mercoledì 7 dicembre 2011

PERCHÈ IL RAPIMENTO E PERCHÈ PRIMA DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE.

Ogni cristiano sa che il Signore ritornerà e ogni cristiano sa che nessuno può conoscere il giorno né l’ora del suo ritorno e ogni cristiano ha letto o ha sentito parlare del rapimento di cui parla Paolo.

Noi parliamo di rapimento perchè questo è il termine usato dall’apostolo Paolo (la parola originaria “harpazo” viene dal Greco e in latino viene resa con “raptur” con il chiaro significato di rapire, strappare via da) e con il significato di questo termine dobbiamo esaminare il momento del nostro “radunamento” e mutamento in esseri spirituali a cui siamo destinati.

UN LADRO NELLA NOTTE.

Nelle scritture tutto il Nuovo Testamento parla della venuta del Signore Gesù paragonandola all’azione di “un ladro nella notte”, inaspettato. Perchè?

Cosa fa un ladro? il ladro abilissimo e professionista prepara un piano, poi si introduce nell’abitazione al buio di notte mentre tutti dormono e porta via tutto ciò che gli interessa senza che nessuno se ne accorga o se ne accorgerà molto tardi a cose fatte.

Gesù aggiunge anche che la Sua venuta sarà come ai tempi di Noè (Matteo 24:37-39): il mondo non si accorgerà di nulla finché la famiglia di Noè (figura della Sua Chiesa, i Suoi figli) non sarà protetta e sigillata dal Signore stesso all’interno dell’Arca - Gen 16:7 - (figura dell’atto di chiusura della porta della Sua dimora da parte di Dio - v. parabola delle dieci vergini).

"Così, Cristo dopo essersi offerto una [prima] volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano, per la loro salvezza." (Eb.9,28)

Alla luce di queste scritture, è chiaro e inequivocabile che il Signore verrà in modo inaspettato per quelli che “dormono”.

“...infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo”. (Matteo 24:27)

Ci sono scritture, invece, che ci descrivono la venuta del Signore Gesù sulle nubi secondo cui tutti i popoli lo vedranno. “Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra». Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo»”. (Atti 1:6-11).

Ora come è possibile che mentre Gesù dice che verrà come un lampo, all’improvviso, i suoi angeli ci dicono che verrà allo stesso modo come è salito in cielo cioè lentamente.

E ancora, mentre da una parte dice “nessuno conosce né il giorno né l’ora”, in Daniele dice “Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni.” (Dan. 12:11-12)

Come può conciliarsi questa apparente contraddizione?

Prima di sostenere la nostra tesi, facciamoci ancora una domanda: a chi si rivolge Gesù quando dice “vegliate perchè non sapete il giorno e l’ora in cui verrà il vostro Padrone”? questa esortazione è rivolta alla Sua chiesa o al mondo intero? E in Atti 1:11, gli angeli perchè si rivolgono agli “uomini di Galilea”?

In Matteo 24:15 Gesù dice espressamente “a quelli che saranno nella Giudea” a coloro i quali vivranno al tempo dell’abominio della desolazione e, quindi, agli eletti in quel periodo storico è indirizzata la profezia, a quelli della Giudea.

IL SIGNORE SI MANIFESTERÀ NEL MOMENTO DEL RAPIMENTO A CHI L’ASPETTA E NON AL MONDO INTERO.

Io credo che il Signore esorta il Suo popolo a vigilare e non il mondo, mentre gli angeli si rivolgono al popolo presente su quel territorio dove un giorno si poseranno i piedi del Signore di cui parla il profeta Zaccaria! Questo è un fatto molto importante per mettere a posto tutti i tasselli.

Il Signore scenderà dal cielo CON i suoi Santi: “In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione. Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui.” (Zac 14:4-5)

Dalla Parola di Dio si fa cenno a due eventi della venuta del Signore Gesù: una “come un ladro” per la Sua chiesa (la sposa) e poi “sulle nuvole con i Suoi Santi” per il mondo. E, mentre, riguardo la prima nessuno può conoscere il giorno né l’ora, nella seconda parusia l’evento sarà visibile al mondo e di cui si conosce il periodo descritto in Daniele. E in questo trova concorde la scrittura profetica.

La verità è che ci troviamo nell’attesa della venuta improvvisa di cui non si conosce il giorno e l’ora per cui ogni tentativo di fissare date del Suo ritorno fallirà.

MA, CERTAMENTE, UNA VOLTA CHIUSA LA PORTA, TERMINATO IL PERIODO DELLA GRAZIA CIOÈ QUESTO GIORNO DI SALVEZZA, I GIORNI PER L’UMANITÀ SONO CONTATI E ALLORA SI CONOSCERÀ LA FINE.

