sabato 19 giugno 2010

L’uomo non ha l’immortalità.

Le prime cose da usare per comprendere la nostra vera natura sono la sapienza e la saggezza che Dio ci ha concesso, alla luce della Bibbia, affinchè le nostre affermazioni siano confermati dalla sua Parola scritta.

Pertanto citeremo i vari versetti sull’argomento a conferma di quello che spiegheremo.

Dio ha creato gli angeli che lo servono, di natura spirituale. Successivamente ha creato l’uomo dalla polvere della terra (Gen. 2:7).

L’uomo non è uno spirito o un’anima immortale che vive prigioniera in un corpo di carne e di sangue. L’uomo ancora non ha ereditato tali superiorità, anche se il suo fine è questo: diventare spirituale, immortale, eterno.

Ger 29:11 “Poiché io so i pensieri che medito per voi, dice l'Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza”.

Una gran maggioranza dell’umanità crede e pensa che dopo la morte, l’anima umana vada in cielo, se ha operato bene, oppure all’inferno”, se ha operato male. Questa è una falsa e tremenda affermazione che non ha nulla in coesistenza con la parola di Dio.

Alcune versioni rendono perfettamente il seguente versetto.

Gen 2:7 “…allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente”.

Qui notiamo che l‘uomo fu plasmato con polvere del suolo. Sappiamo che ogni cosa fatta con la terra è soggetta alla distruzione per varie cause, invecchiamento per primo.

L’uomo è un essere vivente, umano, vale a dire una sola e unica cosa, non un uomo con dentro una diversità, un’anima che lo sostiene.

Adamo dall’ebreo “Adam” ossia umano, fu posto in Eden, una parte di terra fra i fiumi Tigri ed Eufrate, dove stava l’albero della vita e l’albero del bene e del male, e Dio disse ad Adamo:

Gen 2:17 “del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”.

Egli aveva a disposizione l‘albero della vita, quindi se fosse stato creato immortale non c’era bisogno dell’albero della vita.

Eva ascoltò il nemico: Gen 2:5 ”ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male”.

L’uomo appena creato scelse di essere giudice di se stesso e ascoltò la creatura piuttosto che il Creatore, in seguito Iddio si allontanò dagli uomini, chiuse l’accesso all’albero della vita:

Gen 3:22 “Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto a conoscenza del bene e del male. Guardiamo ch'egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo”.

La parola “perpetuo” indica una cosa indistruttibile, senza fine, continuo, una superiorità che per il momento non risiede nell’uomo.

Qui è evidente che l’uomo non ha nulla d’immortale. E’ stato formato con l’argilla, semplice terra, con nessuna aggiunta, solo un alito di vita; “vita” termine ebraico nefesh principio attivo, alito di vita presente sia negli uomini, animali e natura, che universalmente indica la vita su questa terra, un breve periodo di esistenza, da notare che in nessuna parte della Bibbia esiste un pensiero di fede nella vita dopo la morte, solo la persuasione di una futura risurrezione. La parola nefesh tradotta in italiano con “anima” vuole dire soltanto un corpo vivente.

Eccl 3:19 “Poiché la sorte de' figliuoli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l'uno, così muore l'altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l'uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità … Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere”.

La parola, immortale, si trova una sola volta nella Bibbia riferita unicamente a Dio, 1Tm 6:16 “il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen”.

Per intenderci meglio, la parola “morte” significa unicamente cessazione della vita, mentre “cimitero”, una parola “semplice” con il giusto significato indica il luogo dove si va a dormire, il fugace luogo di riposo.

La parola “tomba” è presente nella Bibbia una ventina di volte riferita sempre come luogo di sepoltura, fossa, sepolcro.

Pietro, nel libro degli Atti afferma:“Uomini fratelli, ben può liberamente dirvisi intorno al patriarca Davide, ch'egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al dì d'oggi fra noi … Poiché Davide non è salito in cielo”.

Nella lettera indirizzata ai Credenti Romani, lo Spirito Santo fa dire a Paolo: “il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”.

Il salario del peccato è la morte e tutti siamo ad essa soggetti: 1Giovanni 1:8: “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi”.

Cristo è venuto dalla sua spontanea volontà per affrancarci con la sua vita e per darci in dono la vita eterna. Nessuno può meritare la vita eterna, essa è un dono.

1Tess 5:9 “Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”.

Quindi è Dio che dà la vita eterna, nessun uomo la possiede, e non è possibile che Dio dia la vita eterna ai peccatori per poi farli vivere in eterno torturandoli. Se cosi fosse, il Sacrificio Perfetto ed unico di Cristo, sarebbe stato inutile.

E non è nemmeno possibile che esista nel regno di Dio un luogo di tortura.

Ci vuole coraggio Spirituale per “esaminare ogni cosa e ritenete il bene” controllando con diligenza e senza preconcetti ogni Parola

Ap 21:4-5 “non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate. «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»”.

In Romani: “ perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà…. Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi”

Con fiducia Dio fa dire ad Isaia 25:9: In quel giorno, si dirà: «Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato,ed egli ci ha salvati. Questo è il SIGNORE in cui abbiamo sperato; rallegriamoci per la sua salvezza»”

1Cor 15:53-54 “Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria»”.

Dio farà ogni cosa nuova, non può esistere luogo che sia al di fuori dall’occhio di Dio, altrimenti Dio non sarebbe unico. Non può esistere un luogo di punizione eterna. Nel nuovo Regno non può esserci il male.

Afferma anche : Ebrei 8:12 “Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati”.

1Tim 1:17 “Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio”.

Il Signore Gesù Cristo ha già compiuto ogni cosa, l’ultimo Sacrificio è stato immolato, non ne esistono altri, Cristo ha già pagato per tutti gli uomini.

Credeteci l’Eterno Dio è solo amore.

A. C.

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