Il SIGNORE ha fatto una promessa: Egli ritornerà per realizzare il Regno di Dio su questa terra, per distruggere tutti i Suoi nemici e far trionfare la vera pace e giustizia. Alla fine distruggerà anche la morte. La soluzione ai problemi dell'uomo è la venuta del Signore Gesù il Cristo.
Dio attende oggi con pazienza che l'uomo si ravveda dei suoi peccati e cerchi il Signore della grazia. Se non si ravvede allora Egli dovrà intervenire con potenza negli affari del mondo come ha previsto. Ancora oggi l'umanità tutta invece di pentirsi e convertirsi e lodare Dio nostro creatore, continua per la strada della ribellione e della perversione.
Dio, nonostante tutto, vuole salvare l'umanità, perciò ha stabilito un piano di salvezza a cui si accede attraverso Gesù Cristo perché Egli è un Dio di amore. Nessun uomo può cambiare e può resistere alla volontà di Dio, Egli è l'Onnipotente e il creatore di ogni cosa da cui ogni carne dipende da Lui e nessuno può vivere senza. La vita stessa dipende da Lui. Se solo per un istante Dio si dovesse ritirare da tutto non resisterebbe nulla, l'universo si distruggerebbe venendo meno le leggi che lo regolano e l'uomo diventerebbe polvere.
Egli è quello che opera, fa grazia e dà la salvezza quando vuole a chi vuole e secondo la sua volontà e nessun uomo può scegliere il tempo della sua salvezza; non ha cambiato mai il progetto di salvezza iniziale per l'uomo nemmeno quando l'uomo ha peccato. Egli è quello che ha già visto la fine prima di iniziare ogni cosa.
Dio l'Onnipotente è quello che domina e controlla tutto, ogni uomo, ogni nazione, angeli e demoni e nessuno può fare alcunché senza la sua autorità.
Beato chi confida e si affida a Lui. Dio è potente da portarci nel suo Regno e nessuno può fermare la sua mano.
"Le mie pecore ascoltano la mia voce e Io le conosco ed esse Mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio". (Giov 10:27-29)
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Noi siamo da Dio; chi conosce Iddio ci ascolta; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore, ma sappiamo che il Figliuol di Dio è venuto e ci ha dato intendimento per conoscere Colui che è il vero; e noi siamo in Colui che è il vero Dio, nel suo Figliuolo Gesù Cristo. Quello è il vero Dio e la vita eterna.
giovedì 27 settembre 2012
martedì 25 settembre 2012
Se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.Marco 11:26
Il perdono è il frutto dell'amore, chi non ama è difficile che possa perdonare. Chi è debole spiritualmente è difficile che possa perdonare e chi non perdona viene trascinato in un vortice di rancore, di odio e di vendetta da cui è difficile uscirne.
La mancanza del perdono produce liti, divisioni, pensieri cattivi, si lascia il posto al male a scapito del bene.
È importante perdonare immediatamente, si evita così di non caricarsi di un peso che nel tempo ci schiaccia. Più il tempo passa e più si accende l'odio, nella mente è sempre presente il pensiero alla stessa persona che ci ha fatto un torto e ci si priva della tranquillità e della pace.
Chi ha lo spirito di Dio è in grado di non offendere e se viene offeso è in grado di perdonare, perchè c'è una differenza sostanziale fra i figli di Dio e i figli del mondo. IFigli di Dio hanno ricevuto lo spirito di Dio e il primo frutto dello spirito è l'amore e il mondo non può rivevere questo amore e, quindi, non può perdonare di cuore.
I Figli di Dio sono la luce del mondo, il sale della terra essi possono e hanno il dovere di perdonare e mai condannare, di riprendere e correggere con amore come operatori di pace.
Ogni volta che veniamo offesi, pensiamo a quante volte al giorno offendiamo Dio con le nostre azioni e pensieri. Se Lui perdona noi per le nostre debolezze, perchè noi non perdoniamo gli altri per le loro mancanze dei nostri confronti?
La mancanza del perdono produce liti, divisioni, pensieri cattivi, si lascia il posto al male a scapito del bene.
È importante perdonare immediatamente, si evita così di non caricarsi di un peso che nel tempo ci schiaccia. Più il tempo passa e più si accende l'odio, nella mente è sempre presente il pensiero alla stessa persona che ci ha fatto un torto e ci si priva della tranquillità e della pace.
Chi ha lo spirito di Dio è in grado di non offendere e se viene offeso è in grado di perdonare, perchè c'è una differenza sostanziale fra i figli di Dio e i figli del mondo. IFigli di Dio hanno ricevuto lo spirito di Dio e il primo frutto dello spirito è l'amore e il mondo non può rivevere questo amore e, quindi, non può perdonare di cuore.
I Figli di Dio sono la luce del mondo, il sale della terra essi possono e hanno il dovere di perdonare e mai condannare, di riprendere e correggere con amore come operatori di pace.
Ogni volta che veniamo offesi, pensiamo a quante volte al giorno offendiamo Dio con le nostre azioni e pensieri. Se Lui perdona noi per le nostre debolezze, perchè noi non perdoniamo gli altri per le loro mancanze dei nostri confronti?
sabato 22 settembre 2012
Non vi farete incisioni nella carne... nè vi farete tatuaggi addosso.Levitico 19:28
Cos'è un tatuaggio? Quali sono le sue origini? Perché ci si fa tatuare? Sono domande a cui dovrebbe rispondere chi è stato o ha intenzione di farsi tatuare il proprio corpo. Il tatuaggio è un marchio inciso sulla pelle per tutta la vita. "Per secoli considerato per lo più come un simbolo di marginalità e trasgressione, quindi malvisto dalla società, oggi incontra invece un consenso diffuso: è apprezzato da tanti vip, come da moltissime persone comuni, soprattutto giovani che ne fanno bella mostra in discoteca, al mare, in palestra o semplicemente per strada. Nella nostra società moderna il tatuaggio è visto addirittura come una forma d'arte".
Le origini del tatuaggio sono da ricercare nella stregoneria e nel culto dei morti. Il tatuaggio è una tecnica di colorazione del proprio corpo le cui origini risalgono a oltre 3.000 anni avanti Cristo. Le antiche popolazioni egiziane per prime svilupparono l'uso del tatuaggio come elemento terapeutico e taumaturgico, ovvero capace di avere legami con la religione e il mondo della magia e degli spiriti e demoni a cui rendere omaggio.
Ecco perché Dio disse al Suo popolo Israele e, quindi, oggi alla Sua Chiesa: "Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi stamperete segni addosso. Io sono l'Eterno". (Lev 19:28)
Quindi, i tatuaggi, farsi incisioni nel corpo o radersi la testa hanno radici di stregoneria. Oggi ci sono molte influenze maligne che sono state scatenate nel mondo per cui molti giovani oggi fanno queste cose inconsapevolmente perché ingannati. Possono comprendere che le incisioni e i tatuaggi possono aprire le porte all'errore e alla contaminazione. Satana sta "marchiando" il mondo attraverso i mezzi di comunicazione con il sesso sfrenato, la violenza, musica hard-rock, giochi e film violenti, sta mostrando le mode malvagie in modo da distruggere i giovani. Tatuaggi satanici, skin heads e altri di questi riti stanno aprendo molti dei nostri bambini alla demonizzazione.
Non prendiamo alla leggera questo problema, è un problema spirituale molto serio. "Le persone non comprendono che questo marchio o simbolo satanico può aprire le porte ad un altro attacco satanico che permette al nemico delle nostre anime di entrare nella loro vita. Non è tanto il marchio in sé, ma il peccato che c'è in esso". Infatti, non è tanto la forma del segno quanto il significato spirituale che c'è dietro e che è un pericolo per un credente.
E' da tenere in considerazione primaria che il nostro corpo è il tempio dello Spirito di Dio che siamo opera di Dio e che la vita è un dono.
