Lui.

In un mondo dove l'incertezza e l'angoscia si sono impossessati di chi non ha speranza, l'unica speranza è credere nel buon nome che ci è stato dato.

Svegliamoci, non voltiamo le spalle alla Verità, leggiamo e studiamo la Bibbia e mettiamola in pratica, essa è vita per chi vuole salvarsi.

Il nostro Signore Gesù Cristo non è inaccessibile, Egli riceve tutti.

mercoledì 4 aprile 2012

Gesù ci libera dall'ira a venire.

Il giorno dell'ira del Signore verrà. Come è scritto accadrà. Sarà così tremendo che ogni abitante della terra lo riconoscerà al suo arrivo (Apoc. 6:15-17).

Chi potrà scampare?

La Parola di Dio afferma: "... perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Rom 10:9) e "Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato" (Mat 24:13). (vedi Marc 16:16; Atti 16:31)

Credere nella Parola di Dio significa aver fede solo nelle Sacre Scritture, perché su quelle scritture (ta biblia = i libri) ogni uomo sarà giudicato. La Bibbia è la Parola di Dio scritta una volta per sempre "Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge" (Luca 16:17).

Eppure ci sono stati e ci sono ancora profeti che, mentre sostengono di parlare nel nome del Dio vivente, affermano che la Bibbia non è completa e contiene errori, perciò non è del tutto attendibile. Se è vero che sono stati riscontrati errori, è pur vero che essi sono dovuti alle aggiunte e alla errata traduzione dei più antichi manoscritti fatti da questi profeti.

Tanti predicatori oggi hanno la ricetta della salvezza in tasca. Molti di essi si presentano con nuove rivelazioni, altri affermano che per essere salvati non basta Cristo la sola grazia non è sufficiente c'è bisogno di opere riferendosi alle opere nella carne, altri che bisogna continuare l'opera che Cristo ha iniziato per cui spetta al credente portarla a termine, altri che bisogna appartenere ad una determinata denominazione per essere salvati. Da ciò nascono migliaia di divisioni e denominazione.

Dio Padre sta per distruggere ogni male, ogni menzogna e riverserà la Sua ira su tutta la terra, l'unica speranza è credere veramente nella sua opera, affidatevi con tutto il cuore a Lui, nessun altro può liberare e salvare.

Solo nella Parola di Dio si trova la salvezza, perciò essa afferma: credi nel Signore Cristo Gesù e sarai salvato!

"... e se salvò il giusto Lot che era contristato dalla lasciva condotta degli scellerati (perché quel giusto, che abitava fra loro, per quanto vedeva e udiva si tormentava ogni giorno l'anima giusta a motivo delle loro inique opere), il Signore sa trarre i pii dalla tentazione e riserbare gli ingiusti ad esser puniti nel giorno del giudizio" (2Piet 2:7-9).

Dio si è riservato un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia.

"Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell'uomo ch'Egli ha stabilito; del che ha fatto fede a tutti, avendolo risuscitato dai morti" (Atti 17:30-31).

Chi è stato chiamato ed ha avuto il dono dello spirito di Gesù Cristo non pensi che non bisogna fare più nulla, anzi il Signore ci invita ad incoraggiare il nostro prossimo, per quanto ci è possibile e con ogni mezzo a disposizione dobbiamo testimoniare della Sua Parola, della Sua grazia. La salvezza di Dio si ottiene anche attraverso una giusta predicazione della Sua Parola, anche questo è un atto di amore verso il prossimo.

La Chiesa di Dio non è destinata all'ira! Sia lodato Dio l'Eterno.