Per quanto detto sopra, ritengo corretta l’interpretazione riguardo all’ultima settimana di cui parla Daniele secondo cui riguardano gli ultimi sette anni di storia dell’umanità.

Quando inizieranno questi sette anni? Non si può fissare nessuna data con certezza perchè la Parola di Dio ci dice che avverrà con la manifestazione dell’empio quando chi lo ritiene sarà tolto (II Tess. 2:3-8). Ciò significa che questo evento sarà determinato dalla volontà di Dio secondo i Suoi tempi e che solo Lui conosce. IL RAPIMENTO DELLA CHIESA, QUINDI, AVVERRÀ DOPO LA MANIFESTAZIONE DELL’ANTICRISTO.

La domanda a questo punto è: il rapimento avverrà all’inizio, nel mezzo della settimana o alla fine?

Per le considerazioni fatte prima possiamo serenamente dire che alla fine della settimana non è possibile in quanto non c’è nulla da rapire quando i piedi di Gesù si poseranno sulla terra insieme ai Suoi santi. Infatti, non avrebbe senso un rapimento della chiesa alla venuta del Suo regno dopo la distruzione dell’anticristo e del falso profeta. E poi rapirli da chi? Dallo stesso Gesù? No, il rapimento alla fine della tribolazione non ha senso.

Dunque, l’attenzione si concentra sulle prime due possibilità.

Molti credenti non si rendono conto che la vera chiesa di Dio non è destinata all’ira [di Dio] ma ad ottenere salvezza mediante il Signore Gesù Cristo.

La scrittura ha profetizzato il Giorno del Signore che altro non è se non il Giorno dell’Ira di Dio o meglio dell’intervento divino sulla terra per la distruzione dell’opera dell’uomo.

Può la Sua chiesa, la sua sposa per la quale Gesù ha dato la Sua vita essere destinata alla distruzione? Assolutamente NO!

LA GRANDE TRIBOLAZIONE.

Tutti hanno sentito parlare della grande tribolazione che dovrà venire sulla terra. Ma cosa rappresenta veramente questa grande tribolazione. Il martirio dei cristiani, forse? Il genocidio del popolo ebreo? Degli altri popoli? Credo che rappresenti qualcos’altro perchè i veri cristiani sono stati da sempre martirizzati, torturati e il popolo ebreo è stato sempre massacrato; basta leggere le pagine della storia. Le torture, i genocidi, le violenze e qualsiasi abominazione ci sono sempre stati. Certamente localizzati in alcune zone del mondo, ma ci sono sempre stati.

Forse che tutti i problemi saranno a livello universale e non più locale?

Io credo invece che a caratterizzare la grande tribolazione sarà l’abbandono di Dio dell’uomo alla mercé di Satana su questa terra e, infine, dell’intervento di Dio per distruggere la terra come descritto nel libro dell’Apocalisse: periodo definito nella scrittura come IL GIORNO DEL SIGNORE.

Il “giorno del Signore” non è la domenica, il giorno della settimana [argomento che tratteremo in seguito], ma un periodo ben definito che identifica la fine della storia dell’uomo caratterizzato dall’intervento di Dio “il gran giorno del Dio onnipotente” Apoc. 6:17

Cosa dice la Parola di Dio sul Giorno del Signore? Ecco alcune scritture:

Giorno di tenebre (Sofonia 1:14-15, Gioele 2:1-2)

Giorno di inganno (II tessalonicesi 2:9)

Giorno di disperazione: “E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere” (Apoc. 6:17)

Giorno di distruzione.

“Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli infatti è come il fuoco del fonditore, come la potassa dei lavatori di panni”. (Mal 3:2)

GRANDE TRIBOLAZIONE, QUINDI, COME ABBANDONO DI DIO DELL’UMANITÀ A SE STESSA E INTERVENTO DI DIO SU UN’UMANITÀ PECCATRICE E IMPENITENTE.

Noi sosteniamo che la Sua chiesa scamperà alla grande tribolazione perchè Dio sa salvare i suoi figli rimasti fedeli alla Sua Parola dalla prova dura profetizzata che cadrà su tutta la terra. “Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra.” (Apoc. 3:10)

Ma qualcuno obietta: allora cosa significa che l’anticristo farà guerra ai santi? Ebbene lo spirito dell’anticristo è presente già da oltre 2000 anni ed è stato proprio lui che ha tentato di distruggere la chiesa nella storia con ogni inganno possibile e immaginabile. Questo spirito dell’anticristo ha fatto guerra ai Santi e li ha vinti prima con le persecuzioni dei romani, poi con l’inquisizione, e così via fino ai giorni nostri dove i veri cristiani sono martirizzati (e nessuno ne parla perchè il mondo non li conosce!). Basti pensare ai paesi non cristiani.