"E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo". (1Cor 6:19-20).
La chiesa di Dio è il corpo di Cristo Gesù e, se abbiamo il Suo Spirito, noi facciamo parte di questo corpo. Tenendo in considerazione tale principio è chiaro che chi guasta il tempio di Dio, Dio ne terrà conto, perché siamo stati comprati con sangue innocente.
"Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi". (1Cor 3:17)
Il credente deve curare il proprio corpo come afferma la Parola di Dio, condursi con modestia e sempre in ordine e in modo da non attirare gli sguardi cioè non per essere appariscente.
Dio detesta l'idolatria e un credente che, dopo essere stato salvato da Cristo, si fa incidere sul proprio corpo tatuaggi, anelli e altri segni; vuol dire ritornare schiavi di un sistema settario e diabolico, certamente non viene da Dio.
"Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo".( 1Cor 6:20).
Le origini del tatuaggio sono da ricercare nella stregoneria e nel culto dei morti. Il tatuaggio è una tecnica di colorazione del proprio corpo le cui origini risalgono a oltre 3.000 anni avanti Cristo. Le antiche popolazioni egiziane per prime svilupparono l'uso del tatuaggio come elemento terapeutico e taumaturgico, ovvero capace di avere legami con la religione e il mondo della magia e degli spiriti e demoni a cui rendere omaggio.
Ecco perché Dio disse al Suo popolo Israele e, quindi, oggi alla Sua Chiesa: "Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi stamperete segni addosso. Io sono l'Eterno". (Lev 19:28)
Quindi, i tatuaggi, farsi incisioni nel corpo o radersi la testa hanno radici di stregoneria. Oggi ci sono molte influenze maligne che sono state scatenate nel mondo per cui molti giovani oggi fanno queste cose inconsapevolmente perché ingannati. Possono comprendere che le incisioni e i tatuaggi possono aprire le porte all'errore e alla contaminazione. Satana sta "marchiando" il mondo attraverso i mezzi di comunicazione con il sesso sfrenato, la violenza, musica hard-rock, giochi e film violenti, sta mostrando le mode malvagie in modo da distruggere i giovani. Tatuaggi satanici, skin heads e altri di questi riti stanno aprendo molti dei nostri bambini alla demonizzazione.
Non prendiamo alla leggera questo problema, è un problema spirituale molto serio. "Le persone non comprendono che questo marchio o simbolo satanico può aprire le porte ad un altro attacco satanico che permette al nemico delle nostre anime di entrare nella loro vita. Non è tanto il marchio in sé, ma il peccato che c'è in esso". Infatti, non è tanto la forma del segno quanto il significato spirituale che c'è dietro e che è un pericolo per un credente.
E' da tenere in considerazione primaria che il nostro corpo è il tempio dello Spirito di Dio che siamo opera di Dio e che la vita è un dono.
"E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo". (1Cor 6:19-20).
La chiesa di Dio è il corpo di Cristo Gesù e, se abbiamo il Suo Spirito, noi facciamo parte di questo corpo. Tenendo in considerazione tale principio è chiaro che chi guasta il tempio di Dio, Dio ne terrà conto, perché siamo stati comprati con sangue innocente.
"Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi". (1Cor 3:17)
Il credente deve curare il proprio corpo come afferma la Parola di Dio, condursi con modestia e sempre in ordine e in modo da non attirare gli sguardi cioè non per essere appariscente.
Dio detesta l'idolatria e un credente che, dopo essere stato salvato da Cristo, si fa incidere sul proprio corpo tatuaggi, anelli e altri segni; vuol dire ritornare schiavi di un sistema settario e diabolico, certamente non viene da Dio.
"Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo".( 1Cor 6:20).
giovedì 20 settembre 2012
Dicono:'Dio non vede, non se ne preoccupa'. Stolti!Salmi 94:7-8
"Fino a quando gli empi, o Eterno, fino a quando gli empi trionferanno? Si espandono in discorsi arroganti, si vantano tutti questi operatori d'iniquità. Schiacciano il tuo popolo, o Eterno, e affliggono la tua eredità. Uccidono la vedova e lo straniero, ammazzano gli orfani, e dicono: L'Eterno non vede, l'Iddio di Giacobbe non ci fa attenzione. Abbiate intendimento, voi gli stolti fra il popolo! E voi, pazzi, quando sarete savi?" (Salmo 94:3-7).
Questo salmo è principalmente rivolto al popolo di Dio, a quelli che credono nell'Eterno; all'interno del popolo di Dio ci sono sempre stati e ci sono anche oggi coloro che si conducono da empi, "stolti fra il popolo".
Come è attuale! Quando diamo uno sguardo alla nostra società che si definisce cristiana, ci rendiamo conto che proprio loro, molti credenti, gente che afferma di credere in Dio, sono falsi, egoisti, corrotti, dediti al vile guadagno, ladri e nel peggiore dei casi sono mafiosi e omicidi. Poiché Dio non interviene prontamente a giudicarli, questi sono convinti che l'Eterno non ci fa caso e alla fine perdonerà tutti.
La verità è che Egli non interviene immediatamente con la punizione del peccatore perché è paziente verso tutti affinché ognuno abbia il tempo di convertirsi; il nostro Dio è un Dio di amore. Ma è anche un Dio di giustizia che non lascia impunito il peccatore impenitente che non si converte.
Dio conosce il cuore e il pensiero di tutti gli uomini, e sa che la via dell'uomo è rivolta al male; il nostro senso della giustizia si manifesta spesso quando crediamo di aver subito un torto, è sempre egoistico, di parte, di auto-giustificazione perciò profondamente ingiusto.
Anche i Profeti in alcuni casi si sono rivolti a Dio, lamentandosi come il Suo intervento non fosse immediato contro quelli che agivano perfidamente contro il prossimo, secondo la loro giustizia. Tuttora è cosi.
C'è gente che credendosi perfetta, giusta e in diritto di giudicare e condannare le azioni malvagie altrui, rimane deluso dalla presunta inerzia di Dio. Questo senso di delusione alla fine può condurre a dubitare di Dio e perfino della Sua esistenza. Anche nella Sua chiesa.
Non è difficile incontrare la persona che ha questa opinione: Dio non esiste, se esistesse avrebbe posto fine al male, quindi si agisce per prendere il più possibile ed essere potente cosicché si acquista impunibilità in una società dove nessun potente paga per gli errori.
E noi non siamo portati a ragionare così quando vediamo come molti crimini non sono condannati? E quando subiamo un danno e ci perdiamo nelle domande sul perché Dio non si è preoccupato di noi, del benessere mancante, delle ricchezze personali diminuite per un problema non previsto, di una malattia, non fermiamo l'entusiasmo e la fede vacilla? Dio non ci ha chiamato a una vita agiata, nella ricchezza e nella perfetta salute fisica ma ad una vita normale che consiste nel processo naturale di invecchiamento fino alla morte con i problemi fisici degenerativi di tutti gli uomini. Anzi le tribolazioni ci avvicinano a Dio, senza prove non si può crescere, senza sofferenza non ci si rivolge a Dio, senza necessità si dimentica Dio, senza combattimento non si prega Dio. Se sappiamo queste cose la nostra fede non può vacillare.
La fede è la cosa più preziosa che esista e Dio fa di tutto affinché essa sia ben salda in noi. Quindi Egli vede e si preoccupa di ogni cosa e ci dà sempre quello che ci serve per la nostra salvezza.
Dio vede e provvede. Egli odia l'ipocrisia di questa società:
"Udite la parola del Signore, voi capi di Sodoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?" dice il Signore. "Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova". "Su, venite e discutiamo" dice il Signore. "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato"". (Isaia 1:10-20)
Dio ha stabilito il tempo in cui porra fine alla malvagità e distruggerà l'empietà nell'uomo. Questa è la Sua promessa all'umanità.
www.osanna.org
Questo salmo è principalmente rivolto al popolo di Dio, a quelli che credono nell'Eterno; all'interno del popolo di Dio ci sono sempre stati e ci sono anche oggi coloro che si conducono da empi, "stolti fra il popolo".
