lunedì 23 aprile 2012

Poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.2Cor 5:18-19

Il ministero di Gesù è di riconciliazione, di rappacificazione di Dio con l'umanità intera: l'uomo non è più un nemico di Dio ma amico. Gesù con il Suo sacrificio ha cancellato la maledizione che impediva all'uomo di prendere dall'albero della vita e vivere. Sulla croce Dio inchiodò tutti i peccati dell'umanità, tutta l'inimicizia del mondo una volta e per sempre.

Dio è amore, Egli ha creato con amore ogni cosa per mezzo di Suo Figlio Gesù Cristo che, nel tempo stabilito, è venuto sulla terra volontariamente facendosi carne per fare conoscere e per riconciliare il mondo con il Padre.

In Gesù, Dio si è riconciliato con l'uomo, ma l'uomo ancora no! Gesù è morto per tutti i peccatori mentre non tutti i peccatori l'hanno ancora accettato.

Benchè l'uomo pur rifiutandoLo può credere in Dio attraverso il creato - perché la creazione stessa parla di Dio - prima di Cristo nessun uomo sapeva cosa era il peccato; perciò, Egli è venuto e ha parlato e ci ha svelato i segreti del nostro cuore e ci ha rivelato il Suo amore incondizionato, amore che noi abbiamo difficoltà a manifestare pienamente cioè il comandamento di amare il nostro prossimo come se stessi.

L'amore verso Dio e il nostro prossimo racchiude ed esprime tutta la santa legge di Dio.

Per il peccatore che accetta la Grazia, agli occhi di Dio è una nuova creatura perché in Cristo "le cose vecchie sono passate, ecco son diventate nuove" (2Cor 5:17). E Dio ha riconciliato con sé non soltanto l'umanità, ma "tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra quanto quelle che sono nei cieli" (Col 1:20).

Noi che prima eravamo per natura nemici di Dio e non potevamo avvicinarci a Dio nostro creatore, ora in Gesù Cristo c'è stata aperta la porta e abbiamo accesso al trono di Dio. Ai cristiani l'apostolo Paolo dice: "Fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù" (Rom 6:11). Però, non basta morire al peccato, bisogna rinascere a vita nuova; cioè non basta non essere più nemici, occorre diventare amici di Dio.

Riusciamo a comprendere veramente che siamo amici di Dio? Che abbiamo un Amico che simpatizza con noi in tutti i nostri problemi: Gesù (Ebr 4:15).

"Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete Miei amici, se fate le cose che Io vi comando. Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio" (Gv 15:13-15).

Sappiamo di essere limitati e di fare cose anche non giuste. Purtroppo la carne è un intoppo, ma Dio non ci abbandona mai, Egli non ci ama perchè noi lo amiamo, ma perché Egli ha sempre amato e ama sempre e ha dato la Sua vita preziosa per riconciliarci con Dio Padre.

Questa riconciliazione non è limitata fra noi e il Padre, essa deve essere anche con tutti quelli che sono condotti dallo spirito di Dio e che chiamiamo fratelli in quanto Dio fa di noi una famiglia per mezzo del nostro fratello maggiore Gesù Cristo:

"Perché quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo, ond'egli sia il primogenito fra molti fratelli" (Rm 8:29).

"Poiché e colui che santifica e quelli che son santificati, provengon tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo alla raunanza canterò la tua lode" (Ebr 2:11-12).

Non eravamo fratelli e siamo diventati fratelli per mezzo di Cristo; eravamo lontani e nemici, ora amici e stiamo insieme.

Noi cristiani facciamo parte dello stesso Corpo spirituale, lo stesso edificio, una sola cosa con Cristo.

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