giovedì 25 ottobre 2012

Dio è Padre degli orfani e difensore delle vedove.Salmo 68:5

L'uomo non imita il Signore Gesù e non ha a cuore i suoi comandamenti, anzi l'uomo è contro ogni cosa buona, la sua natura è ribelle, egoista, violenta, prepotente. La nostra società si sta sempre più allontanando da Dio: l'uomo non ha timore di Lui e non dedica tempo per Dio, non onora i genitori, ruba, uccide, disonora il proprio corpo con l'adulterio e la fornicazione; affermare che ha l'apparenza di vivere mentre invece è spiritualmente morto non è esagerato.

Dio è Padre, chi crede in Lui lo chiama Padre, anche chi non crede con fede sa che Dio è Padre ma nessuno ubbidisce alla sua Parola, moralmente sono diventati tutti sordi e ciechi; chi ha il potere di aiutare ed assistere gli orfani, le vedove e quelli che sono in difficoltà, non lo fa, piuttosto prende per sé stesso e non dà. Infatti, si assiste all'impoverimento spaventoso dilagante delle famiglie dovuto alla elevata pressione fiscale e all'aumento dei prezzi anche degli alimenti di prima necessità.

Chi non sa che i problemi sociali sono dovuti a imbrogli e scelte scellerate fatte dall'uomo, perverso e sempre più corrotto, che non ha Dio? L'esempio dei cosiddetti "esodati" è un esempio: prima si crea il problema e poi si studia come risolverlo, magari facendo pagare ancora più tasse.

Chi si conforma all'immagine di Gesù fa la volontà di Dio. Gesù ebbe a che fare con tutti i diseredati del mondo, con gente che era considerata un nulla dalla società, emarginati, gente che non aveva nulla. Egli è un esempio per ogni uomo di come affrontare la questione e specialmente per il credente.

"La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo". (Giac 1:27).

La religione (treskèia) di cui parla Giacomo significa timore di Dio e non ha nulla che fare con la religione come intesa oggi. La società odierna calpesta più che mai le persone in difficoltà e la religione con le sue divisioni, le sue dottrine, mette da parte chi non la pensa come loro. Son poche le eccezioni.

Per grazia di Dio e per mezzo di Cristo siamo stati riscattati, siamo il tempio dello spirito di Dio e a noi credenti è rivolta la Parola per praticare il bene, cercare la giustizia, aiutare la vedova, curare l'orfano, gli affamati, gli afflitti come possiamo e con ciò che abbiamo e con il cuore quando si presenta l'occasione.

La nostra preghiera e il nostro aiuto, per quanto possibile, deve riflettere la Luce di Dio. Dio Padre è quello che si prende cura dei più deboli, Egli non fa distinzioni; perciò, affidiamo prima di tutto a Lui, che può ogni cosa, tutti i problemi dei bisognosi.

Poniamo in Lui la nostra speranza con fede viva. Non confidiamo nell'uomo ma: "riponi la tua sorte nel Signore, confida in Lui ed Egli agirà!" (Salmo 37:5).

www.osanna.org

Nessun commento:

Posta un commento