Come è attuale! Quando diamo uno sguardo alla nostra società che si definisce cristiana, ci rendiamo conto che proprio loro, molti credenti, gente che afferma di credere in Dio, sono falsi, egoisti, corrotti, dediti al vile guadagno, ladri e nel peggiore dei casi sono mafiosi e omicidi. Poiché Dio non interviene prontamente a giudicarli, questi sono convinti che l'Eterno non ci fa caso e alla fine perdonerà tutti.
La verità è che Egli non interviene immediatamente con la punizione del peccatore perché è paziente verso tutti affinché ognuno abbia il tempo di convertirsi; il nostro Dio è un Dio di amore. Ma è anche un Dio di giustizia che non lascia impunito il peccatore impenitente che non si converte.
Dio conosce il cuore e il pensiero di tutti gli uomini, e sa che la via dell'uomo è rivolta al male; il nostro senso della giustizia si manifesta spesso quando crediamo di aver subito un torto, è sempre egoistico, di parte, di auto-giustificazione perciò profondamente ingiusto.
Anche i Profeti in alcuni casi si sono rivolti a Dio, lamentandosi come il Suo intervento non fosse immediato contro quelli che agivano perfidamente contro il prossimo, secondo la loro giustizia. Tuttora è cosi.
C'è gente che credendosi perfetta, giusta e in diritto di giudicare e condannare le azioni malvagie altrui, rimane deluso dalla presunta inerzia di Dio. Questo senso di delusione alla fine può condurre a dubitare di Dio e perfino della Sua esistenza. Anche nella Sua chiesa.
Non è difficile incontrare la persona che ha questa opinione: Dio non esiste, se esistesse avrebbe posto fine al male, quindi si agisce per prendere il più possibile ed essere potente cosicché si acquista impunibilità in una società dove nessun potente paga per gli errori.
E noi non siamo portati a ragionare così quando vediamo come molti crimini non sono condannati? E quando subiamo un danno e ci perdiamo nelle domande sul perché Dio non si è preoccupato di noi, del benessere mancante, delle ricchezze personali diminuite per un problema non previsto, di una malattia, non fermiamo l'entusiasmo e la fede vacilla? Dio non ci ha chiamato a una vita agiata, nella ricchezza e nella perfetta salute fisica ma ad una vita normale che consiste nel processo naturale di invecchiamento fino alla morte con i problemi fisici degenerativi di tutti gli uomini. Anzi le tribolazioni ci avvicinano a Dio, senza prove non si può crescere, senza sofferenza non ci si rivolge a Dio, senza necessità si dimentica Dio, senza combattimento non si prega Dio. Se sappiamo queste cose la nostra fede non può vacillare.
La fede è la cosa più preziosa che esista e Dio fa di tutto affinché essa sia ben salda in noi. Quindi Egli vede e si preoccupa di ogni cosa e ci dà sempre quello che ci serve per la nostra salvezza.
Dio vede e provvede. Egli odia l'ipocrisia di questa società:
"Udite la parola del Signore, voi capi di Sodoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! "Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?" dice il Signore. "Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova". "Su, venite e discutiamo" dice il Signore. "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato"". (Isaia 1:10-20)
Dio ha stabilito il tempo in cui porra fine alla malvagità e distruggerà l'empietà nell'uomo. Questa è la Sua promessa all'umanità.
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martedì 18 settembre 2012
Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori.Efesini 3:17
La scrittura senza mezzi termini dice: "Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di Lui". (Rom 8:9). Lo stesso Gesù disse che Lui e il Padre avrebbero dimorato nel cuore dell'uomo in Spirito: "Se uno Mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui". (Giov 14:23).
Quanti credenti sanno che lo stesso Spirito del Padre e di Gesù deve realmente dimorare nel loro cuore?
Il Signore fissa le condizioni affinché ciò sia possibile: l'amore profondo verso Dio nostro Padre e il nostro Signore Gesù, la fede in Dio e l'osservanza dei Suoi comandamenti.
L'amore verso Dio non è naturale ovvero non appartiene all'uomo. Nessuno può dire da sé "amo Dio"; infatti, non si può amare ciò che non si conosce. Dio, che ci ha amati per primo, si rivela al cuore dell'uomo che è sulla strada della salvezza cosicché sia in grado di accettarlo o meno.
Non dobbiamo trascurare come "molti son chiamati, ma pochi eletti" (Mat 22:14) perciò è importante la predicazione fatta per convincere i chiamati ad avvicinarsi al Signore della grazia. Purtroppo, molti chiamati accolgono la Parola di Dio con gioia ma poi si smarriscono seguendo dottrine di uomini che nulla hanno a che fare con la Verità. La loro fede non è nella sola Parola di Dio ma si rivolgono alle favole.
Chi ama Dio con tutto il cuore e con tutto sé stesso, ama la Sua Parola che è Spirito di Verità e di Vita. Chi ama Dio ha fede viva in Lui, affida la propria vita nelle mani del Signore Gesù. Chi ama Dio mette in pratica tutti i Suoi comandamenti. Un uomo così è stato generato come figlio di Dio ed è condotto dal Suo Spirito Santo.
"Tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio. Poiché voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per ricader nella paura; ma avete ricevuto lo spirito d'adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre! Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio; e se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché siamo anche glorificati con lui". (Rom 8:14-17).
Se Dio ci ha concesso di comprendere la Sua Parola, non dobbiamo sottovalutare la Sua chiamata; anzi, Egli ci sta dicendo "esci da questa babilonia di false religioni" (Apoc 18:1-8) e accostati alla Parola di Dio con fiducia.
Se amiamo il mondo e le cose del mondo noi seguiamo lo spirito del mondo e diventiamo nemici di Dio, ma se amiamo Dio l'Eterno dimorerà in noi il Suo Spirito Santo per la vita eterna.
Quanti credenti sanno che lo stesso Spirito del Padre e di Gesù deve realmente dimorare nel loro cuore?
Il Signore fissa le condizioni affinché ciò sia possibile: l'amore profondo verso Dio nostro Padre e il nostro Signore Gesù, la fede in Dio e l'osservanza dei Suoi comandamenti.
L'amore verso Dio non è naturale ovvero non appartiene all'uomo. Nessuno può dire da sé "amo Dio"; infatti, non si può amare ciò che non si conosce. Dio, che ci ha amati per primo, si rivela al cuore dell'uomo che è sulla strada della salvezza cosicché sia in grado di accettarlo o meno.
Non dobbiamo trascurare come "molti son chiamati, ma pochi eletti" (Mat 22:14) perciò è importante la predicazione fatta per convincere i chiamati ad avvicinarsi al Signore della grazia. Purtroppo, molti chiamati accolgono la Parola di Dio con gioia ma poi si smarriscono seguendo dottrine di uomini che nulla hanno a che fare con la Verità. La loro fede non è nella sola Parola di Dio ma si rivolgono alle favole.
Chi ama Dio con tutto il cuore e con tutto sé stesso, ama la Sua Parola che è Spirito di Verità e di Vita. Chi ama Dio ha fede viva in Lui, affida la propria vita nelle mani del Signore Gesù. Chi ama Dio mette in pratica tutti i Suoi comandamenti. Un uomo così è stato generato come figlio di Dio ed è condotto dal Suo Spirito Santo.
"Tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio. Poiché voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per ricader nella paura; ma avete ricevuto lo spirito d'adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre! Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio; e se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché siamo anche glorificati con lui". (Rom 8:14-17).
