mercoledì 22 febbraio 2012

Ecco, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato.Isaia 6:7

In questo capitolo 6 del libro, Isaia descrive la sua investitura di inviato da Dio attraverso tre momenti: primo la visione della gloria di Dio nel Suo tempio dal cui confronto si riconosce peccatore e impuro davanti alla Santità di Dio, secondo il tocco di Dio con il fuoco dello spirito che purifica dal peccato e lo rende puro, infine l'accettazione della volontà e della missione data da Dio.

Questo è il processo di conversione e santificazione di ogni chiamato, di ogni eletto da Dio; chi non ha conosciuto prima il Signore e, quindi, non è toccato dallo spirito di Dio, come fa ad accettare il Signore? Solamente non può essere uno dei chiamati, perciò rimane nei suoi peccati.

Quanti nel mondo hanno conosciuto il Signore? Gesù è chiaro: "molti saranno i chiamati, ma pochi gli eletti" (Mat 22:14). Pochi dicono "manda me!", mentre molti si tirano indietro.

Infatti, di questi tempi moderni, cosiddetti civili, è stato già scritto: "negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza" (2tim 3:1-4)

C'è di tutto! Questo stato d'animo nell'uomo si manifesta nella vita sociale mediante lo sprezzo di ogni legge, norma e regolamento. Sembra che non esiste più un sentimento interno che ci smuova per liberarci delle nostre mancanze; l'applicazione delle leggi dello stato non riesce a correggere la grativà di ogni atto terribile.

Non si è più responsabili dei propri comportamenti, dei propri pensieri e delle proprie parole; ormai nel nostro cuore è sparito il peso e il rimorso dell'errore commesso, nemmeno le religioni riescono a smuovere il peccatore, si pentono per un momento, ma si resta sempre nel peccato, nessuno vuole cambiare strada, davanti al prossimo siamo colpevoli, e non si ha paura nemmeno di Dio; questo è il risultato della nostra condotta.

Beato chi sente il bisogno di essere perdonato e accolto da Dio, i suoi peccati saranno perdonati e il suo cuore sarà sanato.

Fratelli e sorelle nulla è imposibile a Dio, Cristo è intervenuto e ha messo pace fra noi e Dio. Egli ha tolto la nostra malvagità ed ha pagato il prezzo del riscatto per noi: "Poiché il Figliuol dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto" (Luca 19:10). Noi eravamo perduti nel peccato, senza possibilità di essere salvati, ma Cristo si è offerto volontariamente al posto nostro morendo inchiodato alla croce.

"Infatti è per grazia che siamo stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da noi; è il dono di Dio" (Efes 2:8). "Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati" (Ebrei 8:12).

Crediamo e accettiamo con vera fede il suo Sacrificio, non dimoriamo più nel peccato, ma viviamo nel suo amore sicuri che l'opera che Lui ha inizita in noi la porterà a compimento.

E Gesù ci assicura che "Questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che Egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno. Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno" (Gv 6:40). Amen.
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