E nel nostro paese, nel mondo occidentale dove il cristianesimo è il “fondamento” della società? C’è martirio e martirio. Nel nostro mondo occidentale lo spirito dell’anticristo uccide spiritualmente con i suoi messaggi subliminali, con la menzogna, con tutte le abominazioni di questa società, con tutta la sua corruzione a ogni livello, ecc. Questo è un martirio vero e proprio per il quale il cristiano che vuole vivere della Verità deve combattere strenuamente per la fede fino al punto di sacrificare la propria personalità, rinunciando a sé stesso, rinunciando al mondo. E chi critica o si oppone a questa filosofia di vita chiamata “liberazione da ogni tabù e emancipazione”, ormai accettata e difesa da tutti, viene prontamente imbavagliato e addirittura corre il rischio di essere represso.

“… l’invito alla vigilanza, non riguarda solamente la minaccia del peccato e della tentazione a livello individuale; esiste infatti una minaccia più grande, davanti a cui bisogna aprire gli occhi, e consiste nello spirito dell’iniquità e nella falsificazione della profezia all’interno della comunità cristiana. In questo senso, l’invito alla vigilanza, è un invito alla lettura dei segni dei tempi, è un invito ad aprire gli occhi sulle molteplici falsificazioni del bene, che sono i mille volti dell’anticristo, mettendo in guardia la comunità cristiana circa la strategia di satana, che non l’affronta come un nemico esterno ma come un seduttore interno, che si infiltra e che falsifica la verità dell’esperienza religiosa”. (1)

Se la fine verrà dopo che il vangelo del regno di Dio sarà predicato per tutto il mondo significa che l’inizio della fase finale coincide con l’avvento dell’anticristo ovvero quando sarà tolto chi lo ritiene. L’anticristo, infatti, impedirà di proclamare il vero vangelo di Gesù Cristo durante il periodo della grande tribolazione e perseguiterà probabilmente tutti i credenti tiepidi di oggi che forse riusciranno a comprendere di essere stati ingannati e si ravvedranno e non si sottometteranno al governo falso di Satana. Per esempio le chiese di Sardi, di Tiatira o Laodicea.

IL “GIORNO DEL SIGNORE” NON È DESTINATO ALLA SUA CHIESA!

Anche chi crede che ci sia una sola parusia del Signore ovvero che non ci sia nessun rapimento deve necessariamente considerare che Dio proteggerà in ogni caso i Suoi figli fedeli dalla Sua ira allo scopo di farla scampare alla Grande Tribolazione perchè è la Parola di Dio che lo afferma. Per questa ragione, noi affermiamo che IN OGNI CASO LA CHIESA CHE OSSERVA I COMANDAMENTI DI DIO OGGI SARÀ PROTETTA DA DIO STESSO (Apoc. 3:10).

“Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà” (Isaia 43:2)

“Perciò ogni uomo pio t’invocherà nel tempo in cui puoi essere trovato [oggi tempo della grazia], anche se le grandi acque [la fiumana di menzogne di questo mondo] dovessero straripare, esse non giungeranno fino a lui”. (Salmo 32:6)

Abramo disse al Signore: “farai Tu perire il giusto con l’ingiusto?” (Gen. 18:23). E cosa rispose il Signore? “per amore dei giusti non farò perire l’ingiusto”. “Dio l’Eterno, non cambia!” (Malachia 3:6). Il Signore non è cambiato, ma è sempre lo stesso (Ebr 13:8). E i veri cristiani, l’Israele spirituale e progenie di Abramo, sono i giusti per cui per amore loro il Signore anche oggi non fa perire l’ingiusto e non già il contrario. Ciò significa che quando i giusti saranno portati via in luogo sicuro, come lo fu Lot e la sua famiglia, allora il Signore punirà l’ingiusto.

“In quel giorno [dice il Signore]… Va’, o popolo Mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l’indignazione. Poiché, ecco, l’Eterno esce dalla Sua dimora per punire l’iniquità degli abitanti della terra; e la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.” (Isaia 26:20-21)

La soluzione per scampare alla prova finale c’è, ce la dà Gesù stesso ed è questa: “Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio; pregate in ogni tempo affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire e di comparire davanti al Figlio dell’uomo” (Luca 21:34-36).

In queste parole il Signore non si riferisce alla “normale” tribolazione di cui parlò ai discepoli (Matteo 10:16-33; Giovanni 16:33), ma specificamente al QUEL GIORNO.

Quanti cristiani oggi, contraddicendo quello che ha detto chiaramente Gesù, predicano che tutti i cristiani passeranno attraverso la Grande Tribolazione!

Che tristezza vedere quanti si professano cristiani e non tengono conto di questo avvertimento del Signore Gesù Cristo. Quanta poca conoscenza c’è della Parola di Dio nel mondo cristiano. “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza” dice il Signore.