Se Dio ci ha concesso di comprendere la Sua Parola, non dobbiamo sottovalutare la Sua chiamata; anzi, Egli ci sta dicendo "esci da questa babilonia di false religioni" (Apoc 18:1-8) e accostati alla Parola di Dio con fiducia.
Se amiamo il mondo e le cose del mondo noi seguiamo lo spirito del mondo e diventiamo nemici di Dio, ma se amiamo Dio l'Eterno dimorerà in noi il Suo Spirito Santo per la vita eterna.
giovedì 13 settembre 2012
Gesù disse: chi crede in Me non avrà più sete.Giovanni 6:35
Noi crediamo che "ogni Scrittura è ispirata da Dio ... affinché l'uomo di Dio sia compiuto" (2Tim 3:16-17) "Perché tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture, noi riteniamo la speranza" (Rom 15:4). "Perché, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, e tutti passarono attraverso il mare, e tutti furono battezzati, nella nuvola e nel mare, per esser di Mosè, e tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e la roccia era Cristo. Ma della maggior parte di loro Iddio non si compiacque, poiché furono atterrati nel deserto. Or queste cose avvennero per servir d'esempio a noi, ... Or queste cose avvennero loro per servire d'esempio, e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi". (1Cor 10:1-13).
Israele, durante il pellegrinaggio nel deserto fisico verso la meta che era la terra promessa, fu dissetata materialmente dall'acqua scaturita dalla roccia viva.
In modo analogo, la Chiesa di Dio oggi, nel suo pellegrinaggio verso la meta che è il Regno di Dio nel deserto spirituale, è dissetata dall'acqua della Roccia spirituale che è Cristo.
L'acqua è l'alimento vitale dell'uomo senza la quale non ci può essere la vita. Perciò Gesù, con parole a noi comprensibili, paragona lo Spirito all'acqua che è vita eterna per chi la beve.
Come lo Spirito di Dio, l'acqua non ha forma, è presente nell'intero pianeta, si trova in ogni elemento che ha vita e la sua assenza determina la morte, è l'elemento che serve per la pulizia fisica, per non parlare di tutti gli usi necessari che ne facciamo. Lo Spirito di Dio purifica e sana le ferite provocate dal peccato.
Gesù disse che l'uomo di Dio non vivrà di solo pane, ma di ogni Parola di Dio. E la Parola di Dio è spirito e vita.
Il Regno di Dio si trova al di là del deserto; perciò chiunque desidera raggiungerlo deve attraversare il deserto e, quindi, prima di affrontarlo deve essere bene equipaggiato altrimenti il fallimento è certo e la morte sicura.
Noi ci conduciamo in questo deserto spirituale, il mondo in cui lo spirito del Maligno signoreggia, con il giusto equipaggiamento che è lo Spirito di Dio che ci consente di superare certamente le prove dure durante il cammino.
La lotta per superare le prove causa la necessità di bisogno dell'acqua viva dalla fonte di Dio: il Suo Spirito Santo. Chi ha questa sete non disperi e non si scoraggi, ma si avvicini alla Roccia Spirituale che è Cristo Gesù e sarà saziato, rafforzato e vivificato.
Quando siamo nelle difficoltà, il nostro Sommo Sacerdote ci consola così:
"Quando sarete sul punto di dar battaglia, il sacerdote si farà avanti, parlerà al popolo e gli dirà: Ascolta, Israele! Voi state oggi per impegnare battaglia contro i vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate davanti a loro, perché il SIGNORE, il vostro Dio, è colui che marcia con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi". (Deut 20:2-4).
Gloria a Dio!
Israele, durante il pellegrinaggio nel deserto fisico verso la meta che era la terra promessa, fu dissetata materialmente dall'acqua scaturita dalla roccia viva.
In modo analogo, la Chiesa di Dio oggi, nel suo pellegrinaggio verso la meta che è il Regno di Dio nel deserto spirituale, è dissetata dall'acqua della Roccia spirituale che è Cristo.
L'acqua è l'alimento vitale dell'uomo senza la quale non ci può essere la vita. Perciò Gesù, con parole a noi comprensibili, paragona lo Spirito all'acqua che è vita eterna per chi la beve.
Come lo Spirito di Dio, l'acqua non ha forma, è presente nell'intero pianeta, si trova in ogni elemento che ha vita e la sua assenza determina la morte, è l'elemento che serve per la pulizia fisica, per non parlare di tutti gli usi necessari che ne facciamo. Lo Spirito di Dio purifica e sana le ferite provocate dal peccato.
Gesù disse che l'uomo di Dio non vivrà di solo pane, ma di ogni Parola di Dio. E la Parola di Dio è spirito e vita.
Il Regno di Dio si trova al di là del deserto; perciò chiunque desidera raggiungerlo deve attraversare il deserto e, quindi, prima di affrontarlo deve essere bene equipaggiato altrimenti il fallimento è certo e la morte sicura.
Noi ci conduciamo in questo deserto spirituale, il mondo in cui lo spirito del Maligno signoreggia, con il giusto equipaggiamento che è lo Spirito di Dio che ci consente di superare certamente le prove dure durante il cammino.
La lotta per superare le prove causa la necessità di bisogno dell'acqua viva dalla fonte di Dio: il Suo Spirito Santo. Chi ha questa sete non disperi e non si scoraggi, ma si avvicini alla Roccia Spirituale che è Cristo Gesù e sarà saziato, rafforzato e vivificato.
Quando siamo nelle difficoltà, il nostro Sommo Sacerdote ci consola così:
"Quando sarete sul punto di dar battaglia, il sacerdote si farà avanti, parlerà al popolo e gli dirà: Ascolta, Israele! Voi state oggi per impegnare battaglia contro i vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate davanti a loro, perché il SIGNORE, il vostro Dio, è colui che marcia con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi". (Deut 20:2-4).
Gloria a Dio!
domenica 9 settembre 2012
Tu mi accoglierai alla Tua presenza per sempre.Salmo 41:12
Mentre il dio di oggi, “l’iddio di questo secolo” (2Cor 4:4), che non è eterno, è pura menzogna e le sue promesse sono falsità e pura illusione, Dio l’Eterno è sempre lo stesso, la Sua Parola dura in eterno.
Egli ha fatto promesse precise e immutabili. Il Signore ha promesso la conversione di ogni cuore affinché ogni uomo lo conosca e lo ami.
“Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Non siate trasportati qua e là da diverse e strane dottrine; poiché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono”. (Ebrei 13:8-9)
Magnifica è l'eredità che deve ricevere colui che Gli appartiene, il nostro avvenire è nelle sue mani e nessuno lo può cambiare. E la certezza sta in questo che EGLI È FEDELE in eterno.
“Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo”. (2Tess 5:23-24).
“se lo rinnegheremo, anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, Egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso”. (2Tim 2:13)
La Sua Parola è veritiera, degna di fiducia, essa è perfetta dà vita e sicurezza, mentre noi non riusciamo a conoscere tutti i nostri errori.
“Ma il Signore è fedele, ed Egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno”. ( 2Tess 3:3).
Beato già da adesso chi ha ricevuto la Sua promessa e sta saldo in essa, non sarà deluso per nessun motivo, la vera fede è questa sapere di appartenere già al Regno di Dio.
Il giorno viene in cui il Signore si manifesterà alla Sua chiesa per portarla per sempre alla Sua presenza. Così sia.
Egli ha fatto promesse precise e immutabili. Il Signore ha promesso la conversione di ogni cuore affinché ogni uomo lo conosca e lo ami.
“Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Non siate trasportati qua e là da diverse e strane dottrine; poiché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono”. (Ebrei 13:8-9)
Magnifica è l'eredità che deve ricevere colui che Gli appartiene, il nostro avvenire è nelle sue mani e nessuno lo può cambiare. E la certezza sta in questo che EGLI È FEDELE in eterno.
“Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo”. (2Tess 5:23-24).
