venerdì 2 marzo 2012

Come un uomo corregge suo figlio, così Dio corregge te.Deuteronomio 8:5

Chi ha l'esperienza di essere padre sa cosa significa il sacrificio di educare i propri figli, le difficoltà nelle relazioni tra il genitore e il figlio che si acuisce man mano che i figli crescono. Chi è padre è stato anche figlio perciò porta con sé l'esperienza di vita che gli permette di comprendere cosa significa l'essere corretti e della sua necessità.

Educazione e correzione sono due compiti fondamentali per il genitore che non si possono escludere; è inimmaginabile che si possa educare senza correggere il figlio per gli errori che inevitabilmente vengono commessi. La correzione non è punizione, ma una modifica, un invito all'inversione di tendenza.

In questa epoca di consumismo smisurato, di chiaro materialismo, di relativismo da cui l'unica certezza per l'uomo rimane se stesso tanto da cadere nell'auto-adorazione: uomo-dio. La nostra società (principalmente quella occidentale) ha nel famoso motto anni sessanta "io sono mio" il fondamento; cosa ha comportato questa rivoluzione culturale è sotto i nostri occhi: le nuove generazioni non sanno cos'è la riprensione, non conoscono il rispetto per i genitori e le autorità né il rispetto per le leggi, rifiutano la correzione.

In questo contesto, i figli vogliono tutto ciò gli viene pubblicizzato dal mondo e i noi genitori diamo sempre a loro più del necessario senza limiti; tuttavia, nello stesso tempo non siamo capaci di indirizzare la loro vita spirituale. Anzi, spesso si rinuncia alla correzione anche quando sappiamo che stanno seguendo una via errata perché noi siamo portati ad mostrare sempre benevolenza verso i nostri figli, li difendiamo sempre; mentre essi potrebbero trovarsi sul precipizio dell'errore e non riuscire ad allontanarsi se a loro manca la giusta educazione e correzione.

Il nostro Creatore si è rivelato nel Suo Figlio Gesù e ci ha dato la possibilità di adottarci come Suoi figli quando nasciamo spiritualmente per cui possiamo rivolgersi a Lui chiamandolo semplicemente "Padre".

Dio, benchè non è un uomo, spesso usa paragonarsi al genitore terreno nel compito di educare i Suoi figli; certamente Lui non è impotente da imporsi all'uomo, ma con amore e rispetto verso le Sue creature si rivolge come un padre.

"E perché siete figliuoli, Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre" (Gal 4:6) (v. Rom 8:15).

Dio è veramente un Padre verso i suoi Figli, è paziente con noi, ci corregge e ci protegge, ma come un buono e amorevole Padre vuole che seguiamo i Suoi comandamenti, e accettiamo la Sua guida. La legge di Dio è figura del Suo carattere che è amore; la incise su tavole di pietra con la sua mano e la dette a Mosè affinchè l'uomo potesse osservarla per un giusto vivere.

L'uomo è di cuore duro, come le tavole di pietra, perciò è difficile fargli comprendere cosa è veramente il bene e dimentica anche molto presto i giusti insegnamenti.

Il mestiere più difficile al mondo è quello dei genitori, per allevare ed educare i figli, ci vuole molto amore, molta pazienza, tanta saggezza e tanta comunicazione. I figli spesso non ubbidiscono ai genitori e, di conseguenza, è necessario intervenire severamente affinchè per educarli. Cosi fa l'Eterno con i Suoi Figli.

Egli ci corregge dai nostri errori e ci riprende: "Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato, e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore,e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli". Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. ... Egli lo fa per il nostro bene" (Ebrei 12:4-11).

Lodiamo e ringraziamo ogni giorno il nostro amorevole Padre celeste per i Suoi insegnamenti e la Sua guida nel nome di Gesù. Amen.

www.osanna.org

Nessun commento:

Posta un commento