Vogliamo ribadire invece l’avvertimento: “PREGATE IN OGNI TEMPO AFFINCHÈ SIATE IN GRADO DI SCAMPARE A TUTTE QUESTE COSE E DI COMPARIRE DAVANTI AL FIGLIOLO DI DIO”

Secondo il piano di Dio di salvezza dell’umanità, questo giorno presente (simboleggiato dal periodo che va dalla Pentecoste alla festa delle Trombe) è il periodo della grazia o l’anno di grazia da Lui stesso annunciato seguito dal giorno di vendetta di Dio (Luca 4:18 e Isaia 61). QUESTO GIORNO FINIRÀ QUANDO SUONERÀ L’ULTIMA TROMBA.

L’ultima tromba di cui parla Paolo è la settima tromba dell’Apocalisse? Non c’è una risposta precisa in quanto le scritture non chiariscono questo aspetto, ma non crediamo che Paolo si riferisce alla settima tromba di cui parla l’Apocalisse, perchè ancora non era stata fatta alcuna rivelazione a Giovanni quando Paolo ha scritto la lettera.

E poi c’è un’altra considerazione da fare: il suono della settima tromba avviene dopo un evento che sarà conoscibile da tutto il mondo: l’uccisione dei due profeti e della loro resurrezione dopo tre anni e mezzo di predicazione; e in quel periodo sarà facile prevedere gli eventi futuri descritti. Quindi, per le considerazioni fatte sul giorno del rapimento della chiesa del Signore, che nessuno conosce, non può riferirsi alla stessa tromba perchè sappiamo che il ritorno del Signore visibile a tutti avverrà alla fine dell’ultima settimana di cui parla Daniele cioè dopo tre anni e mezzo da quell’evento.

E poi ancora, in Daniele 12:7 ci viene detto che la fine avverrà quando “la forza del popolo santo sarà interamente infranta” cioè non ci sarà più chi predicherà la VERITÀ pubblicamente e apertamente, l’evangelo secondo le Scritture e, quindi, non ci sarà l’azione dello Spirito Santo.

IL VERO DIO È STATO ACCANTONATO! CHI SI AFFIDA ALLA BIBBIA NON È PIÙ ACCETTATO.

Personalmente credo che già si sta avverando sotto i nostri occhi questa profezia; infatti, la predicazione dei cristiani che si attengono alla Parola di Dio e alla Sua dottrina vengono censurati, accantonati. A parte qualche eccezione, in TV, alla radio, sui giornali e su ogni mezzo di comunicazione e sui posti di lavoro non è ammesso chi contraddice questo sistema, non gli è concesso di parlare della Parola di Dio e nemmeno di menzionare la Bibbia per contraddire la filosofia di questo mondo.

Molti cristiani hanno il timore di parlare francamente della Parola di Dio perché potrebbero essere attaccati dalla stampa e altri mezzi di comunicazione o dalle persone vicine, trattati come “extraterrestri” e allontanati. Quante volte mi è capitato di ascoltare alcuni dibattiti in TV su temi sociali e di costume e di vedere come vengono scherniti coloro che si “azzardano” a fare riferimento alla Bibbia.

Il concetto di peccato è stato abolito. Tutto è permesso, basta rispettare i costumi degli altri.

Dio è stato accantonato, abbandonato dalle scuole, dalle famiglie e il risultato è: non esiste alcun Dio creatore, l’uomo è frutto dell’evoluzione, Gesù se è esistito non è Dio ma un uomo, non esiste alcun ritorno di Gesù, nell’universo non siamo soli ma ci sono gli extraterrestri, la Bibbia è un normale testo scritto da uomini e non ispirati da Dio, ecc. Esiste un solo Dio: l’uomo stesso perchè. questo nuovo dio è autosufficiente, si genera da sé con la scienza, si autogoverna con la democrazia, si cura da sé con la medicina, tutti i popoli avranno un solo governo, una sola lingua [inglese], una sola guida l’anticristo, ecc. tutto ciò è frutto del puro egoismo umano e l’uomo sembra onnipotente. Ecco compiuta la Babele!

Disse Gesù: “Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18:8)

Quando leggiamo Paolo in 2Tim. 3:1-7 : “Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontanati! Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, le quali cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità” non ci sembra che stiamo leggendo un articolo di giornale di quest’epoca in cui viviamo?

Perciò crediamo che questo è il tempo della fine di cui hanno parlato i profeti e Gesù stesso. Il nostro Padrone e Signore Gesù Cristo sta per ritornare nella Sua gloria come Re dei Re e per rapire da questo mondo la Sua Sposa secondo le Sue promesse.

Il Signore quanto prima chiuderà la porta di ingresso del Suo Regno, l’anno di grazia sta per finire e presto si celebreranno le nozze dell’Agnello in cielo. Beato chi sarà trovato pronto.

“Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”. (Lc 12:37)

Vigiliamo, dunque, perchè il Signore è vicino! Maranatà.

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