“se lo rinnegheremo, anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, Egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso”. (2Tim 2:13)
La Sua Parola è veritiera, degna di fiducia, essa è perfetta dà vita e sicurezza, mentre noi non riusciamo a conoscere tutti i nostri errori.
“Ma il Signore è fedele, ed Egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno”. ( 2Tess 3:3).
Beato già da adesso chi ha ricevuto la Sua promessa e sta saldo in essa, non sarà deluso per nessun motivo, la vera fede è questa sapere di appartenere già al Regno di Dio.
Il giorno viene in cui il Signore si manifesterà alla Sua chiesa per portarla per sempre alla Sua presenza. Così sia.
sabato 8 settembre 2012
GESU' RITORNERA'.Atti 1:11
Dopo essere risorto, Gesù si manifestò ai Suoi discepoli e continuò ad istruirli sulle cose del Suo Regno, ora erano in grado di comprendere perché i comandamenti erano assimilati per mezzo dello spirito santo:
“... Ai quali anche, dopo ch'ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi veder da loro per quaranta giorni, e ragionando delle cose relative al regno di Dio. E trovandosi con essi, ordinò loro di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi il compimento della promessa del Padre, la quale, egli disse, avete udita da me. “Poiché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in spirito santo tra non molti giorni”. Quelli dunque che erano radunati, gli domandarono: Signore, è egli in questo tempo che ristabilirai il regno ad Israele? Egli rispose loro: Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riserbato alla sua propria autorità. Ma voi riceverete potenza quando lo spirito santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra. E dette queste cose, mentr'essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d'innanzi agli occhi loro. E come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentr'egli se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si presentarono loro e dissero: Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto dal cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo”. (Atti 1:1-11).
È sorprendente che i discepoli per la seconda volta pongono la domanda a Gesù sui tempi dell’instaurazione del Regno di Dio. È probabile che avendo visto e toccato con mano il Signore Gesù, risorto e glorificato che si era presentato a loro, avranno pensato che quello era il momento della realizzazione del Regno. Ma ad un tratto Gesù fu elevato e sparì nel cielo.
Egli in tante maniere e in diverse occasioni disse ai Suoi discepoli che nel piano di Dio è previsto che Egli doveva morire, risorgere, andare presso al Padre a preparare la dimora per la Sua Chiesa e RITORNARE. A che punto siamo del piano? Gesù deve ritornare. Ma quando verrà è una domanda che tutti si sono fatti e si faranno fino al compimento. Nessuno può saperlo.
La cosa importante per noi è che custodiamo nel cuore la speranza e il desiderio di vederlo tornare e non già contemplando fissi il cielo per scrutare la Sua presenza; se siamo suoi, allora aspettiamo la Sua manifestazione per noi:
“Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in Me! Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l'avrei detto; Io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di Me, affinché dove son Io, siate anche voi”. (Giov 14:1-3).
Sono passati molti anni da quando il Signore è salito al cielo per cui molti si sono stancati dell’attesa e si sono scoraggiati e perfino c’è chi non crede più nel Suo ritorno.
Ma se da un lato è vero che non possiamo conoscere l’ora in cui ritornerà, dall’altro è anche vero che possiamo conoscere i tempi o il periodo in cui questo evento si verificherà. E di questo anche Gesù disse:
“Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Ma quant'è a quel giorno ed a quell'ora, nessuno li sa, neppur gli angeli nel cielo, né il Figliuolo, ma solo il padre”. (Marc 13:28-32).
Riconosciamo i segni dei tempi? Avete mai letto di un tempo passato in cui “il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno morire”? Non scorgiamo che questa profezia si è già avverata oggi, nel nostro tempo? Non è vero che non suscita nemmeno emozione la notizia se tra fratelli si ammazzano o se un padre uccide i propri figli e viceversa?
Questo è il tempo. Gli ultimi tempi di cui ha parlato anche Paolo. Ed è in questo tempo che il popolo di Dio sarà salvato. Egli è vicino e sta per ritornare per prendere la Sua Sposa e instaurare il Regno promesso.
Qualcuno si chiederà perché Cristo Gesù deve tornare? molti pensano che il Suo ritorno non consiste nel governare sulla terra ma nel cielo.
Il sogno dell’uomo è sempre stato quello di governare il mondo sotto un unico governo – come Nimrod – e infatti oggi tutto il mondo sta subendo la guida dei grandi che comandano il mondo; questi sono alla mercé del Nemico e i loro frutti sono la sofferenza, la distruzione, la fame per tutti gli uomini, mentre per chi governa riceve il dominio su un mondo distrutto.
Cristo deve venire per un semplice motivo principale: Egli è il vero Re, Colui che solo è in grado di risolvere i problemi dell’umanità, senza di Lui non vi può essere ordine morale, né giustizia, né la vera pace; Egli è l'unico in grado di governare ogni cosa e di contrastare ogni forma di male.
Cristo Gesù è l'unico a cui l'uomo dovrebbe sottomettersi, invece è talmente malato e cieco che non sa più distinguere la destra dalla sinistra, la confusione e tale che qualsiasi cura per guarire va bene, peccato che i “medici” a cui si rivolgono sono tutti alla dipendenza del Avversario.
I veri adoratori di Dio sono scartati, perché considerati sognatori e fanatici di un Dio che non si vede mai. Eppure oggi con tanta scienza e con tanta tecnologia, l'uomo non è più in grado di risolvere i problemi più elementari, perché tutto è corrotto, tutto è invaso dall'avidità del profitto personale a scapito del prossimo.
Come può il mondo risolvere i suoi problemi se non esiste più chi ha occhi per vedere e chi vede fa finta di non vedere?
L'unica speranza è la venuta di Cristo Gesù, al più presto, per alleviare le tremende sofferenze che si stanno spargendo su tutta l'umanità.
Maranata.
www.osanna.org
“... Ai quali anche, dopo ch'ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi veder da loro per quaranta giorni, e ragionando delle cose relative al regno di Dio. E trovandosi con essi, ordinò loro di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi il compimento della promessa del Padre, la quale, egli disse, avete udita da me. “Poiché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in spirito santo tra non molti giorni”. Quelli dunque che erano radunati, gli domandarono: Signore, è egli in questo tempo che ristabilirai il regno ad Israele? Egli rispose loro: Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riserbato alla sua propria autorità. Ma voi riceverete potenza quando lo spirito santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra. E dette queste cose, mentr'essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d'innanzi agli occhi loro. E come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentr'egli se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si presentarono loro e dissero: Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto dal cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo”. (Atti 1:1-11).
È sorprendente che i discepoli per la seconda volta pongono la domanda a Gesù sui tempi dell’instaurazione del Regno di Dio. È probabile che avendo visto e toccato con mano il Signore Gesù, risorto e glorificato che si era presentato a loro, avranno pensato che quello era il momento della realizzazione del Regno. Ma ad un tratto Gesù fu elevato e sparì nel cielo.
Egli in tante maniere e in diverse occasioni disse ai Suoi discepoli che nel piano di Dio è previsto che Egli doveva morire, risorgere, andare presso al Padre a preparare la dimora per la Sua Chiesa e RITORNARE. A che punto siamo del piano? Gesù deve ritornare. Ma quando verrà è una domanda che tutti si sono fatti e si faranno fino al compimento. Nessuno può saperlo.
La cosa importante per noi è che custodiamo nel cuore la speranza e il desiderio di vederlo tornare e non già contemplando fissi il cielo per scrutare la Sua presenza; se siamo suoi, allora aspettiamo la Sua manifestazione per noi:
“Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in Me! Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l'avrei detto; Io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di Me, affinché dove son Io, siate anche voi”. (Giov 14:1-3).
Sono passati molti anni da quando il Signore è salito al cielo per cui molti si sono stancati dell’attesa e si sono scoraggiati e perfino c’è chi non crede più nel Suo ritorno.
