giovedì 3 maggio 2012

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.1Giov. 4:8

Dice Giovanni: "O Theòs agàpe estìn" letteralmente "il Dio amore è". Chi ha conosciuto il Signore ovvero lo Spirito del Signore dimora in lui allora l'amore di Dio abita in lui. E come dice la scrittura quando si comprende pienamente la grandezza e la portata del sacrificio del Signore Gesù, l'amore di Dio costringe ad amare tutti specialmente la famiglia dei credenti, in sostanza non si può fare a meno di amare:

"poiché l'amore di Cristo ci costringe; perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e ch'Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Talché, da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove" (2Cor 5:14-17).

Agàpe ha un significato più ampio di amore: è un amore altruistico, più dell'amore fraterno, più dell'amore di un padre o di una madre, più dell'amicizia, significa amore disinteressato andando oltre se stessi. Si differenzia dalla philia, sentimento di amicizia di carattere generalmente non sessuale, e in contrasto con eros, l'attrazione carnale. Non è quindi solo un sentimento, ma anche una virtù, uno stato spirituale, un dono di Dio, una grazia. Viene spesso tradotta con carità.

Per questo agàpe ogni credente rinuncia a sé stesso, questa è la dimostrazione di aver conosciuto il Signore altrimenti mente agli altri e anche a sé stesso.

L'uomo naturale non possiede questo amore, esso è un dono di Dio e per chi lo possiede ogni cosa è possibile per cui può affermare: "Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica" (Fili 4:13).

Chi ha l'amore di Dio ama con i fatti e non con le parole, non fa distinzione alcuna ma ama tutti allo stesso modo, sa donarsi e sa donare.

Scrive O. Chambers: "Non puoi fare nulla per la tua salvezza, ma devi fare qualcosa per manifestarla per mettere in pratica quello che Dio ha operato in te. Lo stai facendo, con la bocca, col cervello, con i nervi? Se sei rimasto lo stesso individuo di prima, se il tuo carattere è rimasto difficile e brontolone e continui a voler fare tutto a modo tuo, allora menti se dici che Dio ti ha salvato e santificato."

Abbiamo ricevuto da Dio affinchè diamo agli altri: se dono di ricchezza spirituale facciamo partecipi gli altri gratuitamente del dono spirituale, se dono di ricchezza materiale facciamo partecipi liberamente del dono materiale "affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso? E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto? Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste" (Matt 5:45-48).


Nessun commento:

Posta un commento