domenica 1 luglio 2012

Rivestitevi del Signore Gesù Cristo.Romani 13:14

"La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce. Camminiamo onestamente, come di giorno; non in gozzoviglie ed ebbrezze; non in lussuria e lascivie; non in contese ed invidie; ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne per soddisfarne le concupiscenze". (Rom 13:12-14).
Rivestirsi non significa aggiungere vestiti sopra vestiti, ma indica a chi è già vestito di spogliarsi dei vestiti che indossa e indossare altri indumenti. Spiritualmente parlando, ognuno di noi indossa il proprio vestito della nostra giustizia, della nostra religiosità che noi ci siamo ritagliati su misura; perciò il Signore vuole che ognuno di noi si liberi della propria giustizia che non salva e indossi l'abito che ci dà Dio, Gesù il Cristo giustizia e salvezza di Dio.
"Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua possanza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne' luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè". (Efes 6:10-13).
Il tempo è tiranno, non lascia tempo agli indecisi, bisogna agire.
Queste parole si rivolgono in primo luogo a chi è chiamato, è pentito ed è sul sentiero di ricevere il battesimo; per rivestirsi di Cristo è necessario che sia compiuto questo primo passo, altrimenti ogni cosa che si fa non ha valore, è solo opera umana e non si può affrontare il combattimento della fede e resistere contro ogni sorta di male.
La persona convertita e che si fa battezzare diventa una nuova creatura a cui viene data da Dio la caparra del Suo spirito perché abbiamo risposto e creduto con fede all'opera di salvezza di Cristo Gesù.
La nuova vita nello spirito di Dio ci riveste della giusta armatura per poter resistere al combattimento spirituale e vincere in Cristo: verità, giustizia, pace, fede, salvezza.
Si riceve il necessario per il combattimento non per stare fermi, ma ci serve per vincere combattendo; la vittoria nostra è sul peccato che si attua osservando i comandamenti del Signore, fare la Sua volontà mediante la forza che viene dal Suo spirito santo. Questo è il nostro sacrificio accettevole al Signore.
Quando smettiamo di combattere vuol dire che stiamo conducendo una vita di dissolutezza nel peccato cioè stiamo violando i Suoi comandamenti.
Dobbiamo cingerci con la Verità di Dio per sentirci liberi, indossare la Sua giustizia a protezione del nostro cuore e dei nostri sentimenti, ottenere il Suo zelo per il vangelo, coprirci con la Sua fede per distruggere i colpi dell'avversario, proteggere con la Sua salvezza la nostra mente e colpire l'avversario con la Parola di Dio che è lo Spirito.
Quindi bisogna riconoscere e rivestirsi di Gesù Cristo, la nostra perfetta armatura.
Egli solo può darci la vittoria, non un uomo, non una idea nuova. Bisogna restare fermi in Cristo, chi non resta nella Sua verità si espone ad essere colpito dalla menzogna.
Nessuno pensi che con il proprio vestito possa essere accettato dal Signore.
"E Gesù prese di nuovo a parlar loro in parabole dicendo: Il regno de' cieli è simile ad un re, il quale fece le nozze del suo figliuolo. E mandò i suoi servitori a chiamare gl'invitati alle nozze; ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò degli altri servitori, dicendo: Dite agli invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi ed i miei animali ingrassati sono ammazzati, e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma quelli, non curandosene, se n'andarono, chi al suo campo, chi al suo traffico; gli altri poi, presi i suoi servitori, li oltraggiarono e li uccisero. Allora il re s'adirò, e mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidi e ad ardere la loro città. Quindi disse ai suoi servitori: Le nozze, sì, sono pronte; ma gl'invitati non ne erano degni. Andate dunque sui crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete. E quei servitori, usciti per le strade, raunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu ripiena di commensali. Or il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola, notò quivi un uomo che non vestiva l'abito di nozze. E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa. Allora il re disse ai servitori: Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de' denti. Poiché molti son chiamati, ma pochi eletti". (Mt 22:1-14).

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