Ma se da un lato è vero che non possiamo conoscere l’ora in cui ritornerà, dall’altro è anche vero che possiamo conoscere i tempi o il periodo in cui questo evento si verificherà. E di questo anche Gesù disse:
“Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Ma quant'è a quel giorno ed a quell'ora, nessuno li sa, neppur gli angeli nel cielo, né il Figliuolo, ma solo il padre”. (Marc 13:28-32).
Riconosciamo i segni dei tempi? Avete mai letto di un tempo passato in cui “il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno morire”? Non scorgiamo che questa profezia si è già avverata oggi, nel nostro tempo? Non è vero che non suscita nemmeno emozione la notizia se tra fratelli si ammazzano o se un padre uccide i propri figli e viceversa?
Questo è il tempo. Gli ultimi tempi di cui ha parlato anche Paolo. Ed è in questo tempo che il popolo di Dio sarà salvato. Egli è vicino e sta per ritornare per prendere la Sua Sposa e instaurare il Regno promesso.
Qualcuno si chiederà perché Cristo Gesù deve tornare? molti pensano che il Suo ritorno non consiste nel governare sulla terra ma nel cielo.
Il sogno dell’uomo è sempre stato quello di governare il mondo sotto un unico governo – come Nimrod – e infatti oggi tutto il mondo sta subendo la guida dei grandi che comandano il mondo; questi sono alla mercé del Nemico e i loro frutti sono la sofferenza, la distruzione, la fame per tutti gli uomini, mentre per chi governa riceve il dominio su un mondo distrutto.
Cristo deve venire per un semplice motivo principale: Egli è il vero Re, Colui che solo è in grado di risolvere i problemi dell’umanità, senza di Lui non vi può essere ordine morale, né giustizia, né la vera pace; Egli è l'unico in grado di governare ogni cosa e di contrastare ogni forma di male.
Cristo Gesù è l'unico a cui l'uomo dovrebbe sottomettersi, invece è talmente malato e cieco che non sa più distinguere la destra dalla sinistra, la confusione e tale che qualsiasi cura per guarire va bene, peccato che i “medici” a cui si rivolgono sono tutti alla dipendenza del Avversario.
I veri adoratori di Dio sono scartati, perché considerati sognatori e fanatici di un Dio che non si vede mai. Eppure oggi con tanta scienza e con tanta tecnologia, l'uomo non è più in grado di risolvere i problemi più elementari, perché tutto è corrotto, tutto è invaso dall'avidità del profitto personale a scapito del prossimo.
Come può il mondo risolvere i suoi problemi se non esiste più chi ha occhi per vedere e chi vede fa finta di non vedere?
L'unica speranza è la venuta di Cristo Gesù, al più presto, per alleviare le tremende sofferenze che si stanno spargendo su tutta l'umanità.
Maranata.
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giovedì 6 settembre 2012
Io, l'Eterno, ti ho chiamato e ti prenderò per la mano.Isaia 42:6
Così dice il SIGNORE del Suo servo: "Io, il SIGNORE, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò di te l'alleanza del popolo, la luce delle nazioni, per aprire gli occhi dei ciechi, per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre. Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli. Ecco, le cose di prima sono avvenute e io ve ne annunzio delle nuove; prima che germoglino, ve le rendo note". (Isaia 42:6-9).
La sorte meravigliosa e più importante per l'uomo non è quello di accumulare ricchezze infinite, né di governare tutti i popoli, nemmeno quella di allungare la sua vita allontanando l'ora inesorabile della morte, ma è quella di ottenere la vita eterna.
L'uomo può vincere da solo la battaglia? la tecnologia, le migliori cure, le buone intenzioni, la tanta devozione religiosa e gli idoli non possono nulla, l'uomo ha perso la sua battaglia prima ancora di muovere un dito. Il religioso ha posto la sua salvezza in quello che fa, il suo motto principale è: "dobbiamo, dobbiamo fare, dobbiamo cambiare, dobbiamo credere con forza nelle nostre capacità di buoni cristiani".
Hanno dimenticato Colui che è il vero liberatore, che salva, Colui che è stato stabilito dal principio su tutto quello che esiste, la vera Luce che illumina il mondo.
Egli è quello che ci chiama e ci prende per mano e si cura di tutti quelli che lo seguono perché cosi ha stabilito il Padre Eterno. Cristo Gesù è quello che ha tutto il potere e la potenza per fare ogni cosa per l'eternità.
"Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò. Ma volgeranno le spalle, coperti d'infamia, quelli che confidano negli idoli scolpiti e dicono alle immagini fuse: "Voi siete i nostri dèi!"." (Isaia 42:16-17).
Dio è spirito e i veri adoratori sono quelli che Lo adorano in spirito e verità.
Solo in Lui è la vita eterna ed Egli conduce coloro che a Lui s'affidano alla fonte della vera Vita. Non riconoscere Cristo Gesù come nostro Signore, Principio di ogni cosa, che è venuto nella carne e che ha pagato il riscatto per la nostra vita, vuol dire buttare via il biglietto vincente ricevuto gratuitamente.
La sorte meravigliosa e più importante per l'uomo non è quello di accumulare ricchezze infinite, né di governare tutti i popoli, nemmeno quella di allungare la sua vita allontanando l'ora inesorabile della morte, ma è quella di ottenere la vita eterna.
L'uomo può vincere da solo la battaglia? la tecnologia, le migliori cure, le buone intenzioni, la tanta devozione religiosa e gli idoli non possono nulla, l'uomo ha perso la sua battaglia prima ancora di muovere un dito. Il religioso ha posto la sua salvezza in quello che fa, il suo motto principale è: "dobbiamo, dobbiamo fare, dobbiamo cambiare, dobbiamo credere con forza nelle nostre capacità di buoni cristiani".
Hanno dimenticato Colui che è il vero liberatore, che salva, Colui che è stato stabilito dal principio su tutto quello che esiste, la vera Luce che illumina il mondo.
Egli è quello che ci chiama e ci prende per mano e si cura di tutti quelli che lo seguono perché cosi ha stabilito il Padre Eterno. Cristo Gesù è quello che ha tutto il potere e la potenza per fare ogni cosa per l'eternità.
"Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò. Ma volgeranno le spalle, coperti d'infamia, quelli che confidano negli idoli scolpiti e dicono alle immagini fuse: "Voi siete i nostri dèi!"." (Isaia 42:16-17).
Dio è spirito e i veri adoratori sono quelli che Lo adorano in spirito e verità.
Solo in Lui è la vita eterna ed Egli conduce coloro che a Lui s'affidano alla fonte della vera Vita. Non riconoscere Cristo Gesù come nostro Signore, Principio di ogni cosa, che è venuto nella carne e che ha pagato il riscatto per la nostra vita, vuol dire buttare via il biglietto vincente ricevuto gratuitamente.
mercoledì 5 settembre 2012
Ho giurato per Me stesso: Ogni ginocchio si piegherà davanti a Me, dice l'Eterno.Isaia 45:23
La Parola di Dio non è frutto del pensiero dell'uomo, ma è l'intervento diretto di Dio nella vita di uomini che attingevano dal Suo pensiero - come dice Paolo avevano la mente di Dio perchè ispirati dallo Spirito di Dio - ed lo hanno messo per iscritto. La Bibbia è la Verità assoluta.
Quindi, non è stata scritta a caso e nemmeno le profezie, anzi essi testimoniano che esiste un Dio vivente che determina ogni cosa, che tutto ha in mano e nulla sfugge al Suo controllo.
Ogni uomo apparso sulla terra si dovrà presentare davanti al suo Creatore per rendere conto del suo operato. Questo è il giuramento di Dio! E così sarà.
Cosa c'è di meglio di questa grande profezia che ben presto si realizzerà?
