domenica 12 agosto 2012

Camminate in tutto e per tutto per la via che l'Eterno via ha prescritta.Deuteronomio 5:33

"Mosè convocò tutto Israele, e disse loro: Ascolta, Israele, le leggi e le prescrizioni che oggi io proclamo dinanzi a voi; imparatele, e mettetele diligentemente in pratica". (Deut 5:1).
Allora elencò ancora i comandamenti scritti dall'Eterno stesso sulle tavole di pietra affinché rimangano in eterno. E Mosè continuò:
"Queste parole pronunziò l'Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede". (v. 22)
Tutto il popolo dinanzi alla potenza dell'Eterno ebbe timore e chiese a Mosè di farsi intercessore del popolo. La cosa è stata accettata da Dio.
"... e l'Eterno mi disse: 'Io ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolte; tutto quello che hanno detto, sta bene. Oh avessero pur sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, per esser felici in perpetuo eglino ed i loro figliuoli!" (v. 28-29) "... Abbiate dunque cura di far ciò che l'Eterno, l'Iddio vostro, vi ha comandato; non ve ne sviate né a destra né a sinistra; camminate in tutto e per tutto per la via che l'Eterno, il vostro Dio, vi ha prescritta, affinché viviate e siate felici e prolunghiate i vostri giorni nel paese di cui avrete il possesso". (v. 32-33).
Dio non cambia, è sempre lo stesso. Ciò vale per oggi come ieri. Gesù Cristo è l'adempimento della legge che non è scritta sulle tavole di pietra ma sul cuore degli eletti. Chi ha conoscenza del peccato sa che esso è la violazione della legge di Dio. E noi tutti siamo peccatori.
Quindi, quale è la via che ci ha indicato l'Eterno? Una vita senza peccato che è possibile solo con l'intervento divino nell'uomo.
L'uomo carnale non può camminare né vivere secondo le prescrizioni di Dio, non conosce la vera pace e la vera giustizia e non comprende con precisione gli effetti del bene né l'armonia delle cose che Dio ha creato. Ogni via per la quale si incammina, per l'uomo, deve portare potere e vantaggi personali anche a scapito dei più deboli e non importa se bisogna sacrificare il prossimo per accrescere sé stessi.
La via dell'uomo è la via del prendere, della guerra e dell'ingiustizia e dell'odio, mentre la via di Dio è la via di amore, di pace e di giustizia e di ristoro che risiedono nel cuore dell'uomo.
Senza l'osservanza delle prescrizioni di Dio si avrà sempre fame e sete spirituale, non si troverà mai acqua fresca e limpida per spegnere il fuoco del peccato che divora la vita.
Il cristianesimo o meglio l'essere discepoli di Gesù - la Via di Dio - è trasformante ossia si traduce nella conversione dalla vita precedente alla nuova vita in Cristo. Se questo cambiamento non è visibile cioè si continua a condurre una vita nello stesso modo di prima, significa che il (presunto) credente non è cambiato e il suo modo di vita rimane nel peccato.
Perciò Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, disse: "con un fratello così non dovete neppure mangiare" (1Cor 5:9-12). Ci offendiamo per questa parola? Se mai ci dovrebbe scuotere!
La Parola di Dio è chiarissima: come può un credente o chi asserisce di essere stato investito dallo Spirito di Dio vivere ancora completamente nel peccato come se nulla fosse? Non sono forse gli schernitori della Parola che dicono "facciamo questo e quello che vogliamo tanto Lui perdona tutto e tutti perché siamo salvati?". È possibile che Dio di questi credenti non chieda nulla? E cosa significa fare la Sua volontà?
Il Maestro ha detto che "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne' cieli". (Mat 7:21).
Fare la Sua volontà significa osservare i Suoi comandamenti! Amiamo Dio con tutto il nostro cuore, con tutto noi stessi, con tutta l'anima nostra? Amiamo il nostro prossimo più di noi stessi? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre ogni giorno.
Se siamo discepoli di Gesù dobbiamo seguirLo ed imitarLo e questo è un modo di vita. LA VITA DA CREDENTE È UNO STILE DI VITA CHE TENDE AD IMITARE L'UNICO E VERO MAESTRO: GESÙ IL CRISTO.
Ad ogni chiamato che ha accolto il Signore gli è stato affidato un incarico o dono spirituale che deve esercitare per il bene della Chiesa di Dio ma prima di tutto per amore verso Dio. "Disse dunque: Un uomo nobile se n'andò in un paese lontano per ricevere l'investitura d'un regno e poi tornare. E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch'io venga." (Luca 19:12-13). È da sottolineare che ad ognuno è stata data una sola mina!
Un nato di nuovo può non amare Dio ossia non mettere in pratica il dono? È probabile ma rischia molto.
Dio ci ha lasciato piena libertà perciò ognuno è responsabile del proprio operato verso di Lui secondo la propria coscienza e conoscenza.
Ogni figlio di Dio faccia quello che è possibile, personalmente e con i mezzi a disposizione, per testimoniare della Verità secondo la volontà del nostro Signore Gesù: "Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra". (Atti 1:8).
Si avvicina il giorno in cui l'anno di grazia terminerà e l'andazzo di questo mondo lo dimostra.
"Ed egli disse loro: Sforzatevi d'entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno d'entrare e non potranno. Da che il padron di casa si sarà alzato ed avrà serrata la porta, e voi, stando di fuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: Signore, aprici, egli, rispondendo, vi dirà: Io non so d'onde voi siate". (Luca:24-25).
Beato chi cammina nelle vie dell'Eterno già da adesso.

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