sabato 6 ottobre 2012

Riconoscete che è Dio che ci ha fatti e noi siamo Suoi.Salmo 100:3

L'inganno più grande per l'uomo è non riconoscersi creatura di Dio Onnipotente e, perciò, di non appartenere a Lui. C'è sempre stato chi non crede in Dio creatore, ma nell'epoca moderna con l'avvento della comunicazione di massa le forze mediatiche sataniche hanno scatenato il fiume della menzogna per delegittimare Dio nell'intera società con la conseguenza che l'uomo non crede più di essere una creatura. Ricordate lo slogan degli anni sessanta "io sono mio"? Non siamo figli di quella filosofia?

L'uomo continua ad essere religioso sì, ma non credente in Dio. Questo è uno dei motivi per cui le vere chiese di Dio sono vuote.

L'uomo sta tentando dal giorno della sua creazione di dominare ogni aspetto della sua vita e della natura, anche della morte, sotto il suo totale controllo; in pratica vorrebbe conquistare il controllo di tutto il pianeta e dell'intero universo cosa impossibile ai mortali. Ingannato com'è desidera diventare onnipotente, Dio.

La verità è che l'uomo non può cambiare sé stesso, il suo cuore malvagio e tutte le sue scelte e i suoi disegni sono destinati a fallire. Il peccato che alberga nel cuore dell'uomo è la causa di tutti i mali e, per la soluzione dei problemi, egli dimostra tutta la sua impotenza.

Fino a quando l'uomo non riconosce Dio l'Eterno come il suo creatore e SIGNORE, non troverà mai la via per risolvere tutti i suoi mali; l'ostacolo da superare è riconoscere il vero Dio. Questa divisione è un vuoto che nessuna conquista, nessuna ricchezza, nessun amico può colmare. Nessuna religione e nessuna denominazione può risolvere un problema che sta nel nostro cuore e nella nostra mente: il peccato e la ribellione verso Dio.

L'Eterno si farà conoscere all'uomo con potenza mediante il suo intervento diretto sulle nazioni con opere cui saranno inequivocabilmente attribuiti a Lui. Presto si conosceranno i dolori e la prova e l'uomo riconoscerà che è opera di Dio. È già in atto la sua parola per farsi conoscere in mezzo alle nazioni, non con dolcezza ma con la sua ira. Tuttavia nessuno vuole riconosce che sono opere di Dio e nessuno dà gloria al suo Nome.

È necessario, quindi, prima di tutto per ognuno di noi riconoscere il vero Dio come nostro autore, che siamo opera sua e, perciò, che apparteniamo a Lui e non a noi stessi.

Egli è un Dio di amore che ama tutto il suo creato, specialmente l'uomo che ha fatto a sua immagine somiglianza. Ma Egli odia la ribellione ed è pronto a distruggere gli empi.

Se crediamo di appartenere a noi stessi e che la nostra stessa vita appartiene a noi e che possiamo fare ciò che vogliamo, allora siamo solo dei miserabili e stolti perché non comprendiamo che siamo mortali e che la vita non dipende da noi.

Riconosciamo Dio l'Eterno come nostro creatore e diamo a Lui gloria.

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