Ogni ginocchio, sulla terra e in cielo dovrà inginocchiarsi davanti a Lui, non per forza e non per costrizione, ma per la Sua immensa gloria. Come può un uomo rimanere in piedi davanti alla Maestà divina? Nessuno può resistere, né resisterà alla Sua presenza.
Oggi chi appartiene al Signore, nel segreto della cameretta, piega già le ginocchia davanti a Lui come segno di adorazione e sottomissione a Dio che ascolta e vede tutti.
Ma verrà il giorno in cui ogni uomo dovrà abbandonare le proprie vie, i propri dei, i propri culti e si dovrà prostrare davanti a Colui che è il vivente vero Dio Padre nostro e a Suo figlio nostro Signore Gesù il Cristo.
Non esiste altro Dio YHWH a cui rendere onore e gloria e per il quale abbiamo la vita eterna e questa vita è custodita in Gesù Cristo.
Quindi, non è stata scritta a caso e nemmeno le profezie, anzi essi testimoniano che esiste un Dio vivente che determina ogni cosa, che tutto ha in mano e nulla sfugge al Suo controllo.
Ogni uomo apparso sulla terra si dovrà presentare davanti al suo Creatore per rendere conto del suo operato. Questo è il giuramento di Dio! E così sarà.
Cosa c'è di meglio di questa grande profezia che ben presto si realizzerà?
Ogni ginocchio, sulla terra e in cielo dovrà inginocchiarsi davanti a Lui, non per forza e non per costrizione, ma per la Sua immensa gloria. Come può un uomo rimanere in piedi davanti alla Maestà divina? Nessuno può resistere, né resisterà alla Sua presenza.
Oggi chi appartiene al Signore, nel segreto della cameretta, piega già le ginocchia davanti a Lui come segno di adorazione e sottomissione a Dio che ascolta e vede tutti.
Ma verrà il giorno in cui ogni uomo dovrà abbandonare le proprie vie, i propri dei, i propri culti e si dovrà prostrare davanti a Colui che è il vivente vero Dio Padre nostro e a Suo figlio nostro Signore Gesù il Cristo.
Non esiste altro Dio YHWH a cui rendere onore e gloria e per il quale abbiamo la vita eterna e questa vita è custodita in Gesù Cristo.
lunedì 3 settembre 2012
Colui che viene a Me, Io non lo respingerò, disse Gesù.Giovanni 6:37
E come può essere altrimenti? Gesù è venuto per salvare il mondo e per questo è morto per noi. Egli è il SALVATORE. È il dono di Dio per tutta l'umanità.
Per alcuni il vangelo rimane velato e perciò non sentono la voce del nostro Padrone; ma ciò non significa che Gesù non è anche la loro salvezza. Anche costoro un giorno Lo conosceranno.
Il peccatore non è necessariamente un nemico di Dio, semplicemente non conosce Dio. Altrimenti sarebbe un controsenso amare i propri nemici. Uno solo è il vero nemico nostro e di Dio che conosce Dio e per il quale non si deve pregare: Satana e i suoi demoni.
L'Eterno disse a Giona che i niniviti era gente che non sapeva distinguere la destra dalla sinistra e per i quali aveva una grande pietà e misericordia che dimostrò risparmiandoli quando si sono pentiti. Giona però si rammaricò della bontà di Dio.
Alcune guide spirituali, come Giona, condannano il prossimo perché non crede in Dio (o a loro e alla loro predicazione?), quindi affermano che è condannato e che sia giusto che tutti questi peccatori siano distrutti da Dio senza pietà; questa è una dottrina non solo errata ma molto pericolosa che fomenta l'odio. Anche questo è un segno degli ultimi tempi dei sistemi religiosi di questo mondo.
La salvezza oggi è per quelli che sono sulla via della salvezza, il primo raccolto che iniziò con la festa della Pentecoste e si compirà alla festa delle Trombe.
Siamo tra i chiamati e ascoltiamo la voce del Signore? Crediamo veramente con il cuore e tutta la nostra mente che Gesù è la Salvezza di Dio per noi? Allora andiamo senza esitare da Lui, tra le Sue braccia perché Lui ci aspetta. Gesù ci assicura che nessuno di noi che si affida a Lui perirà, ed Egli rimane fedele anche quando noi siamo infedeli. "Il Padre mio Me li ha dati e nessuno li rapirà dalla mia mano" disse il Signore.
Dio si è preso l'impegno di istruire tutti i Suoi figli affinché l'istruzione si tramuti in fede e si creda che l'opera di Salvezza sta in Cristo Gesù, Egli è quello che giustifica il peccatore.
E' Dio che determina chi condurre a Cristo; Egli si è riservato un residuo, nel periodo della grazia, periodo che sta per finire, e nel prossimo futuro di tribolazioni un residuo dalle dodici tribù di Israele.
Queste primizie sono chiamati per poter servire già da adesso nel futuro regno di Dio, sono preparati per faticare con Cristo per ristabilire il vero ordine e la vera pace mondiale alla Sua venuta.
Chi ha Cristo deve continuare nel primo amore, senza paura di aver peccato pensando di non esserne più degni di andare davanti a Lui. Egli conosce le nostre sofferenze e i nostri limiti, sa che essendo nella carne non possiamo essere del tutto perfetti e lo dobbiamo ricordare anche noi; e questa sicurezza in Cristo Gesù deve essere di testimonianza a tutte le genti.
D'altronde, Lui è venuto per i peccatori, a guarire i malati non i sani. E noi tutti siamo malati.
www.osanna.org
Per alcuni il vangelo rimane velato e perciò non sentono la voce del nostro Padrone; ma ciò non significa che Gesù non è anche la loro salvezza. Anche costoro un giorno Lo conosceranno.
Il peccatore non è necessariamente un nemico di Dio, semplicemente non conosce Dio. Altrimenti sarebbe un controsenso amare i propri nemici. Uno solo è il vero nemico nostro e di Dio che conosce Dio e per il quale non si deve pregare: Satana e i suoi demoni.
L'Eterno disse a Giona che i niniviti era gente che non sapeva distinguere la destra dalla sinistra e per i quali aveva una grande pietà e misericordia che dimostrò risparmiandoli quando si sono pentiti. Giona però si rammaricò della bontà di Dio.
Alcune guide spirituali, come Giona, condannano il prossimo perché non crede in Dio (o a loro e alla loro predicazione?), quindi affermano che è condannato e che sia giusto che tutti questi peccatori siano distrutti da Dio senza pietà; questa è una dottrina non solo errata ma molto pericolosa che fomenta l'odio. Anche questo è un segno degli ultimi tempi dei sistemi religiosi di questo mondo.
La salvezza oggi è per quelli che sono sulla via della salvezza, il primo raccolto che iniziò con la festa della Pentecoste e si compirà alla festa delle Trombe.
Siamo tra i chiamati e ascoltiamo la voce del Signore? Crediamo veramente con il cuore e tutta la nostra mente che Gesù è la Salvezza di Dio per noi? Allora andiamo senza esitare da Lui, tra le Sue braccia perché Lui ci aspetta. Gesù ci assicura che nessuno di noi che si affida a Lui perirà, ed Egli rimane fedele anche quando noi siamo infedeli. "Il Padre mio Me li ha dati e nessuno li rapirà dalla mia mano" disse il Signore.
Dio si è preso l'impegno di istruire tutti i Suoi figli affinché l'istruzione si tramuti in fede e si creda che l'opera di Salvezza sta in Cristo Gesù, Egli è quello che giustifica il peccatore.
E' Dio che determina chi condurre a Cristo; Egli si è riservato un residuo, nel periodo della grazia, periodo che sta per finire, e nel prossimo futuro di tribolazioni un residuo dalle dodici tribù di Israele.
Queste primizie sono chiamati per poter servire già da adesso nel futuro regno di Dio, sono preparati per faticare con Cristo per ristabilire il vero ordine e la vera pace mondiale alla Sua venuta.
