mercoledì 28 marzo 2012

Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici.Giov. 15:13

La ricerca e la scienza sono diventate la speranza di questi ultimi tempi. Se domandassimo a qualche eminente scienziato uomo di fama mondiale a che punto è l'uomo oggi, ci direbbe che ha fatto passi da gigante: ha trovato l'elisir della giovinezza, ha allungato i suoi anni e l'allungherà ancora molto di più in futuro, ha nelle mani le chiavi dell'eternità ed è nelle condizioni di colonizzare tutto l'universo.

E Dio?

Dio Padre e Cristo Gesù non trovano posto nel mondo moderno, nell'immaginario collettivo la loro esistenza non è certa perché l'uomo attraverso la scienza non ha trovato abbastanza prove. I sacerdoti dello scientismo, allo stesso modo dei sacerdoti egiziani di fronte a Mosè ed Aronne, tentano di imitare l'azione di Dio sfidandolo con i loro "incantesimi" della tecnologia. Sono ingannati e ingannano il mondo mediante le loro opere; infatti, con la tecnologia moderna sono stati ripetuti alcuni grandi miracoli di Gesù: dare la vista ai ciechi, sostituire parti vitali del corpo come il cuore, ecc. insomma l'uomo ha superato Dio ... quasi.

E le chiese cristiane come reagiscono?

Le chiese non sono di meno, non sanno contrastare lo scientismo perché sono deboli non agiscono con la potenza di Dio e hanno dimenticato il buon nome per la Salvezza, Cristo Gesù; si sono creati sedie e piedistalli di vario tipo, per essere ben alti e irraggiungibili per annunciare al popolo il loro vangelo, definendosi profeti pieni di nuove rivelazioni, esse si sono appropriati del titolo di Dio e con lo scopo di usurpare il trono di Dio. Di loro disse Paolo "hanno la forma della pietà ma avendone rinnegato la potenza". Sono diventati amici del mondo.

L'amicizia del mondo e l'amore per le cose del mondo ci allontanano da Dio.

L'uomo può fare segni potenti da farlo sembrare un dio ma non può vivere quanto vuole, non può dare la sua vita e riprenderla, è corruttibile, non può versare il suo sangue per lavare i suoi peccati o quelli dei suoi amici. Nemmeno i santi in Cristo possono riscattare un loro fratello.

Invece, queste opere potenti le ha fatte il nostro Creatore per mezzo dell'amore di Cristo Gesù per cui l'uomo ottiene la Sua grazia, gratuitamente senza alcuna cosa in cambio. Eravamo nemici di Dio ma con il Suo sacrificio siamo stati riconciliati con il Padre e Lui ci chiama amici secondo le promesse fatte ad Abramo.

Abramo e la sua discendenza Israele erano e sono considerati amici di Dio "Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico" (Is 41:8) e in Giac 2:23 "E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio".

Immaginiamo questa stupenda relazione: l'uomo un essere fisico, limitato e mortale è considerato dall'onnipotente, immortale, onnisciente, supremo Dio come Suo caro amico. Non è incredibile? Ma questa è la Verità. Dio per il Suo grande amore non ha mandato un rappresentate né un angelo per riscattare gli uomini e mantenere la sua promessa eterna che non muta mai, ma è venuto Lui stesso dando la sua vita dimostrando il Suo amore eterno per tutte le sue creature. L'uomo imperfetto, creato dalla polvere della terra, è visto dal Dio Creatore perfetto, nato dallo Spirito eterno, come uno con cui avere una calda duratura e speciale amicizia.

Gesù ha detto "voi siete miei amici, se farete le cose che vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi" (Giov 15:14-15)

Cristo é cosi perfetto nel Suo amore che l'uomo, limitato com'è, lo può imitare solo in una piccolissima parte. Gesù è il perfetto amico, ha dato la Sua vita per amore delle Sue creature svestendosi della Sua gloria e abbassandosi alla stessa misura dell'uomo, pieno di giustizia per rendere giusto l'uomo.

Il nostro amore deve essere questo: ubbidire alla Verità, essere di accordo con tutti, compassionevole, misericordioso, pieno di amore fraterno e che crede nel nome di Cristo Gesù.

Dio ci ha dato per mezzo di Cristo la Sua amicizia e noi dobbiamo ricambiare questa amicizia confidando il Lui. Dobbiamo essere imitatori di Abramo e, camminando con Dio, allora anche noi saremo chiamati amici di Dio.

Fratelli ricordiamoci a vicenda che Cristo è morto per noi per amore, mentre eravamo nel peccato.

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