Chi ha Cristo deve continuare nel primo amore, senza paura di aver peccato pensando di non esserne più degni di andare davanti a Lui. Egli conosce le nostre sofferenze e i nostri limiti, sa che essendo nella carne non possiamo essere del tutto perfetti e lo dobbiamo ricordare anche noi; e questa sicurezza in Cristo Gesù deve essere di testimonianza a tutte le genti.
D'altronde, Lui è venuto per i peccatori, a guarire i malati non i sani. E noi tutti siamo malati.
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domenica 2 settembre 2012
Amate l'Eterno voi tutti i Suoi santi! Egli custodisce i fedeli.Salmo 31:23
Santo è colui che Dio santifica mediante il Suo Spirito Santo, perché Dio è Santo anzi tre volte Santo. Chi ha lo Spirito di Dio appartiene all'Eterno.
L'amore è il primo frutto dello Spirito Santo in noi, non è un nostro frutto ma è di Dio per cui noi possiamo amare l'Eterno.
"Il frutto dello Spirito, invece, è amore [agape], allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza; contro tali cose non c'è legge. E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito". (Gal 5:22-25).
Al di là delle belle parole, noi sappiamo come manifestare l'amore verso l'Eterno?
Noi abbiamo avuto i nostri genitori verso i quali abbiamo tutta la nostra riconoscenza e, pertanto, mettiamo in pratica quello che ci è stato insegnato osservando quello che ci comandavano (almeno una volta era così, oggi molto meno).
Allo stesso modo chi è nato da Dio mostra la propria riconoscenza e l'amore verso di Lui osservando i Suoi comandamenti.
"E questo è l'amore: che camminiamo secondo i Suoi comandamenti. Questo è il comandamento che avete udito fin dal principio onde camminiate in esso". (2Giov 6).
Come può un figlio di Dio camminare ancora nel peccato cioè nella violazione della legge?
Certamente l'adempimento della legge è Cristo, ma ciò non significa che noi possiamo continuare a peccare deliberatamente dicendo "tanto Lui perdona". No, non è così.
Amare Dio con tutto noi stessi significa avere la mente e lo spirito rivolto solo a Lui e non avere altri idoli nel cuore e nemmeno davanti agli occhi. E poi amare Dio significa amare il nostro prossimo come noi stessi. Come si può dire di amare Dio che non vediamo quando non amiamo il prossimo che vediamo?
"Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha data la Sua vita per noi; noi pure dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli". (1Giov 3:16).
"Diletti, amiamoci gli uni gli altri; perché l'amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio". (1Giov 4:7).
"Chi non ama non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore". (1Giov 4:8).
Il mondo è il cortile davanti al tempio di Dio, dove uomini di ogni nazione sono riuniti, essi sono vicini a Dio però ognuno preferisce trafficare e occuparsi dei propri affari.
Alcuni entrano nel luogo Santo, hanno risposto alla chiamata di Dio e si sono pentiti e purificati, però continuano la loro vita cercando di piacergli facendo i loro sacrifici e osservando prescrizioni al fine di ottenere favori e riconoscimenti e salvezza dall'Eterno, non vedono chiaro e preferiscono fermarsi nelle loro opere; di questi alcuni, senza paura, dal luogo Santo passano attraverso il velo per vedere meglio cosa c'è nel luogo Santissimo.
Pochi per mezzo di Cristo Gesù con il Suo lasciapassare, la grazia, si sono presentati davanti al trono di Dio Padre, Essi sono il vero Tempio di Dio che è Santo e anche essi sono Santi, perché Cristo Gesù ha affermato di essere con loro e in loro ogni giorno.
La santità di Dio non è la santità del mondo di un uomo che si è distinto per le sue buone opere o per i suoi presunti miracoli. Come dice Paolo, anche se dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho agape - cioè lo spirito di Dio - non sono niente.
Quello che edifica è Cristo Gesù pietra angolare per diventare dimora di Dio per mezzo del Suo spirito.
Fondamento di ogni forma di vita, di forza, di bene e di amore è Dio, non l'uomo.
L'uomo non può dichiararsi santo per nessun motivo e non è in grado di amare quello che non conosce e non può essere fedele a nessuno.
Quello che opera in noi è Cristo Gesù affinché i chiamati, i santi, ricevano l' eredità promessa, in eterno.
Dio benedica la Sua chiesa.
www.osanna.org
L'amore è il primo frutto dello Spirito Santo in noi, non è un nostro frutto ma è di Dio per cui noi possiamo amare l'Eterno.
"Il frutto dello Spirito, invece, è amore [agape], allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza; contro tali cose non c'è legge. E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito". (Gal 5:22-25).
Al di là delle belle parole, noi sappiamo come manifestare l'amore verso l'Eterno?
Noi abbiamo avuto i nostri genitori verso i quali abbiamo tutta la nostra riconoscenza e, pertanto, mettiamo in pratica quello che ci è stato insegnato osservando quello che ci comandavano (almeno una volta era così, oggi molto meno).
Allo stesso modo chi è nato da Dio mostra la propria riconoscenza e l'amore verso di Lui osservando i Suoi comandamenti.
"E questo è l'amore: che camminiamo secondo i Suoi comandamenti. Questo è il comandamento che avete udito fin dal principio onde camminiate in esso". (2Giov 6).
Come può un figlio di Dio camminare ancora nel peccato cioè nella violazione della legge?
Certamente l'adempimento della legge è Cristo, ma ciò non significa che noi possiamo continuare a peccare deliberatamente dicendo "tanto Lui perdona". No, non è così.
Amare Dio con tutto noi stessi significa avere la mente e lo spirito rivolto solo a Lui e non avere altri idoli nel cuore e nemmeno davanti agli occhi. E poi amare Dio significa amare il nostro prossimo come noi stessi. Come si può dire di amare Dio che non vediamo quando non amiamo il prossimo che vediamo?
"Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha data la Sua vita per noi; noi pure dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli". (1Giov 3:16).
"Diletti, amiamoci gli uni gli altri; perché l'amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio". (1Giov 4:7).
"Chi non ama non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore". (1Giov 4:8).
Il mondo è il cortile davanti al tempio di Dio, dove uomini di ogni nazione sono riuniti, essi sono vicini a Dio però ognuno preferisce trafficare e occuparsi dei propri affari.
Alcuni entrano nel luogo Santo, hanno risposto alla chiamata di Dio e si sono pentiti e purificati, però continuano la loro vita cercando di piacergli facendo i loro sacrifici e osservando prescrizioni al fine di ottenere favori e riconoscimenti e salvezza dall'Eterno, non vedono chiaro e preferiscono fermarsi nelle loro opere; di questi alcuni, senza paura, dal luogo Santo passano attraverso il velo per vedere meglio cosa c'è nel luogo Santissimo.
Pochi per mezzo di Cristo Gesù con il Suo lasciapassare, la grazia, si sono presentati davanti al trono di Dio Padre, Essi sono il vero Tempio di Dio che è Santo e anche essi sono Santi, perché Cristo Gesù ha affermato di essere con loro e in loro ogni giorno.
La santità di Dio non è la santità del mondo di un uomo che si è distinto per le sue buone opere o per i suoi presunti miracoli. Come dice Paolo, anche se dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho agape - cioè lo spirito di Dio - non sono niente.
Quello che edifica è Cristo Gesù pietra angolare per diventare dimora di Dio per mezzo del Suo spirito.
Fondamento di ogni forma di vita, di forza, di bene e di amore è Dio, non l'uomo.
L'uomo non può dichiararsi santo per nessun motivo e non è in grado di amare quello che non conosce e non può essere fedele a nessuno.
Quello che opera in noi è Cristo Gesù affinché i chiamati, i santi, ricevano l' eredità promessa, in eterno.
Dio benedica la Sua chiesa.
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